L’Antico Testamento è e rimane pienamente autorevole, ma come interpretarlo? (Romani 15:4)

31 Maggio 2024 Paolo Castellina 0

L’Antico Testamento, pur costituendo la parte più estesa della Bibbia, è oggi spesso trascurato sia dalla predicazione espositiva che dalla lettura del cristiano medio – che preferisce concentrarsi sul Nuovo Testamento, ritenuto più facile e “meno problematico”. Quest’ultimo, però, è pieno di riferimenti alle Scritture ebraiche, le quali ne costituiscono il presupposto fondamentale e che sono considerate senza riserve Parola di Dio. Come interpretare, però, l’AT? Impariamo a farlo in maniera cristocentrica, così come ci insegna il NT. Esaminiamo oggi quanto ci dice al riguardo l’apostolo Paolo in Romani 15:4.

Pellegrino

Siamo come stranieri e pellegrini: in che senso? (1 Pietro 1:13-17 e 2:11-12)

24 Maggio 2024 Paolo Castellina 0

“Il tempo che dobbiamo passare in questo mondo” è definito dall’apostolo Pietro come “un pellegrinaggio”; di più, come “un vivere da stranieri”. Così pure spesso viene inteso tradizionalmente da quei cristiani che guardano al Cielo come “la nostra vera patria”. È corretto tutto questo? È questo ciò che intendeva l’apostolo Pietro? Assolutamente no: questa non è una prospettiva biblica autentica ma uno spiritualismo alienante d’origine estranea che comporta conseguenze negative. Oggi vedremo come esaminando i testi di 1 Pietro 1:13-17 e 2:11-12.

Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? (1 Corinzi 6:1-9)

17 Maggio 2024 Paolo Castellina 0

“Chi sei tu per giudicarmi?” è oggi diventato il motto di una società che vuole essere sempre più tollerante e libera, dove (apparentemente) “tutto è permesso”. Si tratta di un concetto che prende sempre più piede anche in molti settori delle chiese cristiane che vorrebbero essere sempre più “amorevoli” e “inclusive”. Concetti come ravvedimento e disciplina vi trovano così sempre meno spazio. La Parola di Dio continua però ad ammonirci dicendo: “Non sapete che i santi giudicheranno il mondo?” (1 Corinzi 6:2). Che significa? È il testo biblico che esamineremo quest’oggi.

La sindrome della superiorità morale (Romani 2:17-29)

26 Aprile 2024 Paolo Castellina 0

I profeti, gli apostoli e lo stesso Gesù talvolta denunciano l’arroganza del popolo di Dio che, mal interpretando l’elezione di cui è fatto oggetto dalla grazia di Dio, si crede superiore a tutti gli altri. Assume così un contegno paternalista ed ipocrita incorrendo in quei gravi mali che le potenze di questo mondo pure ne sono spesso responsabili, contribuendo così alla diffamazione e alla stessa persecuzione della nostra fede. In che misura la pretesa “superiorità morale” dell’Occidente ne è concausa? Riflettiamoci sulla base del testo biblico di Romani 2:17-29.

La fonte di sane facoltà critiche  (Ebrei 4:12-13)

19 Aprile 2024 Paolo Castellina 0

:L’importanza di acquisire un pensiero critico verso noi stessi e il mondo in cui viviamo è di fondamentale importanza per evitare di essere trasportati qui e là, manipolati e sfruttati da forze delle quali spesso non abbiamo coscienza. L’acquisizione di un pensiero critico è una delle competenze più importanti che pure un discepolo del Signore e Salvatore Gesù Cristo possa sviluppare. Gesù non era un ingenuo e non si lasciava manipolare e così insegnava ed insegna ad essere. Quella che potremmo chiamare la facoltà critica della Parola di Dio è incuneata nell’espressione dell’epistola agli Ebrei che esamineremo oggi: Ebrei 4:12,13.