Non è facile, ma è di sicuro effetto! (Marco 1:14-20)
Domenica 24 gennaio 2021 – Terza domenica dopo l’Epifania Letture bibliche: Salmo 62:1-14; Giona 3:1-10; 1 Corinzi 7:29-31; Marco 1:14-20 Intorno a noi ci sono […]
Domenica 24 gennaio 2021 – Terza domenica dopo l’Epifania Letture bibliche: Salmo 62:1-14; Giona 3:1-10; 1 Corinzi 7:29-31; Marco 1:14-20 Intorno a noi ci sono […]
Stare insieme agli altri è bello ed importante, specialmente se è una compagnia di persone con le quali ti trovi bene e con le quali hai interessi ed aspirazioni comuni, ed allora desideri incontrarti spesso con loro. Oggi, con il pretesto della protezione sanitaria, ci vogliono impedire anche questo. Ci fanno usare solo contatti virtuali via internet, per altro sorvegliati e che saranno sempre di più censurati, e stiamo diventando una società sempre più atomizzata. Incontrarsi a tu per tu con gli altri, però, è essenziale e definisce la nostra umanità. Se poi sono persone interessanti, interiormente ricche e cordiali, con le quali “si parla bene”, che ti fanno sentire a tuo agio e dalle quali si impara sempre molto, ancora meglio! Sono “incontri importanti” questi, e non se ne fanno molti nella vita. Avete voi già fatto degli incontri importanti e significativi con persone che valeva veramente la pena di conoscere e che hanno “lasciato un segno” importante nella vostra vita?
C’è sempre stato chi sfrutta la figura di Gesù di Nazareth per promuovere la propria agenda ideologica, religiosa o politica incongruente con l’insegnamento del Nuovo Testamento. C’è anche, però, chi, di Gesù, ha solo un’idea vaga e scarsamente informata. Oggi vorremmo occuparci di quest’ultima categoria di persone: persone che non hanno ricevuto, o hanno ricevuto solo in modo insufficiente, l’autorevole insegnamento apostolico contenuto nel Nuovo Testamento al riguardo della persona e dell’opera del Signore e Salvatore Gesù Cristo. Essi credono, certo, che Gesù sia, di fatto, “una persona speciale”, un grande maestro. Lo ammirano e ne fanno un punto di riferimento ideale, benché in modo molto vago, di principi umanitari. Essi fanno in qualche modo riferimento a Lui, ma non hanno mai fatto esperienza nella loro vita di quel profondo rinnovamento che avviene quando l’intero insegnamento apostolico a suo riguardo è applicato alla loro vita. Non hanno mai avuto l’esperienza di essere sospinti a trasmettere con entusiasmo l’Evangelo nel loro ambiente. Non lo conoscono a fondo e non sentono la necessità di ritrasmetterlo!
Il re Erode… la strage degli innocenti… la fuga della sacra famiglia migrante in Egitto… ecco gli episodi del brano del vangelo secondo Matteo che consideriamo oggi. Che cosa vi attendereste che io vi dicessi al riguardo? E’ molto comune oggi udire predicatori che utilizzano testi come questi come “spunto”, anzi, pretesto, per parlare di questioni che potrebbero anche essere importanti di per sé stesse, ma che non corrispondono al messaggio che lo Spirito Santo intendeva dare con l’opera, in questo caso, di Matteo. Molti predicatori si ritengono, infatti, legittimati, a fare con il testo biblico “applicazioni” incongruenti rispetto alle sue finalità originali. Si ritrovano, così, a servire “agende diverse”. Che cosa, però, ci vuole comunicare Matteo, in questo testo? Non siamo qui per criticarlo mettendolo in questione, né per sfruttarlo ad altri fini. Esso rimane rilevante per noi oggi. Come? Prima di tutto, ascoltiamolo.
Essere sottoposti a delle leggi è un fardello intollerabile? Dipende, soprattutto se si tratta di leggi umane discutibili. In Galati 4:4 le Sacre Scritture ci dicono: “Quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge”. Il Salvatore Gesù Cristo ci libera dall’asservimento alla legge? Quali leggi e come? Che cosa intende? E’ quello che cercheremo di comprendere nella riflessione di oggi.