Bisogna che egli sia innalzato (Giovanni 3:14-21)

9 Marzo 2021 Paolo Castellina 0

In molti locali di culto di chiese evangeliche, in alto, di fronte a tutti, vi è la scritta: “Noi predichiamo Cristo crocifisso”. Più comunemente, nella maggior parte delle chiese, pure troneggia il simbolo di una croce, che proclama lo stesso messaggio. Una croce è pure comunemente innalzata sulla sommità di campanili e tetti di edifici ecclesiastici. Innalzare la croce di Cristo rimane a tutt’oggi, per il mondo, “scandalo e follia”. Nei regimi dittatoriali, il simbolo della croce viene sistematicamente abbattuto: lì nulla in alcun modo deve sfidare l’autorità suprema dello stato e di chi lo guida. Una croce innalzata non viene spesso tollerata, con vari pretesti, neppure in paesi “liberali” dove il laicismo viene imposto con la forza. I cristiani, però, insistono a innalzare il Signore e Salvatore Gesù Cristo non solo “nel loro cuore”, ma anche pubblicamente. Farlo, per loro, è un dovere indiscutibile. Perché? Perché “bisogna” che Egli sia innalzato e non c’è nessuna conclamata “correttezza politica” che ce lo possa impedire. Questa necessità è espressamente prescritta nel vangelo secondo Giovanni al capitolo 3 dal versetto 14 al 21. Ascoltate:

Sei motivi per cui ogni pastore collaborazionista dovrebbe esigere che si portino mascherine in chiesa

26 Febbraio 2021 Paolo Castellina 0

Fare il pastore sicuramente non è semplice: spesso ci sono decisioni da prendere che danno parecchi grattacapi. Una di queste è la questione delle mascherine da far indossare al culto e l’applicazione del distanziamento sociale. La cosa bella a questo riguardo è che non devi davvero pensarci. Il governo e gli esperti sanitari hanno già pensato a tutto per te: il tuo compito è solo fare quello che dicono. Ma nel caso in cui tu non sia ancora sicuro se dovresti richiedere ai fedeli di indossare mascherine e di fare distanziamento sociale, ecco sei ragioni per cui ogni pastore dovrebbe esigere l’applicazione di queste misure sagge e amorevoli.

Dovremmo pregare per i defunti?

23 Febbraio 2021 Paolo Castellina 0

Sebbene la pratica del pregare per i defunti abbia una storia lunga e venerabile, c’è pochissima giustificazione biblica o teologica per essa e deve, per questo motivo, essere respinta.

La necessità di cambiare il nostro modo di pensare (Marco 8:31-38)

22 Febbraio 2021 Paolo Castellina 0

In un articolo dal titolo: “Leggere le parole non significa capirle” dell’Accademia degli Uniti [1] si parla di come gran parte della nostra popolazione oggi sia analfabeta funzionale cioè: benché sappia leggere e scrivere (1) non comprende il senso di un testo; (2) non sappia costruire analisi articolate, e (3) che paragoni il mondo solo alle sue esperienze dirette. Paradossalmente, questo è il risultato dell’istruzione scolastica pubblica, usata da chi domina la nostra società per plasmare in un certo modo la mente delle persone. I “pre-giudizi” così formati era pure ciò contro il quale doveva combattere nella società del suo tempo, lo stesso Gesù quando si occupava della formazione dei Suoi discepoli. Ritroviamo questo nel testo del vangelo secondo Marco sul quale riflettiamo oggi: Marco 8:31-38.