Liberarsi dalla mentalità da schiavi (Numeri 11:4-15)
Situazioni di emergenza sempre più frequenti fanno sì che i governi dell’Occidente mettano in atto nella società restrizioni della libertà e controlli sempre più stringenti che vengono reputati necessari per garantire ordine e sicurezza. A tutto questo la popolazione viene forzata e la maggior parte di essa si adegua riconoscente. Diventa così sempre più dipendente e sottomessa alle autorità, sviluppando così una “mentalità da schiavi” che pregiudica quella libertà e democrazia per le quali si era lottato in passato e che l’Occidente vantava. Solo una minoranza di persone libere e dotate di spirito critico comprende come le emergenze siano in gran parte artificiosamente indotte e denuncia le restrizioni della libertà come funzionali solo al mantenimento del potere tirannico di élite politiche ed economiche. Liberarsi dalla “mentalità da schiavi” e sviluppare il senso di libertà nella responsabilità, molto più impegnativo della sottomissione, era l’obiettivo prima di Mosè con l’antico popolo di Israele e poi in modo supremo, con Gesù di Nazareth nell’originale movimento cristiano. Lo vedremo oggi a partire da un episodio biblico contenuto nel libro di Numeri al capitolo 11.