Liberarsi dalla mentalità da schiavi (Numeri 11:4-15)

9 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

Situazioni di emergenza sempre più frequenti fanno sì che i governi dell’Occidente mettano in atto nella società restrizioni della libertà e controlli sempre più stringenti che vengono reputati necessari per garantire ordine e sicurezza. A tutto questo la popolazione viene forzata e la maggior parte di essa si adegua riconoscente. Diventa così sempre più dipendente e sottomessa alle autorità, sviluppando così una “mentalità da schiavi” che pregiudica quella libertà e democrazia per le quali si era lottato in passato e che l’Occidente vantava. Solo una minoranza di persone libere e dotate di spirito critico comprende come le emergenze siano in gran parte artificiosamente indotte e denuncia le restrizioni della libertà come funzionali solo al mantenimento del potere tirannico di élite politiche ed economiche. Liberarsi dalla “mentalità da schiavi” e sviluppare il senso di libertà nella responsabilità, molto più impegnativo della sottomissione, era l’obiettivo prima di Mosè con l’antico popolo di Israele e poi in modo supremo, con Gesù di Nazareth nell’originale movimento cristiano. Lo vedremo oggi a partire da un episodio biblico contenuto nel libro di Numeri al capitolo 11.

Uomo con orologio a cucù

Mai sprecare il tempo che abbiamo (Salmo 90:12, Efesini 5:15-16, Colossesi 4:5)

2 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

Un contributo decisivo all’affermazione dell’industria orologiera svizzera era stato dato a Ginevra, fra l’altro, dai concetti biblici promossi dal riformatore Giovanni Calvino. L’uso produttivo del tempo, a gloria di Dio e al servizio del prossimo, in qualunque circostanza noi ci troviamo, è infatti ciò a cui ci chiama Dio nella Sua Parola, il che ci impedirà di sprecare il nostro tempo in attività futili e vane. Con Dio una vita futile si trasforma sempre in una vita utile. Lo considereremo oggi riflettendo su tre versetti della Scrittura: Salmo 90:12, Efesini 5:15-16, Colossesi 4:5.

Preservare è essenziale, ma che cosa, perché e come? (1 Corinzi 15:1-11)

26 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Nel contesto contemporaneo del cristianesimo, il dibattito tra “tradizionalisti” e “progressisti” è intenso e spesso divisivo. Molte e fondate sono le ragioni dei tradizionalisti, ma che cos’è da intendere e preservare come tradizione? I progressisti hanno pure molte ragioni nel loro atteggiamento, ma spesso scarso discernimento sui presupposti che le determinano e non si rendono conto di pregiudicare l’efficacia dell’Evangelo originale svendendolo alle ideologie del momento. Qual è la tradizione che abbiamo il dovere di preservare secondo l’insegnamento delle Sacre Scritture? Lo vedremo oggi ragionando sul testo di 1 Corinzi 15:1-11.

Il più grande influencer che il mondo abbia mai conosciuto (Efesini 5:22-30)

19 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Ci sono dei personaggi nel mondo dei social media che sono diventati famosi “influencer” e che attirano dietro di sé anche milioni di “follower”. Sono termini diventati popolari. Spesso, però, si tratta di persone indegne che prima o poi vengono smascherate perché pensano solo a fare profitti per sé stessi ai danni degli ingenui. Si può però anche essere degli “influencer” per buone cause, diventare strumentali per conquistare non la fama per sé stessi, ma per servire “il più grande influencer che il mondo abbia mai conosciuto”, vale a dire il Salvatore Gesù Cristo. Egli influisce sulla vita dei Suoi discepoli e, tramite la loro testimonianza, attrae a Lui altre persone. È una buona, anzi, ottima e costruttiva imitazione. Un testo tratto dalla lettera agli Efesini (Efesini 5:22-30) parla di come applicare l’influenza di Cristo nella propria famiglia, ma il principio vale per ogni altro ambito della nostra vita.

Dio sta per compiere il Suo globale resettaggio (Genesi 6:8-9)?

11 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Oggi siamo nel tempo della globalizzazione. Potentissime società multinazionali si stanno accordando per avvolgere l’intero mondo con la loro influenza e, massimizzando i loro profitti e potere, asservire l’intera umanità. Controllando e razionalizzando ogni cosa credono di “risolverne i problemi”. A questo fine vorrebbero “resettare” l’aspetto attuale degli affari di questo mondo. Se poi le resistenze fossero troppe, non esiterebbero a scatenare una nuova guerra mondiale. Con la massimizzazione di un’avidità priva di scrupoli morali, stiamo di fatto assistendo alla globalizzazione del peggio che c’è nell’essere umano. È una situazione simile a quella che aveva condotto Dio stesso a compiere Lui stesso il Suo “resettaggio” radicale, il giudizio del diluvio universale raccontato nel libro della Genesi e a dire: “Ora basta!”. Lo dirà ancora? Chi si era allora salvato e come? Lo consideriamo oggi esaminando il carattere del personaggio di Noè in Genesi 6:8-9.