La perdurante rilevanza della regalità di Cristo (Colossesi 1:11-20)

15 Novembre 2022 Paolo Castellina 0

Questa domenica celebriamo la festa di Cristo Re. In tempo di democrazia il potere dei re e delle regine che rimangono è molto limitato o solo simbolico. Sono altri che detengono un potere assoluto – più o meno legalmente. Confessare che Cristo è Re non vuol dire conferirgli un potere molto limitato o solo simbolico, ma riconoscere e promuovere la Sua sovranità su ogni aspetto della vita. Il testo biblico che esaminiamo oggi, Colossesi 1:11-20, afferma la regalità di Gesù Cristo sull’intero universo creato. Un’esagerazione?

I veri protagonisti nel teatro della storia (Luca 21:5-19)

7 Novembre 2022 Paolo Castellina 0

Riepilogo. Il discorso profetico di Gesù che troviamo in Luca 21 ha trovato effettivo compimento decenni dopo la Sua morte e risurrezione con la distruzione d’Israele, la persecuzione dei cristiani e la loro dispersione nel mondo. Esso è stato e rimane tutt’ora oggetto di speculazioni e d’interpretazioni contrastanti che lo vedono come predizione degli ultimi tempi prima del Suo annunciato ritorno. Sebbene Gesù parlasse anche di un futuro allora lontano, esso non ci è dato per spaventarci. Esso vuole rassicurarci che la storia si muove nell’ambito dei sovrani eterni propositi di Dio e che anche nelle peggiori circostanze i cristiani sono chiamati a rendere fedele e fiduciosa testimonianza all’Evangelo, sicuri che a Lui appartengono e non ne rimarranno delusi. Di questa storia i protagonisti sono coloro che il Cristo ha redento.

Degni di avere parte al mondo a venire (Luca 20:27-38)

1 Novembre 2022 Paolo Castellina 0

Due tendenze divergenti si sono sempre manifestate nelle chiese cristiane. Una la si potrebbe chiamare “ultramondana”, vale a dire la fede cristiana intesa esclusivamente come “salvezza dell’anima”, quella focalizzata nell’aldilà come unica realtà che realmente importi e verso il quale impegnarsi. L’altra tendenza è quella “intramondana”, che vede la rilevanza della fede cristiana solo nella trasformazione, nella “salvezza”, di questo mondo intesa come miglioramento delle condizioni di vita di singoli e della società. Di fatto nelle Sacre Scritture vi è equilibrio e integrazione fra ogni aspetto della realtà, spirituale e materiale, presente e futuro. Gesù operava nel presente, ma teneva sempre in considerazione “il dopo”, “l’oltre”, e lo faceva parlando della risurrezione, Sua e dei Suoi. Anche allora Egli veniva per questo considerato irrazionale e non biblico. Come aveva reagito? Vediamolo tramite il testo di Luca 20:27-38.

Siete dei “vasi pregiati”, oppure… (2 Timoteo 2:14-21)

24 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

C’è un proverbio italiano che dice: “Tutti siam di creta e Dio è il vasaio”. Questa è un’immagine che ricorre spesso nella Bibbia. Che tipo di “vaso” siete voi? Cosa “contenete”? Chi servite e a che cosa servite? Domande di questo tipo le aveva poste l’apostolo Paolo in 2 Timoteo 2:14-22. Egli ci chiama a essere “vasi nobili”. Che cosa vuol dire e qual è la differenza dai “vasi ignobili” che pure menziona in quel testo? Vediamo.

Era persuaso di essere giusto, ma… (Luca 18:9-14)

16 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

Spesso noi valutiamo noi stessi generosamente rispetto a criteri di giustizia che noi stessi ci siamo creati oppure rispetto ai mutevoli criteri di questo mondo. Anche se mai perfettamente, lo ammettiamo, ci riteniamo così persone “a posto”. L’unico metro valido con il quale confrontare noi stessi sono però i criteri morali e spirituali che Dio ha stabilito nella Sua Parola per le creature umane. Rispetto a essi noi ci ritroviamo inevitabilmente non solo carenti ma del tutto inaccettabili e condannati. L’onestà di ammetterlo e la disponibilità al ravvedimento è la strada che porta alla riabilitazione e al rinnovamento. Lo vediamo oggi considerando quanto dice Gesù nel testo biblico di Luca 18:9-14, “il fariseo e il pubblicano al tempio”.