Il più grande influencer che il mondo abbia mai conosciuto (Efesini 5:22-30)

19 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Ci sono dei personaggi nel mondo dei social media che sono diventati famosi “influencer” e che attirano dietro di sé anche milioni di “follower”. Sono termini diventati popolari. Spesso, però, si tratta di persone indegne che prima o poi vengono smascherate perché pensano solo a fare profitti per sé stessi ai danni degli ingenui. Si può però anche essere degli “influencer” per buone cause, diventare strumentali per conquistare non la fama per sé stessi, ma per servire “il più grande influencer che il mondo abbia mai conosciuto”, vale a dire il Salvatore Gesù Cristo. Egli influisce sulla vita dei Suoi discepoli e, tramite la loro testimonianza, attrae a Lui altre persone. È una buona, anzi, ottima e costruttiva imitazione. Un testo tratto dalla lettera agli Efesini (Efesini 5:22-30) parla di come applicare l’influenza di Cristo nella propria famiglia, ma il principio vale per ogni altro ambito della nostra vita.

Dio sta per compiere il Suo globale resettaggio (Genesi 6:8-9)?

11 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Oggi siamo nel tempo della globalizzazione. Potentissime società multinazionali si stanno accordando per avvolgere l’intero mondo con la loro influenza e, massimizzando i loro profitti e potere, asservire l’intera umanità. Controllando e razionalizzando ogni cosa credono di “risolverne i problemi”. A questo fine vorrebbero “resettare” l’aspetto attuale degli affari di questo mondo. Se poi le resistenze fossero troppe, non esiterebbero a scatenare una nuova guerra mondiale. Con la massimizzazione di un’avidità priva di scrupoli morali, stiamo di fatto assistendo alla globalizzazione del peggio che c’è nell’essere umano. È una situazione simile a quella che aveva condotto Dio stesso a compiere Lui stesso il Suo “resettaggio” radicale, il giudizio del diluvio universale raccontato nel libro della Genesi e a dire: “Ora basta!”. Lo dirà ancora? Chi si era allora salvato e come? Lo consideriamo oggi esaminando il carattere del personaggio di Noè in Genesi 6:8-9.

Non sapete voi che… (Romani 6:12-23)

2 Luglio 2024 Paolo Castellina 0

Le domande che esordiscono con: “Non sapete voi che… ?” sono un potente strumento retorico che, attraverso la loro struttura interrogativa, non solo comunicano un’informazione ma coinvolgono, rimproverano e invitano l’interlocutore a una riflessione critica sulla propria conoscenza e consapevolezza. La Bibbia fa spesso uso di domande intese a far prendere coscienza di verità che dovremmo conoscere e di cui spesso “ci dimentichiamo”. Oggi analizziamo quella che dice: “Non sapete voi che, se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell’ubbidienza che conduce alla giustizia?” (Romani 6:16). Non essendo abituati a questo linguaggio non vediamo come sia molto rilevante anche oggi.

Quel che più conta

28 Giugno 2024 Paolo Castellina 0

“Quel che più conta”, ciò che realmente importa nella vita cristiana non sono i riti religiosi o le cerimonie esteriori, ma essere una “nuova creatura” in Cristo. L’insegnamento biblico sottolinea che la fede deve essere vissuta attraverso l’amore e l’azione, piuttosto che attraverso la semplice osservanza di tradizioni religiose. Essere “in Cristo” significa avere un rapporto trasformativo con Lui, che permea ogni aspetto della nostra vita. Questa trasformazione comporta un cambiamento radicale, dove le vecchie abitudini e i peccati vengono abbandonati in favore di una nuova vita conforme alla volontà di Dio. La rigenerazione spirituale e la fede autentica, opera di Dio, sono ciò che distingue un vero cristiano, andando oltre le apparenze e i rituali. Riflettiamo su di questo sulla base del testo biblico di 2 Corinzi 5:17.

Come cristiani siamo “casa” e “tempio” di Dio. Quali ne sono le implicazioni? (1 Corinzi 3:9-16)

21 Giugno 2024 Paolo Castellina 0

Progettare e costruirci una casa è qualcosa di affascinante e c’è chi ha la possibilità e i talenti per farsela anche da solo. Gesù e i Suoi apostoli spesso utilizzavano il paragone dell’edificazione di una casa o di un tempio per rappresentare sia la vita di una persona che la formazione e la vita della comunità, quella in cui Dio dimora. Per Gesù il “materiale umano” è infatti molto più importante di pietre e mattoni tanto che di templi, come cristiani, ne possiamo fare anche a meno. Che cosa implica essere casa e tempio di Dio? Lo vediamo oggi sulla base dei testi biblici: Matteo 7:24-27 e 1 Corinzi 3:9-16.