Un generico riferimento a Gesù di Nazareth non basta (Atti 19:1-7)
C’è sempre stato chi sfrutta la figura di Gesù di Nazareth per promuovere la propria agenda ideologica, religiosa o politica incongruente con l’insegnamento del Nuovo Testamento. C’è anche, però, chi, di Gesù, ha solo un’idea vaga e scarsamente informata. Oggi vorremmo occuparci di quest’ultima categoria di persone: persone che non hanno ricevuto, o hanno ricevuto solo in modo insufficiente, l’autorevole insegnamento apostolico contenuto nel Nuovo Testamento al riguardo della persona e dell’opera del Signore e Salvatore Gesù Cristo. Essi credono, certo, che Gesù sia, di fatto, “una persona speciale”, un grande maestro. Lo ammirano e ne fanno un punto di riferimento ideale, benché in modo molto vago, di principi umanitari. Essi fanno in qualche modo riferimento a Lui, ma non hanno mai fatto esperienza nella loro vita di quel profondo rinnovamento che avviene quando l’intero insegnamento apostolico a suo riguardo è applicato alla loro vita. Non hanno mai avuto l’esperienza di essere sospinti a trasmettere con entusiasmo l’Evangelo nel loro ambiente. Non lo conoscono a fondo e non sentono la necessità di ritrasmetterlo!