In collegamento costante con “la rete” (Giovanni 15:1-8)

28 Aprile 2021 Paolo Castellina 0

L’essere umano e l’intera società non potrebbe vivere senza Dio. Colui che molti si ostinano a negare ed a pensare di poterne fare a meno, è lo stesso da cui dipende attimo per attimo l’intera nostra esistenza. Iddio è Colui che sostiene anche chi Lo disprezza e Lo nega, ma quanto più ricca, buona, giusta, feconda, realizzata, sensata e dalle prospettive eterne sarebbe una vita vissuta in consapevole comunione con Lui! Perché questa “disconnessione dalla rete” del Creatore? L’Evangelo direbbe: “Un nemico ha fatto questo” (Matteo 13:28). Gesù è venuto proprio per “ristabilire la corrente” fra l’essere umano e Dio e permettere così che la Sua “energia” passi al pieno delle sue capacità in noi, “apparecchi” davvero inutili e ben al di sotto delle loro possibilità, senza di Lui.

Scontro fra poteri (Atti 4: 5-12)

21 Aprile 2021 Paolo Castellina 0

Quando i primi discepoli di Gesù, dopo la Sua risurrezione, ricevono lo Spirito Santo promesso, ricevono una forza straordinaria che dà loro un coraggio inaudito tanto da permettere loro, in nome di Gesù, di sconfiggere il male e di annunciare al mondo con determinazione l’Evangelo di Gesù Cristo. Questo li porta ad una franchezza che non avrebbero mai immaginato di poter avere con la quale sfidano le autorità che vorrebbero impedirglielo.

Aprire la mente oltre i limiti del conosciuto (Luca 24:36-48)

13 Aprile 2021 Paolo Castellina 0

L’opera di Cristo incontra indubbiamente molte resistenze in noi. Resistenze, dubbi e perplessità li avevano avuti i Suoi stessi discepoli quando Lui si era presentato risorto dai morti di fronte a loro. È proprio durante una delle Sue apparizioni come il Risorto che Gesù stesso, così è espressamente scritto, “apre la loro mente” per intendere una realtà del tutto nuova per questo mondo e per fare loro intendere il senso delle Sacre Scritture che la preannunciavano. Leggiamo quanto scrive l’evangelista Luca – al capitolo 24 del suo vangelo – di quando Gesù è comparso risorto di fronte a loro.

Altre risurrezioni (Giovanni 20:19-31)

6 Aprile 2021 Paolo Castellina 0

Non sono pochi oggi coloro che lamentano il “fallimento storico” del movimento cristiano, pregiudicato sia dalla sua corruzione interna che dall’apparente invincibilità dei suoi molti nemici che appaiono prevalere. Si tratta della stessa frustrazione che hanno quando non riescono a sopprimere i fratelli dei cristiani, cioè il popolo ebraico. L’antisemitismo, infatti, risorge sempre in nuove forme. Di fronte a tutto questo molti cristiani si lasciano sopraffare dallo scoramento e dalla depressione. Si tratta della stessa che aveva comprensibilmente colto i discepoli di Gesù dopo la Sua crocifissione. Qualcosa avviene a dare loro nuova vita e speranza: il Signore Gesù è vivo ed insopprimibile, e si presenta loro più volte per perdonarli, incoraggiarli e fortificarli con il Suo Spirito. Lo troviamo nei racconti delle apparizioni del Risorto. Qui, però, non è solo Gesù ad essere risorto. La Pasqua, infatti, annunciando la risurrezione di Gesù, esemplifica e promette anche altre “risurrezioni”: quelle dei suoi discepoli, ieri e oggi.

Incontrare Gesù risorto (Giovanni 20:1-18)

30 Marzo 2021 Paolo Castellina 0

Soprattutto nel Nord-Europa, i cimiteri si trovano ancora attorno agli edifici di culto usati normalmente la domenica dalle comunità cristiane. Per molti, questi cimiteri sono spesso motivo di disagio e possono comunicare un’idea sbagliata della fede cristiana. Oggi, infatti, oggi tendiamo sempre di più a rimuovere il pensiero stesso della morte dalla nostra consapevolezza: la morte ci fa paura. Non è nemmeno raro trovare chi associa “la religione” alla morte. La fede cristiana, però, annuncia il Dio dei viventi, non dei morti, viventi qui ed ora e viventi presso Dio. Nel testo biblico di questa domenica (Giovanni 20:1-18), troviamo una donna che molto aveva amato Gesù, che si reca tristemente alla tomba dov’era stato posto il corpo di Gesù. Vi trova, però, una sorpresa ed essa fa esperienza che la vita, e non la morte, è la caratteristica determinante della fede cristiana, un’esperienza che può essere fatta pure oggi.