Un incontro decisivo (Marco 10:46-52)
Tante persone ci passano accanto giorno per giorno, persone conosciute e persone sconosciute. Oggi tendiamo a non fidarci più tanto degli sconosciuti e li teniamo a distanza. Temiamo che ci tolgano qualcosa: non pensiamo che ci possano invece dare qualcosa di valore. Soprattutto oggi, con il cosiddetto “distanziamento sociale” ci fanno temere gli altri per timore che ci attacchino qualche malattia… ed allora si privilegia il contatto virtuale, a distanza. Incontrarsi di persona, però, e persino abbracciarci è importante, senza paura. Sarebbe disumano non farlo. Dobbiamo passare dal considerare gli altri da “potenziali minacce” ad occasioni di arricchimento umano e spirituale. Dobbiamo solo usare discernimento, come per ogni cosa, ma senza privarci di essi. aChi vorreste oggi poter incontrare? Oggi leggiamo e commentiamo il racconto dei vangeli dove si parla di un uomo, affetto da cecità e costretto a mendicare per vivere che, dopo aver sentito parlare di Gesù, vuole incontrarlo personalmente. L’occasione gli si presenta quando Gesù arriva nella sua città.