Aspirazione all’eccellenza (Luca 6:27-36)

14 Febbraio 2022 Paolo Castellina 0

L’essere umano ha la straordinaria capacità di accogliere e vincere sfide che gli permettono di andare oltre i limiti delle sue normali possibilità. Ciò che è “normale”, però, è ben inferiore alle nostre effettive possibilità, perché pregiudicato dalla corruzione del peccato che ci condiziona negativamente. Eccelliamo nel male, ma anche le nostre migliori aspirazioni si rivelano fallimentari. Quando Gesù ci sfida ad andare oltre anche alla migliore giustizia riconosciuta in questo mondo (come nel caso di Luca 6:27-36) ci sembra che la Sua sia una pretesa esagerata. In realtà sono “ideali” che diventano possibili solo quando in noi si risolve debitamente la questione del peccato. Egli li incarnava e con Lui diventano realizzabili.

Il cuore del problema: il problema del cuore (Geremia 17:9-10)

7 Febbraio 2022 Paolo Castellina 0

Da dove sorgono fondamentalmente i problemi che affliggono l’umanità? Sono tanti che ne hanno fatto e ne fanno la diagnosi e che propongono, con ambiziosi ma scarsi successi, diversi tipi di medicine. La malvagità umana che contamina ogni espressione della nostra vita, infatti, esce “dal di dentro”, dal cuore dell’essere umano – ed è a quel livello che il male deve essere attaccato. Gesù non faceva altro che evidenziare una lezione importante che già i profeti d’Israele, sostanzialmente inascoltati, avevano ribadito. Ascoltate che cosa già aveva detto Dio attraverso il profeta Geremia: “Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà? Io, l’Eterno, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni” (Geremia 17:9-10).

L’evangelo: buone notizie, ma non per tutti! (Isaia 6:1-11)

31 Gennaio 2022 Paolo Castellina 0

Quella del messaggero di buone notizie, “l’araldo di notizie liete”, è un’immagine popolare fra tanti cristiani moderni per il predicatore o evangelista che annunzia salvezza e redenzione in Cristo. Buone notizie dunque per tutti? Il fatto è che l’Evangelo cristiano è un messaggio nel contempo sia di giudizio che di salvezza. Sebbene il messaggio dell’Evangelo sia una lieta novella di salvezza per coloro che si affidano all’opera redentrice di Gesù Cristo, esso dà voce, necessariamente “alla rivelazione dell’ira di Dio”. Questo è evidentissimo in tutto il messaggio di Gesù e del Suoi apostoli – così come lo troviamo nel Nuovo Testamento. Oggi ci soffermeremo sulla vocazione del profeta Isaia così come la troviamo nel sesto capitolo del suo libro. Anche nel suo caso siamo di fronte a un messaggero non solo di salvezza, ma anche di condanna. Siamo di fronte a un profeta che era stato chiamato anche a confermare una generazione impenitente al suo destino d’inappellabile e definitiva condanna da parte di Dio e a guardare alla salvezza solo di un resto fedele.

Abbattere e ricostruire: il nostro compito? (Geremia 1:4-10)

25 Gennaio 2022 Paolo Castellina 0

I “discorsi edificanti” sembrano essere gli unici che molti cristiani siano disposti oggi a udire. Quelli dei profeti d’Israele in questo senso spesso non lo erano (per non parlare di quelli di Gesù)! In particolare Geremia, nel testo che esaminiamo oggi, la sua missione era quella di “…sradicare, demolire, abbattere, distruggere …per ricostruire e piantare”. Per poter edificare, infatti, spesso è necessario, demolire. E’ quanto mai importante farlo oggi!

Il servizio reso da Cristo e dal cristiano (Luca 4:14-21)

17 Gennaio 2022 Paolo Castellina 0

“Qual’era la missione di Gesù? Qual è la missione del movimento cristiano nel corso della storia? Essa è inclusa nel “discorso programmatico” pronunciato da Gesù quando partecipa al servizio di culto della sinagoga di Nazareth come lo troviamo in Luca 4:14-21. Questa missione è contenuta nel termine “servizio”, servizio di Dio e delle Sue creature per la loro liberazione da ciò che le disumanizza, le opprime, le asservisce. Gesù, infatti, è “il Servo dell’Eterno” per eccellenza e Lui ha detto ai Suoi discepoli: “Poiché io v’ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come v’ho fatto io”. Ne siamo oggi all’altezza?