Che cos’è il discernimento?

8 Luglio 2021 Paolo Castellina 0

Qualcuno che conosco ha espresso recentemente un’opinione che mi ha sorpreso e per certi versi deluso. Mi sono detto: “Pensavo che avrebbe avuto più discernimento di quello”.
L’esperienza mi ha fatto riflettere sull’importanza del discernimento e sulla sua mancanza nel nostro mondo. Sappiamo che le persone spesso non vedono chiaramente i problemi e sono facilmente fuorviate perché non pensano in modo biblico. Ma, purtroppo, non si può fare a meno di riflettere su quanto questo sia vero anche per la comunità cristiana nel suo insieme.

Chi ha perduto la testa? (Marco 6:17-29)

6 Luglio 2021 Paolo Castellina 0

Conoscete l’espressione: “Perdere la testa”? Significa non ragionare più in modo sensato, lasciarsi prendere da qualche forte passione tanto da giungere a commettere atti sconsiderati per i quali poi ci si dovrà pentire. Oggi vi vorrei proporre un racconto biblico in cui tutti i suoi protagonisti …perdono la testa, figurativamente e uno anche letteralmente. E’ una storia tragica che porta in sé stessa parecchi spunti di riflessione. Essa vede sulla scena il profeta Giovanni Battista, il re Erode e due donne.
Nell’udire ora questo racconto, tratto dal vangelo secondo Marco, vorrei che provaste a rispondere alla domanda: “Chi è che in questo racconto ha perduto la testa?”. Vedete poi se anche noi, in qualche modo, potremmo trovarci in una situazione simile e come noi reagiremmo.

Svolta verso l’esterno

3 Luglio 2021 Paolo Castellina 0

La “svolta verso l’interno” della modernità ha finalmente trasformato ogni essere umano autonomo in un ribelle fabbricante di realtà e ha ridotto il muscoloso cristianesimo pubblico a una misera e privata religione misterica.

La grazia di Dio: il nostro bene più grande (2 Corinzi 12:2-10)

29 Giugno 2021 Paolo Castellina 0

Nel testo biblico proposto oggi alla nostra riflessione, l’apostolo Paolo parla di sé stesso, delle proprie esperienze personali. La sua vita era stata indubbiamente avventurosa ed oggi se ne sono fatti persino dei film. Paolo, però, non parla volentieri di sé stesso, e lo ammette esplicitamente dicendo di essere quasi stato “costretto” a farlo. Egli, infatti, era una persona umile che non amava vantare alcunché di quello che egli era o stava facendo. In effetti, Paolo si era proposto, nel suo ministero, di parlare esclusivamente del Signore e Salvatore Gesù Cristo e delle Sue virtù. Afferma, infatti, “…mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e lui crocifisso” (1 Corinzi 2:2).