L’Evangelo: diffidate dalle imitazioni (Atti 20:17-36)

6 Settembre 2024 Paolo Castellina 0

Come una famosa rivista italiana di enigmistica, si può dire che anche l’Evangelo del Signore e Salvatore Gesù Cristo vanti un alto numero di imitazioni. Col nome Evangelo, o vangelo, si intendono oggi molte cose diverse tanto da confondere anche i meglio intenzionati. Solo l’originale, però, conserva il suo potere unico di trasformazione per il quale di chi lo annunciava e viveva un tempo era detto: “Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui”. Consideriamo oggi che cosa sia l’Evangelo originale dal discorso di addio dell’apostolo Paolo a Mileto in Atti 20:17-36.

Ci vorrebbero intrappolare: sono abilissimi nell’arte dell’inganno  (Matteo 24:24)

30 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

Con l’abuso della tecnologia informatica le macchinazioni ai danni della popolazione si fanno oggi sempre più sofisticate. L’arte dell’inganno supera così di gran lunga quella dei maghi al servizio del potere degli antichi faraoni egiziani e babilonesi. Sono molti a cascarci. Il loro peggior nemico è chi però ne è cosciente, vi resiste e li smaschera. Le nostre munizioni si trovano nelle Sacre Scritture, “… affinché non siamo raggirati da Satana, poiché non ignoriamo le sue macchinazioni” (2 Corinzi 2:11) dato che i suoi servi sono sempre all’opera e molto scaltri. Oggi esamineremo quanto il Salvatore Gesù Cristo ci dice, avvertendoci che “Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:24).

Buoni motivi per essere un Bastian Contrario (Romani 12:2)

23 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

“Sei il solito Bastian Contrario” si dice talora a qualcuno che sembra non riuscire mai a essere d’accordo con gli altri e che fa l’anticonformista per partito preso. Viene considerata spesso una persona “strana” e disadattata. Il conformismo, piuttosto, viene considerato “più conveniente”. Vi è però un “Bastiano” che ha buone ragioni per essere anticonformista: è il discepolo del Salvatore Gesù Cristo che prende sul serio quanto la Sua parola gli dice: “Non adattatevi alla mentalità di questo mondo, ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della vostra mente” (Romani 12:2). Questo è il testo che esamineremo oggi nella nostra riflessione biblica settimanale.

Una relazione di vitale importanza (Giovanni 17:3)

16 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

Oggi molti comprendono l’importanza di essere “connessi alla rete”. Se l’Internet ci permette di essere in contatto con i nostri simili, anche a livello globale, ancor di più dovremmo dare importanza di stabilire e di rimanere in effettivo contatto con Dio, Colui per il quale siamo stati creati. Questa “connessione” è il significato originale del termine stesso “religione”. La vitale “riconnessione” con Dio era la missione del Salvatore Gesù Cristo e rimane oggi la motivazione ultima dell’annuncio dell’Evangelo. Approfondiamo questo oggi sulla base dell’affermazione biblica: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).

 Liberarsi dalla mentalità da schiavi (Numeri 11:4-15)

9 Agosto 2024 Paolo Castellina 0

Situazioni di emergenza sempre più frequenti fanno sì che i governi dell’Occidente mettano in atto nella società restrizioni della libertà e controlli sempre più stringenti che vengono reputati necessari per garantire ordine e sicurezza. A tutto questo la popolazione viene forzata e la maggior parte di essa si adegua riconoscente. Diventa così sempre più dipendente e sottomessa alle autorità, sviluppando così una “mentalità da schiavi” che pregiudica quella libertà e democrazia per le quali si era lottato in passato e che l’Occidente vantava. Solo una minoranza di persone libere e dotate di spirito critico comprende come le emergenze siano in gran parte artificiosamente indotte e denuncia le restrizioni della libertà come funzionali solo al mantenimento del potere tirannico di élite politiche ed economiche. Liberarsi dalla “mentalità da schiavi” e sviluppare il senso di libertà nella responsabilità, molto più impegnativo della sottomissione, era l’obiettivo prima di Mosè con l’antico popolo di Israele e poi in modo supremo, con Gesù di Nazareth nell’originale movimento cristiano. Lo vedremo oggi a partire da un episodio biblico contenuto nel libro di Numeri al capitolo 11.