Mela bacata e mela sana

Adoperarsi per la pace di Cristo (Giacomo 3:13-18)

11 Ottobre 2024 Paolo Castellina 0

In un tempo come il nostro in cui nazioni e blocchi di nazioni sembrano sempre di più votate ad una nuova e catastrofica guerra mondiale, la diplomazia pare essere del tutto impotente. Gli appelli alla pace e a ragionevoli compromessi rimangono solo belle parole al vento. Molti capi di nazioni sembrano controllati da spiriti malvagi che pretendono morte e distruzione – sempre “giustificate”. Di fronte a tutto questo c’è chi solo attende “il conflitto finale” che preluderebbe ad un mondo “resettato” da un intervento salvifico “dall’alto”. Altri ancora, con rassegnato fatalismo dicono: “Tanto non ci possiamo far niente”. Eppure Dio, nella Sua Parola, continua a chiamare i discepoli di Cristo Gesù ad adoperarsi proattivamente qui ed ora e con speranza alla pace ad ogni livello. Sbaglia? No: è quanto vedremo oggi riflettendo sul testo di Giacomo 3:13-18.

In che direzione va la storia (Colossesi 1:13-16)?

4 Ottobre 2024 Paolo Castellina 0

Persone ideologicamente contrapposte sono convinte di “stare dalla parte giusta della storia” perché persuase che il futuro apparterrà sicuramente a coloro che si battono per i valori in cui credono. Altri ritengono che non vi saranno vincenti o perdenti, ma, se ci sarà un futuro, solo un immane disastro nel quale pochi sopravvissuti dovranno faticosamente ricostruire su altre basi. Utopie e distopie, però, sono futili perché per questo mondo si realizzeranno con certezza solo gli eterni e rivelati propositi di Dio incentrati in ciò che sinteticamente è delineato in Colossesi 1:13-16, il testo biblico che oggi esamineremo. Esso è l’unica discriminante per chi vuole stare dalla parte giusta della storia.

Quando gente sanguinaria vorrebbe edificare templi a Dio (1 Cronache 22:7-10)

27 Settembre 2024 Paolo Castellina 0

Si può essere “persone religiose”, voler edificare templi o cattedrali in onore di Dio e, nel contempo, essere persone sanguinarie e guerrafondaie? Capita anche questo, nonostante le giustificazioni che esse potrebbero addurre! Qual è la risposta di Dio ad una tale domanda? La troviamo in quella che Dio aveva fatto pervenire all’antico re Davide e che troviamo nel primo libro delle Cronache, al capitolo 22, versetti da 7 a 10. Vi sorprenderà.

Un amore di qualità : segno distintivo dei discepoli di Gesù (Giovanni 13:34-35)

20 Settembre 2024 Paolo Castellina 0

Oggigiorno si parla molto di amore, ma sembra che più se ne parli e meno ve ne sia. Il Salvatore Gesù Cristo dà all’amore un preciso contenuto, lo dimostra e chiama i Suoi discepoli a seguirne le orme. Rimane nostro concreto impegno, responsabilità e segno distintivo d’ogni autentica comunità cristiana. “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). Che cos’è questo amore? È Lui a definirlo e a renderlo inconfondibile: vediamo oggi come.

Per grazia di Dio la decadenza si trasformerà in rinascita quando…  (2 Cronache 15)

13 Settembre 2024 Paolo Castellina 0

Sono molti oggi coloro che credono ad un Dio umanistico, inclusivo e tollerante e che alla fine “tutti saranno salvati”. Così dicono e spesso lo si sente persino predicare e, in certi ambienti, già da tempo. Dicono che si tratti di una concezione “progressista” rispetto all’interpretazione tradizionale dell’insegnamento della Bibbia, considerata “superata”. Di fatto si tratta di uno scivolamento a concezioni pagane. In altre ma simili circostanze era quello che denunciava il profeta Azaria quando, facendo appello al pentimento, diceva: “Per lungo tempo Israele è stato senza vero Dio, senza sacerdote che lo ammaestrasse, e senza legge” (2 Cronache 15:3). Azaria? Chi era costui? Il suo messaggio, però, per grazia di Dio, aveva condotto nel suo tempo, al risveglio e a riforme sostanziali. Ne abbiamo bisogno anche noi e vedremo oggi come e perché.