Herman Dooyeweerd contro la vaccinazione coercitiva

30 Dicembre 2021 Paolo Castellina 0

La vaccinazione obbligatoria viola la libertà di coscienza data da Dio.
Solo ogni persona, e non il governo civile, ha un diritto dato da Dio come amministratore del proprio corpo.
Il governo civile non ha alcuna competenza o giurisdizione data da Dio per pronunciarsi su questioni mediche/sanitarie.
Le malattie autoctone o endemiche non sono mai trattate correttamente mediante alcuna coercizione.
La scienza medica può essere imperfetta e le vaccinazioni possono essere più dannose delle malattie che dovrebbero prevenire.
La maggior parte del rapporto si occupa della seconda ragione principale per cui si deve resistere e contrastare la vaccinazione coercitiva. Dooyeweerd si esprime così: “Il governo civile non ha libera disponibilità del corpo umano, anche se è convinto che tale disposizione sia solo a vantaggio di quel corpo. “

Il progresso di cui abbiamo bisogno (Efesini 1:15-19)

27 Dicembre 2021 Paolo Castellina 0

l progresso tecnico è scientifico è oggi sempre più rapido e alimenta il mito ancora molto popolare dell’umanità “verso il meglio”. Seppure sia vero che esiste un progresso tecnico scientifico, tutto questo non va affatto di pari passo con il progresso morale e spirituale dell’umanità. L’essere umano si porta dentro un principio di malvagità che vanifica ogni altro progresso. Di fatto, il progresso tecnico-scientifico non fa che amplificare i mostri che abbiamo dentro di noi. Non c’è da aspettarsi altro da creature decadute moralmente e spiritualmente quali noi siamo. Il “pessimismo antropologico” della Bibbia è quanto mai realistico e appropriato. Dio, però, non ci ha lasciato in balia dei nostri mostri, perché un autentico progresso morale e spirituale è possibile, per Sua grazia quando ci affidiamo al Signore e Salvatore Gesù Cristo e diventiamo Suoi discepoli.

Abbondanti risorse a nostra disposizione (Giovanni 1:15-18)

21 Dicembre 2021 Paolo Castellina 0

Le risorse a disposizione delle creature umane per il loro autentico progresso materiale, culturale e spirituale sono immense. Dio ce le ha concesse e dobbiamo amministrare saggiamente e svilupparle per la Sua gloria e il nostro migliore bene. La legge di giusto comportamento che Dio ci ha dato è pure un magnifico dono di Dio. Ancora di più lo è la grazia che Dio ci concede nel Signore e Salvatore Gesù Cristo. In Lui sono contenute ulteriori risorse spirituali, perché in Lui“sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza” (Colossesi 2:3). In che modo mettiamo a profitto questi meravigliosi doni? Consideriamolo sulla base del testo di Giovanni 1:15-18.

Chi magnifica il Magnificat? (Luca 1:39-55)

13 Dicembre 2021 Paolo Castellina 0

Luca, all’inizio del suo vangelo, ci parla della famiglia di Gesù: gente ordinaria del popolo non particolarmente prominente o meritevole, eppure fatta oggetto da Dio del singolare privilegio di essere le persone da cui sarebbe sorto Gesù, il Salvatore del mondo. Non solo, ma anche di Giovanni, il profeta che lo avrebbe annunciato preparandone, nella sua, generazione, cuori e menti. Maria, madre di Gesù e Elisabetta, madre di Giovanni, donne di fede, si riconoscono nella loro elezione e, ad imitazione degli antichi Salmi, esprimono il loro canto di lode e di ringraziamento – come quello di Maria che noi conosciamo come il Magnificat. Sono per noi impareggiabili lezioni che ci fanno capire che cosa sia la grazia elettiva di Dio, veramente stupefacente.

Il ravvedimento, questo sconosciuto (Luca 3:7-18)

8 Dicembre 2021 Paolo Castellina 0

L’annuncio dell’Evangelo, vale a dire della buona novella dell’amore di Dio nella persona e opera del Salvatore Gesù Cristo, risuona anche nella nostra generazione. Ne siamo grati, perché questo vuol dire che Dio non ci ha ancora completamente abbandonati come “un caso disperato” per il quale non vi sia più rimedio.. L’appello alla fede in Cristo, perciò, risuona ancora, grazie a Dio, in molti contesti ma… Sì, c’è un “ma”, perché se confrontiamo quanto oggi viene generalmente considerato come “vangelo”, o “evangelo”, con l’antico (e normativo) messaggio e pratica che troviamo nel Nuovo Testamento, troviamo spesso che non vi corrisponde completamente. Si sente certo parlare dell’amore di Dio e di fede, va bene, ma manca spesso di una sua componente essenziale: il ravvedimento, che rimane un concetto vago. E’ così?