Nel Nuovo Testamento il predicatore è una persona che ha
ricevuto, interiormente dallo Spirito Santo ed esteriormente dalla comunità cristiana, la
vocazione a proclamare pubblicamente l'Evangelo di Gesù Cristo. Compito del predicatore
è quello di parlare come personale testimone della divina Rivelazione, interpretarla,
spiegarla ed applicarla ai bisogni della gente. La predicazione è stata definita come
"il carro che porta Cristo su e giù per il mondo". La predicazione trova nella Bibbia i suoi precedenti nell'opera dei profeti che proclamavano la Parola di Dio su Suo incarico (Giona 3:2). Giovanni Battista continuò questa tradizione predicando nel deserto la necessità del ravvedimento (Luca 3:3). Questo modello venne pure adottato da Gesù, il cui primo atto di ministero pubblico fu proprio la predicazione (Marco 1:14,15). Il Sermone sul Monte è la predicazione meglio conosciuta di Gesù (Matteo 5-7). Gesù inviò i Suoi primi discepoli in una missione di predicazione (Matteo 10:5-7). Questa tradizione di predicazione fu continuata nella chiesa primitiva con il primo sermone di Pietro a Pentecoste (Atti 2:14ss). |
Chi è il predicatore e che cos'è la predicazione? Precedenti e modelli biblici |
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Elementi dei primi sermoni | I primi sermoni della Chiesa cristiana, come riportati da Atti, avevano elementi comuni. Questo messaggio comune era chiamato kerygma, o proclamazione. Includeva sempre le seguenti affermazioni: (1) che l'era del compimento di ogni promessa di Dio era giunta nella Persona di Gesù, manifestandosi nella Sua vita, morte e risurrezione; (2) che dopo la risurrezione Gesù andò a sedersi alla destra di Dio Padre; (3) che lo Spirito Santo nella Chiesa è il segno dell'attuale potenza e gloria di Cristo; che l'era messianica terminerà con il ritorno di Cristo; (4) che per la salvezza è necessario un personale ravvedimento; e (5) che il cristiano ha la promessa del perdono, la presenza dello Spirito Santo, e la salvezza eterna. |
Pure l'Apostolo Paolo era un predicatore, e comprendeva la proclamazione dell'Evangelo come un privilegio ed un divino mandato (Galati 1:11,12). Egli comprendeva il messaggio cristiano come proclamazione della salvezza: "Gli uomini, con tutto il loro sapere, non sono stati capaci di conoscere Dio e la sua sapienza. Perciò Dio ha deciso di salvare quelli che credono, mediante questo annunzio di salvezza che sembra una pazzia" (1 Co. 1:21 TILC). Il predicatore moderno deve quindi rammentarsi che ciò che più conta nella predicazione non è il predicatore, ma il messaggio predicato. Il messaggio deve essere la Buona Notizia di Cristo. | Strumento di salvezza |
Scopi e forme del sermone | Gli scopi della predicazione possono essere vari: informare, convincere, ispirare, motivare, ecc. Nessuna predicazione, però, può essere considerata cristiana se non ha l'Evangelo di Cristo come fondamento e l'edificazione del Regno di Dio come suo obiettivo "Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che io vi ho annunziata: anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal cielo.Sì! L'ho detto e lo ripeto: chiunque vi annunzia una salvezza diversa da quella che avete ricevuto, sia maledetto" (Ga. 1:8,9). I sermoni possono assumere diverse forme, ad esempio: espositivi, tematici, e narrativi. Si presume che tutte queste forme siano informate dalla testimonianza biblica. Le prime predicazioni cristiane, come le troviamo nel libro di Atti, assumono una varietà di forme a seconda dalla situazione dell'uditorio. |
Il predicatore è responsabile per la proclamazione dell'Evangelo. E' lo Spirito Santo, però, che mette in grado l'uditore di percepire la Parola di Dio nel messaggio del predicatore (2 Corinzi 3:14-18). Proprio perché questo continua ad avvenire nella vita della Chiesa cristiana, la predicazione rimane, per i cristiani evangelici elemento centrale del culto. | Responsabilità |