Come già accadde nell’anno 1000, anche il passaggio all’anno 2000 costituisce per la cultura in cui viviamo, un momento cruciale della storia, carico di foschi presagi che preoccupano e mettono in agitazione molte persone. La nostra civiltà ha fatto grandi progressi scientifici e tecnologici, ma questo non ha affatto ispirato fiducia e sicurezza per quanto riguarda il nostro futuro.
Questi grandi progressi sono sotto la costante minaccia di un brusco, repentino annullamento a causa di fenomeni imprevedibili ed incontrollabili che li potrebbero tutti vanificare in un attimo. Le catastrofi più o meno naturali, che causano la distruzione dell’ambiente naturale in cui viviamo, la diffusione incontrollata di malattie, le agitazioni sociali e politiche di masse umane sospinte dal bisogno o da ideologie distruttive, la litigiosità di gruppi, razze e nazioni che, senza alcuno scrupolo vorrebbero distruggere i loro veri e presunti avversari, la stessa tecnologia che sfugge al controllo umano… tutto questo causa una grande ansia ed incertezza oggi in tutto il mondo, tanto da far credere a molti di essere ormai giunti “alla fine”.
E’ vero questo? No. Per quanto drammatici siano molti fatti che avvengono e che attirano la nostra preoccupata attenzione, non siamo ancora alla fine! Dovranno succedere ancora diversi fatti non ancora avvenuti e che nemmeno si può pensare siano imminenti! Come faccio a saperlo? Perché lo afferma chiaramente la Bibbia, che i cristiani confessano essere parola inalterabile di Dio, parola che delinea le tappe della storia dell’umanità secondo i decreti eterni ed immutabili di Dio.
Non sto dicendo che “tutto andrà bene” e che non ci sia da preoccuparsi… dico semplicemente che ciò che farà precipitare le cose ancora sembra lontano.
Una speranza esiste, ed è ciò che la Bibbia stessa presenta. Non si tratta però della speranza nelle conquiste del progresso, ma del rifugio sicuro, l’unico disponibile, che noi possiamo continuare a trovare nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo. Gesù tornerà ed accoglierà presso di Sé coloro che Gli appartengono. Non importa quindi quanto potrà succedere se, quel giorno, saremo trovati in Cristo. Lo siete voi, oggi stesso, in verità?
Alle questioni che ci siamo posti, risponde un testo significativo della Parola di Dio, contenuto nella seconda lettera dell’apostolo Paolo ai cristiani di Tessalonica. Leggiamolo con attenzione, e con altrettanta cura, cerchiamo di comprenderne il messaggio.
“Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento con lui, di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto. Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio. Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose? ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo. Il mistero dell'empietà infatti è già all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. Allora sarà manifestato quell'empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta. La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati. E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna, affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità! Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità; a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che avete imparato tramite la parola o la nostra epistola. Ora, il Signor nostro Gesù Cristo stesso e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per grazia una consolazione eterna e una buona speranza, consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni buona parola ed opera” (2Tessalonicesi 2:1-17).
(1)
Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento con lui,
L’apostolo qui ribadisce prima di tutto la verità circa il ritorno personale del Signore Gesù Cristo. La Bibbia parla di un “secondo Avvento” e la cosa è pure stata impressa nel Credo apostolico: “…e tornerà per giudicare i vivi e i morti”. Gesù stesso preannunciò il Suo futuro ritorno. Quando tornerà, Egli porrà termine al tempo della grazia e verrà per dare inizio al giusto giudizio di Dio sulle creature responsabili, manifestazione della Sua inalterabile giustizia.
Il Signore Gesù Cristo, secondo la Sua promessa, tornerà, e – qui sta la speranza di chi può dire veramente “il Signor nostro Gesù Cristo” - chi appartiene a Lui sarà riunito con Lui per sempre. Per questo il testo parla di “radunamento”.
Però, quando tornerà? Il testo dice: “vi preghiamo…”
(2)
“…di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto”.
Nella nostra cultura circolano molte speculazioni che confondono la mente di molti, i quali ne rimangono turbati e sconvolti. Circolano presunte predizioni e pronostici. Queste profezie non sono solo basate su scritti di presunti profeti e veggenti di questo mondo, ma pretendono di essere basate talvolta sulla Bibbia, “come se venisse da parte nostra”. Spesso, infatti, si fanno dire alla Bibbia cose che non ha mai detto. Molti, ignorantemente, pensano che la Bibbia dica questo e quest’altro. Hanno magari sentito qualcuno che lo ha detto, ma non si sono mai premurati di controllare personalmente. Qualche tempo fa qualcuno mi ha detto: “Ho sentito alla televisione che l’ultima parola della Bibbia predice…”. Io ho risposto: “No, questo non è vero”. E l’altro ad insistere. “Andiamo allora a vedere direttamente”. Ho aperto la Bibbia. Ho fatto vedere che ciò che pensava esservi, in realtà non c’era. L’altro rimane allibito. Reagisce così dicendo che in realtà era la mia Bibbia ad essere sbagliata… Naturalmente per lui aveva ragione indiscutibile “la televisione”, chiunque avesse detto quello, anche la peggiore menzogna! “Non lasciatevi sconvolgere la mente”, dice il nostro testo.
Oggi, sulla base di attuali sconvolgimenti naturali e avvenimenti politici e sociali si annunciano catastrofi. Spaventano molti, fanno cadere in rassegnazione altri. Alcuni dicono addirittura che Cristo sia già tornato, “invisibilmente”, e identificano Cristo con la loro organizzazione religiosa. Speculandoci sopra, al servizio dei loro interessi, dicono che chi vuole essere salvato deve unirsi a loro …e sarà unito a Cristo. Furbi, non è vero? Ma è una menzogna verificabile come tale da chiunque si prenda tempo di vedere veramente come stanno le cose, e non si accontenti del “sentito dire”.
Iddio però, attraverso l’Apostolo, è l’unico che possa dirci come stiano realmente le cose.
(3)
“Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione,
Egli ci mette prima di tutto in guardia contro gli inganni. Vi sono infatti molti modi in cui si può essere ingannati, e noi dobbiamo tenere gli occhi aperti per non cadere nelle trappole in cui vorrebbero farci cadere.
Quel giorno fatale verrà, ma prima debbono essere realizzate alcune condizioni preliminari.
(a) Dovrà avvenire una diffusa apostasia. Cioè masse di persone, dopo essersi definite in qualche modo cristiane, giungeranno a rinnegare Cristo e a “cambiare bandiera”, dimettendosi dalle chiese. Questo era stato predetto. Ma vi saranno anche false chiese che pretenderanno di essere cristiane ed attireranno gente con un vangelo di comodo, mentre solo, del cristianesimo, ne avranno sovvertito le basi. …ci stiamo arrivando. Poi, dice il testo…
(b)Dovrà manifestarsi “l’uomo del peccato”, la massima espressione dell’opposizione militante a Dio ed alla verità, massimo strumento di perdizione per chiunque gli presterà ascolto, seguendolo. L’opposizione a Dio ed alla verità è virulenta nel nostro mondo. Già domina sempre di più le coscienze umane, allontanandole con vari mezzi dal Dio vero e vivente nella Bibbia. Questa ribellione, però, allora sarà alla massima potenza. Ci stiamo arrivando… Allora si manifesterà:
Quali caratteristiche avrà questo personaggio?
(4)
“…l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio”.
Sarà un potente personale avversario di Dio, personificazione dell’opposto di tutto ciò che Dio è, della Sua santa Persona e santa Legge.
Questi si innalzerà al di sopra di qualunque oggetto o forma di culto tanto da farsi adorare proclamando di essere egli stesso Dio. L’essere umano è un essere incurabilmente religioso. Se non adora il Dio vero e vivente, adorerà qualche altra cosa, persona, o idea. Questo sommo avversario di Dio riuscirà ad attirare il culto e l’adorazione di masse di persone sviate, a loro propria perdizione.
Si metterà in mostra, dice il testo. Come? Forse attraverso il mezzo televisivo, come il “Grande fratello” onnipresente immaginato dallo scrittore Orwell nella sua opera “1984”. Anche questo era stato, però, predetto dalla Bibbia, anche se l’errore qui sta nella data.
(5)
Infatti: “.. Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose? (6) E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo.
Queste cose non sono una novità per la predicazione apostolica: erano state ampiamente preannunciate. Oggi si va dietro a tante cose come se fossero “l’ultima novità”, mentre tutto era già stato ampiamente illustrato dalla Bibbia stessa. Ne siamo consapevoli? La conosciamo? Oppure preferiamo rimanere nella nostra ignoranza, pretendendo che altri siano, rispetto alla Bibbia “più aggiornati”!
(7)
“…Il mistero dell'empietà infatti è già all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo”.
Questo principio di male, questa misteriosa e potente opposizione a Dio, è già all’opera. Chi forse è tanto cieco da non essersene ancora accorto? Chi forse onestamente non può dire di scorgere nel suo stesso suo cuore questa virulenta opposizione a Dio? Questa opposizione a Dio, però, a livello mondiale, non ha ancora raggiunto il suo culmine perché c’è qualcosa che la frena e la reprime. Alcuni regimi politici della storia di questo mondo ci sono andati vicino, come il Nazismo ed il Comunismo, ma non si trattava ancora “del massimo” che qui si predice. C’è qualcosa che ancora impedisce il realizzarsi di tutto questo. Che cos’ê? Il freno della provvidenza di dio per cui le cose accadono solo dove, come e quando Egli decide? Certamente. Quando però il freno sarà tolto, allora travolgerà tutto e compirà la sua opera. Non coglierà certamente Dio di sorpresa, ma tutto avverrà come era stato previsto.
(8)
“Allora sarà manifestato quell'empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta”.
Sarà così manifestato il principe degli avversari di Dio. Alzerà la testa pensando di trionfare, ma il Signore stesso lo distruggerà e lo annienterà intervenendo Egli stesso e ponendo fine a questa abominazione.
L’apostolo, però, ci dà ulteriori particolari sulla personalità di questo punto massimo dell’opposizione a Dio.
(9) La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi,
Questo avversario di Dio sarà alle strette dipendenze di Satana e verrà messo sul suo trono mediante la sua azione efficace. Attirerà l’attenzione su di sé attirandosi seguaci mediante ogni sorta di miracoli e prodigi fallaci ed ingannevoli, più ancora dei più famosi illusionisti e maghi dell’industria contemporanea dello spettacolo. Quanta gente oggi va dietro ad ogni sorta di segni e prodigi miracolosi più o meno veraci. Quanti di questi segni miracolosi, però, sono tali da sviare la gente dalla verità. Potrà essere l’idolatria dei santi e delle madonne, potranno essere maghi, ideologie fantasiose di ogni genere. Il risultato però sarà sempre lo stesso: portare via la gente dalla verità promettendo loro chissà che.
(10)
“…e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati”.
Sarà un mostro di malvagità, ma chi attirerà nella sua rete? Quelli che già stavano camminando sulla via della perdizione, essendosi rifiutati di accogliere la verità della rivelazione di Dio e di amarla. Sarebbero stati salvi se l’avessero fatto, ma rifiutando o ignorando la verità, si sono resi maggiormente passibili al potenza dell’inganno. Quanta gente, con aria di sufficienza, “snobba” Dio e la Sua Parola scritta, la Bibbia! Chi non ama la verità accetta tutte le menzogne e si compiace nell’iniquità, per cui Dio “li cede” al male, lascia che ne subiscano le conseguenze e che periscano.
Il messaggio della Bibbia, creduto e vissuto, è come “un anticorpo” che ci preserva dalle contaminazioni e dalle malattie dello spirito. Senza questo “anticorpo” siamo passibili di essere fatti preda di ogni sorta di abili menzogne che ci propongono.
(11)
“E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna, (12) affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!”
Questo sarà per loro espressione stessa del giudizio di Dio. Chi si compiace della malvagità e si rifiuta di credere alla verità, solo merita di cadere nell’efficace potere dell’errore, a sua propria perdizione.
(13)
“Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità”.
L’apostolo, però, ringrazia Dio perché Dio si è scelto un popolo che non cadrà in queste trame: ed è coloro che ascoltano queste sue ispirate parole con fiducia, riconoscendole non come parole sue, ma come sono veramente, cioè Parola di Dio.
Chi accoglie la parola della Bibbia con fiducia è gente chiamata alla salvezza: ha accolto con gioia la verità, cioè Gesù Cristo come proprio Signore e Salvatore. Questi sono stati “messi a parte” e resisteranno. Gesù stesso disse: “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Mr. 13:22).
(14)
“…a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo”.
L’Evangelo di Gesù Cristo, annunciato dagli apostoli, li ha chiamati, ed essi giungeranno sicuramente ad ottenere le Sue gloriose promesse. E’ così per ciascuno di voi?
(15)
“…Perciò, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che avete imparato tramite la parola o la nostra epistola”.
Ecco delle meravigliose parole finali di certezza e di rassicurazione, anche in tempi difficili. Coloro che appartengono a Cristo sono chiamati a stare saldi, a non lasciarsi turbare e continuare a tenersi stretti all’insegnamento apostolico contenuto nella Bibbia. La perseveranza, la “testardaggine” della fede in Dio e nella Sua Parola, sia quel che sia, oggi e domani, è segno di una perseveranza che alla fine vincerà, e che è tale da farci stare saldi e decisi.
Invece che lasciarci prendere dallo scoraggiamento, atteniamoci alla Parola di Dio, cerchiamo con costanza in essa tutto ciò che ci può far conoscere la verità e rafforzare la fede per opporci ai falsi profeti. No, il male non prevarrà, anche se ci stringe da ogni parte: chi crede nel Cristo sarà da Lui sostenuto in mezzo a mali e sofferenze.
E’ per questo l’Apostolo termina con una benedizione, a che Dio, nel Suo amore e grazia, che ci ha dato questa salda speranza, consoli i nostri cuori e ci rafforzi nella nostra fedeltà, a ciò a cui Cristo ci ha chiamati, cioè alle opere ed alle parole ed alle opere che Dio considera buone e costruttive. La testimonianza cristiana, in ogni caso, dovrà essere perseverante.
(16) Ora, il Signor nostro Gesù Cristo stesso e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per grazia una consolazione eterna e una buona speranza, (17) consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni buona parola ed opera” (2Tessalonicesi 2:1-17).
Si, che la consolazione eterna e la buona speranza dell’Evangelo di Gesù Cristo ci consoli e ci confermi anche in un passaggio cruciale come l’anno 2000, e ci tenga stretti al Signore Gesù Cristo, per potere poi essere “adunati” con Lui al momento stabilito e partecipare così per grazia al rinnovamento di tutte le cose, secondo i propositi eterni di Dio.
Paolo Castellina, mercoledì 29 dicembre 1999 . Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione Nuova Diodati, ediz. La Buona Novella, Brindisi, 1991.
1. Salmo 19
2. Isaia 55:1-13
3. Giacomo 4:13-17; 5:7-15