Le benedizioni di Dio sono legate alla nostra ubbidienza
Introduzione
Il programma di istruzione religiosa che svolgiamo nelle scuole primarie si prefigge di introdurre i bambini alla conoscenza di tutta la Bibbia in sei anni. Perché lo facciamo? Perché come cristiani siamo persuasi che la Bibbia sia non un libro come un altro, ma il libro per eccellenza, il libro che Dio ha dato ad ogni creatura umana per conoscere davvero sé stessi ed il nostro Creatore. La Bibbia è un prezioso tesoro, una preziosa eredità che ci educa a conoscere la volontà di Dio per noi e, attraverso la nostra fiduciosa ubbidienza ad essa, trovare il meglio per noi stessi e per l'intera società umana. Comunicandoci la volontà di Dio e accompagnandoci al Salvatore e Signore Gesù Cristo, attraverso la Bibbia noi ci conformiamo sempre meglio a ciò che dovevamo essere fin dall'inizio nei progetti creativi di Dio, realizzando davvero noi stessi.
A Timoteo l'apostolo Paolo scrive: "Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera" (2 Ti. 3:14-18).
Il programma di istruzione religiosa che svolgiamo nelle scuole primarie è diviso in due parti. Nella prima parte trattiamo di temi contenuti nel Nuovo Testamento, la seconda parte di temi contenuti nell'Antico Testamento. Avendo io terminato la prima parte, come intermezzo ho voluto dedicare alcune lezioni per far meglio comprendere ai bambini che la Bibbia non è solo un libro da conoscere, ma è un libro a cui ubbidire. Per questo ho voluto, con esempi pratici, dimostrare come possano i nostri comportamenti di ogni giorno essere determinati dall'insegnamento della Bibbia.
È forse scontato che la Bibbia vada ubbidita come Parola di Dio eternamente valida? Direi proprio di no: in questa nostra società in cui ciascuno pretende di fare ciò che più gli aggrada e ciononostante godere delle benedizioni di Dio, legare le benedizioni di Dio alla nostra ubbidienza è quanto mai opportuno!
È per questo che nella nostra riflessione biblica di quest'oggi vorrei mettere in evidenza tre cose (1) Che cosa significa essere benedetti quando mettiamo in pratica la Parola di Dio; (2) Che cosa sia realmente la Parola di Dio; (3) Come mettere in pratica la Parola di Dio.
1. La fonte delle benedizioni
Gesù aveva molti nemici, ma era apprezzato anche da molti che non credevano in Lui e che comunque non intendevano seguirlo. Era un uomo buono e giusto, un uomo che amava sinceramente e di tutto cuore Dio ed il Suo prossimo. Un giorno una donna fra la folla che seguiva Gesù, Gli rivolge pubblicamente un sincero apprezzamento, anzi, fa un riferimento a Sua madre, Maria, e Gli dice qualcosa di questo genere: "Che fortunata è tua madre ad avere un figlio come te!". Ascoltiamo le parole esatte del testo biblico:
"
Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: "Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato". Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano"" (Lu. 11:27,28).È una donna sicuramente sincera in quello che dice a Gesù. Forse essa stessa ha un figlio, un figlio che le da molti dispiaceri, e, in un certo senso, esprime invidia per la mamma di Gesù ad avere un figlio come Lui. Come le risponde Gesù? Sembra un rimprovero nei suoi riguardi. È come però se Gesù le dicesse: "Tu consideri beata, fortunata, mia madre per avere un figlio come me. Guarda però che non si tratta di fortuna... Io provengo da una famiglia che conosce la Parola di Dio, una famiglia che valorizza la Parola di Dio, la legge, la medita, e soprattutto la mette in pratica. Ecco il segreto di una vita veramente buona e realizzata, ecco il segreto di come si può avere figli timorati di Dio che intendono vivere secondo valori elevati e importanti: valorizzare la Parola di Dio e metterla in pratica, ubbidendo ad essa fedelmente".
Certo, Gesù non era certo uno qualunque, ed è anche vero che non tutto può riuscire bene, anche nelle migliori famiglie, ma il principio rimane: Iddio benedice quella persona e quella famiglia che fedelmente mette in pratica la Sua Parola. La parola che qui usa la donna che incontra Gesù e Gesù stesso è "beato te", "beata te", ed ha a che fare proprio con la benedizione, una vita colma di benedizioni. Chi non vorrebbe avere una vita colma di benedizioni? Il Salvatore Gesù Cristo dice che una vita colma di benedizioni dipende dalla qualità della nostra ubbidienza alla Parola di Dio.
Vi sono dei cristiani che quando si chiede loro "Come va?" rispondono: "Molto bene, perché godo della benedizione di Dio!". Se lo dicono in tutta onestà, molto probabilmente è perché mettono in pratica nella loro vita la Parola di Dio. Nella Sua Parola, infatti, Dio promette di benedire chi Gli è fedele. Ad udire questo subito siamo tentati ad esprimere la nostra incredulità e le nostre riserve. Ma perché non prendere Dio in parola, punto e basta?
2. Benedetti in ogni cosa
Dio ci rivolge la Sua Parola non per essere contemplata e basta, ma per essere ubbidita con fiducia. A volte si ascolta o si legge la Parola di Dio, magari la si apprezza, ma subito dopo ce ne dimentichiamo
L'apostolo Giacomo scrive: "Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell'opera, costui sarà beato nel suo operare" (Gm. 1:23-25).
Anche Giacomo dice che saremo "beati" o "benedetti" nel nostro operare, in tutto il nostro operare, nella misura in cui viviamo secondo la Parola di Dio.
Perché? Perché tutto quello che facciamo sarà influenzato da questa Parola, e questo inizia dalla trasformazione della nostra mentalità. L'apostolo Paolo dice: "non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio" (Ro. 12:2).
Com'è si può trasformare la nostra mentalità e metterci in condizione di essere benedetti? Impregnando la nostra mente non con la spazzatura che questo mondo ci offre, ma con la Parola di Dio.
Qualcuno ritiene di dover continuare ad essere membro di una Chiesa e di sottoporsi ai suoi riti e cerimonie come una sorta di "assicurazione" o "garanzia" di benedizione, anche se poi non ci importa nulla di praticare seriamente quello che Dio ci comanda. La cosa, però, non "funziona" affatto così, oltre ad essere del tutto stupida e ridicola, e decisamente una superstizione.
Vi sono intere chiese e denominazioni che muoiono perché non sono fedeli alla Parola di Dio e che seguono solo una tradizione. Visitare una Chiesa di questo tipo dà l'impressione di camminare fra morti viventi... Non sono in realtà benedetti. La loro fede non è vitale e vittoriosa: squallore, miseria, depressione e delusione è ciò che li caratterizza.
Quali sono le aree in cui possiamo fare esperienza di benedizione perché viviamo secondo la Parola di Dio? Il nostro lavoro, il nostro matrimonio, il nostro essere genitori, la nostra salute fisica, finanziaria, emotiva, spirituale. La Parola di Dio presenta precise istruzioni per ogni area della nostra vita, e noi potremo godere di abbondanti benedizioni mettendola fedelmente in pratica. Metto le cose forse in modo troppo semplicistico? No, è esattamente così, così come promette la Parola di Dio.
3. Che cos'è la Parola di Dio?
Che cos'è la Parola di Dio? La risposta più immediata a questa domanda è: Essa si trova nella Bibbia.
La Parola di Dio è ben più di parole scritte su pagine stampate. È ben più che una collezione di libri trasmessi attraverso la storia. È ben più che composizioni letterarie di poesia, prosa, narrativa e dialoghi. È ben più che fatti storici ed umane genealogie. La Parola di Dio è Dio che rivela Sé stesso alle creature umane. Non state ad ascoltare i moderni filistei increduli che, magari nascosti in vesti ecclesiastiche, vorrebbero metterla in questione con i discorsi eruditi ed altezzosi della loro "scienza". Non sanno di che cosa stanno parlando perché non hanno mai fatto esperienza di che cosa la Bibbia dice di Sé stessa, e non potranno mai fare questa esperienza se non rinunciano ai loro presupposti atei ed increduli. Che cosa dice la Bibbia di sé stessa?
Ebrei 4:12 dice che essa è potente ed efficace: "La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore" . Essa può penetrare nel cuore stesso del tuo essere e giudicare le intenzioni del tuo cuore.
2 Timoteo 3:16 di dice che essa è ispirata da Dio, o più letteralmente, espirata da Dio:"Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia" . La Parola di Dio non è il risultato di osservazione, ma piuttosto di comunicazione. Dio "soffia" attraverso i credenti che misero per iscritto questa rivelazione.
Matteo 24:35 ci dice che essa ha un carattere eterno: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". Le leggi delle nazioni sono in costante revisione, ma non la Legge di Dio, la quale è perfetta ed ha un carattere eterno. Vi è gente che tratta la Parola di Dio come se fosse qualcosa sulla quale si possano apportare, di tanto in tanto, delle revisioni, a seconda delle esperienze, dei tempi, o dei sentimenti. La Parola di Dio, però, non è stata intesa come qualcosa da armonizzare con le nostre esperienze. Sono le nostre esperienze che si devono armonizzare con essa.
Comprendete quindi che quando noi ubbidiamo fiduciosamente alla Parola di Dio, noi interagiamo con qualcosa che è stato ispirato in modo unico da Dio, con qualcosa che è potente ed efficace, con qualcosa di eterno e di immutabile.
4. A che cosa ci serve la Parola di Dio
La Parola di Dio ci serve in molte aree della nostra vita:
a. Essa aumenta la nostra fede. "La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio" (Ro. 10:17). La fiducia in Dio può consolidarsi attraverso il consapevole nostro rapporto con Dio.
b. Ci preserva dal peccato. "Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola" (Sl. 119:9). È chiaro che se contravveniamo alle leggi della vita che Dio ha stabilito, ne subiamo conseguenze negative. Prestare ascolto alla Parola di Dio ce le risparmia! "Chi osserva il comandamento custodisce la sua vita, ma chi trascura la propria condotta morirà" (Pr. 19:16).
c. Ci dà sapienza. "I tuoi comandamenti mi rendono più saggio dei miei nemici, perché sono sempre con me" (Sl. 119:98). Dio è la sapienza in assoluto e da Lui possiamo apprenderla infallibilmente.
d. Fa si che noi prosperiamo in tutto ciò che facciamo. Del giusto la Scrittura dice: "il (suo) diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà" (Sl. 1:2,3).
e. Ci mette in condizione di ricevere le cose che domandiamo: "Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto" (Gv. 15:7).
5. Come si fa ad osservare la Parola di Dio?
Gesù disse: "Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano" (Lu. 11:28). In questo versetto, Gesù non sta dando il comandamento che noi si debba osservare la Parola di Dio. Fondamentalmente Egli dice che se volete essere benedetti, voi la osserverete.
a. L'impegno. Molti affermano di voler ricevere la benedizione di Dio, ma vogliono veramente fare ciò che serve per essere benedetti? C'era una volta un pastore che aveva detto ad un suo amico che gli sarebbe piaciuto un giorno conseguire un dottorato in teologia. L'amico però sapeva che queste erano solo per lui delle parole, dei bei sogni. Perché? Perché sapeva che non si sarebbe mai messo a frequentare le lezioni ed a studiare diligentemente in un programma senza dubbio molto impegnativo. Sapeva che quel pastore non sarebbe stato mai disposto a pagarne il prezzo e nemmeno a fare un passo verso il conseguimento di quell'obiettivo.
Allo stesso modo molti cristiani si rendono colpevoli della stessa cosa. Vogliono essere benedetti da Dio, ma non sono disposti ad osservare la Sua Parola. Non si può infatti ignorare le istruzioni di Dio e aspettarci di esserne benedetti. Non importa quanto uno dica di essere cristiano o persino partecipi al culto: se non si ubbidisce fedelmente alla Parola di Dio, le benedizioni non verranno!
b. Da dove cominciare? Una delle questioni di base che si pone un cristiano quando si tratta di studiare la Parola di Dio è: "Da dove cominciare?". Non c'è una risposta univoca a questa domanda se non che è essenziale cominciare.
- I Vangeli: Matteo, Marco, Luca e Giovanni, sono libri meravigliosi da leggere per cominciare a conoscere più da vicino la vita e l'esempio di Gesù. Dopo tutto, il Suo è pure un esempio da seguire. Pietro scrive: "A questo infatti siete stati chiamati, perché Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, affinché seguitate le sue orme" (1 Pi. 2:21).
- In secondo luogo le epistole, o lettere scritte dagli apostoli di Gesù alle giovani chiese cristiane del primo secolo, sono molto istruttive sul come vivere la nostra vita.
- E poi che dire dell'Antico Testamento? Si, i Salmi ed i Proverbi sono fra i grandi favoriti di molti credenti.
c. Come si fa a osservare la Parola di Dio?
Prima di tutto dandole priorità nella nostra vita. Se non passate del tempo con la Parola di Dio, essa non è per voi una priorità. Inoltre il cibo spirituale dovrebbe essere per voi più importante di quello fisico, benché anche quest'ultimo sia essenziale.
Inoltre bisogna leggere la Bibbia con lo spirito giusto. Dobbiamo comprendere che essa non è soltanto un libro è IL libro. Per questo dobbiamo cominciare a leggere la Bibbia pregando, chiedendo al Signore di parlarci attraverso la Sua Parola.
Su di essa dobbiamo meditare. Il Salmo 1 dice dell'uomo che davvero possa dirsi beato, benedetto: " il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte" (Sl. 1:2). Meditare significa letteralmente parlare a noi stessi, ma si riferisce all'azione di pensare, di riflettere bene, di soffermarsi a pensare su quel brano di Scrittura per vedere se l'abbiamo capito bene in tutte le sue implicazioni. Naturalmente questo non lo possiamo fare con fretta. Dobbiamo prenderci il tempo necessario per soffermarci a riflettere sul brano posto alla nostra attenzione.
Può essere anche molto utile studiare lo stesso brano della Scrittura insieme a qualcun altro. L'esperienza dimostra che si ha maggiore profitto quando si studia e si discute la Bibbia insieme ad altri. Quando lo fanno insieme marito e moglie la stessa qualità del loro rapporto viene aumentata.
Dobbiamo poi applicare la Parola di Dio. Questo richiede da parte nostra la disponibilità a riconoscere che vi sono aree della nostra vita che hanno bisogno di cambiare. Ci chiediamo allora le seguenti domande: sulla base del testo che ho letto, riscontro che c'è un peccato che io debba evitare o confessare? C'è qui una promessa che posso far mia e sulla quale vivere? Devo cambiare io un determinato atteggiamento? C'è qui un comando al quale debbo ubbidire? C'è qui un esempio da seguire o da evitare? C'è qui qualcosa per il quale ringraziare Dio o pregarlo?
Conclusione
È importante quindi, fin da bambini, sapere di essere di fronte alla sapienza della Parola di Dio come un prezioso tesoro da praticare nella nostra vita. Che cosa significa essere benedetti quando mettiamo in pratica la Parola di Dio? Che cos'è veramente la Parola di Dio? In che modo posso mettere in pratica la Parola di Dio?
Immaginate due montagne. Voi siete in cima ad una di esse. Vi rendete conto che il vostro destino sia quello di andare in cima all'altra montagna. Sapete che quando raggiungerete la cima dell'altra montagna sarete proprio come Gesù quanto a sapienza, purezza, amore, e bontà. La Parola di Dio è il manuale di istruzioni, il ponte, che vi può portare da una montagna all'altra.
(Paolo Castellina, sabato 13 febbraio 1999. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione Nuova Diodati, ediz. La Buona Novella, Brindisi, 1991).
Letture supplementari
1. Inizio culto: Le letture e le riflessioni di quest'oggi sono tutte all'insegna di una parola non molto gradita oggi: l'UBBIDIENZA, l'ubbidienza fiduciosa a Dio. "Perciò siate pronti ad agire, rimanete ben svegli. Tutta la vostra speranza sia rivolta verso quel dono che riceverete da Cristo Gesù, quando egli si manifesterà a tutti gli uomini. Non seguite più i desideri di un tempo, di quando eravate nell'ignoranza. Di fronte a Dio che vi ha chiamati, siate come figli ubbidienti; egli è santo e anche voi siate santi in tutto quel che fate. Nella Bibbia infatti è scritto: Siate santi, perché io sono santo. Quando pregate Dio, voi lo chiamate Padre. Egli giudica tutti con lo stesso metro, ciascuno secondo le sue opere. Perciò nel tempo che dovete passare in questo mondo, comportatevi con grande rispetto verso di lui. Voi sapete come siete stati liberati da quella vita senza senso che avevate ereditato dai vostri padri: il prezzo del vostro riscatto non fu pagato in oro o argento, cose che passano; siete stati riscattati con il sangue prezioso di Cristo. Egli si è sacrificato per voi come un agnello puro e senza macchia" (1 Pietro 1:13-19, TILC).
2. Prima lettura: Dio aveva scelto come re del popolo di Israele Saul. Come capo di un popolo speciale come Israele, Saul non doveva essere un signore assoluto, né il suo era un privilegio. Doveva ubbidire a Dio e servire fedelmente Dio amministrando il Suo popolo. Saul però decide di fare di testa sua, e Dio lo respinge. Ascoltiamo 1 Samuele 15:17-31.
3. Seconda lettura: Davanti a Dio tutto si gioca sulla fiduciosa ubbidienza alla Sua Parola. Vi sono due tipi di umanità: quelli che fanno riferimento al disubbidiente e ribelle Adamo, seguendone le orme, e quelli che fanno riferimento all'ubbidiente Cristo. Leggiamo che cosa ci dice Romani 5:12-21.
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