Saziata la fame di cose migliori

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L'attrazione del nuovo

C'è un tratto costante della personalità umana che ci spinge sempre alla ricerca di ciò che è nuovo e che ci sembra migliore di quello che c'era prima.

Giorni fa, durante l'ora di religione, guardavo con curiosità le decorazioni che una ragazzina aveva apposto ai suoi quaderni di scuola, tutti motivi tratti dalla serie televisiva "X files": inquietanti immagini di presunti extraterrestri, il misterioso mondo del "paranormale", spiritismo, medicine "alternative", simboli astrologici, immagini di una realtà "misteriosa" che spaventa ed attrae al tempo stesso. Indubbiamente le serie televisive come "X files" speculano su qualcosa che oggi va molto di moda e che affascina molto, qualcosa che si propone come religione alternativa per molte persone, e che va sotto il nome di "New Age".

Questa stessa ragazzina, con aria di compatimento nei miei confronti, mi critica perché io persisto ad insegnare (ed evidentemente a credere) cose come la Bibbia, Gesù Cristo, e la concezione del mondo che essa rappresenta, cose che lei considera "vecchie e superate". La Bibbia non le interessa, lei ha già fatto la sua scelta, ha già confermato la sua fede: crede nel mondo paranormale della New Age. Ancora non si avvede, però, che anche questo sta per essere superato da una non meglio precisata "Next Age". Sarà pronta, questa ragazzina, a scendere da quel carro per salire sul nuovo, e poi, via via sulle interminabili "novità" che ancora verranno proposte dalla speculazione commerciale e date in pasto al "popolo bue"?

Per il momento questa è la sua religione: altri suoi compagni e compagne, tipi meno intellettuali, seguono i loro "pifferai magici", gruppi musicali che li trascinano e li fanno ballare come burattini sulle note di sonorità, atmosfere e costumi sempre nuovi.

Fenomeni da ragazzini?

Non si tratta però solo di un problema da adolescenti. Masse di uomini e di donne di ogni età corrono dietro alle idee ed alle mode più popolari del momento, svendendo loro l'anima e lasciandosi manipolare oggi da chi persegue solo il loro denaro, domani, forse, da chi ambisce ad un controllo totale sulla loro vita, il futuro Anticristo, che li affascinerà con prodigi tali da trarre in inganno quasi chiunque. Dice la profezia biblica: "Il mistero dell'empietà infatti è già all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. Allora sarà manifestato quell'empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta. La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati. E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna, affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!" (2 Ts. 2:7-12).

Si, c'è un tratto costante della personalità umana che ci spinge sempre alla ricerca di ciò che è nuovo e che ci sembra migliore di quello che c'era prima. Lo vediamo anche nel nostro piccolo, nel quadro religioso della nostra valle, quando guardiamo indietro per qualche secolo soltanto. La religione del medioevo viene soppiantata dalla novità del pensiero dei Riformatori. Poi il pensiero dei Riformatori diventa "roba vecchia", e viene soppiantato dal liberalismo teologico. Questo poi viene soppiantato dalla teologia politica dei socialisti religiosi. La teologia politica viene poi soppiantata dall'ideologia ecologista e pacifista, poi avverrà la sintesi con la New Age e con elementi di altre religioni, poi… poi… Naturalmente tutto questo non senza le sue vittime: altre masse di persone che, non meno manipolabili, disorientate e confuse, cadono nel nichilismo, nella forma mentis di chi non vuole più pensare a nulla, anzi, che vuole solo pensare a trarre dalla vita il maggior godimento possibile, con sempre meno discriminazione su come potrà ottenerlo, fino, naturalmente a distruggere sé stessi.

Un quadro pessimista?

Un quadro fosco e pessimista della condizione umana? Si, certo. Quando la Bibbia parla del peccato, della corruzione e decadenza progressiva della creatura umana, non sta raccontando una favola per bambini, ma descrive accuratamente che cosa sta avvenendo sotto i nostri occhi e ciò che ancora avverrà, perché la Bibbia aveva previsto tutto, e molto meglio di cosiddetti ambigui profeti come Nostradamus, che oggi vanno tanto di moda, ma che sono solo specchietti per gli allocchi.

Quella Bibbia, che aveva previsto infallibilmente ogni cosa e che descrive accuratamente la realtà (checché ne dicano gli scettici e i critici liberali) è la stessa che propone, per chi ha orecchie da udire, l'unico punto fermo su cui si possa saldamente poggiare i nostri piedi: è Colui del quale la Bibbia dichiara essere lo stesso ieri oggi e in eterno (Eb. 13:8): cioè la Persona, l'opera, e il messaggio del Salvatore Gesù Cristo, Colui che Dio ha inviato per essere per sempre l'unico possibile strumento di riscatto della condizione umana.

Quello che sorprende è che il Salvatore Gesù Cristo non sia solo rappresentato come il punto fermo per chiunque cerchi stabilità, ma come l'eterna novità, Colui che è il meglio in assoluto e per sempre, Colui che sempre potrà soddisfare la fame di cose migliori che caratterizza l'essere umano.

Non vorrei aver dato l'impressione che questa "fame di cose migliori" sia in sé stessa negativa. E' vero, c'è chi la sfrutta per i propri fini. E' vero che può essere per noi del tutto alienante, costringendoci a correre sempre a caccia di imprendibili ombre. Questa nostra insaziabile fame di cose migliori, qualcuno la considererebbe la maledizione della condizione umana, segno della sua futilità e vanità. Per noi cristiani, però, è l'incontestabile testimonianza, presente nel cuore di ogni essere umano, che noi saremo sempre inquieti e non avremo mai pace fintanto che non troveremo il nostro riposo in Dio, in comunione col quale eravamo destinati ad essere per trovare il compimento ultimo della nostra vita.

Uno dei temi dell'epistola agli Ebrei

Il libro della Bibbia in cui troviamo la verità che prima abbiamo citato: "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Eb. 13:8), cioè la lettera ai cristiani di origine ebraica, non presenta solo il concetto dell'immutabilità della base della nostra salvezza, ma pure, e ripetutamente, il concetto di Cristo come di Colui che, per noi, è sempre il meglio, migliore di qualsiasi novità che si potrebbe presentare alla nostra attenzione, e la sfida che questa porzione della Bibbia ci propone, è quello di scoprilo e di farne esperienza.

La lettera ai cristiani d'origine ebraica è forse il libro più complesso, più difficile, che noi troviamo nella Bibbia, eppure tra i più importanti. Io stesso posso testimoniare di aver sempre avuto difficoltà nel leggerlo e nel comprenderlo! Un libro del tutto "ostico" e non solo per la difficoltà di tradurlo in un linguaggio comprensibile. Benché non ne avessi voglia, durante il mio ultimo periodo di aggiornamento, ho costretto me stesso a scegliere di frequentare per quattro mesi un corso sistematico che mi facesse meglio comprendere proprio questa lettera. Credetemi, ho dovuto davvero "sudare", ma ne è valsa la pena, ed ho scoperto in essi tematiche preziose che prima non avevo mai del tutto inteso.

Il migliore in assoluto

Una di queste tematiche è proprio quella di Cristo come "migliore". Esaminiamone sommariamente alcune.

1) Cristo, superiore agli angeli. Il primo termine di paragone che questa lettera usa è che Cristo Gesù è superiore agli angeli. Dice: Cristo "…è diventato tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ereditato" (1:4). Una delle mode contemporanee che caratterizzano l'ideologia New Age è il grande interesse che riscuotono gli angeli. Si scrivono molti libri sugli angeli oggi. In una libreria, recentemente, ne ho trovati esposti tanti, e non scritti da autori cristiani. Ad una giovane donna che mi chiedeva il mio parere sugli angeli protettori, dei quali era molto interessata, io ho risposto: "Non nego l'esistenza degli angeli, ma noi non dobbiamo interessarcene più di quel tanto. A me basti sapere che Dio è vicino a me. Se conosci Dio e stabilisci un rapporto con Lui nei termini che la Bibbia insegna, non avrai più bisogno di cercare angeli. Allora saprai che Dio è sempre al tuo fianco come Qualcuno di cui potrai avere piena fiducia. Il Dio che si è rivelato in Gesù Cristo è molto meglio degli angeli!". Gli angeli di cui la Bibbia parla deviano sempre la nostra attenzione da loro stessi a Dio. In Apocalisse troviamo scritto: "E io, Giovanni, sono colui che ho visto e udito queste cose. E dopo averle udite e viste, caddi per adorare davanti ai piedi dell'angelo che mi aveva mostrato queste cose. Ma egli mi disse: "Guardati dal farlo! Io sono conservo tuo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di coloro che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!"" (Ap. 22:8,9). Lo stesso discorso vale per l'interesse moderno per gli extraterrestri. Potrei anche ammetterne l'esistenza, ma sarebbero solo e sempre creature. Dio solo merita ogni onore e gloria e in Lui possiamo trovare tutta la sapienza e la forza necessaria per vivere in modo buono e giusto.

2) Cristo, superiore a Mosè. Mosè è stato un grande legislatore, un grande politico, un grande condottiero e liberatore che Dio ha molto usato, ma, dice la lettera agli Ebrei: "Gesù è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosè, quanto maggior gloria ha colui che ha fabbricato una casa della casa stessa" (3:3). Mosè potrebbe per noi rappresentare i progetti e le ideologie politiche, i grandi uomini e leader politici di questo mondo. Possono fare molto e sono stati usati anche da Dio. C'è la tendenza da sempre a farci dei miti di questi uomini, ma rimangono pur sempre creature che non meritano l'adesione ultima della nostra vita. E' sbagliato concentrare su creature umane e le loro opere, per quanto grandi siano, la nostra attenzione ultima. Cristo Gesù è l'unico che possa essere ritenuto "Dio con noi", e la Sua gloria è tanto più grande di un qualsiasi Mosè, per quanto valido possa essere o essere stato. L'uomo ci deluderà sempre e "ci si brucia" quando si elevano a dismisura personaggi o idee politiche. Guardate che cos'è avvenuto con Napoleone, Hitler, Marx, Stalin, Mao Tsetung, Kim Il Sung…

3) Cristo, superiore ai sommi sacerdoti. L'antico Israele contava molto sull'opera mediatrice delle caste sacerdotali. Le ritenevano in contatto con Dio e in grado, con la loro opera, di riconciliarci a Lui, rendendoci a Lui graditi. Erano strumenti di Dio, ma il loro potere era limitato, e di essi certo non si doveva avere alcun timore superstizioso. Anche nella nostra società secolarizzata permane talvolta un eccessivo rispetto per chi porta "vesti sacre", sia clericali che quelle delle nuove religioni, scienza inclusa (il camice bianco!). Non ne vale la pena e in ogni caso a noi basta Cristo, di cui è scritto: "reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono" (5:9). "Costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro" (7:24). Vi sono, in effetti, molti "uomini di chiesa", viventi oppure morti, che vengono oggi elevati a grandi altezze come se fossero chissà chi. Pensate al fenomeno dei cosiddetti santi, antichi e moderni, che per la religiosità popolare valgono così tanto. Pensate a che cosa oggi avviene per i vari "padre Pio", per le varie "madonne": sono tutte creature umane che sottraggono la gloria che solo Dio per noi dovrebbe avere. Chiamano ad esempio la madre di Gesù, Maria, "la madonna", accordandole poteri e virtù spropositati. Che vuol dire "Madonna", vuol dire "Mia Signora". Si tratta però di una bestemmia. Solo Dio è e può essere Signore nostro. E' estremamente pericoloso accordare a esseri umani poteri che non gli competono. Solo Cristo, innocente, immacolato, separato dai peccatori, elevato al di sopra dei cieli (7:26) è e deve essere il nostro punto focale. Dice Ebrei: "il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli" (Eb. 8:1), e non abbiamo bisogno di altri.

Un ministero superiore

Migliore in assoluto è pure ciò che Cristo Gesù ha realizzato e può ancora fare, tanto che non abbiamo più bisogno dell'opera d'altri.

1) Un patto molto migliore. Anticamente Iddio aveva suggellato con il popolo di Israele, Suo popolo eletto, un patto. Avrebbero dovuto essere un popolo speciale, a Lui consacrato, dedicato a far conoscere e testimoniare Dio e la Sua legge al mondo intero. Avrebbero mantenuto fede a questo patto? No, ben poche volte. Possiamo confidare nella fedeltà umana? Ahimè no. Si può confidare nell'uomo solo in modo limitato: più spesso ci deluderà. Dio però ha stabilito un nuovo patto, un patto per la salvezza della razza umana. Con chi? Con gente inaffidabile come siamo noi? No. Il mondo ne rimarrebbe deluso. Questo patto Iddio l'ha suggellato con Suo Figlio Gesù Cristo, il quale solo, fedelmente, ha realizzato la salvezza umana. Ebrei dice: "Per questo Gesù è diventato garante di un patto molto migliore" (7:22). Per questo la nostra fede non deve essere riposta in una chiesa, in qualunque chiesa. Essa avrà modo sempre di deluderci. La nostra fede è riposta solo in Cristo. Egli non ci deluderà mai. La Chiesa è fatta di uomini fallibili. Anche se le chiese fallissero miseramente, anche se qualche uomo o donna di chiesa mi deludesse o creasse scandalo, questo non inciderebbe minimamente sulla mia fede. La mia fede è in Cristo, non nella chiesa o in qualsiasi istituzione umana. Cristo è molto meglio! : "Cristo ha ottenuto un ministero tanto più eccellente in quanto egli è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse" (Eb. 8:6).

2) Un tabernacolo più perfetto. Un'altra tendenza umana è quella di crearsi dei "luoghi santi" o sacri, in cui risiederebbe la benedizione, la guarigione, la vita. L'antico Israele aveva santuari dove i fedeli affluivano per pregare e per offrire sacrifici. L'antico Israele aveva un tempio ed un tabernacolo dove pensavano di incontrare Dio. Iddio però ha ritenuto bene di distruggere ogni luogo sacro, perché l'unico "luogo sacro" dovesse essere il Signore Gesù Cristo. Ebrei dice: "Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto non fatto da mano d'uomo, cioè non di questa creazione" (Eb. 9:11). Per questo noi non abbiamo più bisogno di luoghi sacri, tabernacoli e santuari …ci basta Cristo. La Bibbia afferma: "Gesù le disse: "Donna, credimi: l'ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre (...) Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede" (Gv. 4:21,23). Si, noi abbiamo più bisogno di "terre sante", di "santuari", e di "luoghi sacri". Con la mediazione del solo Cristo, posso adorare Dio dovunque e dovunque ricevere la Sua benedizione.

3) Qualcosa di meglio dei martiri del passato. La lettera agli Ebrei, infine, parla di Cristo Gesù come persino migliore dei pure grandi martiri della fede che vi sono stati, vi sono, e vi saranno ancora. Essa ci parla di come essi stessi non vedessero l'ora che giungesse Cristo, l'unico e ultimo punto focale della nostra attenzione. Essa dice: "Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinché essi non giungessero alla perfezione senza di noi" (Eb. 11:40).

Conclusione

Il mondo cerca sempre "qualcosa di meglio", ma in ogni luogo ed epoca "qualcosa di meglio sarà sempre il Signore Gesù Cristo: "Questa speranza che noi abbiamo è come un'ancora sicura e ferma della nostra vita, e che penetra fin nell'interno del velo" (Eb. 6:19). E' forse arrogante e pretenzioso affermarlo? Forse, ma è una precisa sfida al mondo e a ciascuno di noi: conoscetelo veramente, approfonditene la conoscenza, sperimentatene la potenza, e non avrete bisogno più di null'altro, non andrete più alla ricerca di null'altro. Il vostro cuore ne sarà per sempre saziato come chi ha trovato la cosa più preziosa del mondo, ciò da cui mai più vorrà separarsene. Sarà per sempre saziata la vostra fame di cose migliori!

Attenzione, però, ci dice la stessa lettera agli Ebrei rivolge a noi precisi ammonimenti: "Guardate di non rifiutare colui che parla, perché se non scamparono quelli che rifiutarono di ascoltare colui che promulgava gli oracoli sulla terra, quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo di ascoltare colui che parla dal cielo" (Eb. 12:25), e ancora: "Non lasciatevi trasportare qua e là da varie e strane dottrine, perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia e non da cose da cui non ebbero alcun giovamento quelli che ne fecero uso" (Eb. 13:9).

Che il Signore vi dia di conoscere tutto questo per esperienza diretta e personale e ci renda un popolo libero, saldamente radicato nella verità ultima che Dio in Cristo ha rivelato.

[Paolo Castellina, sabato 12 settembre 1998. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Diodati", edizioni La Buona Novella, Brindisi, 1991].

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