Un bene di grande valore
Ciascuno di noi possiede qualcosa di grandissimo valore, una risorsa non rinnovabile che si muove fatalmente verso il suo totale esaurimento.
Che cos'è? Questa risorsa è il tempo. Oggi sentiamo spesso la gente che dice: "Non ho tempo". Il problema, però, non è spesso tanto la mancanza di tempo, ma il non sapere gestire il nostro tempo in maniera sensata, non sapere valorizzare il tempo, non sapere discernere le giuste priorità nel gestire il nostro tempo.
Per alcuni di noi la vita sarà lunga. Per altri, la vita sarà sorprendentemente corta. Spesso la persona anziana, guardando la sua vita, si domanda "dove sia andato il tempo", trascorso "troppo in fretta".
Alla domanda: "Qual è stata la più grande sorpresa della sua vita?", Billy Graham, attivissimo predicatore evangelista dei nostri giorni, ormai anziano, ha risposto: "La più grande sorpresa della mia vita è la brevità della vita. Non avrei mai immaginato che la vita sarebbe stata così breve. Sembra solo ieri che ho cominciato ad andare a scuola, ed ora, eccomi qui, a tarda età". Un uomo che ha portato il messaggio dell'Evangelo, nel corso della sua vita, a milioni di persone di ogni paese e condizione sociale, accompagnandole alla fede in Gesù Cristo, si rende conto di come la vita sia breve. "Ci sarebbe ancora tanto da fare" osserva. Ascolteremo oggi ancora altre osservazioni di Billy Graham.
Vorrei così oggi considerare la nostra vita e come investiamo la nostra vita.
Un capitale di investimento…
In primo luogo, possiamo considerare il tempo come il nostro capitale di investimento. Ci sono molti articoli nelle riviste e nei giornali sull'anno 2000 e su che cosa potrebbe succedere dopo di esso. Alcuni parlano dell'avvicinarsi rapido dell'ultimo giorno di questo mondo, della fine del tempo, chiedendosi se davvero siamo saggi nella gestione del tempo che ci è concesso.
Ho letto un articolo su una rivista, dal titolo: "Il tempo è tutto ciò che abbiamo". Il tempo è il mezzo in cui viviamo. Nostra scelta è usarlo oppure perderlo, investirlo oppure lasciarlo scivolare via come sabbia fra le nostre dita.
Gesù, un giorno, raccontò la storia di un uomo di famiglia nobile che doveva andare in un paese lontano per ricevere il titolo di re, poi sarebbe tornato. Prima di partire, però, chiamò dieci dei suoi servi; consegnò a ciascuno una medesima somma di denaro e disse: "Cercate di far fruttare questo denaro fino a quando non sarò tornato" (Luca 19:12,13). Dio si aspetta che noi usiamo in modo utile ciò che abbiamo, sia esso il denaro, i talenti, il tempo stesso. Egli ci ha promesso di tornare ed allora, ci dice, dovremo rendere conto di ciò che abbiamo ricevuto.
Un datore di lavoro…
In secondo luogo, il tempo è un datore di lavoro che dà a tutti uguali opportunità. Ogni essere umano, ogni giorno che passa, possiede lo stesso numero di ore e di minuti: 1440 minuti ogni giorno. Questo fa 168 ore per settimana. La Bibbia indica che il tempo assegnatoci da vivere su questa terra è di circa 70 o 80 anni. Lo scrittore dei salmi, dopo aver considerato questo, dice però: "Facci capire che abbiamo i giorni contati, allora troveremo la vera saggezza" (Salmo 90:12 TILC), meglio tradotto con: "Insegnaci dunque a contare i nostri giorni, per ottenere un cuore savio".
"Insegnaci a contare i nostri giorni", dice. Si potrebbe però meglio intendere come "insegnaci a far contare i nostri giorni".
Pensiamoci per un momento: i numeri nell'arco di una vita. Parte di essa è vissuta dormendo, mangiando, costruendo una famiglia e dei rapporti sociali, lavorando ciascuno nella sua professione, facendo la dichiarazione dei redditi… La gente ricca non può comprarsi più ore nella vita di quanto possano fare i poveri. Tutto il denaro del mondo non potrebbe comprare un'ora in più. Gli scienziati non possono inventare nuovi minuti. Ogni giorno abbiamo 86.400 secondi da investire. Il tempo non permette di avere surplus sul bilancio. Se falliamo nell'usare bene un giorno a nostro credito, la nostra perdita non potrà essere ammortizzata. Non possiamo contrattare sul tempo tanto da poterlo spendere un altro giorno.
Riscattare il tempo
L'apostolo Paolo diceva: "Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi" (Ef. 5:15,16). E' interessante qui l'espressione "riscattate il tempo". Essa viene anche tradotta con: "Usate bene il tempo che avete" (TILC), "ricuperate il tempo" (NR), "approfittate delle occasioni" (Riv.), "profittate del tempo" (CEI). "Riscattare il tempo" significa rendere significativa al massimo ogni opportunità che ci viene data.
Noi contiamo i nostri giorni e i nostri anni, misuriamo la nostra vita in termini di lunghezza. Un modo migliore per misurare la nostra vita non è però tanto la sua lunghezza, ma la sua profondità. Che cosa vale di più: una vita lunga e vuota, oppure una vita breve ma significativa? La nostra tendenza naturale è quella di contare i nostri giorni. E' bello celebrare il compleanno, ma sarebbe ancora più bello celebrare ciò che nella nostra vita abbiamo conseguito. Dio ci dice che più che contare i giorni, bisogna farli contare. Potremmo solo avere ancora poche ore di vita: in che modo valorizziamo il tempo che ci è dato?
Il tempo è il capitale che abbiamo ricevuto da Dio affinché lo investissimo con saggezza. La domanda così è: "In che modo lo investiamo?". Dio ci chiede di investire il capitale - tempo, la nostra stessa vita - soprattutto nelle persone, non in progetti astratti o in cose da possedere.
Un investitore d'eccezione
Dio è il Creatore del cielo e della terra, Signore del tempo e dello spazio, Egli è Colui che con saggezza ha progettato la nostra vita, che ce la dà e la sostiene con i Suoi innumerevoli e generosi doni. Egli è di ogni cosa il padrone e ci ha dotato delle risorse necessarie per rendere la nostra vita significativa ed eterna. Noi possiamo conoscere Dio, i Suoi eterni propositi, il Suo operare. Egli ce lo ha rivelato. Ci ha rivelato che noi siamo stati fatti ad immagine Sua e che proprio "imitandolo" nei limiti che Egli ha stabilito, potremo rendere la nostra vita degna di essere vissuta.
Iddio ha investito il Suo unico ed amatissimo Figlio, Gesù Cristo, in noi, che pure siamo miserabili trasgressori della Sua giusta legge e spregevoli ribelli alla Sua autorità. Egli ha investito il Suo Figlio Gesù Cristo in noi, non perché pensasse che in questo modo avremmo per lui reso molti profitti materiali, ma perché il Suo cuore era traboccante di amore, per noi, Sue creature. Egli ha dato Suo Figlio a morire sulla croce per liberarci dalla maledizione in cui siamo incorsi trasgredendo alla Sua giusta legge e ribellandoci alla Sua legittima autorità. La Bibbia dice: "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv. 3:16).
Uno speciale tipo di amore
Ci dimentichiamo tante cose nella nostra vita: è fondamentale, però, rammentarsi di una cosa: Dio ci ama. Spesso non lo vediamo, lo ignoriamo, o, ciechi ed ingrati, lo disprezziamo. Dio ha uno speciale tipo di amore che noi non abbiamo, se non conosciamo Gesù Cristo. Ecco la ragione per cui noi non riusciamo, per esempio, a far lavorare insieme vari gruppi etnici o di altra natura - il nostro cuore non possiede quell'amore ("agape", in greco) che solo Dio potrebbe darci. Solo Dio può aggiustare i problemi che crescono in tutto il mondo. Se il mondo, ogni singola persona, non si volge a Dio, riconoscendolo per quello che Egli è ed ha rivelato di essere, il tempo su questa terra può essere molto più limitato di quello che supponiamo. Temiamo la fine di questo mondo, ma essa sarebbe solo il risultato delle nostre trasgressioni alla legge che Dio ha stabilito, del nostro peccato, del quale dobbiamo ravvederci.
Talora la mancanza di amore è aperta e dolorosa come l'odio e le guerre civili che vi sono in molte parti del mondo. Talvolta i nostri errori ed i nostri terrori sono più sottili - ugualmente spaventevoli, ma in modo diverso. Essi traspaiono da una vita che consideriamo vuota ed inutile, ma non perché tale sia per natura, ma perché non è conforme a ciò per cui Dio l'aveva progettata.
Qual è la volontà di Dio per me?
Potreste dire: "Vorrei proprio conoscere ciò che Dio desidera che io faccia. Vorrei conoscere la direzione che dovrebbe prendere la mia vita". Tutti noi vorremmo conoscere la guida di Dio in questioni specifiche che ci riguardano.
Billy Graham afferma: "Quand'ero giovane, non ero sicuro di quello che avrei fatto da grande. Sapevo di non voler diventare un addetto alle pompe funebri… E sapevo che certamente non sarei diventato un predicatore: avevo udito fin troppi sermoni noiosi, pensavo. Una notte, però … mentre ero studente, Iddio parlò al mio cuore. Era circa mezzanotte. C'era luna piena. Era bello contemplare dalla finestra la vegetazione sotto nella tenue luce. Dio mi aveva parlato per diversi giorni, per diverse settimane. Così mi sono messo in ginocchio, e con le lacrime che scendevano sulle mie guance, dissi: 'O Dio, io andò dove tu desideri che io vada". Da quel momento ho sentito la direzione e la guida di Dio nella mia vita. E io gli do tutto il credito e tutta la gloria per qualunque cosa io abbia realizzato. Per gli errori, però, che ho commesso, e ce ne sono tanti, prendo solo io la responsabilità".
La volontà di Dio, in primissimo luogo, è che noi Lo riconosciamo quale veramente Egli è, Creatore e Signore del cielo e della terra, e che Gli diamo il culto di cui Egli solo è degno e che Gli è dovuto. Volontà di Dio è che noi Lo giungiamo a conoscere quale Egli si è rivelato in Gesù Cristo ed attraverso tutta la Bibbia.
Conoscendolo, conosceremo noi stessi ed il senso della nostra stessa vita. Conoscendolo, giungeremo a vedere la nostra propria miseria ed abiezione come risultato proprio della nostra presuntuosa ribellione e trasgressione alla Sua giusta e santa Legge. Conoscendolo saremo spinti anche noi a cadere in ginocchio e ad implorare la Sua misericordia e di poter avere i mezzi necessari per uscire - a livello individuale e sociale - da questa nostra triste condizione.
Conoscendo Dio, conoscendo la Sua santità e la Sua giustizia, conosceremo che Egli è pure amore, l'amore che lo spinge a concedere grazia e perdono a chiunque si affidi al Salvatore Gesù Cristo, l'unico mezzo per cui noi possiamo riabilitare la nostra vita. Conoscendolo giungeremo, non più a considerarlo nemico, ma ad amarlo con tutto il nostro cuore, la nostra anima e con tutte le nostre forze (Mt. 23:37).
La volontà di Dio è che noi viviamo in modo rispondente ai criteri di giustizia che Egli ha stabilito. Oggi è difficile questo, per l'invasione dei mezzi di comunicazione di massa nella nostra vita, inclusa l'Internet, perché espone la nostra mente ed il nostro cuore a cose che non avremmo nemmeno mai sognato. Dobbiamo, però, comportarci come Gesù. Egli è il nostro esempio. Dobbiamo seguirlo. Egli visse e morì per gli altri, per voi, per me. Gesù disse ai Suoi discepoli: "Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano" (Mt. 6:19,20). Investite tutto ciò che avete in cielo!
Dove investire?
Quali sono questi tesori o investimenti? Beh, potrebbero essere persone che hanno bisogno di conoscere Dio, gente che vive in Africa, in Cina, nell'America latina, o proprio alla porta accanto a noi. Oggi per i cristiani ci sarebbe così tanto da fare. Se sei un cristiano consapevole ed ubbidiente agli impegni ai quali, come tali, siamo tenuti, l'intero mondo è aperto di fronte a noi. Vi sono abbondanti compiti a cui assolvere. C'è lavoro da fare, se siamo fedeli nel testimoniare l'Evangelo.
Per questo voglio chiedervi di prendere l'impegno di conoscere ed amare Dio ed il vostro prossimo proprio qui ed ora. Potreste non avere un domani. Nessuno fra noi ha idea alcuna su quanto a lungo dovremo vivere. Ecco perché la Bibbia dice: "Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salvezza" (2 Co. 6:2). Non c'è tempo da perdere! Se lo facciamo, andrebbe solo a nostro danno.
Noi non possiamo contare i nostri giorni, ma possiamo farli contare. Possiamo investire qualunque tempo abbiamo affinché un grande profitto possa scaturire da coloro ai quali presentiamo Cristo. Ecco uno dei nostri compiti. Proprio in questo momento potete decidere di investire la vostra vita in modo tale che un giorno udremo Dio che ci dirà: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore" (Mt. 25:21).
Billy Graham afferma: "La morte non mi fa paura. Andrò in cielo e ne sono sicuro, non perché io abbia fatto qualcosa di buono, o perché abbia letto la Bibbia o predicato a masse di gente. Andrò in cielo a causa di ciò che Cristo ha fatto per me sulla croce e ciò che Dio ha fatto facendolo risorgere dai morti. Mi sono ravveduto dei miei peccati, ed ho ricevuto Cristo per fede. Ecco che cosa Egli mi ha detto di fare".
E noi? Sprechiamo il capitale della nostra vita o lo investiamo in ciò che veramente vale? Viviamo allors una nuova vita con Cristo come nostro autentico Signore, e "con gli occhi puntati verso il cielo".
[Paolo Castellina, lunedì 3 agosto 1998.
Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla
versione "Nuova Diodati", edizioni La Buona Novella, Brindisi, 1991.
Tratto da un articolo di Billy Graham, pubblicato su "Decision" del
giugno 1998].