A che serve la Chiesa?
Una chiesa inutile?
Non c'è il minimo dubbio, per molti nostri contemporanei, sul come rispondere alla domanda: "A che serve la Chiesa?". Risponderebbero infatti, senza esitazione: "A nulla. Ne facciamo benissimo a meno!". Molte delle funzioni che un tempo le appartenevano, infatti, sono state sostituite da organizzazioni o servizi "laici", cioè "non religiosi". Per esempio: qui da noi un tempo la scuola era una funzione a cui venivano incaricati i pastori. Oggi per questo ci sono i maestri. I pastori si occupano oggi di "insegnare religione", ma sempre di più, nelle città soprattutto, questo compito viene assegnato a maestri o laici, esperti di "storia delle religioni" oppure di etica. Un tempo il pastore era la persona più istruita da cui recarsi per farsi scrivere lettere o chiedere consigli legali. Oggi per questo ci si rivolge ad altri. Se un tempo era la chiesa ad occuparsi dell'assistenza sociale ai bisognosi, oggi questo compito viene assegnato allo Stato o ad organizzazioni private. Chi poi si rivolge più ad un pastore per bisogni psicologici personali o familiari? Per questo compito vi sono gli psicologi, gli psichiatri, gli esperti in terapia famigliare, i giudici di pace... Un tempo prendersi cura dell'anagrafe era compito della Chiesa, oggi dei comuni politici. La stessa celebrazione di un matrimonio o di un funerale viene oggi sempre di più delegata ad "ufficianti" non religiosi. Un battesimo o una confermazione diventa oggi una festa famigliare per cui lo stesso "recarsi in chiesa" diventa del tutto superfluo. A tutto questo va associata la scomparsa del Dio della Bibbia dalla coscienza popolare che ha lasciato spazio a credenze le più diverse, a religioni del tutto personali ed eclettiche, con sempre meno bisogno di organizzazioni che "gestiscano il sacro". Se poi aggiungiamo le accuse che la Chiesa "faccia politica" (o di destra o di sinistra), il rifiuto generalizzato dei nostri contemporanei della moralità, la cattiva testimonianza dei cristiani, la propaganda ostile dei media, tutto questo spinge molti a "rassegnare le loro dimissioni da membri della Chiesa" risparmiando i contributi che come tale le sono dovuti. A che serve allora la Chiesa? A nulla! Così infatti sembra sempre di più credere la gente.
Eppure tutte le citate funzioni che un tempo erano appunto delegate alla Chiesa, che eravamo abituati a così intendere, e che ora sono passate ad altri, non costituiscono l'essenza ed il compito della Chiesa. L'identità ed il compito della Chiesa, almeno di quella che Gesù Cristo ha fondato e che gli Apostoli hanno definito, si trova altrove. Tutte queste citate funzioni sociali sono, semmai, un "contorno", ma non "il piatto forte", l'essenza della sua funzione. Che cada "quel" tipo di Chiesa, per quanto doloroso possa essere per i nostalgici e per quanto "problemi pratici" possa causare, potrebbe così essere addirittura positivo ed auspicabile, se questo preludesse alla riscoperta della sua funzione originale, alla riscoperta della Chiesa come Gesù e gli apostoli l'avevano intesa ed autorevolmente è registrato nella Bibbia, e non come una tradizione storica ci ha portato ad assegnarle.
Il testo biblico
Per cominciare ad intendere che cosa dovesse essere la Chiesa nelle sue intenzioni originali, credo che un buon punto di partenza potrebbe essere il testo biblico di Matteo 16:18. Si tratta di una frase che Gesù rivolge a Pietro, Suo discepolo. Gesù dice: "Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere". Leggiamo però il contesto in cui si pone questa affermazione di Gesù:
"Poi Gesù, giunto dalle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?". Ed essi dissero: "Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti". Egli disse loro: "E voi, chi dite che io sia?". E Simon Pietro, rispondendo, disse: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù, rispondendo, gli disse: "Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli", Allora egli ordinò ai suoi discepoli di non dire ad alcuno che egli era Gesù, il Cristo. Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno" (Mt. 16:13-23).
Un edificio
L'immagine che Gesù qui usa per descrivere la Chiesa è quella di un edificio, una costruzione. Questa idea di Chiesa come edificio ricorre anche in altri brani della Scrittura: " Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio" (1 Co. 3:9). " su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore, nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito" (Ef. 2:21,22). Un edificio comporta un committente, un progettista, un costruttore, un fondamento, una struttura, gente che lo abiti, una funzione principale che le sia propria.
1. Il committente e progettista
Chi è il committente ed il progettista di questo edificio che è la Chiesa? La vera Chiesa non è un'invenzione umana, ma corrisponde al proposito eterno disposto da Dio prima di tutti i secoli.
La Scrittura afferma che la Chiesa è "di Dio" (1). Essa è quella speciale società umana che Dio stesso ha voluto, progettato, convocato, e che Dio conserva, per svolgere una determinata funzione. Dio stesso ha rivelato che Suo eterno proposito è quello di raccogliere "sotto un solo capo", Cristo, tutte le cose. La Chiesa è quella società umana che si sottomette all'autorità ultima di Cristo sulla sua vita, e che è formata da persone scelte, elette, predestinate "prima della fondazione del mondo" ad essere adottate come figli di Dio, titolari di una speciale "eredità". Essa è "l'assemblea universale la chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli" (Eb. 12:23). Essa è "il corpo di Cristo" (1). L'apostolo Pietro comanda che i conduttori di questa particolare società debbano farlo con diligenza. Perché? Egli dice: "Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue" (At. 20:28). Appartenendo al Dio tre volte santo, essa è formata di "santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi" (1 Co. 1:2). Per questo la loro testimonianza deve essere irreprensibile, "non date motivo di scandalo" (1 Co. 11:22), dice. L'apostolo Paolo si vergogna di avere un tempo "perseguitato la chiesa di Dio" (3). Essa deve "manifestare la multiforme sapienza di Dio" (Ef. 3:10). Essa è la: "casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità" (1 Ti. 3:15). Appartenendo a Dio, Egli se ne prende particolare cura. L'apostolo afferma: "Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell'acqua mediante la Parola, affin di far egli stesso comparire dinanzi a sé questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcun simile, ma santa ed irreprensibile" (Ef. 5:25-27).
2. Il costruttore
L'idea della Chiesa è di Dio, dunque. Il committente della vera Chiesa è Dio. Il progetto della Chiesa è di Dio. Chi, però, ne è "il costruttore", l'impresa costruttrice? Chiunque può costruirla a suo piacimento? No. Nel nostro testo di Matteo Gesù dice: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa" (Mt. 16:18). La Chiesa è il corpo di Cristo, Cristo ne è l'unico Signore e Capo, ma Cristo Gesù ne è pure il solo costruttore. Chi è che stabilisce in un certo luogo una Chiesa locale? Un missionario, un evangelista, qualcuno che una certa mattina gli viene in mente di "mettere su" una chiesa? Un'autorità politica a cui la cosa gli sembra opportuna? No. Nel corso della storia, è vero, vi è stato chi, per varie ragioni, ha ritenuto di "mettere su" una comunità cristiana. Non si trattava però spesso di una vera chiesa. Non regge a lungo andare la chiesa di chi pensa di edificarla per motivi spuri ed a suo piacimento! Oggi come durante il ministero terreno di Gesù, è Gesù che chiama alla fede ed al servizio uomini, donne e bambini. Si tratta di persone che sovranamente Lui sceglie, chiama con la Sua Parola e trasforma rigenerandole con lo Spirito Santo, alle quali ispira ravvedimento e fede. Dice la Scrittura: "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" (Ro. 9:16). Si tratta di persone che Egli mette insieme per formare la comunità dei cristiani. La comunità che porta il nome di Cristo perché si sottomette alla Sua signoria, la Sua Chiesa. La stessa parola originale che il Nuovo Testamento usa per "chiesa" è "ecclesia", cioè il corpo di quelle persone che Cristo ha chiamato, estratto, dal mondo (dai suoi usi e costumi) per formare l'assemblea di coloro che vivono ed operano da ora in poi in obbedienza a Lui. Gesù dice ai Suoi discepoli: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo.... Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia" (Gv. 15:16-19). La vera Chiesa è quella che Cristo Gesù edifica e che "gira" intorno alla Sua Persona.
3. Il fondamento
Qual è il fondamento su cui poggia la vera Chiesa? Gesù dice: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa". Che cos'è questa roccia? Il contesto ci mostra che Pietro, poco prima, ha confessato la sua fede in Cristo. Per diverso tempo Gesù aveva insegnato ed operato grandi cose. Si era conquistato per questo grande notorietà. La gente, però, aveva capito chi in realtà Gesù fosse veramente? La gente aveva diverse opinioni al riguardo. Per alcuni era un profeta, per altri un benefattore sociale, per altri ancora un mago, o Satana in persona che confondeva le idee della gente e sovvertiva la religione tradizionale. Un gruppo di persone, però, seguiva Gesù da vicino fiduciosamente ubbidendogli. Questo gruppo di persone aveva investito in Lui tutta la loro vita. Aveva capito chi era Gesù? Pietro dimostra di averlo capito, e questa convinzione interiore gli era stata ispirata da Dio stesso. Egli dice: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". "Tu sei Colui che Dio ha mandato per la salvezza del mondo. Tu sei Dio con noi. Tu sei il Signore, degno di ogni onore, lode, fiducia ed ubbidienza. Io lo credo dal profondo del mio cuore. Io affido a Te tutta la mia vita".
Si, Pietro ha capito e gli altri discepoli a suo tempo capiranno. Gesù loda Pietro ed afferma: su questa roccia, su questa confessione di fede io fonderò la mia Chiesa. Ecco il fondamento della Chiesa, la confessione di fede in Cristo. La vera Chiesa, quella di Cristo, è quella comunità di persone che investe molto seriamente la propria vita in Lui con fiducia ed ubbidienza. La vera Chiesa è quella comunità di persone che, come Pietro e gli altri discepoli di Cristo, crede dal profondo del suo cuore che Gesù è il Salvatore e il Signore del mondo, che ascolta Gesù attenzione e impara a vivere da Lui. E' la comunità che testimonia come si deve pensare, parlare ed agire in sintonia con Cristo Gesù. E' la comunità di persone che ha "la mente di Cristo", la cui vita ruota molto seriamente intorno a Cristo.
Il fondamento, la roccia su cui si fonda la Chiesa è la confessione di fede personale in Cristo. Non si nasce cristiani, lo si diventa. Per questo è assurdo essere "membri di chiesa" se non si condivide molto seriamente questa confessione di fede e questo impegno di fondo della propria vita. E' veramente la chiesa di Cristo quella società che raccoglie persone indistinte che non abbiano questa profonda fede e questo impegno fondamentale? La risposta, evidentemente, è no.
4. La struttura
Sul fondamento che è la confessione di fede in Cristo, Egli stesso edifica una struttura. Qualunque edificio deve avere una struttura, un ordinamento, che tiene insieme il complesso ben collegato e che gli permette di svolgere la sua funzione. Anche in questo caso la struttura della Chiesa non può essere quella che noi riteniamo più opportuno, ma quella che Dio stesso ha stabilito della Sua Parola. La Scrittura dice infatti: " su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore, nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito" (Ef. 2:21,22).
I nostri contemporanei vorrebbero "una chiesa senza dogmi né strutture" dove tutto avviene "spontaneamente" e "secondo le esigenze e gusti di ciascuno". Oggi molti vorrebbero abitare (?) nella casa cantata dalla famosa canzone di Sergio Endrigo che dice: "C'era una casa molto carina, senza soffitto, senza cucina. Non si poteva entrarci dentro, perché non c'era il pavimento. Non si poteva andare a letto, perché li non c'era il tetto. Non si poteva fare pipì, perché non c'era il vasino li. Era bella, bella davvero, in via dei matti numero zero. Era bella, bella davvero, in via dei matti numero zero". Chi mai però vorrebbe abitare in una casa simile? Ogni organismo per funzionare ha bisogno di una struttura! Per questo il Signore ha stabilito che l'organismo della comunità cristiana abbia persone incaricate a vari servizi. La Scrittura dice: "Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo" (Ef. 4:11-13). Notate come anche in questo testo ritorni il concetto di "edificazione". In ogni caso questi servizi non sono da sé sufficienti per garantire il funzionamento della Chiesa. E' sbagliato e totalmente improduttivo delegare il compito di far funzionare la Chiesa ai soli pastori, per quanto "siano pagati" per questo. Essi svolgono il particolare servizio che il Signore affida loro, ma questo non esaurisce i compiti della chiesa che tutti i suoi membri devono assumersi in prima persona a seconda dei doni e della vocazione ricevuta.
A questo riguardo è fondamentale il testo biblico che dice: "Il corpo infatti non è composto da una sola parte, ma da molte. Se il piede dicesse: "Io non sono una mano, perciò non faccio parte del corpo", non cesserebbe per questo di fare parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: "Io non sono un occhio, perciò non faccio parte del corpo", non cesserebbe per questo di essere parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? O se tutto il corpo fosse udito, dove sarebbe l'odorato? Ma Dio ha dato a ciascuna parte del corpo il proprio posto secondo la sua volontà. Se tutto l'insieme fosse una parte sola, dove sarebbe il corpo? Invece le parti sono molte, ma il corpo è uno solo. Quindi l'occhio non può dire alla mano: "Non ho bisogno di te", o la testa non può dire ai piedi: "Non ho bisogno di voi". Anzi, proprio le parti del corpo che ci sembrano più deboli, sono quelle più necessarie. E le parti che consideriamo meno nobili e decenti, le circondiamo di maggior premura. Le altre parti considerate più nobili non ne hanno bisogno. Dio ha disposto il corpo in modo che venga dato più onore alle parti che non ne hanno. Così non ci sono divisioni nel corpo: tutte le parti si preoccupano le une delle altre. Se una parte soffre, tutte le altre soffrono con lei; e se una parte è onorata, tutte le altre si rallegrano con lei" (1 Co. 12:14-26 TILC).
5. I membri e la funzione della Chiesa
Committente, progetto, costruttore, fondamento, struttura ma chi deve abitare l'edificio della Chiesa? I membri di Chiesa? La chiesa sarebbe dunque fine a sé stessa? No, la Chiesa esiste perché deve avere per suo "abitante" Dio stesso. I membri di chiesa sono "le pietre viventi" di cui l'edificio Chiesa è costruito. La Chiesa di "pietre viventi" è fatta perché vi dimori e vi operi Dio! Dio dimora in questo mondo e vuole farlo nell'edificio principale di nome Chiesa. Attenzione: non una chiesa di mattoni, ma una chiesa di carne e di sangue. Noi ne siamo i mattoni. Riascoltiamo alcuni testi biblici che ne parlano: "su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore, nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito" (Ef. 2:21,22). "Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me" (Gv. 15:4). "Gesù rispose e gli disse: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui" (Gv. 14:23). "E quale accordo c'è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: "Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo"" (2 Co. 6:16). E' senza dubbio una grande responsabilità questa, non è vero?
Se Dio dimora nella Chiesa, la vera Chiesa (e intendo tutti i suoi membri) deve dimostrare, manifestare, mostrare al mondo il modo di essere, di pensare, di vivere di Dio stesso, di Cristo. Essa deve essere nel mondo testimonianza della verità perché di essa dice la Scrittura che è: " la casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità" (1 Ti. 3:15). Usando un'altra immagine, la Chiesa potrebbe essere assomigliata a un candeliere che sostiene e tiene ben in alto, affinché tutti la vedano, la luce che è Cristo. La luce dissipa le tenebre, dà speranza, permette di operare, rivela i malfattori che si nascondono nelle tenebre La chiesa deve annunciare nel mondo la salvezza che si trova solo in Cristo, comunicare Cristo, far avvicinare a Lui la gente affinché in Lui trovi salvezza, la Chiesa deve operare nel mondo quello che Cristo stesso operava, opere d'amore e di giustizia, a gloria di Dio, come anticipazione del Regno di Dio che viene. Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre" (Gv. 14:12).
Conclusione
Chi, alla domanda "A che cosa serve la Chiesa?" risponde: "Nulla, ne faccio benissimo a meno", non sa quello che sta dicendo o non ha mai, ed è più probabile, conosciuto una vera Chiesa fedele al suo Signore che sia e faccia ciò che Gesù ha comandato di essere e di fare. Che la Chiesa stia perdendo il suo ruolo tradizionale non è poi tanto un male. Vorrei ripetere quello che già dicevo all'inizio. Che cada "quel" tipo di Chiesa, per quanto doloroso possa essere per i nostalgici e per quanto "problemi pratici" possa causare, potrebbe così essere addirittura positivo ed auspicabile, se questo preludesse alla riscoperta della sua funzione originale, alla riscoperta della Chiesa come Gesù e gli apostoli l'avevano intesa ed autorevolmente è registrato nella Bibbia, e non come una tradizione storica ci ha portato ad assegnarle. La Chiesa, come Gesù l'ha intesa, è qualcosa di meraviglioso e che ha sempre attirato anche coloro che all'inizio non credevano in ciò che essa predicava. Oggi abbiamo detto alcune cose al riguardo. Ce ne sarebbe di più da dire riflettendo quello che la Scrittura afferma. Vorrei però concludere dicendo con profonda convinzione una cosa: la vera Chiesa di Gesù Cristo non si estinguerà mai. Cadranno magari le strutture di pseudo-chiese. Gesù disse infatti: " le porte dell'inferno non la potranno vincere" o, in una traduzione diversa: " nemmeno la potenza della morte potrà distruggerla" (Mt. 16:18 TILC). E' una certezza. Che noi si possa essere ciò che il Signore Gesù intendeva che noi fossimo: allora la nostra esperienza di Chiesa sarà meravigliosa ed entusiasmante. E' garantito!
Note
(1) 2 Co. 1:1;
(2) Concetti tratti da Efesini 1:8-23.
(3) 1 Co. 15:9; Ga. 1:13.
[Paolo Castellina, sabato 6 giugno 1998. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Diodati", edizioni La Buona Novella, Brindisi, 1991].