Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

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Energie nascoste

Oggi abbiamo sempre più bisogno di energia. Fino a pochi decenni fa la centrale elettrica dell’EWZ in Bregaglia era sufficiente a fornire tutta l’energia necessaria alla città di Zurigo. Oggi di centrali elettriche come la nostra, per quello stesso scopo, ce ne vogliono cinque. Il mondo moderno ha fame di energia. Per questo sfrutta le risorse della terra come il petrolio, la forza motrice dell’acqua, l’energia atomica ecc. Tutto questo, però, non è illimitato e certamente non privo di rischi. Dobbiamo trovare nuove fonti energetiche e, soprattutto, che siano sicure. Quando nella nostra casa abbiamo voluto far installare il sistema di riscaldamento a pompa di calore, che sfrutta il calore della terra facendoci evitare l’uso del gasolio e della legna, e avvalendosi di un minimo impulso elettrico, ho osservato: "Ma perché nessuno non ci ha pensato prima?".

Abbiamo a disposizione grandi fonti energetiche e possiamo nemmeno esserne consapevoli, aver fame di energia e non renderci conto che è …sotto i nostri piedi, pronta ad essere utilizzata! Chissà quante altre forme di energia troveranno le quali oggi non sappiamo neppure di possedere se non nei sogni della fantascienza!

La disponibilità dello Spirito Santo

La Chiesa cristiana, nel giorno di Pentecoste, ricorda quanto è avvenuto ai discepoli di Gesù riuniti a Gerusalemme cinquanta giorni dopo la Pasqua. Dal giorno dell’Ascensione di Gesù essi aspettavano in preghiera l’adempimento della promessa che Gesù aveva loro fatto: l’effusione dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo di Dio scende a Pentecoste sui discepoli di Gesù e fa di questo piccolo gruppo di credenti una comunità piena di energia, ardita ed impegnata per annunciare l’Evangelo al mondo intero, il Regno di Dio che viene.

La forte esperienza che questi primi cristiani fanno nel giorno di Pentecoste, però, non riguarda loro soltanto, ma è qualcosa che può essere condiviso da cristiani di ogni tempo e paese. Infatti, come dice l’apostolo Pietro nello stesso suo discorso di Pentecoste: "…per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà" (At. 2:39).

Oggi molti cristiani, distratti e senza potenza né rilevanza, hanno fatto di questo avvenimento una "ricorrenza" da celebrare. Essi non solo non si rendono conto di come la promessa della potenza dello Spirito Santo riguardi anche loro e non hanno alcuna esperienza della Sua potenza e doni, ma talora tristemente nemmeno hanno mai sentito dire che vi sia uno Spirito Santo! E’ come se noi, una volta l’anno, celebrassimo la scoperta dell’energia elettrica e facessimo grandi feste in onore dell’Azienda Elettrica e noi continuassimo a stare al lume di candela, totalmente inconsapevoli di cosa l’energia elettrica potrebbe fare per noi!

Questi cristiani assomigliano a quei credenti della città di Efeso trovati dall’apostolo Paolo un giorno e ai quali aveva fatto la domanda: "Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?" Gli risposero: "Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo". Egli disse loro: "Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?" Essi risposero: "Con il battesimo di Giovanni". Paolo disse: "Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù". Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano. Erano in tutto circa dodici uomini!" (At. 19:1-7)

Era essenziale che essi udissero della promessa del Signore Gesù a proposito dello Spirito Santo, come essenziale lo è per noi. Fintanto, infatti, che lo Spirito Santo non scende sulla comunità cristiana e sul singolo credente, la Chiesa cristiana, come qualsiasi professione di fede, non sarà che una carcassa vuota e priva di vita, inutili forme senza sostanza, cristiani che magari conservano solo l’apparenza esterna della fede, ma totalmente inconsapevoli della sua potenza, della sua forza interiore (2 Ti. 3:6): uno spettacolo davvero deprimente! Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

La promessa fatta da Gesù ai Suoi discepoli

L’insegnamento della Parola di Dio sullo Spirito Santo è vasto e articolato. Vorrei però soffermarmi oggi su quanto, a questo proposito, afferma il Signore Gesù e che è riportato dal vangelo secondo Giovanni, capitoli 14, 15 e 16. Ne leggerò alcuni stralci nel desiderio proprio di meglio famigliarizzarci con la Persona dello Spirito Santo, per suscitare in voi una "santa gelosia" delle esperienze fatte da quei cristiani e nella speranza che questo incoraggi a invocarne la discesa ed esserne così potenziato.

"Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi ... "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete ... Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me ... Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio … Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà". (Gv. 14:1-3, 15-19; 27,28, 15:26,27; 16:7-15).

Contesto

1. Esortazione alla fiducia. Qual è il contesto di queste parole? Gesù sta per terminare con il Suo sacrificio estremo sulla croce, il Suo ministero terreno, e lo annuncia chiaramente ai Suoi discepoli. Del fatto che Gesù presto se ne debba andare, essi ne sono preoccupati e sconcertati (14:1). Gesù però li esorta a non essere turbati, ad avere fiducia che la Sua partenza è necessaria, giusta e sensata. Egli dovrà, infatti. continuare la Sua opera in un altro modo e in un’altra dimensione. Deve andare "a preparare loro un posto" nella "casa" di Dio Padre" (14:2) e poi Lui ritornerà e li accoglierà presso di Sé (14:3).

2. Come un genitore. Perché l’annuncio della prossima partenza di Gesù lascia i Suoi discepoli turbati, spaventati? Perché temono di perdere per sempre Colui che tanto avevano amato e tanto significava per la loro vita di ogni giorno. La presenza di Gesù, per loro, era come quella rassicurante di un genitore che ama, guida, protegge e consola i suoi figli. Gesù infatti dirà loro più avanti: "Non vi lascerò orfani; tornerò a voi" (14:18). Gesù aveva dato alla loro vita un senso ultimo e la Sua presenza era per loro fonte di costante forza e di ispirazione. Inoltre la minacciosa profezia che Gesù faceva loro apertamente di opposizioni e persecuzioni contro il loro movimento (15:18-20), dopo la Sua partenza, aveva spaventato non poco quegli uomini che si stavano chiedendo: "Come faremo senza di Lui?".

3. Una prova di vero amore. "Io apprezzo molto il vostro affetto verso di me," pare dire Gesù, "ma dimostrate che mi amate ubbidendo fiduciosamente a tutto ciò che vi ho comandato": "Se mi amate, osservate i miei comandamenti" (14:15). "Se mi ubbidirete con fiducia e diligenza anche dopo che me ne sarò andato, io vi prometto di essere con voi e per sempre in una forma nuova: io pregherò Dio Padre affinché Egli vi mandi il dono di una speciale presenza di Dio accanto a voi e in voi: quella dello Spirito Santo. Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

4. Il Consolatore. Gesù chiama questa speciale e costante presenza di Dio accanto ai Suoi discepoli: il Consolatore (14:16), o meglio, l’Avvocato. Che cosa fa un avvocato? Esorta, intercede e suggerisce al "cliente" ciò che gli risulterà di maggior vantaggio. Se lo vede in errore, lo corregge (Gv. 16:8); se è debole e scoraggiato, lo sostiene, lo rafforza e lo incoraggia (Ef. 3:16). Se lo vede su una cattiva strada lo richiama e lo frena. Se lo trova indolente e negligente lo scuote. Se lo vede attaccato, lo difende, quand’è accusato, parla in suo valore. Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

5. Lo Spirito della verità. Gesù chiama questa costante presenza di Dio, pure "lo spirito della verità" (17). Perché?

Perché è uno Spirito che dichiara e rivela la verità, che guida in ogni verità: "quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire" (Gv. 16:13). Se volete conoscere la verità ed essere in essa radicati, avete bisogno dello Spirito Santo.

E’ uno Spirito che si contrappone allo "spirito di menzogna" (1 Re 22:22) che è il diavolo, che domina oggi il mondo e che manipola a piacimento coloro che a Dio si oppongono e disubbidiscono. Se le menzogne di questo mondo vi confondono, avete bisogno dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è "spirito della verità" soprattutto perché sarà Lui a guidare proprio questi discepoli di Gesù a redigere le Sacre Scritture. Li ispirerà e rammenterà loro tutto quello che Gesù aveva insegnato per comporre in modo infallibile ed inerrante quella che diventerà la seconda parte della Parola scritta di Dio, il Nuovo Testamento: "…infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pi. 1:21). Per questo l’Apostolo Paolo potrà dire: "la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza" (1 Co. 2:4). Lo Spirito Santo sarà efficace in loro, come Gesù stesso promette poco dopo: "il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto" (14:26).

Se questa particolare funzione riguardava però solo gli apostoli, è lo stesso Spirito che rivela la verità all’anima del cristiano e che ci spinge a dire: "Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Co. 2:12). E’ la stessa Scrittura che afferma: "Infatti quelli che sono stati … illuminati … hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo" (Eb. 6:4). Conoscete voi lo Spirito Santo che dalle Sacre Scritture parla al vostro cuore?

6. Sconosciuto al mondo. Questo Spirito Santo "il mondo non lo può ricevere" (17). Che cosa si intende qui per "mondo"? Si intendono coloro il cui cuore è avverso a Dio, alla Sua legge ed al Suo Cristo; coloro i cui desideri sono tutti rivolti alle cose attraenti di questo mondo, coloro in cui predominano interessi mondani, "Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" (1 Gv. 2:16). Questo tipo di mondo non può ricevere lo Spirito Santo, perché "non lo vede" con i suoi occhi mortali e fissati su ciò che è materiale, e "non lo conosce" nella propria esperienza quotidiana: che tragica perdita! Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

7. Non però sconosciuto ai discepoli di Gesù. Lo Spirito Santo appartiene a coloro che, al seguito di Cristo, sono stati redenti e purificati, coloro sui quali Cristo, accolto con fiducia nel proprio cuore e seguito nel modo di pensare, di parlare e di agire, ha operato un radicale riposizionamento del loro cuore, del centro della loro esistenza. "Voi," dice Gesù, "già lo conoscete perché dimora con voi": è Lui che sta operando segretamente in voi, miei discepoli e sarà Lui stesso a farvi oggetto della pienezza delle sue operazioni. Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

8. Una presenza interiore. I discepoli di Gesù devono, come figli di un buon padre, crescere, maturare, staccarsi dai loro genitori per godere di una loro presenza diversa, di una loro "presenza interiore", non fisica, ma migliore e permanente. "Io me ne vado, dunque," dice Gesù, "starò via per molto tempo, ma voi, miei discepoli, continuerete a sentirmi vicino in un altro modo, voi mi vedrete (19) in qualche modo, fino al giorno in cui tornerò. Non siate dunque tristi, anzi, rallegratevene che me ne vado, vi lascio la pace di sapere che in un modo diverso io sarò sempre con voi, scoprendo che sarà anche meglio della mia presenza fisica". "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me" (27,28). Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

9. In funzione della testimonianza. Lo Spirito Santo promesso è pure chiamato "il Testimone", "egli testimonierà di me" (15:26). Che Gesù di Nazareth sia il Messia, il Salvatore del Mondo, Dio con noi, è un fatto tutt’altro che scontato, e che il mondo nega spesso e volentieri. La cosa stessa pare del tutto incredibile per chi ode di Gesù, un palestinese vissuto circa 200 anni fa, di alte qualità morali ma al quale il mondo ritiene che gli sia stato attribuito esageratamente troppo. Come si può giungere all’incrollabile persuasione che in Gesù veramente c’è il Signore e il Salvatore del mondo, Dio con noi? Attraverso l’interiore testimonianza ed opera di persuasione che solo lo Spirito Santo può indurre. Solo quando lo Spirito Santo investe il cuore e la mente di una persona, testimoniando in Suo favore, i nostri occhi si aprono e vediamo in Gesù ciò che il mondo non vede. Solo quando lo Spirito Santo investe il cuore e la mente di una persona, attraverso il messaggio delle Sacre Scritture, il Signore e Salvatore Gesù diventa reale e rilevante e possiamo realmente cominciare a seguirlo con fiducia come i primi discepoli. Anche per i contemporanei di Gesù vederlo di persona non significava nulla senza che lo Spirito Santo aprisse il loro cuore e la loro mente, testimoniando di Lui, anzi, molti ne rimanevano scandalizzati ed ostili. Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

10. Per farci aprire gli occhi sul nostro bisogno di Gesù. L’opera dello Spirito Santo non solo ci apre gli occhi su chi sia veramente Gesù, ma nel contempo ci apre gli occhi su noi stessi e sulla nostra reale condizione spirituale. Davanti a voi c’è un ammalato grave e destinato al peggio se non si fa al più presto curare da un valente medico. Questi però dice: "Io sto benissimo, non ho bisogno di alcun medico e di nessuna medicina!". Inganna sé stesso. Non vede. Non intende. E’ cieco su sé stesso. Come fare per persuaderlo a farsi curare? Non è cosa facile. Allo stesso modo quanti sono coloro che dicono: "Io non ho bisogno di Gesù … non ho bisogno di alcun Salvatore … non ho bisogno di alcun Signore … sono assurdi quei vostri discorsi sulla salvezza … Sto bene come sono!". Inganna sé stesso, Non vede. Non intende. E’ cieco su sé stesso. Come fare a persuaderlo a ricorrere al Salvatore Gesù Cristo? Non è cosa facile. Solo lo Spirito Santo invocato gli potrebbe aprire gli occhi. Per questo Gesù dice: "Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato". Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

11. Ai fini della testimonianza. Lo Spirito Santo, infine, è essenziale per poter svolgere l’opera alla quale siamo chiamati di comunicare al mondo che in Gesù è disponibile la grazia di Dio e la salvezza dal peccato, " e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio" (15:27). Gli apostoli, con la potenza e la dinamica dello Spirito Santo parlano a tutti con forza, coraggio e convinzione di Gesù. Essi sono consapevoli che Gesù è l’unica via di salvezza per questo povero mondo. Annunciano così l’Evangelo con convinzione e assistono ai miracoli che esso produce nella vita di chi lo riceve. Pur di proclamare questo Evangelo sono pronti a tutto, anche alla morte. Da dove viene questa loro indomabile energia? Dallo Spirito Santo, ricevuto a Pentecoste. La gente vede la loro vita e non può fare a meno di osservare che "sono stati con Gesù", come dice la Scrittura: "Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e, vedendo l'uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dir niente in contrario" (At. 4:13). E voi: avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

Conclusione

Le Sacre Scritture dicono molto altro ancora al riguardo del dono dello Spirito Santo, la speciale presenza di Dio nel cuore del cristiano che desidera fare propria questa promessa di Gesù. Molti ne sanno a malapena l’essenziale, altri si chiedono ancora che cosa sia questo "Spirito Santo". Celebrano magari la Pentecoste, ma sono privi della potenza sempre disponibile dello Spirito Santo, dono di grazia e d’amore da parte di Dio. Com’è possibile? In un mondo affamato d’energia, anche la comunità cristiana e il singolo credente ha bisogno di potenza. Dove trovarla? Come farla propria? Non serve andare chissà dove per trovarla: è sempre stata a nostra disposizione come una risorsa non utilizzata della quale non eravamo consapevoli. Per questo oggi possiamo e dobbiamo invocare lo Spirito Santo, e chiedergli, come dice il canto: "Vieni, Spirito Santo, ed infiamma i nostri cuor!", come i primi cristiani e come chiunque Lo abbia invocato con intenso desiderio. Che possa essere così per ciascuno di noi.

[Paolo Castellina, sabato 30 maggio 1998. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Diodati", edizioni La Buona Novella, Brindisi, 1991].

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