La domanda più importante del mondo


Il testo biblico

"Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?" Essi risposero: "Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti". Ed egli disse loro: "E voi, chi dite che io sia?" Simone Pietro rispose: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Gesù, replicando, disse: "Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno dei morti non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli"" (Matteo 16:13-19).

Una taglia troppo piccola

Si racconta di un uomo che un giorno va dal medico per lamentarsi di alcuni fastidiosi sintomi che sente: terribili dolori al collo, lancinanti mal di testa, ricorrenti giramenti di testa. Il medico lo visita e gli dice, molto seriamente: "Mi dispiace, ma ho delle cattive notizie da darle. Lei ha soltanto sei mesi di vita". L'uomo, così, sentendosi ormai spacciato, decide che avrebbe speso il tempo che gli rimaneva da vivere sulla terra godendosi quegli ultimi mesi. Lascia il lavoro, si compra un'auto sportiva, ed un armadio pieno di vestiti e di scarpe nuove. Va poi da un sarto con l'intenzione di farsi confezionare una dozzina di vestiti su misura. Si reca nel migliore negozio di camicie firmate della città. Il sarto gli prende le misure e scrive: "Collo 42". "Un momento," lo interrompe l'uomo, io porto sempre camicie con il collo 39, e queste sono quelle che voglio". "Se vuole, gliele faccio con il collo 39, ma le garantisco che così avrebbe solo terribili dolori al collo, lancinanti mal di testa, e ricorrenti giramenti di testa…".

Si, questo poverino soffriva di tutti quei suoi problemi perché aveva bisogno di colletti della camicia più grandi. Questa storia è un'ottima illustrazione di un'importante verità spirituale. Troppa gente non si rende conto di trovarsi in un terribile pericolo spirituale perché crede in un Gesù di taglia 39, di taglia S, cioè SMALL, cioè in un Gesù del tutto troppo piccolo.

Il Credo di Nicea dice correttamente che Gesù è: "l'unigenito Figlio di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato ma non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutte le cose sono state fatte; il quale per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, s’incarnò dallo Spirito Santo e da Maria vergine, si fece uomo, e fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, soffrì e fu sepolto e risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture, e salì al cielo e si assise alla destra del Padre, e di nuovo ha da venire in gloria a giudicare i vivi ed i morti; e il Suo regno non avrà mai fine"

Si, la Bibbia insegna espressamente che Gesù Cristo è il Creatore onnipresente, onnisciente ed onnipotente di un universo così vasto che sembra non aver fine.

Eppure, quanti sono coloro che pensano che Lui non sia niente di speciale! Così che cosa fanno? Lo riducono ad una taglia minima, proprio come un vestito di molti anni fa che lasciamo appeso in un armadio, oppure regalano o danno via alla prima raccolta di tessuti ormai smessi. Per loro Gesù non è che "una camicia fra le tante", cioè un uomo come gli altri, forse anche molto buono e generoso, migliore di molti altri, ma, ciononostante, soltanto un uomo... Per questo non ritengono valerne la pena di interessarsene più di quel tanto, anzi, vi sono altri personaggi che attirano la loro attenzione che paiono loro più interessanti…

Anche a quel tempo

In fondo, è stato sempre così, fin dal tempo di Cristo. Quando una volta stava viaggiando con i Suoi discepoli ed era giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, Egli fece loro una domanda intesa a sondare se essi avessero ben capito chi Lui fosse. Disse loro: "CHI DICE LA GENTE CHE SIA IL FIGLIO DELL'UOMO?". In altre parole, era una sorta di inchiesta quella che Gesù voleva fare su ciò che l'opinione pubblica pensava su chi Lui fosse veramente. Essi rispondono: "Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti". Queste risposte indicano che la gente considerava Gesù come un uomo di grande passione religiosa, un uomo di Dio le cui credenziali lo rendevano simile ai grandi profeti del passato. Dopo tutto, però, per loro Gesù non era che un uomo! Gesù non pone questa domanda a proprio beneficio, ma per il beneficio dei Suoi discepoli.

Questa era una domanda preparatoria. I discepoli avevano detto a Gesù che cosa le masse pensassero di Lui. Ora il Maestro voleva sapere che cosa ciascuno di loro pensasse di Lui. Così Egli pone loro la domanda fondamentale: "E VOI, CHI DITE CHE IO SIA?".

Gesù, la figura centrale della storia umana, fa questa domanda ai Suoi discepoli. In realtà si tratta di una domanda senza tempo per la quale ogni persona di ogni tempo deve rispondere da solo. Chi dite voi che sia Gesù?

Opinioni errate

Il mondo, naturalmente, al riguardo ha le proprie opinioni. Voi, Farisei, che ne pensate di Cristo? Essi rispondono: "Quest'uomo non può essere da Dio perché si fa invitare a pranzo da gente di cattiva reputazione, esattori delle tasse e noti peccatori!". E voi, Giudei, chi dite che io sia? "Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re" (Lu. 23:2). "E tu, Caiafa, hai un'opinione al riguardo?". "Si, quell'uomo bestemmia perché lui, pur essendo un uomo, si fa passare per Dio". "E voi Mussulmani?", "Gesù è un profeta, ma più piccolo del grande Maometto!". "E voi indù e reincarnazionisti?". "Gesù è un mistico illuminato che ci insegna come raggiungere il nostro io interiore". "E voi, liberali religiosi, dite la vostra!". "Gesù è un grande umanitario e maestro che ci insegna come vivere una vita significativa". "E voi, Mormoni, avete un'opinione?". "Si, Gesù non è che un uomo grandemente esaltato". "E voi Testimoni di Geova?". "Egli è un dio, ma inferiore al Padre celeste". "E voi modernisti, certamente avrete anche voi un'opinione!". "Si, indubbiamente, Gesù non è che una fra le innumerevoli e buone vie per trovare la verità spirituale".

Ora, tutte queste opinioni hanno una cosa in comune. Sono tutte sbagliate, irrimediabilmente e dannatamente sbagliate! Nella vita si possono avere idee sbagliate su tante cose, ma è meglio non osare sbagliare al riguardo del Signore Gesù. Avere un'idea sbagliata su Gesù, infatti (su ciò che Lui veramente è ed ha compiuto) significa essere abbastanza in errore da perdere per sempre le propria anima!

La risposta dei discepoli

Ascoltiamo però ora i discepoli di Gesù. E' ora tempo che essi intervengano sull'identità del loro Maestro. Si, Gesù chiede loro: "E VOI, CHI DITE CHE IO SIA?". Si alza Simone Pietro. Senza esitare, egli parla in nome di tutti loro e dice: "TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE". Bene, Pietro! E' proprio la risposta che Gesù voleva! Il cuore di Gesù deve aver fatto sicuramente salti di gioia, perché Pietro fornisce una piena ed onesta confessione della verità. Si, Gesù è il Cristo, cioè il Messia, Colui che Dio ha mandato per la salvezza dell'umanità! Egli è veramente l'eterno ed unico Figlio di Dio fattosi uomo, il Dio-uomo. Così Gesù subito conferma la verità pronunciata dalle labbra stesse di Pietro, dicendo: "TU SEI BEATO, SIMONE, FIGLIO DI GIONA". Si, Gesù dà la Sua approvazione alla confessione di Pietro proclamandolo "beato". Non era però merito di Pietro essere giunto a questa corretta conclusione, ma era opera di Dio stesso. Gesù infatti gli dice: "NON LA CARNE E IL SANGUE TI HANNO RIVELATO QUESTO, MA IL PADRE MIO CHE È NEI CIELI".

La domanda suprema: "Chi dite voi che io sia" deve trovare da ciascuno di noi personalmente una risposta. Qual è la vostra risposta a questa domanda? Credete voi, come Pietro, che Gesù sia il Cristo, cioè il Salvatore del mondo, il vostro personale Salvatore? Potete voi dire con Pietro che Egli sia il Figlio dell'Iddio vivente? Credete che Egli sia vero uomo in tutta la pienezza dell'umanità e vero Dio in tutta la pienezza della divinità? Se è così, è meraviglioso! Allora Gesù dirà a voi quello che pure disse a Pietro quel giorno: "BEATI VOI, AMATI". Siamo noi come Pietro? Si, indubbiamente, perché noi confessiamo la stessa verità confessata da Pietro!

Una risposta con molte implicazioni

Confessare con piena convinzione, come Pietro, che Gesù è il Cristo, significa implicare parecchie cose. Diciamo che Gesù è il Messia di Dio, la Persona nella quale tutte le promesse fatte da Dio nell'Antico Testamento trovano il compimento.

Si, ecco Colui intorno al quale gira l'intera storia. Ecco la discendenza della donna di cui parla il libro della Genesi, il quale schiaccerà la testa di Satana. Ecco Colui del quale è scritto: "LA GIOVANE CONCEPIRÀ, PARTORIRÀ UN FIGLIO, E LO CHIAMERÀ EMMANUELE" (Is. 7:14). Ecco il Servo sofferente di cui parla Isaia: "EGLI È STATO TRAFITTO A CAUSA DELLE NOSTRE TRASGRESSIONI, STRONCATO A CAUSA DELLE NOSTRE INIQUITÀ; IL CASTIGO, PER CUI ABBIAMO PACE, È CADUTO SU DI LUI E GRAZIE ALLE SUE FERITE NOI SIAMO STATI GUARITI. NOI TUTTI ERAVAMO SMARRITI COME PECORE, OGNUNO DI NOI SEGUIVA LA PROPRIA VIA; MA IL SIGNORE HA FATTO RICADERE SU DI LUI L'INIQUITÀ DI NOI TUTTI" (Is. 53:5,6).

Ecco Colui che ha preso il posto del peccatore e che il profeta Geremia chiama: "SIGNORE, NOSTRA-GIUSTIZIA" (Gr. 23:6), perché attraverso la Sua morte, Egli avrebbe redento il mondo dalla maledizione del peccato. Ecco Colui che avrebbe propiziato l'ira di Dio contro il peccato umano. Si, ecco Gesù, vero Dio e vero uomo, il quale solo è il Cristo, Colui che nacque per morire affinché tutti coloro che muoiono in Lui non morissero più!

Questo solo fondamento

Dopo che Pietro fa questa grande confessione di fede, dicendo: " Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", Gesù ha qualcosa di importante da dire a Gesù. Il Signore dice: "TU SEI PIETRO, E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERÒ LA MIA CHIESA". La roccia sulla quale la Chiesa sarebbe stata edificata, non è la persona di Pietro, ma la confessione fatta da Pietro. Gesù intendeva dire che la Chiesa, la vera Chiesa, sarebbe stata composta da tutti coloro che con sincerità e convinzione credono che Egli sia il Figlio unico di Dio fattosi uomo ed il loro solo Salvatore dal peccato. La Chiesa di Gesù Cristo non è un'organizzazione visibile, ma la comunione invisibile di tutti coloro che a Lui hanno affidato molto concretamente la loro vita.

Noi, come Pietro in tutto e per tutto

Senza dubbio ogni autentico cristiano è come Pietro che confessa Cristo essere il Figlio di Dio fattosi uomo per la nostra salvezza. C'è però qualcos'altro da dire su Pietro. Ricordate quando Pietro vede Gesù che cammina sull'acqua, quando Pietro, al comando e promessa di Cristo, cominciò pure lui a camminare sull'acqua, e quando la sua fede viene meno e lui comincia ad affondare? Ricordate che cosa gli dice Gesù? "UOMO DI POCA FEDE, PERCHÉ HAI DUBITATO?" (Mt. 14:31). Ricordate quando Pietro dice a Gesù: "QUAND'ANCHE DOVESSI MORIRE CON TE, NON TI RINNEGHERÒ" (Mt. 26:35). Ricordate quando Gesù finisce col rinnegare Gesù per ben tre volte? Noi siamo come Pietro? Si, siamo come lui.

Ci sono infatti tante volte in cui ciò che dichiariamo è ardito, ma in pratica poi… Vorrei così chiedervi "quale" Pietro voi siete? Il Pietro che coraggiosamente confessa la sua fede, oppure il Pietro che affonda e che rinnega in pratica la sua fede? In realtà c'è solo una risposta corretta. Non è né l'una né l'altra risposta, perché se siete come me, siamo entrambe le cose. Tutti i cristiani sono al tempo stesso sia santi che peccatori. Come Pietro, ci sono volte in cui coraggiosamente prendiamo posizione per Cristo, e volte in cui affondiamo miseramente! Sì, in noi c'è molto di Pietro, in positivo ed in negativo. Noi siamo come Pietro, e Pietro è come noi!

Il bisogno di perdono

Così, siamo come Pietro anche in altri rispetti. Noi tutti abbiamo bisogno del perdono di Dio, altrimenti periamo. In che modo noi che lo desideriamo, possiamo ottenere il perdono da Dio?

Forse quando siamo sicuri che le nostre buone azioni pesino sulla bilancia più di quelle cattive? Questo è ciò in cui credono i Mussulmani. Possiamo ottenere il perdono da Dio essendo persone amabili, persone rette, persone che mai hanno commesso crimini come l'omicidio, che non hanno mai abusato dei bambini o commesso una violenza sessuale? Questo è ciò che credono i Mormoni. Possiamo ottenere il perdono da Dio sforzandoci di essere persone oneste, integre e di buona volontà? Questo è ciò che il mondo crede!

Non è però ciò che insegna la Bibbia, autorevole Parola di Dio. Di tanto in tanto il mondo eleva la sua voce a Dio e gli chiede perdono, senza però riceverlo mai. Non perché non lo desiderino onestamente, non perché non siano sinceri, e non perché siano peccatori peggiori di quanto lo siamo noi. No, essi non otterranno perdono alcuno perché il perdono lo si trova solo nel sangue del Salvatore crocifisso. Sulla croce Dio ha imputato i peccati del mondo a Gesù. Dio Lo ha fatto essere peccato per noi. Gesù beve il calice della morte e dell'ira di Dio fino in fondo espiando così i peccati di tutti coloro che appartengono a Lui, gente di ogni tempo e paese. Solo la fede nel sacrificio espiatorio compiuto da Cristo assicura al peccatore il perdono di Dio. La Bibbia è chiara a questo riguardo. Scrive l'apostolo Paolo: "QUANDO INVECE UN UOMO NON COMPIE UN LAVORO MA CREDE SOLTANTO CHE DIO ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE IL PECCATORE, È PER QUESTA SUA FEDE CHE DIO LO CONSIDERA GIUSTO" (Ro. 4:5 TILC).

La più importante

Si racconta che un medico avesse l'abitudine di portare un distintivo rotondo con su semplicemente un punto di domanda. Ne aveva comprati centinaia e li aveva distribuiti un po' a tutti. Egli usava questo strano distintivo come pretesto per parlare alla gente di Cristo. Se uno sconosciuto, per esempio, gli faceva la domanda: "Che significa quello strano distintivo che lei porta?", egli rispondeva: "Qual è la domanda più importante del mondo?". Sapendo di parlare ad un medico qualcuno diceva: "La domanda più importante del mondo è: Qual è il segreto di una lunga vita?". Altri rispondevano dicendo: "La domanda più grande è: Quali sono i segreti dell'universo?". Dopo aver udito questi commenti, questo medico, che pure era uno scienziato, diceva: "No, la domanda più importante del mondo è: Che ne pensate di Gesù Cristo?". Per molti anni questo medico ebbe l'opportunità, con quel semplice distintivo, di parlare a molti del medico più grande che ci possa essere, cioè Gesù Cristo.

Vedete, ci sono fin troppe persone che conoscono un Gesù solo di taglia 39, S, cioè SMALL, piccola. Noi, però, Lo conosciamo come il nostro onnipotente Salvatore. Noi Lo confessiamo Dio fattosi uomo, Colui dal quale soltanto possiamo ricevere perdono e salvezza. Che noi davvero di possa condividere con altri l'amore del Grande Medico, affinché tutti coloro che conoscono Gesù solo con una taglia S, cioè, troppo piccola per loro, lo possano conoscere con la taglia XLL, cioè extra larga, il potente Salvatore che Egli è. Amen.

Soli Deo Gloria!


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