Lettere d'amore scritte nella sabbia
Parecchi anni fa il cantante americano Pat Boone ebbe grande successo con una canzone che cantava, dal titolo "Love letters in the sand", che possiamo tradurre come "Lettere d'amore scritte nella sabbia". Questo titolo mi rammenta un episodio narrato nel Vangelo dove, in Giovanni 8, Gesù incontra una donna in circostanze abbastanza penose. Era l'ultimo giorno della festa delle Capanne, un'occasione molto gioiosa di festa per gli Ebrei. Migliaia di Giudei erano convenuti a Gerusalemme per questa settimana di festa simile al nostro carnevale. Mentre Gesù stava insegnando, i Farisei portarono davanti a Gesù una donna colta in adulterio. Ecco così questa donna, trascinata davanti a Gesù e ad una folla che l'accusava. Queste autorità religiose avevano chiesto a Gesù di giudicarla. Una colpa di questo tipo implicava, secondo la legge di allora, che questa donna fosse uccisa a colpi di pietra. Fare questo, però, avrebbe significato un'infrazione delle leggi degli occupanti romani, ma liberare questa donna avrebbe significato infrangere la legge dei Giudei. Gesù così si china e comincia a scrivere qualcosa con il dito nella sabbia. Che cosa aveva scritto gesù? Non sappiamo. Gesù non scrisse mai neanche un libro.
1. Gesù scrisse una lettera d'amore nella sabbia con un messaggio di colpevolezza per quegli accusatori. Il testo dice: "E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei"" (Gv. 8:7).
a. I Farisei volevano cogliere Gesù in fallo tendendogli una trappola, per discreditarlo davanti alla gente.
b. I Farisei non avevano avuto alcuna compassione per quella donna come persona. Non conoscevano neppure il suo nome.
c. I Farisei erano ciechi rispetto ai loro propri peccati, chiedevano che altri si conformassero a delle leggi che neanche loro mettevano in pratica.
d. Come una forte luce su un palcoscenico, Gesù mette in luce i loro peccati.
e. L'unico che sarebbe davvero stato qualificato ad ucciderla a sassate, come la legge richiedeva, era Gesù stesso… l'unico ad essere senza peccato.
2. Gesù scrisse una lettera d'amore nella sabbia con un messaggio d'amore e di accettazione per un'emarginata."Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: "Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?" Ella rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare più"" (Gv. 8:10,11).
a. Gli accusatori deposero le pietre uno dopo l'altro, cominciando dai Farisei più anziani, fino ai più giovani.
b. Questa donna aveva peccato perché aveva fame e sete di tenero amore e di sincera accettazione, ma tutto quello che aveva trovato era qualcuno che solo aveva voluto profittare di lei, infiammato dalla concupiscenza.
c. Cristo chiama la comunità cristiana a riempire questo vuoto d'amore e di vuotezza per le persone che ne sono prive.
d. Dio desidera che ognuno possa sentire che essi sono degni di essere amati.
e. Cristo vede le persone non come sono, ma come potrebbero essere.
3. Gesù scrisse una lettera d'amore nella sabbia con un messaggio di perdono per una persona che non era stata perdonata. "E Gesù le disse: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare più"" (Gv. 8:11).
a. Cristo non diceva che quello che aveva fatto fosse cosa da poco o non fosse un peccato.
b. Gesù, però, non desidera condannarla ulteriormente, perché lei sapeva di essere già condannata.
c. Gesù può perdonare qualunque cosa eccetto il peccato imperdonabile di girare le spalle all'offerta di Dio della grazia salvifica.
d. Dopo aver perdonato, Gesù non tiene più conto del peccato come un'accusa che gravi sempre sulla nostra testa.
e. Siamo riconoscenti che il perdono che Dio vuole concedere non viene misurato dai nostri criteri di giustizia e di peccato.
Conclusione
Avete mai letto le lettere d'amore scritte da Gesù sulla sabbia e che sono dirette a voi personalmente?
Ron Blankenship