Il testo biblico
Il testo biblico che viene proposto oggi alla nostra attenzione ci presenta il Signore Gesù che si reca ad essere battezzato da Giovanni, il profeta, Suo precursore. Leggiamolo con attenzione e chiediamo a Dio che esso ci parli oggi. E' la Sua Parola.
"Allora Gesù venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Ma Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? E Gesù, rispondendo, gli disse: 'Lascia fare per ora, perché così ci conviene adempiere ogni giustizia. Allora egli lo lasciò fare. E Gesù, appena fu battezzato uscì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui; ed ecco una voce dal cielo. che disse: 'Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto' (Mt. 3:13-17).
Ci sono certe parole che, diventate di uso comune, hanno perduto quasi totalmente il significato che avevano all'inizio. Una di queste parole è battesimo con il verbo derivato battezzare.
1. L'uso originale. Nel greco antico, da cui questa parola proviene, battezzare significa immergere nell'acqua, sommergere. Veniva associato all'atto di fare il bagno e addirittura a quello di affogare o annegare. "Battezzare una nave" era un crimine, perché voleva dire affondarla, distruggerla, come pure un crimine era quello di "battezzare" qualcuno, perché voleva dire "ucciderlo affogandolo". "Battezzare" qualcosa significava immergerlo nella tinta per dargli un colore.
2. Il significato religioso. Immergere nell'acqua, e quindi amministrare il battesimo, passava poi a significare una cerimonia religiosa in cui veniva conservato sia il significato del lavare come quello del morire. Con il battesimo si voleva così simbolicamente significare la purificazione dalla colpa e da ogni contaminazione morale e spirituale, come pure il morire ad un determinato modo di vivere e di pensare.
3. Nel cristianesimo. Questo gesto veniva poi assunto dal cristianesimo per esprimere simbolicamente la conversione di una persona a Cristo. In Cristo Dio opera nel credente una profonda trasformazione: egli viene lavato da ogni colpa, purificato da tutto ciò che a Dio dispiace, e il suo vecchio modo di essere e di pensare viene "ucciso", "annegato", "distrutto". Quando il credente esce dall'acqua del battesimo egli simbolizza che da ora in poi egli vivrà una vita totalmente rinnovata, come una nuova nascita.
4. Degenerazioni. Questo è il significato originale del battesimo. Col passare del tempo, però, soprattutto fra la gente incolta e ignorante della fede cristiana biblica, questo significato è andato via via corrompendosi, Esso ha assunto connotazioni totalmente estranee al suo significato originale e persino ai limiti della bestemmia. Quando odo questi abusi del termine e della pratica del battesimo sorge sempre in me rabbia ed indignazione.
Conoscendo quello che il battesimo è secondo la Bibbia, infatti, per me è assolutamente rivoltante udire di qualcuno (come mi è capitato recentemente) che avrebbe "battezzato" delle mucche, oppure sentire parlare del "battesimo di una nave" oppure qualcuno che diceva: "i miei figli si divertivano a battezzare la gente che passava per strada", nel senso di spruzzarla d'acqua! Queste ultime sono certo simpatiche monellerie ma che c'entrano col battesimo? Certo si usa questo termine per estensione, ma siamo rispettosi verso il sacramento cristiano quando così ci esprimiamo?
5. Dobbiamo inventarci un altro nome? Conoscendo ciò che afferma la Bibbia, e che deve essere per noi normativo, io so che il battesimo non ha nulla a che fare con imporre un nome a qualcuno o a qualcosa, ma ha a che fare soltanto con la conversione di una persona a Dio. Qualsiasi uso della parola "battesimo" che non risponda al significato che la Bibbia le assegna, è un uso improprio e fuorviante. Inauguriamo pure stalle e ospedali, diamo un nome ai nostri animali domestici, rallegriamoci della nascita di un bambino assegnandogli ufficialmente un nome, avventuriamoci pure per la prima volta nel mare, nell'aria o su una montagna, ma non chiamiamolo "battesimo" perché tutto questo, con il battesimo di cui la Bibbia parla, non ha nulla a che fare!
Potrei quasi dire che l'uso della parola "battesimo" si è così allontanato da quello che dovrebbe essere, è così fuorviante, si è così corrotto, che forse per il battesimo cristiano bisognerebbe inventarsi un'altra parola: mi pare un impresa disperata, infatti, cercare di correggere l'uso improprio che oggi se ne fa.
1. Cambiare vita. Non avevano però dubbi sul significato del battesimo coloro che udivano, nell'antica Palestina, il messaggio proclamato da Giovanni, detto appunto "il battezzatore" o "il battista", l'ultimo e il più grande fra i profeti.
Annunciava come prossima la venuta del Salvatore del mondo, il Messia, il Cristo ed invitava la gente a prepararsene spiritualmente dicendo loro: «Cambiate vita, perché il regno di Dio è ormai vicino!» (Mt. 3:2 TILC). E così "...a gente veniva a lui da Gerusalemme, da tutta la regione della Giudea e da tutti i territori lungo il fiume Giordano. Essi confessavano pubblicamente i loro peccati ed egli li battezzava nel fiume" (3:5,6 TILC).
2. Serietà. Si, era gente che prendeva molto sul serio l'annuncio del profeta, esaminava con attenzione la propria vita, vedeva come - davanti a Dio - non era come avrebbe dovuto essere e confessava pubblicamente i propri peccati, impegnandosi a cambiare vita. Questa gente sapeva quanto fosse importante "essere a posto" davanti a Dio, compiere con diligenza ciò che Egli richiede e ricevere nel Salvatore i Suoi doni ed il compimento della loro vita. Sapevano altresì che sarebbero incorsi nell'ira di Dio se non avessero preso tutto questo seriamente. Il battesimo a cui Giovanni li sottoponeva, era dunque segno visibile della purificazione della loro vita e della morte a tutto ciò che a Dio dispiace, la "morte al peccato".
3. Il rischio dell'ipocrisia. Certo, anche li c'era pur sempre il rischio del formalismo, dell'adempimento di un dovere in modo del tutto esteriore. Giovanni però non si lasciava prendere in giro - e certamente con Dio non lo si può fare impunemente! Dice la Bibbia: "Venivano a farsi battezzare anche molti che appartenevano ai gruppi dei farisei e dei sadducei. Giovanni se ne accorse e disse: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al castigo, che ormai è vicino? Fate vedere con i fatti che avete cambiato vita e non fatevi illusioni..." (3:7-9 TILC). E ancora diceva: "Io vi battezzo soltanto con l'acqua, per spingervi a cambiare vita; ma dopo di me viene uno che vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io non sono degno neppure di portargli i sandali" (3:11 TILC).
1. Anche Gesù? Così "In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne fino al fiume Giordano e si avvicinò a Giovanni per farsi battezzare da lui" (3:13 TILC). Che ci va a fare Gesù, il Salvatore, il Messia, presso Giovanni? Deve forse anche lui convertirsi a Dio? Confessare i suoi peccati e impegnarsi, con il battesimo, a novità di vita? Certo no. Giovanni se ne accorge e comprensibilmente reagisce: "Giovanni non voleva e cercava di convincerlo dicendo: - Sono io che avrei bisogno di essere battezzato da te; e tu invece vieni da me?" (3:14 TILC). Davanti a Cristo persino Giovanni, il santo uomo di Dio e profeta sa di non essere all'altezza. Gesù però gli risponde: "Lascia fare per ora, perché così ci conviene adempiere ogni giustizia", in altre parole: "è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in fondo".
Sebbene il battesimo di Giovanni non faceva parte della legge mosaica rivelata, esso era pure un precetto di Dio, dato dal Suo profeta. Egli parla di Dio e dice: "colui che mi mandò a battezzare con acqua" (Gv.1:33). Se Gesù avesse trascurato o si fosse rifiutato di ubbidire a questo precetto, Egli sarebbe stato mancante della "completa armatura di giustizia", ed i farisei lo avrebbero potuto colpire proprio in questo punto sguarnito (Mt. 21:23-27).
2. Il dovere della giustizia verso Dio. Mi colpisce molto e mi mette in crisi quel "fare la volontà di Dio fino in fondo": non è una virtù in cui la nostra generazione superficiale e facilona si distingua....
Che cosa intende Gesù con quel "Lascia fare per ora"? Egli intende dire: "Permettimi per questo momento di apparire come inferiore a te. Il futuro renderà chiaro e palese la differenza fra di noi, sia per quanto la nostra missione e la nostra natura".
"Ora", però, è appropriato che Gesù - come gli altri - sia sottoposto al battesimo. E' vero che il battesimo è per i peccatori, ma Gesù si umilia accettando il fardello dei doveri umani e diventa per noi esempio perfetto. Dovere della creatura umana è essere ciò che Dio intende che essa sia: creatura in armonia con Dio, saggia reggente del creato, al Suo servizio e portavoce di Dio. Se così non siamo è nostro dovere rimetterci a posto con Dio, confessargli le nostre inadempienze e impegnarci a cambiare vita, del che il battesimo è suggello. "...perché così ci conviene adempiere ogni giustizia": quando la Scrittura parla di giustizia, a livello personale significa proprio quello che potremmo tradurre come "il dovere di essere a posto davanti a Dio".
Quando Gesù si mette a servire i Suoi discepoli lavando loro i piedi, quando Gesù "va attorno facendo del bene", Egli si sottopone al battesimo ed è come se dicesse: "Io infatti vi ho dato l'esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi" (Gv. 13:15).
3. Il dovere della giustizia in senso lato. Gesù venne non solo per adempiere a tutto ciò che la legge prescriveva, ma pure quell'arco più vasto di giustizia di cui la legge non era che una parte.
Per questo Gesù è sommamente gradito da Dio, perché cammina "per sentieri di giustizia, per amore del suo nome" (Sl. 23:3). Le simpatie del Signore vanno a coloro che si umiliavano nel senso dei loro peccati davanti a Dio. Il Signore, nell'essere battezzato nel Giordano, si identificava con coloro che confessavano i loro peccati. Gesù sottolinea il fatto che dobbiamo avere pure rapporti giusti con i nostri simili e con la società intera. Facciamo noi davvero ogni nostro dovere di giustizia nei confronti di coloro con cui abbiamo a che fare e con la società in cui siamo inseriti? Gesù avalla, conferma, l'importanza di ciò che avviene al battesimo di Giovanni. Soldati, commercianti, datori di lavoro, sacerdoti, insegnanti, contadini... presentarsi a Giovanni per essere battezzati era molto impegnativo, perché avrebbero dovuto molto praticamente rivedere tutto il loro modo di vivere e di agire. E noi, fino a che punto la nostra professione di fede incide sul modo in cui gestiamo i nostri affari? Lo dovrebbe, altrimenti la nostra professione di fede sarebbe falsa e riprensibile!
4. Segno della giustizia che Cristo imputa. Che Gesù si sottoponga al battesimo di Giovanni trova pure la sua motivazione nel fatto che essa diventa pubblica proclamazione della giustizia che solo Cristo poteva operare, quella giustizia che viene accreditata per grazia di Dio al credente, il quale mai da solo potrebbe conseguirla.
Quel battesimo, quella "immersione" era il mezzo divinamente stabilito mediante il quale la messianicità di Gesù sarebbe stata rivelata. Dice la Scrittura: "...Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: 'Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo'. Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio" (Gv.1:33,34).
Gesù è venuto per "Adempiere ad ogni giustizia", cioè per adempiere completamente alla legge di Dio al fine di ottenere una giustizia priva di qualsivoglia omissione o commissione di peccato, in grado di essere offerta al credente, al quale Cristo solo poteva solo sostituirsi vivendo una vita perfetta e morire come sacrificio perfettamente soddisfacente per la completa remissione dei nostri peccati.
A causa della radicale contaminazione che il peccato ha operato sulla nostra vita, nessuno di noi potrebbe mai giungere alla necessaria giustizia per essere conforme alla volontà di Dio e gradito a Lui. Il Salvatore però è venuto per essere giustizia perfetta, non per Sé stesso, ma affinché questa giustizia venisse accreditata sul conto di chiunque si affidi a Lui. Non è meraviglioso questo: Cristo che viene per compiere ad ogni giustizia per coloro che mai da soli lo potrebbero fare! Dice la Scrittura: "Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità" (Is. 53:11).
Il battesimo di Gesù assume così un valore molto più vasto
di una semplice immersione nell'acqua, per prendere il
significato di una totale "immersione nella volontà di
Dio". Un giorno Gesù domandò ai Suoi discepoli: "Potete
voi bere il calice che io berrò ed essere battezzati del
battesimo di cui io sono battezzato?'. Essi gli dissero: 'Sì, lo
possiamo'" (Mr. 10:38). Che sciocchi a dire di si...
evidentemente non avevano capito che il battesimo di cui Gesù
parlava era ben al di là delle loro capacità, e sarebbe giunto
fino al sangue versato, il suo. "Ora io ho un battesimo
di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finché non
sia compiuto" (Lu. 12:50).
Vedete così come il battesimo del quale generalmente si parla nell'uso comune, non abbia veramente nulla a che vedere con il battesimo cristiano. I cristiani seri ed impegnati non possono certo accontentarsi dei luoghi comuni. Essi non solo devono avere ben chiaro in mente il significato giusto dei termini che usano, e la norma di questo è la Bibbia, e i vocabolari che fedelmente in questo la rispecchiano, ma devono essere diligenti nel fare la volontà di Dio fino in fondo: perseguire la propria giustizia davanti a Dio, perseguire la giustizia davanti agli altri ed aver cura di ricevere la giustizia che solo Cristo ha potuto conseguire e che dona per grazia a tutti coloro che a Lui con fede si rivolgono e seguono.
(Paolo Castellina, sabato 11 gennaio 1997. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione La Nuova Diodati, edizioni La Buona Novella, Brindisi, 1991).
Ritorno all'elenco delle prediche
This page hosted by
Get your own Free Home Page