PRED632

Il più grande miracolo

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Risvegli

Anche se i razionalisti affermano il contrario, i miracoli ancora avvengono. Io credo che il più grande miracolo che possa avvenire è quando un uomo o una donna prima chiuso o indifferente verso la persona del Salvatore Gesù Cristo, diventa credente in Lui e il suo cuore si apre verso la lettura e lo studio della Bibbia, la preghiera e un desiderio ardente di compiacere il Signore nel suo modo di pensare, parlare e di agire.

Di una persona che si apre verso il Salvatore Gesù Cristo e ora parla di Lui con entusiasmo, legge con assiduità la Bibbia, prega e ...va in chiesa, e che prima pareva inconcepibile potesse farlo, molti in questo mondo direbbero "...è proprio impazzito", eppure è avvenuto un miracolo simile ad una risurrezione dai morti. Si, perché il cuore umano è ostinatamente chiuso verso Dio, indurito a tal punto da non avere alcuna capacità naturale né volontà di "decidersi" per Dio e sottomettersi al Suo Cristo, per quanto desiderabile a noi questo possa sembrare e per quanto "persuasivi" possano essere gli argomenti a che lo faccia. L’uomo naturale è spiritualmente morto.

Immaginate il caso di un uomo che per un grave incidente è caduto in coma, in coma profondo. La sua vita è semplicemente vegetativa, ma il suo cervello è come bloccato: lui non può muoversi, non può parlare né rapportarsi con altri, non reagisce in alcun modo anche se gli parlate, è solo li a letto, respira, viene nutrito artificialmente e basta. Qualcuno dice che anche in quello stato intende ciò che gli dite, ma non può reagire in nessun modo. Può stare anni ed anni così, e forse per tutta la sua esistenza. Qualcuno però si risveglia dal coma e torna ad una vita normale. Che cos’è successo? Che cos’è che provoca questo risveglio? La scienza non lo sa: è una sorta di imprevedibile miracolo. A volte è la somministrazione di particolari medicine, ma anche questo non sempre funziona. E’ il paziente stesso che ha desiderato risvegliarsi dal coma, che ha chiesto al medico di svegliarlo? Del tutto improbabile! Alcuni dicono "è un caso" che si sia risvegliato, altri dicono: è un miracolo operato dalla libera iniziativa di Dio ...certamente è una cosa che né lui né altri hanno potuto causare: è avvenuto, sia lode a Dio!

Allo stesso modo quando un uomo spiritualmente morto comincia a eseguire tali atti cristiani come il ravvedimento e la fede in Gesù Cristo, questi frutti spirituali mostrano inconfondibilmente come in lui sia avvenuto il miracolo che la Bibbia descrive come "nuova nascita". Può aver sentito per tutta la vita parlare del Salvatore Gesù, e questo non l’ha mai toccato. Può avere udito tante volte cristiani che lo esortavano a convertirsi a Cristo, ma questo lo aveva sempre lasciato indifferente, eppure, improvvisamente ed imprevedibilmente diventa un uomo nuovo.

Un fatto di questo genere ci viene illustrato nella descrizione che fa Luca della conversione del primo cristiano europeo, Lidia, in Atti 16. Ascoltatene il resoconto:

"Il sabato andammo fuori dalla porta (della città di Filippi) lungo il fiume, dove pensavamo ci fosse un luogo di preghiera; e sedutici parlavamo alle donne là riunite. Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore per renderla attenta alle cose dette da Paolo. Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: ‘Se avete giudicato che io sia fedele al Signore, entrate in casa mia ed alloggiatevi’. E ci costrinse ad accettare" (At. 16: 13-15).

Avete notato quest’espressione? "Il Signore le aprì il cuore", e ci viene detto infatti che fu il Signore ad aprire il cuore di Lidia, non che Lidia avesse aperto il proprio cuore al Signore.

Che cosa esattamente era avvenuto, e che cosa avviene anche oggi in simili circostanze?

Un’antica profezia

Nel libro del profeta Zaccaria, come pure in altri luoghi della Bibbia, si parla del tempo del Messia come di un tempo in cui lo Spirito Santo di Dio sarebbe stato sparso sul genere umano per spezzare cuori induriti dal peccato e per convertirli al Signore Gesù. Ascoltate:

"Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figli unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito" (Za. 12:10).

Il contesto immediato

Il testo del profeta Zaccaria profetizza innanzitutto un grande e "impensabile" miracolo: la conversione finale del popolo ebraico a Cristo, proprio di quel popolo che nella sua grande maggioranza aveva voltato e volta le spalle al Signore Gesù. Dice la Bibbia:

"Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte di Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; e tutto Israele sarà salvato" (Ro. 11:25,26); e ancora: "Ma fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso" (2 Co. 3:16).

Si, il popolo di Israele, il popolo ebraico, secondo la profezia, un giorno finalmente si renderà conto che Colui che avevano disprezzato e trafitto era veramente il Messia, Dio con noi, e se ne rammaricheranno profondamente convertendosi a Lui. Il popolo di Israele si renderà conto che Gesù di Nazareth era davvero Colui che attendevano e che doveva essere il coronamento dell’intera loro storia nazionale. Come sarà possibile? Sarà l’opera efficace dello Spirito "persuadente" di Dio che li porterà al ravvedimento, alla fede ed all’ubbidienza. E’ il messaggio pure di altri testi biblici.

Il concetto esteso

Il nostro testo, però, non riguarda solo il popolo ebraico. Esso considera pure ciò che avverrà ad ogni membro del popolo eletto di Dio sparso in ogni luogo, comprendente gente di ogni popolo, lingua e nazione. Il "risveglio" spirituale, la "risurrezione" di ogni membro eletto di questo popolo avverrà per l’azione efficace dello Spirito Santo.

La Scrittura infatti dice dello Spirito Santo che: "Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia ed al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato" (Gv. 16:8-11).

Pensate, improvvisamente rendersi conto che effettivamente Colui che avevano sempre messo da parte con indifferenza e sufficienza, ostilità e fastidio, il Salvatore Gesù Cristo, è veramente Colui che può aprire la loro vita a prospettiva eterne; comprendere la miseria del loro peccato, invocare l’opera purificatrice e risanatrice del sangue di Cristo... un vero e proprio miracolo!

Il messaggio di Zaccaria

Consideriamo però meglio, punto per punto, il messaggio del profeta Zaccaria:

1. "Io spanderò". Chi è il soggetto del verbo "spandere" del nostro testo? E’ Dio Padre, che opera liberamente e sovranamente di Sua autonoma iniziativa di grazia. Questo è confermato da altri testi della Scrittura: "Avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona" (At. 2:17,18); "Infatti, io spanderò acque sul suolo assetato, e i ruscelli sull’arida terra; spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli" (Is. 44:3).

2. "Io spanderò". Che cosa farà il Signore? "Spanderà", effonderà con misura abbondante la Sua grazia, come abbondante pioggia su suolo inaridito. L’umanità, a causa della sua ribellione, e ciascuno di noi incluso, merita solo -e giustamente- la condanna da parte di Dio. Eppure Dio, nella Sua misericordia, si compiace di chiamare e di impartire salvezza a molti membri di questa umanità.

"Spanderò i miei doni di grazia" dice la profezia. Questa profezia è stata adempiuta nel giorno dell’esaltazione di Cristo, quando, come dice la Scrittura, Egli divenne il mezzo per cui uomini, donne e bambini, avrebbero ricevuto da parte di Dio non solo il dono della salvezza, ma, da parte dello Spirito Santo, quello che la Scrittura chiama "Il Consolatore" doni inestimabili. Dice la Scrittura: "Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: Salito in alto, Egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini" (Ef. 4:7,8).

Sono i doni della conversione dei cuori a Dio, come pure i doni che Dio dona ai credenti ed alle comunità cristiane per l’edificazione del Regno di Dio ed il servizio cristiano. Questo miracolo avviene ogni giorno nel mondo ai figlioli di Dio, e avverrà continuamente fintanto che giungeremo al compimento finale della storia e saremo portati a dimorare con Cristo per sempre.

3. "Sulla casa di Davide". Su chi spanderà Dio questi doni? "Sulla casa di Davide", dice il nostro testo, cioè su quelli che appartengono alla "casata" di Davide o, considerato in modo tipologico, sull’intera famiglia di Cristo, la comunione universale di coloro che Gli appartengono.

Gesù disse: "Tutti quelli che il Padre mi dà, verranno a me; e colui che viene a me non lo caccerò fuori... questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell’ultimo giorno" (Gv. 6:37,39).

Il Signore Gesù è "del seme di Davide" ed appartengono alla "casa di Davide" coloro che chiamano Davide loro re e a Lui si sottomettono.

Dice il profeta Ezechiele: "Il mio servo Davide sarà re sopra di loro ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi, le metteranno in pratica" (Ez. 37:24); come pure il profeta Osea: "Poi i figli di Israele torneranno a cercare il Signore, loro Dio, e Davide, loro Re, e ricorreranno tremanti al Signore e alla sua bontà, negli ultimi giorni" (Os. 3:5).

4. "e sugli abitanti di Gerusalemme". Il nostro testo però aggiunge che Dio spanderà il Suo Spirito "e sugli abitanti di Gerusalemme". Che cosa significa? Comprendendolo letteralmente questo fu adempiuto in modo straordinario a Pentecoste. Dice il libro degli Atti: "Tutti furono riempiti di Spirito Santo... ora a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo" (At. 2:4,5). A Pentecoste gente di ogni lingua e nazione si convertì a Cristo ricevendo il dono dello Spirito Santo.

Senza dubbio, però, in modo ordinario, questa profezia può essere applicata a molti di cui pur non si fa menzione: misticamente, gli abitanti di Gerusalemme sono tutti i membri del corpo di Cristo, i credenti d’ogni età, lingua e nazione. Uomini, donne e bambini, ogni giorno in tutto il mondo ricevono Gesù Cristo come loro personale Signore e Salvatore e Gli dedicano la vita, e spesso si tratta di persone che nessuno se lo sarebbe aspettato da loro. Perché?

5. "lo spirito". Come viene definito questo dono che verrà sparso? Il dono dello Spirito, cioè la presenza, l’opera ed i doni dello Spirito di Cristo. Quale ne è l’effetto? Questo testo dice che una persona, sottoposta alla Sua influenza, riceve la grazia di Dio nei suoi confronti e sorge da lui spontanea la preghiera, segno di un rapporto personale che ha ristabilito con Dio, una preghiera santa ed accettevole.

E’ spirito "di grazia" , perché è Dio che, applicandogli le virtù della vita, morte e risurrezione di Cristo, lo dichiara giusto, e degno della Sua presenza e della vita eterna. E’ Dio che ora lo prende per mano e che lo purifica da ogni iniquità. Non se lo meritava né lo poteva realizzare da solo, eppure la grazia di Dio gli viene manifestata ed egli viene reso a Dio gradito, accettabile. Dio ora si rallegra di lui perché lo vede in Cristo.

E’ spirito "di supplicazione", o preghiera, che è primizia inseparabile dello Spirito della grazia. Mediante lo Spirito Santo, dice la Scrittura, noi possiamo gridare: "Abba, Padre", e veniamo aiutati ad adempiere questo dovere. La preghiera, il colloquio personale con Dio non è cosa che l’uomo naturale possa compiere da solo, né gli verrebbe in mente di fare. Dice la Scrittura: "Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili" (Ro. 8:26).

6. "Essi guarderanno a me" Credo però che la cosa più importante sia ancora un altra. Dice infatti la profezia di Zaccaria, essi, cioè, tutti coloro che hanno ricevuto questo spirito: "guarderanno a me" , guarderanno a Cristo con gli occhi della fede, si volgeranno a Cristo, per amarLo, ubbidirGli e servirLo, senza più bisogno di essere esortati a farlo. Guarderanno:

"a colui che essi hanno trafitto". Ciascuno di noi, con i nostri peccati, l’abbiamo trafitto ed inchiodato alla croce. E’ avvenuto storicamente sotto Ponzio Pilato quando molti giudei vollero togliersi di mezzo Cristo una volta per sempre facendolo crocifiggere. Ed è vero anche oggi, quando uomini e donne respingono con fastidio il Cristo come un intruso, "inchiodandolo alla croce" in un certo senso. Dice la Bibbia: "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità" (Is. 53:5).

Essi e noi, di fatto, assassiniamo il Signore della vita. Tutto questo, come era stato predetto, si adempì letteralmente, ed è stato registrato nel racconto della Sua morte come ci viene fatto da Giovanni 19:34,35. Questo versetto ha così a che fare con i Giudei, ma non solo a loro.

"e ne faranno cordoglio", ne saranno amareggiati, e se ne rammaricheranno di tutto cuore per aver crocifisso il Signore Gesù, non solo come l’atto crudele e peccaminoso dei loro padri, ma dell’atto di cui i loro peccati ne hanno gran parte della responsabilità. Sarà un cordoglio intenso e purificatore, infatti, dice il testo, sarà un:

"cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico", un dispiacimento grande, e profondo, lungo e continuo, vero e non finto, come il dolore di un padre per la morte del suo unico figlio; sarà un’afflizione interiore ed esteriore, come nel cordoglio espresso in questi casi durante un funerale. Se solo molti si rendessero conto della gravità del loro peccato e dell’ingiuria fatta a Dio con la loro ostilità ed indifferenza nei Suoi confronti! Si può però arrivare, per grazia di Dio, al punto in cui:

"lo piangeranno amaramente": Questa espressione descrive la più profonda afflizione di chi è in lutto. In alcuni casi ci possono essere lacrime senza cordoglio o amarezza di spirito, ma qui entrambe vengono congiunte; un vero ravvedimento si rammarica profondamente dei peccati che hanno causato tanta pena ed afflizione al Signore nostro.

"come si piange amaramente un primogenito". Quest’amarezza è assomigliata a quella di chi perde il proprio primogenito, per confermare ed illustrare ciò che abbiamo or ora detto del cordoglio cristiano per Cristo ed i propri peccati.

Non possiamo farci nulla?

Il cuore di Lidia era stato toccato, per grazia di Dio, dallo Spirito Santo promesso, dopo che la Parola di Dio era stata a lei annunciata con forza, da Paolo, che si era recato quel giorno a parlare di Cristo in riva ad un fiume, dove molte donne usavano convenire.

Molte donne erano là quel giorno. Solo Lidia si convertì al Signore, perché il Signore le toccò il cuore. E le altre? Rimasero indifferenti, indurite, forse ostili. Perché loro no? Non sappiamo: dobbiamo fidarci che il Signore fa sempre la cosa giusta. In ogni caso anche la famiglia di Lidia si convertì al Signore e venne battezzata. Era la prima famiglia cristiana del continente europeo. Molti altri ancora vennero convertiti dopo di lei, per mezzo della loro fedele testimonianza e predicazione dell’Evangelo.

Non possiamo far dunque nulla noi stessi per convertire qualcuno al Signore? No. La Scrittura dice: "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" (Ro. 9:16), e Dio "fa misericordia a chi vuole". Vi è forse ingiustizia in Dio? Non di certo: noi non oseremo mettere in questione il Suo sapiente operare ed in ogni caso ci fidiamo che Lui faccia solo e sempre ciò che è giusto. Abbiamo però un compito imprescindibile: Dio tocca i cuori e le menti di uomini e donne per salvarle avvalendosi della nostra testimonianza coerente, con parole e fatti all’Evangelo. Dobbiamo diffondere la conoscenza di Cristo, dobbiamo testimoniare della Sua verità nei fatti, dobbiamo pregare per gli increduli, e Dio manderà il Suo Spirito per convertire anche la persona dalla quale meno ce lo saremmo aspettato. Avviene continuamente. Lo Spirito del Signore è all’opera. Siamo esortati ad aver fiducia nel Dio fedele!

[Paolo Castellina. Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Riveduta", Società Biblica di Ginevra, 1994].

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