Il luogo privilegiato della manifestazione
del Cristo
"Allora Gesù venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Ma Giovanni gli si opponeva fortemente, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da Te e Tu vieni a me?". E Gesù, rispondendo, gli disse: "Lascia fare per ora, perché cos ci conviene adempiere ogni giustizia". Allora egli lo lasci fare. E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall’acqua, ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere su di lui come una colomba e venire su di Lui; ed ecco una voce dal cielo, che disse: "Questi il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt. 3:13-17).
1. Un uditorio qualificato
Se ritieni di avere un messaggio importante da comunicare ecco un principio della massima importanza oggi: "Se vuoi essere conosciuto, devi apparire in televisione: fintanto che non appari in televisione non sei nessuno". Che ci piaccia o no, questa una verità imprescindibile: lo sanno bene gli scrittori, che si fanno invitare a un talk-show ed intervistare tenendo bene in evidenza il loro libro. La pubblicità televisiva oggi essenziale, e nei negozi certi prodotti portano pure bene in evidenza la scritta: "Come da pubblicità televisiva", quasi che apparire in televisione legittimasse la qualità del prodotto. Apparire in televisione indispensabile per il politico che voglia essere eletto. Anche il "come" appari in televisione della massima importanza.
Gesù, il Salvatore, il Cristo, se fosse apparso oggi per la prima volta si sarebbe fatto vedere in televisione?
Difficile dirlo, soprattutto se teniamo conto della capacita della televisione di distorcere la realtà. In ogni caso, se leggiamo attentamente i vangeli, Gesù evitava il pi possibile i luoghi di ritrovo pubblico e preferiva ambienti abbastanza selezionati e qualificati. Grave errore, direbbe qualcuno, e anche allora c’era qualcuno che glielo faceva notare. I suoi fratelli un giorno gli dissero: "Parti di qua, e va’ in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente; se tu fai tali cose, palesati al mondo" (Gv. 7:3,4).
Ci sarebbe stato per Gesù il momento pubblico, ma che preferisse un uditorio qualificato molto chiaro dai vangeli.
2. Il contesto di chi cerca purificazione interiore
La prima volta che viene manifestata l'identità di Gesù in un contesto del tutto particolare: fra la gente che attornia un profeta, Giovanni Battista. E’ gente "alla ricerca", gente insoddisfatta di sé stessa che aspira ad una purificazione interiore, ben cosciente di essere "sporca dentro", desiderosa di un profondo rinnovamento della loro vita.
La religione tradizionale non riesce a rispondere alle loro esigenze profonde, ed allora questa gente si avvicina con grande aspettativa ad un mistico, ad un visionario anticonformista che predica "nel deserto". Strano posto per andare a predicare!
Veste con "poveri stracci", si nutre di quel che riesce a trovare, non ha alcuna qualifica ufficiale, né di sacerdote, né di notabile religioso. E’ decisamente un "tipo strano" questo Giovanni Battista, dotato di grande coraggio nel denunciare l’ingiustizia, la sua voce tagliente, il suo sguardo ti scruta a fondo e sa leggere dentro di te, per scoprire chi sei veramente, ...meglio di uno psicanalista.
Se ti avvicini a lui, forse udrai nei tuoi riguardi parole dure che di solito non vorresti sentire, parole che feriscono e dicono il vero su chi sei "dentro", eppure tu accetti queste parole perché sei cos insoddisfatto con te stesso tanto da accettare anche di essere ferito. Hai bisogno di purificazione, di una "catarsi", sai di non poter pi andare avanti come sei stato fin ora.
Ti invita cos a mettere completamente a nudo quello che sei ed hai dentro, a confessare davanti a Dio apertamente le tue mancanze e miserie. Desideri cos tanto un cambiamento nella tua vita che non ti importa pi di quel che pensa la gente di te e vai da quello strano visionario senza badare agli altri. Ti inginocchi davanti a lui, lasci che egli ti scruti dentro, confessi l, davanti a tutti, quelle miserie delle quali ti vuoi liberare completamente ed egli ti invita ad entrare nelle acque del fiume Giordano dove ti sommergerà per un attimo. Importante questa immersione simbolica nell’acqua, essa , simbolo di quella purificazione che cerchi: il battesimo di Giovanni, chiamato appunto "il battista".
Ma c'è di pi: questa catarsi, questo rinnovamento radicale al quale ti accompagna, non fine a sé stesso. Giovanni non solo un medico dell’anima che si limita a prescriverti tecniche di liberazione interiore. Egli profeta, egli annuncia la venuta di qualcuno pi grande di lui che veramente ci che l'umanità attende. L’acqua del battesimo di Giovanni ti lava temporaneamente, ma non potrà sanare le piaghe della tua anima. Pi che acqua, pi che "medicazioni temporanee" hai bisogno di un "fuoco" che te le cauterizzi, che te le bruci e le faccia rimarginare. E’ il "Cristo di Dio", l’Atteso, il Consacrato ultimo, il Salvatore per eccellenza: il Signore Gesù.
E’ proprio in questo contesto di gente insoddisfatta e stanca di sé stessa, gente che cerca purificazione e rinnovamento interiore, gente che non ha pi paura di aprirsi e di sottoporsi ad un lavacro radicale, che si manifesta il Salvatore Gesù.
3. Un comportamento sorprendente
Ecco cos che Gesù entra cos sulla scena, e come fa sempre ti riempie di stupore. Avreste desiderato essere l presenti in questo momento irripetibile. Gesù viene, ma non arriva "con la banda musicale davanti a Sé". Dice il testo biblico: "Allora Gesù venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato" (13).
Battezzato? Lui? Forse che l’Emanuele, il "Dio con noi" ha bisogno come noi di purificarsi, di liberarsi, di confessare i suoi peccati, di essere lavato, di entrare in quel bagno rituale con tutti gli altri? Certo no. Giovanni, il profeta, vede, sa chi gli si presentato davanti in quel momento, e protesta: "Ma come? Proprio tu vuoi essere battezzato?", "Io ho bisogno di essere battezzato da Te e Tu vieni a me?" (14b).
Qui abbiamo una doppia conferma, una doppia testimonianza della necessita che l’essere umano ha di essere purificato interiormente.
.1 La testimonianza del Battista. La prima quella di Giovanni stesso. Colui che la Scrittura proclama come "ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre" (Lu. 1:15) riconosce di aver bisogno di questa purificazione interiore. Pi sei in comunione con Dio, pi sai di averne bisogno.
.11 Giovanni, del quale Cristo dir: "tra i nati di donna non sorto mai nessuno pi grande di Giovanni Battista" (Mt. 11:11) dimostra che le anime pi pure sono tra le pi sensibili alla propria impurità residua, e aspirano intensamente la loro purificazione spirituale.
.12 Giovanni sa di aver bisogno di essere battezzato da Cristo. Pensate, il migliore e il pi santo fra gli uomini sa di aver bisogno di Cristo. Il "migliore" pur tuttavia colui che maggiormente ne vede il bisogno!
.13 E poi, notate come egli affermi questo davanti a coloro che pure lo veneravano e che sarebbero stati pronti ad incoronare lui stesso come il Messia. Non una vergogna nemmeno per il pi grande fra gli uomini, confessare che senza Cristo e la Sua grazia sono dei falliti! Era venuto persino prima di Cristo, eppure si era piegato a Colui che lo aveva seguito!
.14 E’ del tutto stupefacente, se pensate che Giovanni era li ad occuparsi dei problemi altrui, eppure non teme di parlare liberamente della condizione sua propria anima che ha bisogno di Cristo! L’apostolo Paolo cos esorta il discepolo Timoteo: "Abbi cura di te stesso e dell’insegnamento, persevera in queste cose perché, facendo cos, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano" (1 Ti. 4:16).
Giovanni cos considera del tutto assurdo che Gesù, il Cristo, venga a farsi battezzare proprio da lui.
.2 La testimonianza di Gesù. Ancora pi significativa per la testimonianza di Gesù del fatto che abbiamo assoluto bisogno di purificazione interiore. Gesù afferma: "Lascia fare per ora, perché cos ci conviene adempiere ogni giustizia" (15). "E’ giusto cos", dice Gesù. Perché?
Giovanni comprende il perché. La spiegazione di Gesù lo soddisfa ed egli battezza il Messia sebbene non abbia questi alcun peccato da confessare. Si rivela sempre appropriato quello che compie Gesù, ed giusto che lui si voglia far battezzare, perché:
.21 Come uomo, nella Sua propria persona, con i fatti, Egli ubbidisce e si sottomette completamente alle leggi ed alle ordinanze di Dio date a Mosè. Dice: "Non pensate che io sia venuto per abrogare la legge... io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento" (Mt. 5:17).
.22 Come uomo, nella Sua propria persona, con i fatti, Egli dimostra che Dio giusto e verace quando richiede dall’essere umano ribelle il ravvedimento dalle sue trasgressioni. Gesù per primo approva con il Suo agire la sapienza di Dio, si pone Egli stesso come esempio per noi, si sottomette al battesimo di Giovanni e lo avalla.
.23 Gesù adempie ad ogni giustizia, cioè Egli manifesta perfetta ubbidienza, quella che l’essere umano deve a Dio come suo Creatore e legittimo Signore. Era necessario che si sottomettesse al rito del battesimo, ed era necessario che Giovanni lo amministrasse a Lui. Gesù prima di cominciare ad insegnare comincia a fare, il che dovrebbe essere particolarmente rilevante per il ministro di Dio.
.24 Vi sono per anche due importanti significati in quel gesto di ubbidienza di Gesù al battesimo di Giovanni: essi rimandano all’opera di Cristo in nostro favore, in vece ed al posto nostro.
Gesù adempie ogni giustizia in favore di chiunque ripone in Lui la propria fiducia. Nessuno di noi potrebbe infatti guadagnarsi la salvezza da solo. Gesù, il Salvatore, " stato fatto per noi giustizia" (1 Co. 1:30). A chiunque si affida a Lui completamente, Dio accredita, imputa, la giustizia di Cristo, come se l’avesse compiuta lui.
Gesù adempie ogni giustizia perché paga Lui il prezzo della nostra salvezza, quello che noi non avremmo potuto mai pagare. Egli stesso si carica del nostro peccato e delle nostre malattie. Dice la Scrittura: "Poiché Egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in Lui" (2 Co. 5:21).
4. La testimonianza celeste
Gesù manifesta dunque per la prima volta la Sua identità e missione in un contesto del tutto particolare: non sul mercato o sulla pubblica piazza, ma laddove uomini e donne cercano purificazione per la propria vita. Possiamo legittimamente supporre che se voi desiderate la manifestazione del Cristo proprio in una situazione simile che la dovete cercare: quando, profondamente insoddisfatti di voi stessi implorate il perdono e l’opera di rigenerazione da parte di Dio della vostra persona, quando lo desiderate con tutte le vostre forze: allora Cristo comparirà come l’unica adeguata risposta al vostro anelito.
...ed proprio in una situazione simile, quella dei penitenti che si manifesterà tutta la gloria di Dio, come quel giorno. Il testo biblico dice "...ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere su di lui come una colomba e venire su di Lui; ed ecco una voce dal cielo, che disse: "Questi il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto" (16b,17).
Giovanni Battista un visionario, un sensitivo. Vede cose che sfuggono alla vista delle persone comuni. Vi sono infatti anche oggi persone di grande sensibilità che "vedono" e comprendono al di l di quanto possa fare la maggioranza della gente.
Non sono cose che si possono descrivere "scientificamente"... ma Giovanni, non appena Gesù esce dall’acqua del battesimo, vede i cieli aprirsi alla manifestazione straordinaria di Dio Padre, vede Dio lo Spirito Santo che si manifesta completamente "scendendo" su Gesù, sente la voce di Dio che approva e proclama Suo Figlio come il legittimo ed unico Salvatore e Signore del mondo.
Tre volte Dio parlerà dal cielo in connessione al ministero di Cristo: al Suo battesimo, alla Sua trasfigurazione e nel tempio, proprio prima della Sua passione. Il battesimo di Cristo occasione cos di pubblico riconoscimento. Il "tempo" del battesimo di Gesù diventa cos significativo: dopo essersi umiliato in un atto di ubbidienza, nel battesimo, che lo Spirito Santo lo manifesta come il Cristo e Dio formalmente come Suo Figlio.
E’ Dio nella Sua completezza trinitaria di Padre, Figlio e Spirito Santo che si manifesta in Gesù di Nazareth, come pure nel Nome di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che si celebra il battesimo cristiano. Il battesimo cristiano, infatti, segno e promessa dell’opera di radicale purificazione che Dio intende compiere nell’essere umano che presso di Cristo cerca rinnovamento.
Il battesimo il segno visibile dell’adulto che, essendo passato attraverso l’esperienza del personale ravvedimento e fede certifica cos l’opera che Dio ha compiuto in lui; il battesimo segno visibile della promessa di ci che Iddio vuole compiere nella vita di quel bambino che viene portato all’acqua battesimale.
In ogni caso chiaro: io, voi e chiunque altro, abbiamo bisogno di quell’acqua che lava la sozzura spirituale che c'è dentro di noi, abbiamo bisogno di quel fuoco che brucia e rimargina le ferite che il peccato ha causato in noi, e tutto questo possibile affidando la nostra vita al Salvatore Gesù Cristo.
Cristo forse non si sarebbe manifestato al mondo comparendo in uno show televisivo, magari con grandi miracoli, perché tutti lo potessero vedere e tutti potessero credere in Lui. Cristo, per manifestarsi, sceglie contesti privilegiati... Aspirate alla manifestazione "concreta" di quel Cristo del quale avete sentito parlare? Allora cercatelo nel contesto dell’intensa esperienza di chi aspira ad un profondo rinnovamento personale invocando, con autentico ravvedimento e fede, l’opera di Dio in voi.
Pu essere un’esperienza bruciante per la nostra vita, ma ci sono alternative che possano adeguatamente rispondere alla nostra umana frustrazione ed alla nostra salvezza eterna presso Dio? No.
Dobbiamo essere radicalmente rinnovati ed il battesimo segno di quel che deve avvenire in noi. Ricevere la potenza dello Spirito Santo strettamente collegato al ravvedimento, alla fede ed alla proclamazione pubblica di questa fede nel battesimo. Infine Dio ci riconoscerà Suoi figli solo nel contesto dell’ubbidienza del ravvedimento e della fede. Ecco il messaggio che Iddio mi ha messo nel cuore per voi oggi che mi ascoltate e che Egli ci rivolge tramite il racconto evangelico del battesimo di Cristo.
(Paolo Castellina, 6 gennaio 1995. Tutte le
citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione
Nuova Diodati, Ediz. La Buona Novella, Brindisi 1991).