Lo Spirito di Cristo

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Un equivoco

Avevo un amico, un cristiano molto diligente ma alquanto sprovveduto che, incontrando un giorno una frase sulla Bibbia che dice: "se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui", pensava fosse suo dovere diventare "spiritoso" come Cristo e imparare a raccontare delle buone barzellette...

Certo, io credo anche Gesù certamente amasse ridere e sapesse essere anche ironico e spiritoso, come lo possiamo desumere da diversi indizi della Bibbia. Questo mio amico, così, ne inventava di barzellette, ad esempio:

Un esploratore, nella foresta, vedendo arrivare un leone, pieno di paura, prega: "Signore, infondi sentimenti cristiani in questa bestia". Ed ecco che il leone improvvisamente si inginocchia, unisce le sue zampe e prega dicendo: "Signore, benedici il cibo che sto per prendere...".

Oppure quella di quel parroco che al culto di confermazione, rivolge queste parole ai tanti presenti: "Miei cari, mi compiaccio con voi che siete venuti così numerosi a questo culto, e, dal momento che moltissimi fra di voi non si faranno più vedere fino all'anno prossimo, approfitto dell'occasione per augurare a tutti: Buon Natale!".

E' bene essere spiritosi ed ironici, spesso infatti, può fare molto di più una battuta che un'intero sermone. La Bibbia, però, intendeva un'altra cosa quando dice:"se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui". Che cosa significa questa espressione? Perché è così importante, anzi, essenziale, avere lo Spirito di Cristo?

Vorrei così proporvi due brevi testi biblici dove questa verità è bene evidenziata, il primo dalla lettera ai Romani, il secondo dalla prima lettera ai Corinzi:

"Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne, ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui... Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali, mediante il suo Spirito che abita in voi... poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio" (Ro. 8:9,11,14).

"Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: 'Gesù è anatema'; e che altresì nessuno può dire 'Gesù è il Signore', se non per lo Spirito Santo" (1 Co. 12:3).

Perché è importante che noi riceviamo lo Spirito di Cristo? Ascoltate:

Lo Spirito del mondo nuovo

Questo tipo di mondo dovrà finire. Questo mondo che pretende di essere autonomo da Dio e che senza scrupoli ignora le leggi che sovranamente Egli ha stabilito, è condannato ad una fine ignominiosa, infamante. Tutta l'arroganza umana verrà spazzata via in un attimo come le acque del diluvio un giorno spazzarono via la corrotta umanità primordiale di cui è detto: "tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo"(Ge. 6:5). Si, la Bibbia rivela che Dio ha condannato senza appello il mondo come noi lo conosciamo ed i suoi abitanti, con il suo empio modo di pensare, di parlare, di agire. "Perché l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell'ingiustizia"(Ro. 1:18).

Al tempo del diluvio universale era stato trovato Noè "uomo giusto ed irreprensibile tra i suoi contemporanei"(Ge. 6:9), ed egli, con la sua famiglia, aveva potuto trovare salvezza costruendo un'arca. Oggi Iddio dice: "Andate attorno... guardate e rendetevi conto, e cercate... se trovate un uomo, se ce n'è uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verità, e io lo perdonerò"(Gr. 5:1). Il risultato di questa ricerca, però, è disperante, ed è stato registrato nella Bibbia:"non c'è alcun giusto, neppure uno. Non c'è alcuno che abbia intendimento, non c'è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c'è alcuno che faccia il bene, neppure uno"(Ro. 3:10-12). Tutti, come dice la Bibbia sono sotto peccato(Ro. 3:9).

Dio però intende creare nuovi cieli ed una nuova terra, e questo nuovo ordine di cose è già comparso in questo mondo nella persona di un uomo nuovo, di un nuovo Adamo, Colui nel quale Iddio veramente si compiace. Questo uomo nuovo manifestava un diverso modo di pensare, di parlare e di agire, incompatibile con l'andazzo di questo mondo e chiamava intorno a Sé uomini e donne per trasformarli radicalmente con l'opera efficace dello Spirito di Dio e coinvolgerli nel nuovo mondo di Dio. Per questo il mondo Lo ha odiato e rabbiosamente lo ha respinto, togliendolo di mezzo come un corpo estraneo, dandogli la morte.

L'opposizione del mondo e la morte, però, non lo potevano vincere. Egli è risorto ed ancora oggi Egli chiama uomini e donne e dice loro: "Salvatevi da questa perversa generazione"(At. 2:40). Questi è il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo: unire la nostra vita intimamente a Lui con il ravvedimento e la fede, significa essere salvati dal giudizio che sta per abbattersi su questo mondo e ricevere la grazia di poter partecipare al nuovo mondo che Dio creerà e che è stato inaugurato in Cristo; significa ricevere lo Spirito di Dio in noi che ci rigenera a nuova vita.

Vorrei così chiedervi: a quale tipo di mondo appartenete voi? Al mondo che Dio ha inappellabilmente condannato e che Egli spazzerà via, oppure al nuovo mondo di cui il Salvatore Gesù Cristo è la primizia? In voi opera lo spirito di questo mondo che andrà in perdizione o lo Spirito che Dio dona ad ogni discepolo di Gesù?

Io vi scongiuro di unire la vostra vita intimamente al Salvatore Gesù Cristo tramite il ravvedimento dal vostro passato e la più totale fiducia in Lui e troverete la grazia della salvezza. Egli vi purificherà con il suo stesso sangue versato per la vostra salvezza da tutto ciò che contamina la vostra vita e vi rende inaccettabili a Dio, dandovi uno Spirito nuovo.

Molti oggi si professano cristiani. Molti si fanno imporre il nome di Cristo al momento del battesimo e si fanno iscrivere nei registri di una chiesa cristiana. Come dice però il nostro testo: "se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui". Possiamo vantare nella nostra vita molte cose: l'aver formalmente partecipato a dei riti religiosi, appartenere ad una chiesa, essere delle brave persone... ma se non abbiamo lo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui. Avete voi lo Spirito di Cristo?

Se avete lo Spirito di Cristo questo si dovrà manifestare molto chiaramente, perché penserete come Cristo, parlerete come Cristo ed agirete come Cristo. L'apostolo dice: "Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: 'Gesù è anatema'; e che altresì nessuno può dire 'Gesù è il Signore', se non per lo Spirito Santo"(1 Co. 12:3). Si, nessuno che abbia veramente lo Spirito di Cristo oserebbe mai bestemmiare, ignorare o disprezzare Cristo, ma lo onora con la sua fede e la sua ubbidienza, mettendolo al primo posto nella sua vita. Chi ha lo Spirito di Cristo dice "Gesù è il Signore" e lo dimostra nei fatti: ricevere lo Spirito di Cristo è assolutamente indispensabile per ciascuno di noi. Quali sono le caratteristiche dello Spirito di Cristo? Significa avere...

Le caratteristiche dello Spirito di Cristo

1. Il carattere di Cristo. Avere lo Spirito di Cristo significa tendere a formare in noi il carattere stesso che manifestava il Salvatore Gesù Cristo. Il vero cristianesimo, infatti, è Cristo che dimora in noi.

Che meraviglioso e desiderabile carattere aveva il Salvatore Gesù Cristo! Era mansueto ed umile di cuore. I bambini, che di solito evitano un uomo rude e severo amavano stare in Sua compagnia. Gli invalidi, che di solito rabbrividiscono al tocco di qualcuno, gli chiedevano di imporre le mani sulle loro ferite. Il suo passo non avrebbe disturbato alcuno che riposasse. La calma del Suo sguardo ispirava serenità e pace.

Guardatelo poi quanto sempre fosse pronto a sacrificare sé stesso per il bene degli altri. Un giorno era molto stanco per il lavoro della giornata, ed avrebbe avuto bisogno di un meritato riposo. Quando finalmente trova un pacifico giardino in cui riposare, arriva una folla di gente bisognosa che desiderava il Suo aiuto e Lui, invece di mandarla via, ancora si preoccupa dei loro bisogni. Nella Sua vita prima c'erano gli altri, e poi Sé stesso.

Guardatelo poi come combatte contro la menzogna, l'ingiustizia e l'ipocrisia! Egli non teme L'opposizione dei malvagi pur di far trionfare la verità, la giustizia e la trasparenza, in ogni ambito della società in cui viveva. Questo, e altro, è lo Spirito di Cristo, e il vero cristiano desidera avere nella sua vita questo stesso carattere. Senza questo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui e siamo ancora perduti, quali che siano le forme di cristianesimo che noi manifestiamo.

2. Uno Spirito di preghiera. Avere lo Spirito di Cristo significa praticare la devozione che Cristo aveva verso Dio Padre. Il Signore Gesù era in intima comunione con Dio Padre. Sentiva il bisogno costante di rapportarsi a Lui nel culto e nella preghiera. Aveva fame e sete di conoscere la Parola e la volontà del Padre.

Oggi invece si vive come se Dio non esistesse. Pochi avvertono la necessità di essere in pace con Dio ed in rapporto cosciente con Lui. La preghiera per molti è l'ultima risorsa quando la situazione è davvero disperata... e non il normale "respiro dell'anima" come dovrebbe essere. Noi però possiamo trovare la migliore realizzazione di noi stessi solo quando siamo in comunione con Dio. Avere lo Spirito di Cristo significa amare pregare, e pregare spesso. Significa desiderare ardentemente conoscere Dio ed avere rapporto cosciente con Lui. Significa amare il culto verso Dio, privatamente e insieme al Suo popolo. Significa desiderare leggere e meditare la Sua Parola e trovare in essa il proprio piacere. Senza questo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui e siamo ancora perduti, quali che siano le forme di cristianesimo che noi manifestiamo.

3. Uno Spirito di ubbidienza. Avere lo Spirito di Cristo significa avere lo stesso Spirito di ubbidienza a Dio che caratterizzava la vita del Salvatore Gesù. Il suo motto era: "Vengo o Dio per fare la Tua volontà", e "Non la mia volontà si compia, ma la Tua". Gesù diceva questo in preghiera prima di essere arrestato, processato e condotto a morire inchiodato su una croce. Lui avrebbe ben voluto evitare questa fine e vivere una vita più comoda, ma volentieri si è piegato alla volontà rivelata di Dio, sapendo che essa sola era santa, buona e giusta. Lo Spirito di Cristo è ubbidienza a Dio, e proprio l'ubbidienza Gesù l'aveva resa come l'unica verifica dell'autentico discepolo Suo. Chiediamoci: la volontà rivelata di Dio è al primo posto nella nostra vita. Siamo noi pronti ad ubbidire al Signore costi quello che costi? Senza questo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui e siamo ancora perduti, quali che siano le forme di cristianesimo che noi manifestiamo.

4. Uno spirito di solidarietà. Avere lo Spirito di Cristo significa avere la stessa sensibilità che Cristo aveva per la situazione ei i bisogni altrui, chiunque fossero. Egli soffriva intensamente per la miseria morale, spirituale e materiale di chi Lo circondava e se ne faceva sempre carico adoperandosi per sanarla. Consolava gli afflitti, guariva coloro che erano ciechi, sordi, invalidi, guariva chi era malato nel corpo, nella mente e nello spirito. Egli era la vivente testimonianza di un nuovo mondo senza più afflizione, lutto, dolore. Sapeva simpatizzare della situazione altrui: abbiamo noi lo stesso Spirito di solidarietà verso il nostro prossimo, oppure siamo chiusi in noi stessi e cerchiamo solo il nostro tornaconto ...e poi gli altri si arrangino? Senza questo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui e siamo ancora perduti, quali che siano le forme di cristianesimo che noi manifestiamo.

5. Uno spirito di salvezza eterna. Gesù non solo era sensibile dei bisogni materiali di chi lo circondava, ma anche dei bisogni spirituali. Lui piangeva nel vedere la grettezza delle persone proiettate solo nel presente, dimentichi completamente della propria salvezza eterna. Quante persone che Gesù incontrava che erano solo attaccate ai soldi ed al proprio lavoro, completamente inconsapevoli di essere perdute, eternamente perdute davanti a Dio! Che tristezza vedere persone che non si occupavano minimamente della salvezza della propria anima e cieche rispetto al loro destino eterno di terribili sofferenze dell'inferno davanti a loro. Egli diceva: "Ma che ne ricavate se guadagnate il mondo intero e poi perdete la vostra anima? A che vi servirà tutto il vostro lavoro, i vostri soldi, le vostre fatiche!? A nulla!". E non aveva paura di considerare persone così solo degli stolti, degli stupidi e ciechi irresponsabili! Allora apriva loro gli occhi rendendoli consapevoli che un giorno avrebbero dovuto comparire di fronte al tribunale di Dio! Per questo Gesù mandava i Suoi discepoli ad evangelizzare per il mondo! Quanta gente disperatamente cieca doveva giungere a vedere la loro vera condizione. Ogni autentico discepolo di Gesù ha la stessa preoccupazione evangelistica. Ce l'avete voi? Avere lo Spirito di Cristo ci porta ad interessarci della salvezza eterna del nostro prossimo. Senza questo Spirito di Cristo non apparteniamo a Lui e siamo ancora perduti, quali che siano le forme di cristianesimo che noi manifestiamo.

Conclusione

"Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui...". Non so a voi, ma a me questa frase della Scrittura colpisce e preoccupa non poco, perché se io, nella mia vita, non ho lo Spirito di Cristo, non sono veramente un cristiano e sono perduto per sempre. Mi preoccupa tanto, questa frase, da spingermi a fare un profondo esame di coscienza e da prendere subito le misure necessarie per sovvenire a questa mancanza, se fossi in questa situazione, e a non dare pace a Dio, in preghiera, finché Egli non mi abbia dato questo Spirito! Sono questi pure i vostri sentimenti? Prego il Signore che lo siano, perché se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui!

Voglio conoscere Cristo sempre meglio per conoscere il Signore Iddio, voglio giungerlo ad amarlo con tutto il mio cuore, voglio conoscere bene la Sua Parola, voglio ubbidirgli, voglio coltivare un interesse in Lui ed un vero rapporto con Lui, voglio essere unito a Lui, voglio avere la Sua mente, voglio essere reso una nuova creatura. Voglio essere incluso nella nuova creazione che Egli ha inaugurato e che fedelmente porterà a compimento. Non voglio essere coinvolto nel disastro e nel giudizio inappellabile di questo mondo! E' questo il vostro stesso sentimento? Vorrei tanto che lo fosse, perché se uno non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui!

(Paolo Castellina, 20 Maggio 1994. Tutte le citazioni, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Diodati", ediz. La Buona Novella, Brindisi, 1991).

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