Il valore e la funzione della Chiesa di
Cristo
Introduzione
Oggi la parola "chiesa" ha assunto sempre di più una connotazione negativa. Attraverso radio, televisione, stampa, e di riflesso nelle conversazioni che si tengono nei luoghi pubblici, si respira sempre di più un'aria di ostilità verso tutto ciò che la parola "chiesa" rappresenta. Tipici sono i mormorii di disapprovazione e i fischi rivolti nei dibattiti televisivi contro i cristiani convinti che magari "osano" esprimere le loro convinzioni, soprattutto quando vanno contro le opinioni oggi più affermate e di moda.
E' vero che questo atteggiamento ostile è stato purtroppo spesso promosso da molti cosiddetti credenti e rappresentanti di chiese che davano la cattiva testimonianza di comportamenti incoerenti e degni di biasimo, ed è vero che molti cosiddetti cristiani sono molto lontani dalla buona fama che godevano i primi cristiani che, seppure molto anticonformisti, "godevano il favore di tutto il popolo"(At. 2:47).
Venti secoli sono passati dalla comparsa in terra della figura di Gesù di Nazareth ed è logico che gran parte del cristianesimo, dopo tanto tempo, si sia corrotto e anche molto.
E' difficile così far comprendere oggi come la parola 'chiesa', e tutto ciò che essa rappresenta, sia qualcosa di bello, di buono e di desiderabile, e tale può essere quando essa è vissuta fedelmente con i contenuti e nello spirito dei primi cristiani. E' sorprendente infatti vedere quante idee distorte vi siano a proposito della chiesa. Chiesa, infatti, nel suo senso originario, non è un edificio di mattoni, né una strana istituzione o potere lontana da noi e dai nostri interessi, buona solo per distribuire, come in un supermercato, i servizi che a noi fa comodo di chiederle.
Una volta però liberata dalle scorie e dalle impurità può apparire in tutto il suo splendore ciò che il Signore Gesù intendeva quando aveva istituito la chiesa cristiana. E' quanto vedremo oggi, esaminando quanto la prima e più importante affermazione che Gesù ha fatto a proposito della chiesa.
Eccone il testo: Evangelo secondo Matteo, cap. 16 dal versetto 13 al 20.
Il testo
"Poi Gesù, giunto dalle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?". Ed essi dissero: "Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti". Egli disse loro: "E voi, chi dite che io sia?". E Simon Pietro, rispondendo, disse: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù, rispondendo, gli disse: "Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli". Allora egli ordinò ai suoi discepoli di non dire ad alcuno che egli era Gesù, il Cristo. Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme, e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno. Allora Pietro lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo, dicendo: "Signore, Dio te ne liberi; questo non ti avverrà mai". Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: "Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini"(Mt. 16:13-23).
Questo brano contiene proprio la prima e la più importante affermazione che il Signore Gesù ha fatto sulla chiesa. Qualunque altra cosa gli apostoli abbiano detto sulla chiesa, è fondamentalmente compreso nei concetti che qui ci vengono presentati: il suo fondamento, la sua formazione, la sua famiglia, il suo futuro e la sua funzione.
I. La fede cristiana e il Fondamento della Chiesa
Il primo concetto che ci comunica questo testo è che la chiesa cristiana è un edificio spirituale che si poggia su un fondamento del tutto particolare. Gesù dice: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa". La stabilità di tutto l'edificio 'chiesa', infatti, dipende dal tipo di fondamento sul quale poggia, che ne determina la sua identità e funzione. Che cos'è questo fondamento?
Il contesto del brano biblico in cui si trovano queste espressioni riguarda la particolare identità di Gesù di Nazareth. Gesù desidera sapere se i Suoi discepoli bene intendano chi Lui sia. "Chi dice la gente che io sia?" Gesù chiede loro. Ed essi rispondono: "Alcuni dicono che tu sei un grande profeta, altri che un grande maestro di vita e di religione...". Oggi si risponderebbe pure in decine di modi diversi.
"E voi, chi dite voi che io sia", chiede Gesù ai Suoi discepoli. Per associare la propria vita al movimento di Gesù, infatti, è necessario essere ben coscienti di chi sia in verità Colui che chiamiamo Maestro, Signore, Salvatore: guai ad accontentarci a "quel che se ne dice" o ad accreditare la sapienza di questo mondo!
Pietro così risponde: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", un'espressione questa che riassumeva come Gesù di Nazareth è il Figlio di Dio per eccellenza, Colui che, parte integrante dell'Essere divino, è sceso in questo mondo per diventare, Egli il solo autorizzato, o Cristo, il Salvatore di coloro che a Lui si affidano.
Non si trattava di un'opinione di Pietro, questa, ma di un'autentica rivelazione che proveniva da Dio e che era stata ispirata al suo cuore, un dato di fatto, corrispondente alla verità. Ecco la "roccia", stabile ed inamovibile sulla quale sarà poggiata la chiesa cristiana: il pubblico riconoscimento che Gesù non è uno qualunque, ma Colui che Dio ha mandato per salvare la razza umana dal peccato che la condanna inesorabilmente.
E Simone, che ha fatto questa chiara confessione di fede, viene soprannominato "Pietro", cioè uomo che ha poggiato i suoi piedi saldamente sulla roccia della precisa identità di Gesù di Nazareth. Di uomini come lui sarà edificata la casa spirituale che è la chiesa cristiana, uomini che hanno investito tutta la loro vita nella verità che Gesù è il Salvatore della razza umana, nonostante quello che altri di Lui possano dire.
Quando l'apostolo Pietro predica a Gerusalemme il suo primo sermone nel giorno di Pentecoste, e si costituisce per la prima volta la chiesa cristiana, esso è centrato esclusivamente sulla persona e l'opera di Cristo. L'appello all'uditorio è chiaro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù per il perdono dei peccati..."(At. 1:38), come altrettanto fondata su Cristo è la risposta: "Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Essi erano perseveranti per seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere"(At. 2:41,42).
Cristo Gesù è l'unico fondamento ed elemento determinante della chiesa. L'apostolo Paolo scrive: "perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo"(1 Co. 3:11).
II. La fede cristiana e la Formazione della Chiesa
Gesù disse: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa". E' un fatto vitale l'osservare che Cristo non solo è il fondamento della chiesa, ma anche il suo costruttore ed architetto. Quello che Pietro insegnerà più tardi non lascia a questo riguardo spazio alcuno a dubbi: "Anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale"(1 Pi. 2:5). Egli poteva rammentare come fosse stato Dio stesso a rivelare al suo cuore che il Signore Gesù era "il Cristo, il Figlio del Dio vivente", il fondamento su cui poteva poggiare la sua fede.
Come conseguenza di questa confessione, il Signore Gesù lo aveva reso "pietra vivente" nella formazione della Sua chiesa. Sia la rivelazione che la realizzazione del progetto chiesa era opera di Dio: non era stata iniziativa di Pietro né comprendere la vera identità di Cristo né ideare ed organizzare la chiesa.
Cristo ha continuato a fare lo stesso nel corso dei secoli, rivelando sé stesso a uomini e donne ed a organizzare comunità cristiane, ad edificare la Sua chiesa con "pietre viventi". La tragedia è che la chiesa moderna, in molti casi, invece di pietre viventi, invece di persone spiritualmente rigenerate da Dio, viene edificata da legno secco -da semplici nomi su qualche registro i cui proprietari non hanno alcun rapporto vivente con il Signore Gesù Cristo, che ne sta alla base.
Quando Pietro predicò il giorno di Pentecoste aveva messo molto bene in chiaro che per diventare membri del corpo della chiesa cristiana era requisito il ravvedimento, la remissione dei peccati e la rigenerazione. A coloro che erano stati compunti nel cuore dopo aver ascoltato la sua predicazione, Pietro aveva detto: "Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo"(At. 2:38). Ecco il modo in cui Cristo ancora oggi edifica la Sua chiesa. Possiamo chiederci: Vi siete voi ravveduti? Siete stati perdonati? Avete ricevuto voi il dono dello Spirito Santo?
Per una chiesa il luogo o la forma del culto è secondario: i principi di formazione di una chiesa rimangono gli stessi che sono annunciati in questo testo. Cristo edifica la Sua chiesa sulla base dell'opera che Egli ha compiuto, sulla verità della Sua inerrante Parola, e sulla potenza efficace del Suo Spirito. Il resto può variare, ma questi assoluti rimangono costanti ed essenziali fino al giorno in cui il proposito di Dio per la Sua chiesa sarà completamente realizzato.
III. La fede cristiana e la Famiglia della Chiesa
Gesù disse: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa". L'uso della parola "chiesa" era un termine rivoluzionario nel ministero del Maestro. Fino ad allora i Suoi discepoli avevano visualizzato un regno che sarebbe venuto, con Cristo come Re e con loro come ufficiali di alto grado nel Suo governo. Ora però Gesù dichiara: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa", intendendo per 'chiesa' la famiglia, la comunione di coloro che sono stati chiamati, convocati a farne parte.
La chiesa è stata definita come "una società di peccatori a cui è stata fatta grazia", e il fatto sorprendente della chiesa, nel corso dei secoli, è stato proprio questo: che essa è una società di uomini e donne, bambini e bambine, che sono stati chiamati a far parte di una famiglia del tutto speciale che gode della vita, dell'amore e della libertà di Cristo.
Secondo il Nuovo Testamento la vera chiesa non è un corpo che includa tutti senza alcun particolare requisito, ma un corpo esclusivista che riconosce fra i suoi membri solo coloro che hanno fatto esperienza di conversione a Gesù Cristo e che a Lui hanno consapevolmente dedicato tutta la loro vita. La chiesa è senz'altro inclusiva per composizione, perché in essa si accoglie gente di ogni classe, colore e paese. Dopo che i suoi critici hanno scagliato contro la chiesa di Gesù Cristo tutti i loro insulti, essa rimane una comunione di persone forse fra le più felici e serene del mondo!
Un giorno chiesero ad un giovane pastore: "Lei è pastore di una chiesa forte?". "Si", fu la sua risposta immediata. "Quanti membri ha?" gli fu chiesto. "Trenta!". "Trenta? Sono forse ricchi?". "No, rispose il pastore. "Molti di loro sono poveri". "Allora come può dire che si tratti di una chiesa forte?". La risposta di quel pastore era significativa. Disse: "Perché sono zelanti, devoti, in pace, si amano l'un l'altro, seguono in ogni cosa la Parola di Dio, sono perseveranti nella preghiera, e si adoperano nell'opera del Signore. Una tale chiesa è forte, sia che abbia trenta membri o ne abbia 300!".
IV. La fede cristiana e il Futuro della Chiesa
Gesù disse: "sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere". Che cosa intendeva dire Gesù con questa strana espressione? Letteralmente 'porte dell'inferno' può essere tradotto 'porte dell'Ades, cioè 'del mondo invisibile'. L'idea che sta dietro a queste espressioni è quella della morte, della disperazione, del peccato. Né il peccato, né la disperazione, né la morte potranno prevalere contro la chiesa di Cristo. La ragione per cui questi tre terribili e misteriosi fatti dell'universo non possono prevalere contro la chiesa di Gesù Cristo è che Gesù Cristo stesso ha vinto il peccato, la disperazione e la morte.
L'Evangelo ci dice che: "Cristo è morto peri nostri peccati... che fu sepolto", ma che, come il vero Sansone, "risuscitò il terzo giorno" scardinando le porte dell'inferno, e trionfando una volta per sempre su questa terribile trinità.
Il futuro della chiesa di Cristo risplende di gloria. L'evangelista Giovanni la contempla in visione come "la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso a Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo"(Ap. 21:2). In quel giorno, ci assicura Paolo, la chiesa comparirà davanti a Lui "gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile... santa ed irreprensibile"(Ef. 5:27).
Il mondo potrà anche ridere e prendersi gioco ora delle divisioni della chiesa, i suoi difetti e le sue sconfitte. Gesù però ha promesso che "le porte dell'inferno non la potranno vincere". No, la chiesa che consiste di coloro che confessano Cristo in verità, come dice Pietro, non cesserà mai, checché ne dicano le statistiche e le proiezioni. Cristo è risorto ed è vivente e preserva la comunità dei Suoi fedeli fino alla fine.
V. La fede cristiana e la Funzione della Chiesa
"Sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli". Sebbene queste parole siano state originalmente rivolte a Pietro, esse rimangono vere per ogni discepolo di Cristo, antico e moderno. Sono parole che indicano quale sia la vera funzione della chiesa.
Internamente la funzione della chiesa è quella di aprire i tesori
della verità e metterle a disposizione di una comunità di persone che rendono
culto a Dio, che operano per la Sua causa e Lo servono. Quest'idea è implicita
nelle parole: "io ti darò le chiavi del regno dei cieli".
Ogni scriba ebraico, istruito ed autorizzato ad insegnare ai suoi fratelli in fede, riceveva dai suoi insegnanti e superiori una chiave che simboleggiava la conoscenza che aveva acquisito. Da allora l'avrebbe tenuta appesa alla cintura, o cucita al vestito come segno visibile della sua autorità e della sua capacità di aprire i forzieri dei tesori della verità.
Non è meraviglioso pensare che persino il membro più semplice della Chiesa di Gesù Cristo abbia l'autorità ed il diritto di aprire i forzieri dei tesori della verità divina. "Ogni scriba ammaestrato per il regno dei cieli è simile ad un padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie"(Mt. 13:52). Pietro aveva messo questi tesori a disposizione dei Giudei e poi anche ai pagani. Oggi i seguaci di Gesù hanno lo stesso privilegio e responsabilità.
Se la chiesa potesse parlare potrebbe dire: "Io sono il deposito dell'eredità spirituale dell'uomo. Io sono la portatrice dell'Evangelo di Cristo. Io sono la custode delle tue speranze più profonde. In me c'è amore e verità, ispirazione ed istruzione, gioia e piacere, aiuto e forza. In un mondo caotico io posseggo la risposta del suo più grande bisogno. In me c'è la promessa di un domani.
Esternamente la funzione della chiesa è quella è di esercitare sul mondo un'influenza o di legare oppure di sciogliere. Era pure questo il linguaggio delle scuole ebraiche. "Legare" significa proibire; "sciogliere" significa permettere.
Così, con una funzione sia negativa che positiva, la funzione della chiesa è quella di rendere noto al mondo che Dio è giustizia ed amore; che Dio proibisce, come pure che Egli perdona. Troviamo così che dovunque il cristianesimo sia fiorito la chiesa ha sempre rappresentato una coscienza critica che metteva in crisi come pure un Cristo che perdona nella società umana, tutti coloro che si ravvedono e credono in Lui.
Il compito della Chiesa di Gesù Cristo è quello di diffondere il messaggio del "Cristo che perdona" nelle nostre Gerusalemmi, Giudee, Samarie, e fino all'estremità della terra: Il nostro motto deve essere "Ciascuno ne raggiunga uno". Ogni membro della chiesa di Gesù Cristo deve essere Suo testimone.
Un missionario nella Nuova Guinea era ritornato a casa dopo molti anni di servizio. Un suo amico gli aveva detto: "Che cos'hai trovato in Nuova Guinea nella tua missione?". "Trovato? Ho trovato qualcosa che sembrava più disperante che se fossi stato mandato in una giungla in mezzo alle tigri... Era gente così degradata che sembravano totalmente privi di senso morale. Erano peggio che bestie. Se una madre portava un bambino, e questo cominciava a piangere, lo avrebbe gettato in un fosso e lasciato li a morire. Se un uomo avrebbe visto suo padre rompersi una gamba, l'avrebbe lasciato sul bordo della strada a morire. Erano privi di qualunque senso di compassione". "E come hai predicato a gente così?". "Predicato? No, io ho vissuto. Quando vedevo un bambino piangere lo raccoglievo e lo confortavo. Quando vedevo un uomo con una gamba spezzata, gliela aggiustavo. Quando vedevo gente in distretta, mi prendevo cura di loro. Si, mi sono preso cura di questa gente. Ho vissuto in quel modo. E la gente ha cominciato a venire da me e a dirmi: 'Che cosa significa tutto questo? Perché fai questo?'. E' stato allora che ho avuto l'opportunità di annunciare loro l'Evangelo". "E hai avuto successo?". "Quando me ne sono andato, io vi ho lasciato una chiesa!".
Conclusione
Si possono udire tante cose a proposito della chiesa, e multiformi sono le istituzioni che portano più o meno legittimamente questo nome. A noi però deve importare solo ciò che di essa dice la Parola di Dio, e a quello dobbiamo tendere.
Forse una certa istituzione ecclesiastica non ci soddisfa: non dobbiamo avere alcun timore di combatterla per riformarla, oppure ad abbandonarla per costituirne una nuova: l'importante è desiderare che sia realizzato ciò che il Signore Gesù aveva previsto e promosso come buono e giusto. Solo questo potrà rivelarsi per noi pienamente soddisfacente, solo questo potrà garantirci la benedizione del Signore; solo a questo saranno applicate le promesse di Gesù che niente e nessuno mai potrà distruggerla.
Indubbiamente le parole di Gesù costituiscono per noi una sfida che dobbiamo raccogliere come tale. Fino a che punto voi comprendete il fondamento, la formazione, la famiglia, il futuro e la funzione della chiesa nelle sue implicazioni per la vostra vita, come il Signore Gesù l'aveva inteso? Domandiamoci: siamo noi le pietre viventi dell'edificio il cui fondamento è Cristo, la Roccia?
(Paolo Castellina, 16 aprile 1994. Tutte le
citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione
"Nuova Diodati", ediz. La Buona Novella, Brindisi 1991).