Introduzione
La mentalità moderna ha eliminato
dai propri orizzonti il concetto di 'peccato'. E' una categoria del passato, ci
dicono, una categoria concettuale da cancellare dai nostri vocabolari. Gli
psicanalisti moderni si adoperano per eliminare dai loro clienti "inutili
sensi di colpa", quelli magari "indotti dalla religione"...
In un certo senso questa è una
battaglia condivisa anche dal Salvatore Gesù Cristo, del quale la Bibbia dice: "Cristo
è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di sé
stesso" (Eb. 9:26). Annullare il peccato? Si, Cristo è venuto per
annullare il peccato, ...ma con l'unica differenza che egli non elimina il
peccato negandone l'esistenza ma distruggendo il temibile potere che esso ha
sull'essere umano. Il Signore Gesù non elimina il peccato come chi scopa via la
polvere nascondendola sotto il tappeto... ma ha operato efficacemente per
eliminare il peccato per chiunque si affida alla Sua opera fino al sacrificio
di Sé stesso, e questo affinché il peccato non distruggesse la vita umana.
Oggi analizzeremo così: quale sia
la gravità del peccato, chi sia Colui che può effettivamente eliminarlo,
perché è stato necessario che Egli per questo sacrificasse la Sua vita, e
quanto grande sia l'efficacia della Sua opera.
I. Un male gigantesco
Che cos'è il peccato? 'Peccato' è
un crimine commesso contro la sovranità di Dio, una ribellione contro il Re dei
re, la trasgressione e violazione della Sua legge. La parola 'peccato' al
singolare è il concentrato di tutto ciò che di sporco, orribile e disgustoso è
stato commesso o omesso contro la santa volontà di Dio, in pensiero, parole ed
opere, con tutte le sue letali conseguenze.
Il peccato è in ciascuno di noi:
tutti l'abbiamo commesso, tutti ne siamo contaminati. Dice la Bibbia: Cristo
Gesù è venuto per eliminare, per portar via questo immenso cumulo di orribile,
nauseabonda ed inquinante spazzatura morale in cui noi tutti sguazziamo, per
allontanarci da essa e ripulirci. Non è forse una grazia stupefacente questa?
Si, se ci rendiamo conto di tutta la gravità del peccato che è pure in noi.
1. Il peccato ci rende
disgustosi, sgradevoli ed
odiosi agli occhi di Dio. Dio ama l'uomo come creatura, ma l'uomo come
peccatore Dio non lo può amare. Il peccato è ripugnante per Dio. Egli non può
guardare all'ingiustizia, all'iniquità, all'empietà senza odiarla: è contraria
alla Sua divina natura e solo suscita la sua giusta collera. Questo solo
dovrebbe far sorgere in noi orrore verso il peccato, perché, per conseguenza
d'esso, noi stessi siamo diventati odiosi e disgustosi per Dio. Poi:
2. Il peccato ci rende passibili
di castigo. Il peccato è
trasgressione della legge, e dove c'è legge vi sono anche giuste sanzioni per
chi la trasgredisce. Una legge che non comportasse sanzioni per i suoi
trasgressori sarebbe del tutto inefficace. Dio non tollera che la Sua giusta
legge venga infranta impunemente. Dove c'è peccato, vi deve essere pure il
castigo: è un principio elementare di giustizia. Il peccato è un affronto
all'infinita maestà di Dio e chi lo commette lo deve pagare duramente. "L'anima
che pecca morirà"(Ez.18:4), dice la Scrittura. Non c'è
perdono a buon mercato davanti a un Dio di perfetta giustizia. Il solo pensiero
della gravità del peccato e della corrispondente pena dovrebbe farci tremare.
3. Il peccato ci chiude ogni
porta di speranza. Il
colpevole non può in alcun modo stare alla presenza di Dio in questo stato.
Prima di comparire davanti a Lui egli deve essere purificato da ogni colpa e
trasgressione. In paradiso non entrerà nulla di contaminato, e fintanto che non
sarà debitamente trattata la nostra personale colpevolezza ne saremo esclusi
per sempre. La via che ci condurrebbe alla presenza di Dio è ostruita
dall'enorme ed orribile cumulo di spazzatura del nostro peccato, e fintanto che
esso non viene rimosso, saremo perduti, perduti per sempre.
Soltanto quando saremo
perfettamente coscienti di tutta la gravità del peccato che ci separa da Dio
non apprezzeremo mai a sufficienza come "Cristo è stato manifestato per
annullare il peccato mediante il sacrificio di sé stesso".
II. Il protagonista di questa
grande opera
In secondo luogo, dopo aver parlato
della gravità di questo immenso fardello di peccato, vediamo chi è che ha il
potere di rimuoverlo. Lo possiamo fare noi? No: in questo consiste la nostra
tragica situazione. Il versetto dice: "Alla fine delle età Cristo
è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di sé
stesso"(Eb. 9:26).
1. La Sua identità. Chi era Cristo? Egli è Dio vero da Dio
vero. Colui contro il quale il peccato è stato commesso, Colui che
giudicherà i vivi ed i morti, Egli è venuto per rimuovere il peccato. Questo
non ci conforta?
E' il Figlio di Dio che ha voluto
caricarsi di quest'opera erculea. Il nostro non è più un caso disperato. Se
qualcun altro avesse provato a realizzare quest'opera avrebbe fallito
miseramente. Essa viene realizzata da Colui per il quale nulla è impossibile.
2. Le Sue referenze. Era qualificato per farlo? Si, al massimo
grado. Non era un dilettante che voleva fare una prova: è Colui che dall'eternità
Dio ha stabilito come perfettamente adeguato al caso.
Il Salvatore che predico non è
un'invenzione della mia fantasia. Egli solo ha avuto la precisa autorizzazione
a diventarlo. "Dio ha mandato Suo Figlio per essere l'espiazione per i
nostri peccati"(1 Gv. 4:10).
Nessun altro personaggio della
storia umana avrebbe avuto la capacità, né ha mai ricevuto il preciso incarico
di essere il Salvatore del mondo. Disse Gesù: "Io sono il buon
pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore... come il Padre
conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore...
Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e
il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre
mio"(Gv. 10:11,15,18).
Cristo Gesù è Colui che
dall'eternità è stato stabilito da Dio come il mezzo per cui la creatura umana
si sarebbe potuta salvare dal peccato, Egli è "l'Agnello che è stato
ucciso fin dalla fondazione del mondo"(Ap. 13:8).
Colui che Dio ha mandato, che Dio
ha qualificato, che Egli stesso è Dio, è Colui che ha intrapreso un compito che
poteva perfettamente portare a termine.
3. Manifestato nella storia. Il Cristo però non è un personaggio del mito
o della fantasia. Non è una pia aspirazione umana, ma è stato un personaggio della
storia, chiaramente identificabile. Nato al tempo dell'imperatore romano
Augusto, morto su una croce il Palestina sotto Ponzio Pilato. I suoi
discepoli lo avrebbero annunciato in questi termini: "Voi sapete ciò
che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il
battesimo che Giovanni predicò: come Dio abbia unto di Spirito santo e di
potenza Gesù di Nazareth, il quale andò attorno facendo del bene e sanando
tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui. E noi
siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in
Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno. Ma Dio lo ha
risuscitato il terzo giorno e ha fatto si che si manifestasse... Ora egli ci ha
comandato di predicare... e di testimoniare che Egli è colui che Dio ha
costituito Giudice dei vivi e dei morti. A lui rendono testimonianza tutti i
profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati, mediante il
suo nome"(At. 10:37-43).
III. Il sacrificio di Sé stesso
Esaminiamo ora come Cristo Gesù,
per eliminare il peccato, abbia dovuto fare uno speciale sacrificio: il
sacrificio di Sé stesso. "Cristo è stato manifestato per annullare il
peccato mediante il sacrificio di sé stesso".
Non c'è mai stato alcun altro modo
per annullare il peccato se non un sacrificio. La Bibbia non parla di altri
modi, né troviamo nel mondo alcun'altra religione che non contempli sacrifici
per espiare il peccato. Evidentemente Dio ha inciso questa legge nella coscienza
di ogni essere umano.
1. Ha offerto Sé stesso. Per espiare il peccato umano, sull'altare,
Cristo ha portato un sacrificio. Ha sacrificato forse pecore o buoi? No. Ha
sacrificato forse solo una parte dei suoi beni? Una parte del suo tempo? No. Ha
sacrificato Sé stesso totalmente per questa causa: tutto quello che Lui era in
Sé stesso l'ha sacrificato per noi. Si ode parlare dei sacrifici che i genitori
fanno per i loro figli, dei sacrifici che l'amico fa per il suo amico. Cristo
però, Dio con noi, sacrifica tutto Sé stesso per gente nemica ed ostile! Che
amore, che infinita pietà, sacrificare Sé stesso per gente come noi che tutto
merita meno che questo!
2. Solo il Suo sacrificio vale. Cristo ha annullato il peccato con il
sacrificio di Sé stesso, non con i sacrifici offerti dalla Sua chiesa, non con
il sacrificio dei martiri, non offrendo un ostia consacrata e del vino. Non
dobbiamo aggiungere nulla al sacrificio di Cristo. Cristo non annulla il
peccato con le tue lacrime, il tuo dolore, i tuoi meriti, le tue elemosine, i
tuoi sacrifici. No, soltanto con il sacrificio di Cristo e null'altro. Non
dobbiamo aggiungere nulla ad esso: il sacrificio di Cristo ha un valore
immenso.
3. Un sacrificio cruento. Si tratta poi di un sacrificio cruento,
caratterizzato da spargimento di sangue. Cristo ha dato la sua vita. La
Bibbia dice: "Senza spargimento di sangue non c'è perdono dei
peccati"(Eb. 9:22). Cristo ha versato il Suo sangue. Che "la
vita della carne è nel sangue"(Le. 17:11) è vero per il
sacrificio di Cristo, perché senza spargimento di sangue non sarebbe valso a
nulla.
Nell'istituire la Santa Cena Gesù
ha detto: "Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è
sparso per molti"(Mr. 14:24). L'annullamento del peccato
venne realizzato da Cristo morendo al posto di peccatori. Cristo dice:
"Prendo io il castigo che il peccatore merita". Lo prende, lo porta
sulla croce. E' una verità fondamentale questa, sulla quale investire tutto ciò
che siamo. Se lo facciamo, saremo salvi. Cristo è morto per ciascuno che crede:
"Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Figlio, affinché
chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna"(Gv.
3:16).
Se riponi la tua più completa
fiducia in Cristo e in ciò che Lui ha compiuto per te, sei salvo, il tuo
peccato viene cancellato, per sempre. Non dovrai più pagare per esso: a causa
Sua ottieni vita eterna.
IV. Il grande risultato del Suo
sacrificio
Questo ci porta al nostro ultimo
punto: il grande risultato del sacrificio di Cristo. Cristo è stato manifestato
per annullare il peccato. Che cosa può significare questo? In primo
luogo che:
1. Cristo ha eliminato il
peccato quanto al suo potere di escludere gli uomini da Dio. L'essere
umano, con il suo peccato, ha reso il mondo così disgustoso ed odioso per Dio,
che Egli, al di fuori del sacrificio di Cristo, non avrebbe potuto più aver
rapporto con i suoi abitanti. Egli è infinitamente misericordioso, ma pure
infinitamente giusto, ed il mondo si è talmente corrotto da farlo esclamare
addirittura di essersi pentito di aver creato l'uomo. Ora, se Cristo non fosse
venuto, questo nostro mondo sarebbe dovuto andare in eterna rovina. Giovanni
Battista aveva però proclamato: "Ecco l'Agnello di Dio che toglie il
peccato dal mondo!"(Gv. 1:29), si, il suo intero fardello.
In Cristo esso è stato rimosso in un solo colpo, affinché Dio potesse aver
rapporti con la creatura umana, potesse mandare un'ambasciata di pace a questo
povero mondo colpevole, e potesse stabilire con questa razza colpevole termini
di grazia, di perdono e di pace. E' compiuto, e potete ringraziare Dio
per questo. Ma c'è di più.
2. Cristo ha eliminato il
peccato come causa di un giusto castigo sugli uomini. Quando Dio entra così
in rapporto con l'uomo troviamo che Cristo, per ogni credente ha eliminato la
necessità di un castigo sul peccato umano. Dio non può infatti punire due volte
per lo stesso crimine: deporre su Cristo le conseguenze del peccato, e poi
chiedere ancora a coloro per cui Cristo ha pagato come Sostituto un'espiazione
della pena sarebbe come richiedere un doppio pagamento, e questo non può
essere. Sarebbe una grossa ingiustizia indegna di un giusto Giudice. Se voi
credete in Cristo, Egli ha espiato la pena che voi avreste dovuto scontare.
Dice la Bibbia: "Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni,
schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è stato
su di lui e per le sue lividure noi siamo stati guariti"(Is.
53:5).
Se voi unite spiritualmente la
vostra vita a Cristo, è come se vi venisse consegnata una ricevuta con su
scritto: "Debito pagato". Inoltre:
3. Cristo ha eliminato il
peccato quanto al suo potere di condannare. Davanti alla santa legge di Dio
non possiamo che sentirci perduti e condannati. Se solo il Signore facesse
sentire a tutti tutto il peso di questa condanna sulla nostra coscienza! Se è
così, ascolta: "Ora dunque, non vi è alcuna condanna per coloro che
sono in Cristo Gesù"(Ro. 8:1). Tu sei un peccatore, ma il
tuo peccato non viene più imputato a te ma a Colui che Dio ha stabilito come
tuo Garante e Sponsor. I tuoi peccati sono stati deposti su Uno simile al capro
espiatorio di antica memoria.
Davide scrisse: "Beato
l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquità, e nel cui spirito non c'è
inganno"(Sl. 32:2). Il tuo peccato non ti condanna, Cristo
è stato condannato al tuo posto, vai in pace!
4. Cristo ha eliminato il potere
oppressivo del peccato, perché se il peccato è stato perdonato attraverso
il sangue dell'espiazione, allora giungiamo ad amare Cristo, e se amiamo Cristo
abbiamo sicuramente voltato le spalle al peccato: amare il peccato ed amare
Cristo sarebbe impossibile! Egli mi ha comprato, non sono più mio, ed ora vivo
per servire Cristo. Basta servire al peccato, ora servo alla giustizia. Egli mi
ha comprato dalla schiavitù al peccato versando il Suo prezioso sangue. Chi
altri avrebbe fatto di più per me? Servire al peccato non era altro che dura
oppressione con ingannevoli risultati!
5. Cristo ha eliminato
l'esistenza stessa del peccato. Dov'è finito il peccato per colui che crede
in Cristo? Michea dice: "Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri
peccati"(Mi. 3:6): non potranno più essere ripescati, anche
se qualcuno scandagliasse il mare per tutta l'eternità.
Dov'è sono finiti? "Quanto
è lontano il levante dal ponente, tanto egli ha allontanato da noi le nostre
colpe"(Sl. 103:12). Quant'è lontano il levante dal ponente?
Non è misurabile, come non c'è limite per noi allo spazio. Dio ha rimosso da
noi le nostre colpe altrettanto.
Un'altra impressionante espressione
è questa: "Hai gettato dietro le tue spalle tutti i miei peccati"(Is.
38:17). Dove sono le spalle di Dio? C'è forse qualche posto dietro a
Colui che è l'Onnipresente? No, i peccati spariscono nel nulla. Ascolta ancora:
"In quel tempo... si
cercherà l'iniquità di Israele, ma non ce ne sarà alcuna, e i peccati di Giuda,
ma non si troveranno"(Gr.
50:20). In questo modo
sarà annullato il peccato per tutti coloro che confidano nel Salvatore.
Daniele così descrive l'opera del
Messia: "...per far cessare la trasgressione, per mettere fine al
peccato, per espiare l'iniquità, per far venire una giustizia eterna"(Da.
9:24).
Se Cristo ha compiuto tutto questo
come non esultare di una grandissima gioia, come non lodare a gran voce chi ha
annullato il mio peccato? Non importa quanto neri siano i nostri peccati, se li
laviamo "nel sangue dell'Agnello", saremo più bianchi che neve perché
il Signore Gesù Cristo ha eliminato il peccato mediante il sacrificio di sé
stesso, ha cancellato i peccati di tutti coloro che ripongono fiducia in Lui.
Conclusione
Voi che mi ascoltate: avete fatto
vostra questa verità fondamentale? Non importa chi siate, quale sia la vostra
condizione sociale, la vostra chiesa o la vostra opinione politica: Cristo ha
annullato il vostro peccato? Avete voi confidato in Cristo solo per la vostra
salvezza? Se è così beati voi! Potete veramente esultare di gioia, perché avete
fatto la cosa più importante che voi potreste fare nella vita.
Prendete molto ma molto seriamente
la condizione della vostra anima davanti a Dio, prendete molto seriamente la
gravità del nostro comune peccato. Non ingannate voi stessi pensando di non
avere bisogno di un Salvatore. Non lasciatevi ingannare da chi dice che tutti
alla fine saranno salvati. Prendete seriamente il messaggio della Bibbia: non
ha mai ingannato nessuno. Avvaletevi ora dell'unico strumento che dall'eternità
è stato messo a nostra disposizione da Dio per risolvere il problema del nostro
peccato, per annullarlo, eliminarlo, rimuoverlo definitivamente: la persona e
l'opera di Gesù Cristo, il Suo sacrificio espiatorio sulla croce per tutti
coloro che con fede e con ravvedimento vanno a Lui.
A Cristo gesù sia ogni onore, e
gloria, e benedizione, per sempre! Amen.
[Paolo Castellina,
31 marzo 1994. Tutte le citazioni bibliche qui riportate, salvo diversamente
indicato, sono tratte dalla versione "Nuova Diodati", edizione 1991,
La Buona Novella, Brindisi].