Il dovere di
cercare Dio
Allargare i nostri orizzonti
Il messaggio del Governo del Canton Grigioni in occasione della Festa federare di preghiera 1993 si apre con una sconsolata descrizione dello stato d=animo dell=uomo moderno. Esso dice che la realtà della nostra vita oggi appare ai più come in una breve favola dello scrittore Franz Kafka, in cui egli descrive il senso della vita dell=uomo moderno: *Ahimè+, disse il topo *il mondo si restringe giorno dopo giorno. Dapprima era talmente ampio, che avevo paura. Proseguendo ero felice, poiché finalmente potevo vedere in lontananza i muri a destra e a sinistra. Ma questi lunghi muri si restringono in modo talmente veloce, che mi trovo già nell=ultima camera e là nell=angolo c=è la trappola verso la quale sto correndo+. *Devi soltanto cambiare direzione+, disse il gatto, e si mangiò il topo. Questa storiella coglie in un certo senso la concezione di fondo di molte persone del nostro tempo: si sentono perdute e in trappola. Sono parecchi i problemi e le questioni che ci assillano, dice il messaggio. Spesso rimane aperta la domanda fondamentale sul senso della nostra vita e su singoli eventi di questo mondo. Alcuni non si pongono più domande, non cercano risposte e Atirano a campare@, e si fugge in mondi illusori...
Ad un certo punto però questo messaggio osserva: è necessario guardare però oltre il nostro piccolo mondo ed aprire i nostri orizzonti a nuove prospettive e possibilità, e queste possono essere trovate solo nella preghiera, cioè nel cercare Dio e le risorse che solo in Lui sono disponibili. E vero questo? Si, è profondamente vero: cercare Dio, aspirare alla nostra comunione con Lui è davvero il tutto della vita perché noi eravamo stati creati proprio per questo. E= il messaggio che traspare nella Bibbia attraverso l=esperienza umana di un politico, il re Asa.
Un re che cerca l=Eterno
Protagonista del racconto biblico di oggi è così il re Asa, re su Gerusalemme dal 913 al 873 a.C. durante la divisione del regno davidico. Di Asa il secondo libro delle Cronache dice che Afece ciò che è buono e retto agli occhi dell=Eterno, il suo Dio@ (14:2). Abbiamo quindi un re che si distingue, agli occhi di Dio, come un buon servitore del popolo eletto. Non è esente da contraddizioni e da errori, ma sa dimostrarsi uomo di fede. Egli non solo ripulisce il paese dagli idoli che corrompono la vita del popolo, ma si distingue come uomo di preghiera. E= in seguito proprio ad una preghiera fiduciosa che il suo esercito riesce a sconfiggere un nemico invasore, ben più forte di loro, formato da un milione di uomini e trecento carri da guerra.
Ecco la preghiera che eleva con fede verso Dio in quella occasione: *Oh Eterno, non c=è nessuno all=infuori di te che possa venire in aiuto nel combattimento tra uno potente e uno privo di forza. Soccorrici, oh Eterno, nostro Dio, perché noi ci appoggiamo su di te e andiamo contro questa moltitudine nel tuo nome. Oh Eterno, tu sei il nostro Dio: non permettere che l=uomo prevalga su di te+ (2 Cr. 14:11,12). Davvero un buon inizio per un re, agli occhi di Dio.
Ecco però che, al cap. 15 di 2 Cronache, egli riceve la visita di un profeta di Dio, che gli rivela il segreto del successo della sua nazione. Il profeta gli dice: *L=Eterno è con voi, quando voi siete con Lui. Se lo cercate, Egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate Egli vi abbandonerà. Per lungo tempo Israele è stato senza il vero Dio, senza sacerdote che insegnasse e senza legge. Ma nella loro avversità sono ritornati all=Eterno, il Dio di Israele, l=hanno cercato, ed egli si è lasciato trovare da loro. In quel tempo non c=era sicurezza per quelli che andavano e per quelli che venivano, perché tutti gli abitanti del paese erano in grande agitazione. Una nazione era schiacciata da un altra, e una città dall=altra, perché Dio li affliggeva con sventure di ogni genere. Ma voi siate forti e non lasciate che le vostre braccia si indeboliscano, perché il vostro lavoro sarà ricompensato+ (1-7).
Sulla scia dell=entusiasmo dovuto ai grandi successi già riportati, ecco che *Si impegnarono quindi con un patto a cercare l=Eterno, il Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima... Tutto Giuda si rallegrò del giuramento, perché avevano giurato con tutto il loro cuore e avevano cercato l=Eterno con tutta la loro volontà, ed egli si era lasciato trovare da loro. Così l=Eterno diede loro riposo tutt=intorno+ (12,15).
Il punto centrale del messaggio
In questo racconto è particolarmente significativa per noi la frase del profeta, ripetuta più volte, che dice: *L=Eterno è con voi, quando voi siete con Lui. Se lo cercate, Egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate Egli vi abbandonerà+. Dov=è Dio? Molti si chiedono. Dove sono i benefici del Suo amore che Egli ha promesso? Qui il nostro testo dice: Troverete Iddio, l=Eterno quando Lo cercherete con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra volontà. Dio sceglie di mantenere nascosta ai nostri occhi la realtà della Sua presenza. Il profeta Isaia esclama: AIn verità tu sei un Dio che ti nascondi, oh Dio di Israele, oh Salvatore@. Colui che però sceglie di nascondersi per proteggersi dall=arroganza umana, è quegli stesso che sceglie di rivelarsi a Colui che, umilmente, Lo cerca con tutto il cuore.
Anche qui viene ulteriormente ribadito che la vita dell=uomo trova il suo compimento soltanto in comunione con Dio. Lontano da Lui, per usare le espressioni del nostro testo, troverete senso di abbandono, avversità, insicurezza, agitazione, oppressione e Asventure di ogni genere@.
Che cosa vuol dire, però, cercare l=Eterno?
Il primo verbo ebraico che il testo originale usa a questo riguardo è w (drash) che significa cercare con cura, desiderar conoscere, visitare, frequentare, chiedere di, consultare, curarsi di, prendersene cura. Il secondo verbo ebraico che comunica questo pensiero è w (baqash), sinonimo del primo, che significa cercare, nelle accezioni di richiedere, desiderare, rivolgersi (a Dio) con atti di culto per supplicarlo. E= il forte desiderio di stare con una persona per metterla al primo posto nella nostra vita. Cercare Dio in questo modo significa pure cercarlo nei termini dell=alleanza che Dio ha stabilito con il Suo popolo, e che prescrive di cercarLo solo dove e come Egli stabilisce (Es. 33:7; cf. Is. 1:12).
Quant=è distante il comportamento di tanti uomini e donne d=oggi, comportamento che potremmo definire =indifferenza=, l=atteggiamento del Achi se ne frega@, di colui che, alzando le spalle dice: AMa che me ne importa di Dio e della religione, non me ne curo, non mi interessa, ho altro da fare, non vedo perché dovrei interessarmene, sto meglio senza...@: sorprende poi che la nostra vita sia così vuota, disordinata, malsana? Sorprende che Dio non sia apparente a persone così? Per loro Dio rimarrà per sempre nascosto e loro stessi resteranno perduti. Dio dovrebbe rivelarsi a persone che non mostrano il minimo interesse in Lui e non sono disposte nemmeno al più piccolo sacrificio per incontrarsi con Lui?
1. Cercare con cura
Il Signore dice: ACercate me, se volete vivere@. Iddio è la fonte stessa della vita, qualcosa di estremamente prezioso per la vita umana, ed è saggio chi Lo cerca accuratamente. Ricordate la parabola di Gesù che dice: AIl regno di Dio è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose. Quando ha trovato una perla di gran valore, egli va a vendere tutto quello che ha e compera quella perla@. Dio è il valore più importante che mai potremmo avere per la nostra vita: Egli è il nostro Creatore, Egli è Colui che ci conserva in vita, in Lui si trova la ragione stessa della nostra vita e il nostro bene ultimo. Con Lui abbiamo tutto, senza di Lui perdiamo tutto: è solo l=inferno. Non sarebbe forse nei nostri stessi interessi che noi lo cercassimo con ogni diligenza e vivessimo in comunione di fede e di ubbidienza con Lui? Eppure quante sono le persone che non vedono questa semplice verità o la negano con abili giri di parole e giustificazioni. Che tragedia per loro è una tale cecità!
2. Desiderare conoscere
Cercare Dio significa pure desiderare conoscerLo. Il Signore Iddio è Colui che ci ha fatto: la ricerca delle nostre origini avrà successo solo se le cerchiamo in Dio. Non soddisfa affatto, anzi umilia e illude cercare le nostre origini nelle ipotesi della ricerca scientifica, cieca rispetto a Dio. La concezione del mondo oggi la nostra cultura nutre, è un mondo simile a quello descritto dal nostro testo, un mondo: Asenza il vero Dio, senza sacerdote che insegnasse e senza legge@. Riflettiamo. Il nostro:
E= un mondo che nega Dio o che lo relega nell=inconoscibile. E= un mondo che vanta autonomia dal soprannaturale, mentre in realtà è servo inconsapevole di forze che non conosce. E= un mondo cieco che dichiara impossibile qualunque intervento di Dio nella storia mentre da solo l=uomo non fa che guidarlo verso la catastrofe. E= un mondo =senza sacerdoti= che, quando li chiede, è solo per fare Adel folklore@, delle cerimonie Aestetiche@ a cui non si dà più alcun contenuto sostanziale: quanti cercano oggi un ministro di Dio a che li aiuti a conoscere meglio Dio? E= un mondo a cui non interessa Ala sana dottrina@, ma che si accumula maestri Asecondo le loro proprie voglie@. E= un mondo Asenza legge@ che pretende di voler vivere Alibero@ da ciò che Dio ha stabilito per il nostro bene, ma che in realtà è sempre più schiavo delle pulsioni più diverse.
Il Salmo 2 dice: AIl Signore dal cielo guarda sulla terra per vedere se qualcuno è saggio, se c=è un uomo che cerca Dio@. Cercare Dio è segno di saggezza.
3. Visitare, frequentare
Il verbo ebraico per Acercare Dio@ ha pure la connotazione di chi vuole far visita ad una persona, diventarle amico, e poi frequentarla.
Certo non si può trattare Dio con leggerezza e troppa familiarità, ma è Dio stesso che desidera la comunione con le Sue creature umane, come bene illustra l=immagine dell=Eden nella Genesi, in cui Dio Acamminava@ con Adamo ed Eva, oppure come il rapporto che Egli aveva stabilito con Mosè: AIl Signore parlava con Mosè faccia a faccia come uno parla ad un amico@. In Gesù Iddio si riconcilia con uomini e donne, tanto che Gesù, Parola di Dio, disse un giorno ai Suoi discepoli: AVoi siete miei amici se fate quel che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quel che fa il suo padrone. Vi ho chiamato amici, perché vi ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre mio@.
E= meraviglioso, dopo averLo cercato, conoscere Dio come Egli si è rivelato a noi, e Afrequentare@ la Sua casa, usare tutti i mezzi che Dio ci ha concesso per essere in comunione con Lui. Sorprende forse che questo possa per alcuni diventare una vera passione?
4. Chiedere di, consultare
Cercare Dio denota pure il perseguire conoscenza, consiglio, introspezione, in un particolare nostro problema presso di Lui.
Rebecca, la moglie del patriarca Isacco era sterile, ma dopo aver molto pregato l=Eterno, il Signore li esaudisce addirittura con due gemelli. APerché Dio mi ha risposto in questo modo?@ si chiede Rebecca. Dice così la Bibbia: ACosì andò a consultare l=Eterno@ (Ge. 25:22). Dio le farà intendere come quei due figli, Giacobbe ed Esaù, avrebbero poi dato origine a due popoli distinti.
Come si consultava la volontà ed i propositi di Dio nelle varie situazioni della vita? Una tale ricerca poteva essere svolta attraverso un profeta, cioè un portavoce di Dio, o attraverso un sacerdote che gettava le sorti, o, ancor meglio Ainvestigando le Scritture@, Parola di Dio.
Sebbene oggi i tempi dei profeti non siano finiti, il mezzo principale per il quale noi possiamo conoscere la volontà e i propositi di Dio è la Parola ispirata della Bibbia. Approfondirla, studiarla con fiducia, dà anche oggi notevoli soddisfazioni, e non tanto per un gusto accademico, ma proprio perché essa illumina tante situazioni della nostra vita che ci lasciano perplessi e Dio stesso la usa per guidare il credente a risolvere problemi molto concreti della sua vita.
L=apostolo Paolo
afferma che Dio Aha
fatto abbondare verso di noi ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere
il mistero della Sua volontà@
Che cosa succede però spesso oggi, in un=epoca che suole dirsi Ailluminata@? Oggi si consultano sempre di più menzogneri oroscopi e maghi d=ogni tipo. Coloro che magari erano pronti a ridere del credente che legge la Bibbia sono proprio quelli che credono all=inganno degli oroscopi e dei maghi. Non vogliono avere a che fare con Dio, ma si gettano fra le braccia di Satana! La situazione non è molto diversa dal tempo di cui parla il nostro testo. Il popolo di Israele cercava idoli e strane cerimonie. Quando però il re Asa diventa serio promotore della verità, tutte queste cose vengono spazzate via. Allora cercare la parola di una falsa divinità, spesso implicava rituali complessi, non meno complessi dei ridicoli rituali dei maghi d=oggi che pretendono di scoprire il nostro futuro, le nostre ascendenze e destino, studiando l=improbabile influenza del moto degli astri o i fondi del caffè... E= tipico -ed è incomprensibile- come oggi si rifiuti la verità di Dio per rivolgersi alla menzogna.
Rifiutandosi di cercare Dio, Dio stesso, come dice la Scrittura: Amanda a questa gente una forza di inganno, in modo che essi credano alla menzogna@. Così tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma hanno trovato gusto nel male, saranno condannati@. Che cosa dunque se ne ricava rifiutando Dio, l=unico legittimo Rivelatore?
5. Cercare è pregare
Ecco però ancora due altri significati di =Cercare l=Eterno=. Cercarlo significa desiderare incontrarLo nella preghiera. Il Signore, dice la Bibbia, sa benissimo ciò di cui abbiamo bisogno e quindi che senso avrebbe la preghiera? Eppure Iddio ama che i Suoi Figlioli si incontrino con Lui e ha deciso che le Sue grazie e i Suoi favori Egli li impartisca attraverso la nostra preghiera.
Iddio non ha bisogno della nostra preghiera e del nostro culto, attraverso di essa, però, siamo noi ad essere educati al rapporto con Dio, e siamo noi ad averne beneficio.
Quanto doveva essere stato compiaciuto Iddio quando il re Asa gli aveva chiesto soccorso quando aveva dovuto affrontare un grandissimo nemico di invasori, e ne riportò la vittoria! E quanto avrebbe rattristato l=Eterno lo stesso Asa che, in una simile circostanza, aveva preferito contrarre alleanze con altri popoli, e per di più pagani, per essere aiutato nel momento del bisogno da uomini, mentre anche in quel caso avrebbe dovuto invocare l=Eterno! E ne riportò una cocente sconfitta!
Al cap. 16 di 2 Cronache un profeta lo rimprovera in questi termini: APoiché ti sei appoggiato sul re di Siria e non ti sei appoggiato sull=Eterno, il tuo Dio, l=esercito del re della Siria ti è sfuggito dalle mani@ . Non impara però lezione, tanto che per gli ultimi tempi della sua vita sta pure scritto: AAsa si ammalò... nella sua infermità, però, egli non cercò l=Eterno, ma ricorse ai medici!@. Asa era partito bene, ma termina nel disonore, perché non aveva perseverato a Acercare l=Eterno@.
6. Cercare nei Suoi termini
Un ultimo aspetto del Acercare Dio@ è che non solo Dio si nasconde e vuole essere cercato, ma nella Sua sovranità Egli stabilisce pure come e dove Egli debba essere cercato. La nostra ricerca non deve essere casuale come cercare un ago in un pagliaio, ma deve essere una ricerca guidata. E= vero che l=apostolo Paolo ci dice che Iddio ha fatto in modo che le genti Acercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi@ ma Dio sceglie di rivelarsi dove generalmente noi non ci aspetteremmo, secondo la logica umana, e questo per umiliare la nostra arroganza.
Chi avrebbe mai pensato che Dio potesse rivelare la Sua Persona attraverso
un umile falegname: Gesù di Nazareth? E poi attraverso la predicazione di
semplici uomini del popolo come erano gli apostoli? Molti avrebbero cercato Dio
in un Tempio o in una reggia, ma chi l=avrebbe
cercato prima in una stalla, e poi inchiodato su una croce come il peggioro
criminale? I più cercavano Dio attraverso miracoli, o in una grande
dimostrazione di sapienza filosofica, ma Paolo risponde: *Infatti, perché nella
sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria
sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia
della predicazione, poiché i Giudei chiedono un segno, e i Greci cercano
sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e
follia per i Greci; ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo
Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la follia di Dio è più savia
degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini+.
Si, Iddio può essere trovato nella Persona di Gesù Cristo, secondo la testimonianza che di Lui rendono le Scritture, nel contesto della comunità dei Suoi seguaci.
Conclusione
Nel disorientamento generale di una società umana in profonda crisi di valori e di identità l=esortazione della Bibbia di cercare Iddio, l=Eterno con tutto il nostro cuore è quanto mai appropriata, perché l=essere umano era stato creato proprio per essere in comunione con Dio.
Vedete allora quanto è assennato riuscire a guardare oltre il nostro piccolo mondo ed aprire i nostri orizzonti a nuove prospettive e possibilità, e queste possono essere trovate solo nella preghiera, cioè nel cercare Dio e le risorse che solo in Lui sono disponibili, nel modo e nei termini che Lui stesso ha stabilito e che abbiamo esaminato quest=oggi.
Le ultime parole del libro biblico dell=Ecclesiaste ribadiscono anche per noi oggi: AAscoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i Suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell=uomo@. Ne siamo convinti?
(Paolo Castellina,
Borgonovo, mercoledì 15 settembre 1993, Tutte le citazioni bibliche, salvo
diversamente indicato, sono tratte dalla Versione Nuova Riveduta, ed. 1991, La
Buona Novella, Brindisi)