Le ragioni della
nostra gioia
*(1) Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti che
risiedono come stranieri, dispersi nel Ponto, ella Galazia, nella Cappadocia,
nell'Asia e nella Bitinia, (2) eletti secondo la preordinazione di Dio Padre,
mediante la santificazione dello Spirito, per ubbidire e per essere aspersi col
sangue di Gesù Cristo; grazia e pace vi siano moltiplicate. (3) Benedetto sia
il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande
misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione
di Gesù Cristo dai morti, (4) per un'eredità incorruttibile, incontaminata ed
immarcescibile, conservata nei cieli per voi, (5) che dalla potenza di Dio
mediante la fede siete custoditi per la salvezza che sarà prontamente rivelata
negli ultimi tempi. (6) A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per
un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove, (7) affinché la prova
della vostra fede, che è molto più preziosa dell'oro che perisce anche se vien
provato con il fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù
Cristo, (8) che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se
ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, (9)
ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime+ (1 Pi. 1:3-9).
Una gioia profonda
Un giorno chiesero a Franz Joseph Haydn, il compositore austriaco, il motivo per cui la musica che egli componeva per la chiesa era sempre così vivace, gioiosa e persino festosa. Al che egli rispose: ANon saprei fare altrimenti. Io compongo la mia musica secondo i sentimenti che provengono dal mio cuore. Quando penso a Dio, il mio cuore è così pieno di gioia che le note sembrano uscire dalla mia penna come ballando e saltando. Dato che Dio mi ha dato un cuore gioioso, non posso fare altro che servirLo con uno spirito gioioso.
Si, la musica di Haydn era veramente come una gioiosa canzone che proviene dal cuore. Dovrebbe sempre essere così per noi tutti: il pensare a Dio dovrebbe riempire il nostro cuore di gioia e soprattutto per aver compreso e ricevuto i doni del Suo amore e della Sua grazia. Una religione senza gioia non è quella di Gesù Cristo.
Qualcuno ha notato che un tempo le vacanze estive erano veramente occasione di gioia, mentre oggi non si vedono altro che vacanzieri musoni, arrabbiati ed evidentemente inquieti. Però, se pure è vero che le vacanze sono una preziosa occasione di relax e di gioia- io credo che se uno non ha gioia e serenità profonda nel corso dell=anno, certo non potrà darsela durante le vacanze, perché la serenità e la gioia, nonostante i problemi che possiamo avere, hanno un=origine diversa.
Dice un Salmo: *Tutte le mie fonti di vita e di gioia sono in te+ (Sl. 87:7). L=uomo che l=ha scritto, e tanti come lui, in ogni tempo e paese, hanno trovato in Dio la fonte della loro gioia, anzi, l=esperienza che fa il cristiano è un=esperienza di gioia, e come tale, egli ha molti motivi per essere gioioso.
Alla radice di un=esperienza
Quali sono le motivazioni della gioia spirituale del cristiano? Enumera le principali l=apostolo Pietro, come speciale messaggero di Dio, all=inizio della sua prima lettera contenuta nella Bibbia. Egli scrive queste parole a cristiani dispersi in un vasto territorio dell=Asia minore, che egli vede come stranieri in questo mondo, lontani dalla loro patria celeste (1).
La situazione di questi cristiani non era delle più facili, perché essere cristiani sul serio, significa essere anticonformisti rispetto all=andazzo di questo mondo, con tutte le conseguenze che questo comporta. Ciononostante, essi erano persone gioiose, e l=apostolo rammenta a loro e a noi le motivazioni di fondo di questa gioia.
Essere cristiani può essere costare molto, sarebbe sbagliato illudere la gente del contrario, ma quello che si guadagna vale infinitamente di più di quello che si perde o al quale si rinuncia. Nulla al mondo potrebbe dare più gioia di quello che soltanto in Dio si può trovare. Lo scrittore del Salmo 4, mettendo a confronto la gioia della fede con quella dei contadini dopo un abbondante raccolto, dice: *Tu mi hai messo più gioia nel cuore di quanto ne provano essi, quando il loro grano ed il loro mosto abbondano+ (7). Ed anche quando va a dormire la sera, mentre i più non trovano riposo a causa delle loro preoccupazioni, egli depone tutti i suoi pesi davanti a Dio e dice: *In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro+ (8).
Si, la fede in Cristo è qualcosa di molto più prezioso dell=oro (7a) e di tutti i beni transitori di questo mondo. A motivo di questa fede noi gioiamo, dice l=apostolo Pietro, esultiamo di una gioia ineffabile e gloriosa (8b), abbiamo una gioia grandissima che non si può esprimere a parole. Questi sono i nostri sentimenti anche se dobbiamo per ora sostenere afflizioni e prove di ogni genere (6). A questa gioia profonda è ciò che la Bibbia nel suo insieme pure chiama chi ancora non ne ha fatto esperienza.
1. Rigenerazione
Il primo motivo di fondo della gioia di queste persone, sta nel termine Arigenerazione@. Dice il nostro testo: ADio... nella sua grande misericordia ci ha rigenerati@ (3a). Nella vita comune, un periodo di riposo e di vacanza ci può rigenerare e farci trovare l=equilibrio perduto. Altri si Arigenerano@ in una cura termale, per esempio. AMi sento come rinato@, dice una persona che ha trovato un modo di vivere veramente soddisfacente.
La rigenerazione di cui parla il nostro testo è però di tipo diverso. E= come se Pietro avesse detto: APrima vivevo in modo faticoso ed insoddisfacente, mi sentivo stanco della vita, dei soliti problemi irrisoluti, mi sentivo frustrato e senza uno scopo di vivere che ne valesse la pena. Mi sentivo >sporco dentro=, moralmente e spiritualmente malcontento. Un giorno però mi sono reso conto che Dio mi chiamava personalmente ad una vita nuova. Mi sono reso conto per la prima volta che Gesù Cristo era venuto per me, per darmi una vita significativa e soddisfacente e mi sono affidato a Lui senza riserve. Lui così ha preso la mia vita e la sta cambiando radicalmente e mi sento come se davvero Dio mi avesse dato la possibilità di tornare bambino, dimenticando tutto il mio passato, per imparare di nuovo a vivere facendo ammenda di tutti i miei errori@. Si, Dio chiama uomini e donne ad una rigenerazione morale e spirituale e la rende possibile come discepoli di Gesù Cristo, tanto che si affida a Lui trova la gioia profonda di un nuovo corso che è stato dato alla sua vita.
Pietro così, rivolgendosi a quei cristiani, dice: >Siamo stati rigenerati Anella Sua grande misericordia@ (3a). Dio ha avuto compassione di noi e ci ha chiamati ad appartenergli in modo speciale, si è chinato sulla nostra miseria e ci ha scelti. Ci siamo resi conto che da sempre ci aveva fatto oggetto del Suo interesse e dei Suoi piani, Aeletti secondo la preordinazione di Dio Padre@ (2a). Per mezzo dello Spirito Santo Iddio ci ha consacrato, santificato, messi a parte, affinché ci sottoponessimo alla salutare signoria di Gesù Cristo. E= un=esperienza che infonde una grandissima gioia. Se essa non è ancora la vostra esperienza, Iddio sta chiamando oggi voi alla gioia della rigenerazione!
2. Una speranza viva
Il secondo motivo di gioia che il nostro testo biblico cita può essere riassunto nelle parole Asperanza viva@.
Vivere senza speranza è terribile. Sapere di avere una malattia dall=esito incerto, sentire di essere soli ed abbandonati senza sapere che ne sarà di noi. Essere nell=incertezza di non avere domani nemmeno più uno stipendio o una casa, ma soprattutto vivere sapendo che il nostro prossimo futuro è solo una tomba... Spesso siamo noi stessi la causa dei nostri dolori, ma questo non ci consola... Le assicurazioni della previdenza sociale sono importanti, ma poi? E= questo il tutto della vita?
L=apostolo Paolo ai cristiani di Efeso scrive: *eravate in quel tempo senza Cristo... non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo. Ma ora, in Cristo Gesù...+ (Ef. 2:12). Si, abbiamo incontrato Cristo Gesù che ci ha personalmente interpellato e chiamati a diventare Suoi discepoli. Ora abbiamo incontrato Cristo risorto e vivente, ora abbiamo una viva speranza Aper mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti@ (3b). Risuscitando Gesù Cristo dai morti, Egli ha posto le basi per noi di una vita qualitativamente nuova e proiettata verso l=eternità. Questo ci è fonte di grande gioia. Iddio oggi sta chiamando tutti coloro che sono privi di speranza alla gioia di una speranza viva.
3. L=eredità futura
Ora viviamo guardando al giorno dopo con aspettativa di ciò che il Signore compirà, ma c=è di più: siamo gioiosi perché comprendiamo la nostra vita come un viaggio in cui ogni giorno che passa è un giorno più vicino non alla nostra tomba e all=eterno oblio, ma alla nostra eterna gloria accanto a Dio.
Pietro dice: abbiamo ricevuto la promessa che otterremo Aun'eredità incorruttibile, incontaminata ed immarcescibile@ (4) conservata nei cieli per noi, un=eredità sicura, che non va in rovina e non marcisce.
Diversi oggi vivono in funzione dell=eredità
sostanziosa che riceveranno da qualche famigliare: questa però è ben poca cosa
di fronte al contenuto del testamento di Gesù Cristo: le gioie del paradiso; ed
esiste un libro in cui ne sono scritti i beneficiari. La Bibbia descrive le
meraviglie del paradiso come di una magnifica città: *E la città non ha bisogno del sole né della
luna, che risplendano in lei, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello
è il suo luminare. E le nazioni di quelli che sono salvati cammineranno alla
sua luce, e i re della terra porteranno la loro gloria e il loro onore in lei.
Le sue porte non saranno mai chiuse durante il giorno, perché non vi sarà notte
alcuna. In lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni. E nulla di immondo
e nessuno che commetta abominazione o falsità vi entrerà mai, ma soltanto
quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello+ (Ap. 21:23-26).
Possiamo chiederci: il nostro nome è compreso fra i beneficiari del testamento di Gesù Cristo? Possiamo saperlo: se siamo disposti a ravvederci e ad affidare noi stessi al Signore e Salvatore Gesù Cristo, e lo facciamo, il nostro nome vi è scritto! Questo è fonte di grande ed indescrivibile gioia.
4. Custodia
Un=altra fonte di gioia per il cristiano è la gioia di essere al sicuro nelle mani di Dio e che niente e nessuno ci potrà strappare dal Suo amore. Pietro dice: >Abbiamo fiducia di essere custoditi dalla potenza di Dio (5a) come in una fortezza imprendibile dal nemico fintanto che il regno di Dio non sarà pienamente stabilito sulla terra negli ultimi tempi e che è pronta a manifestarsi (5b)=.
L=apostolo Paolo
afferma: *Ma in
tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha
amati. Io infatti sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né
potenze, né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun
altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro
Signore+ (Ro. 8:38,39).
Pietro dice: La nostra vita è impostata a grande gioia perché sappiamo che la cura che Iddio ha per noi è tale da moltiplicare in noi Agrazia e pace@ (2c), cioè da promuovere libertà dalle paure della vita, dalle passioni che si agitano in noi e da conflitti morali che ci turbano e ci disorientano. La gioia di sapere che una mano paterna ci protegge non vorreste che fosse anche la vostra?
5. Difficoltà
benefiche
La consapevolezza della protezione divina non significa però che noi saremo
esenti dai mali della vita o da quelle che noi chiamiamo disgrazie, ma
significa sapere che anche nelle difficoltà il cristiano ha la gioia di sapere
che tutte le cose cooperano al suo bene, anche quelle apparentemente più
negative, come disse l=apostolo
Paolo: *Ora noi
sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali
sono chiamati secondo il suo proponimento+ (Ro. 8:28).
L=apostolo Pietro dice: >Sappiamo che anche le afflizioni e le prove che oggi abbiamo, le difficoltà di ogni genere anche dovute alla nostra determinazione di vivere nello stile di Cristo, sono cose che alla fine ci affinano e migliorano, e che risulteranno Aa lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo@ (7). Molti mettono in rilievo che le difficoltà di una vita cristiana coerente sono superflue, che è meglio conformarsi all=andazzo generale, meglio non compromettersi, si avranno meno problemi... Questa però è solo un=illusione. La croce di Cristo è pesante, ma è senz=altro meglio che le fiamme dell=inferno! Quello si che sarà un problema insolubile!
Molte prove nella vita di fede si verificano per vedere se è genuina, e la rafforzano, ci confermano in essa, come dice lo stesso Pietro: *Sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai+ (2Pi. 1:10). La prova superata è fonte di grande gioia. Correre in una gara può essere faticoso, ma anche il sudore e la fatica può essere leggero quando si ha la consapevolezza che la nostra fede avrà compimento Anella salvezza delle nostre anime@ (9). Stiamo raggiungendo il traguardo della nostra fede: non è questa una grande gioia. E quando taglieremo il traguardo?
6. Sapere di essere
amati
Sapete però qual è -infine- la gioia più grande? Qual è la tua gioia più grande come marito, come moglie, come figlio, o come genitore? Si, è sapere di essere amati, amati davvero.
Questo è pure ciò a cui si riferisce Pietro quando dice: Siamo consapevoli di essere stati grandemente amati per questo amiamo Cristo e crediamo in Lui Apur non avendolo visto@ (8a). Egli si è sacrificato per noi, ed il sangue che Egli ha versato ha avuto la virtù di purificarci da tutto ciò che sporca la nostra umanità e causa l=ira e la riprovazione di Dio su di noi. Dio ci ha Aaspersi col sangue di Gesù Cristo@ (2b), non è questo amore? L=amore più grande?
L=apostolo Giovanni
disse: *Carissimi,
amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da
Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In
questo si è manifestato l'amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo
Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui. In questo
è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato
il suo Figlio per essere l'espiazione dei nostri peccati+. (1 Gv. 4:7-10).
Per amare Cristo non è necessario averLo visto con i nostri occhi fisici, perché molti l=avevano visto, e ciononostante non l=amavano. Possiamo però amarLo sinceramente e di tutto cuore, in modo costante e superlativo, perché siamo stati toccati e persuasi interiormente non solo dalle sue perfezioni morali e spirituali, ma soprattutto dal valore eterno di ciò che Egli ha compiuto per coloro che a Lui si affidano. Si potrebbe non amare chi dà tutta la sua vita per amor tuo, e potrebbe questo non causarci la gioia più grande?
Oh se lo Spirito Santo persuadesse il cuore più duro del valore eterno del sacrificio d=amore offerto da Gesù Cristo per la razza umana che nulla di tutto questo meritava!
Ricevere gioia
La gioia, la serenità, la soddisfazione sono beni davvero rari in questo mondo. Sono dei bisogni di base dell=essere umano che forse costituiscono il motore stesso della storia, ma si tratta di un vano agitarci se non la cerchiamo in Dio, perché tutte le fonti della vita e della gioia sono in Lui!
Diffidate poi della gioia che questo mondo può dare, essa è sempre superficiale e transitoria, è sempre troppo facile da esprimersi. Qualcuno ha detto che c=è grande differenza fra le gioie spirituali e quelle che può dare questo mondo, come ce n=è fra un gran pranzo mangiato ed uno dipinto sul muro! Trovare vera felicità nel contesto di una vita senza Dio è come cercare un ago in un pagliaio che non n=ha alcuno!
Ecco però la testimonianza di alcuni uomini di Dio della storia: - La
gioia è il risultato spontaneo dell=obbedienza
del cristiano alla volontà rivelata di Dio. - La gioia è la bandiera che
sventola sulla cittadella del cuore quando il Re vi risiede. -- Il cristiano
dovrebbe solo essere un unico e grande alleluia dalla testa ai piedi. - Ecco un
vero credente, mettetelo in qualunque condizione immaginabile, e lui saprà
sempre come rallegrarsi nel Signore! - I cristiani hanno ogni diritto di
essere la gente più felice che c=è
al mondo. Non abbiamo bisogno di cercarla in qualche altro luogo -perché
guardiamo alla Parola di Dio e scopriamo come possiamo conoscere l=Iddio fedele lassù per
attingere dalle Sue inesauribili risorse.
Oggi abbiamo scoperto le ragioni della gioia del cristiano, le più importanti: la gioia della rigenerazione e di avere una speranza viva, la gioia di essere titolari di un=eredità futura e di essere custoditi da Dio, la gioia di sapere che anche le difficoltà sono per il mio meglio, ed infine la gioia di sapere di essere amati in Gesù Cristo. Ricevete allora la gioia che solo Dio può dare!
(Paolo Castellina, Borgonovo, sabato 14
agosto 1993, Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte
dalla Versione Nuova Riveduta, ed. 1991, La Buona Novella, Brindisi)