DIO GIUSTIFICA L=EMPIO
Lo sento dire spesso dai
bambini, ma anche talvolta dagli adulti: *Se mi comporto bene, allora davanti a
Dio sarò salvato+: è vero questo? *Ma certo,+ mi direte, *questo è logico, questo è il comune buon senso+. Ammettendo che sia così allora ne dovrei dedurre che il
Salvatore Gesù Cristo sia venuto nel mondo da una parte per cercare e
raccogliere Ai buoni@,
per salvarli dal pantano di questo mondo, e dall=altra
per condannare Ai cattivi@... E= così? Si? Davvero?
Anche a costo di
scandalizzare qualcuno, mi dispiace, ma... debbo dire: no, non è affatto così!
Forse non avete letto molto bene la Bibbia, la Parola di Dio: dice tutt=altro! Prendiamo un testo fra i tanti che affermano in
che cosa consiste l=Evangelo di Gesù Cristo. Leggiamo nell=epistola ai Romani, capitolo 4 versetto 5. Fate molta
attenzione: *Colui che non opera, ma crede in
colui che giustifica l=empio, la sua fede gli è imputata come
giustizia+. Ve lo voglio leggere anche in una versione in lingua corrente:
*Quando invece un uomo non compie un
lavoro, ma crede soltanto che Dio accoglie favorevolmente il peccatore,
è per questa sua fede che Dio lo considera giusto+.
Si, avete sentito bene: Dio
giustifica l=empio, Dio accoglie favorevolmente il
peccatore! A me queste sembrano parole assolutamente stupefacenti, ne
converrai!
Non è stupefacente che nella
Bibbia si trovi una simile espressione: Agiustificare
l=empio@, Aaccogliere favorevolmente il peccatore@?
Che questo sia il
contenuto dell=Evangelo cristiano, lo sanno bene gli
avversari della croce di Cristo, i quali non possono accettare una cosa simile:
che Dio salvi dei malvagi e riceva presso di Sé le persone più abiette!
Di fatto, la Scrittura non
solo accetta questa accusa, ma addirittura afferma molto chiaramente questo
stesso principio! Per bocca del Suo servo Paolo, per ispirazione dello Spirito
Santo, Dio assume per Sé il titolo di AColui che giustifica l=empio!@, AColui
che accoglie favorevolmente il peccatore@! Egli dichiara giusto l=ingiusto, perdona coloro che dovrebbero essere puniti, e
grazia coloro che non meritano alcuna grazia!
Guardate che non dico queste
cose solo per dire delle frasi ad effetto, per il gusto di scandalizzare. Forse
mi dirai: AMa io ho sempre pensato che la salvezza
fosse per i buoni, che il favore di Dio fosse riservato ai puri ed ai santi, a
coloro che sono privi di peccato!@. Si, molto probabilmente hai pensato
che Dio premia chi veramente si comporta in modo lodevole e -con grande umiltà-
tu sei anche pronto ad ammettere di non essere neanche tanto degno del favore
di Dio.
Non mi sorprende quindi che
tu sia rimasto stupefatto nel leggere nella Bibbia che Dio ...giustifica gli
empi! In effetti neanch=io ancora riesco a capacitarmi di un
fatto del genere, con tutta l=esperienza che ho della gloriosa
grazia di Dio. Non è stupefacente che un Dio santo possa giustificare,
accettare, un uomo lontano mille miglia dalla santità? Noi, infatti, secondo il
nostro modo di ragionare, secondo il senso di giustizia che noi vantiamo e che
difendiamo a spada tratta ogni qual volta ci pare violato, parliamo sempre
della nostra propria bontà e dignità, e ostinatamente ci aggrappiamo al
pensiero che ci debba per forza essere qualcosa di buono in noi che non possa
passare inosservato a Dio.
In realtà Dio, che vede al di
là di ogni inganno, sa benissimo che in noi proprio non c=è traccia alcuna di bontà. Egli dice nella Bibbia che Anon c=è alcun giusto, nemmeno uno@. Egli sa che Atutte le nostre opere di giustizia
sono come un abito sporco@.
Ecco dunque il principio
fondamentale dell=Evangelo cristiano che contraddice
quello che consideriamo il Abuon senso comune@: il Signore Gesù non è venuto nel mondo alla ricerca
di bontà e di giustizia, ma proprio per conferirla a chi ne è privo! Egli è
venuto, non perché noi siamo giusti, ma, visto che non lo siamo, per renderci
tali: Egli è venuto per giustificare l=empio.
Che cosa dovrebbe fare l=avvocato difensore quando si presenta ad un tribunale?
Egli viene per sostenere la causa del suo cliente per giustificarlo di fronte
alla corte delle cose di cui è stato ingiustamente accusato. Dovrebbe essere
scopo di questo avvocato, non di cercare di proteggere il colpevole confondendo
le idee del giudice per nascondere la sua colpa, ma di giustificare la persona
innocente.
Non è però né nel potere né
nel diritto di un uomo quello di giustificare, di rendere giusto il
colpevole... questo è un miracolo riservato esclusivamente al Signore. Dio, il
Sovrano infinitamente giusto, sa che sulla terra non c=è alcuno che faccia il bene e che non pecchi, e quindi,
nell=infinita sovranità della Sua natura
divina e nello splendore del Suo ineffabile amore, Egli si assume il compito,
non tanto di giustificare il giusto, quanto di giustificare l=ingiusto. Dio ha escogitato un modo per far si che l=ingiusto sia reso accettevole ai Suoi
occhi: Egli ha
stabilito un sistema per cui -con perfetta giustizia- Egli possa trattare il
colpevole come se per tutta la sua vita egli non avesse fatto trasgressione
alcuna, si, di trattarlo come se egli fosse completamente libero dal peccato.
Egli giustifica l=empio.
Gesù è venuto nel mondo per
salvare peccatori. E= una cosa davvero stupefacente questa
-cosa di cui sono ancora più stupefatti coloro che ne sono diretta parte in
causa. E continuo ad esserne stupefatto anch=io
dal giorno in cui l=ho udito, che Egli possa giustificare
persino uno come me! Io so di essere solo un grumo di indegnità, una
massa di corruzione, un cumulo di peccato, al di fuori del Suo onnipotente
amore. Io so, altresì, con piena certezza, di essere giustificato per la fede
che è in Cristo Gesù, e di essere stato trattato come se fossi stato
perfettamente giusto, e di essere stato fatto erede di Dio e coerede di Cristo;
e ciononostante, per natura io dovrei prendere solo il posto che mi spetta fra
i peggiori peccatori. Io, che non merito proprio nulla, io trattato come se
tutto meritassi! Io, amato di quell=amore che dovrebbe essere riservato
solo alle persone più pie, mentre io ero solo un empio. Chi non potrebbe
sorprendersi di fronte a tutto questo? La gratitudine per un tale favore è
vestita delle vesti della più grande meraviglia.
Ora, nel sottolineare come
tutto questo sia stupefacente, vorrei pure che tu notassi come questo possa
rendere l=Evangelo veramente disponibile a te ed
a me. Se Dio giustifica l=empio, allora, caro amico, Egli può
giustificare anche te. Non sei forse così anche tu?
Facciamo un esempio della
situazione in cui tu ti potresti trovare. Se oggi tu sai di non essere stato
mai veramente convertito, questa descrizione si adatta perfettamente a te. Hai
vissuto senza Dio, sei stato proprio l=opposto di una persona pia.
Forse non hai mai frequentato un luogo di culto la domenica, ed hai vissuto
nella più totale negligenza del giorno del Signore, della casa del Signore, e
della Parola del Signore. Inoltre, ed è la cosa più triste, forse hai persino
dubitato che Dio esistesse, e ti sei spinto fino ad affermarlo chiaramente. Hai
vissuto in questa bella terra, che è piena dei segni della presenza di Dio, e
per tutto questo tempo hai tenuto chiuso gli occhi di fronte alle chiare
evidenze della Sua potenza e della Sua divinità. Hai vissuto come se Dio non
esistesse. Senza dubbio, saresti stato molto contento se avessi potuto
dimostrare a te stesso con certezza che Dio davvero non esiste. Forse hai
vissuto così tanti anni in questo modo tanto da fartene una consolidata
abitudine di vita, una vita in cui non c=è spazio alcuno per Dio. Se su di te
si potesse mettere l=etichetta EMPIO, cioè Asenza Dio@, si adatterebbe a te benissimo, non è
vero, come se al mare si mettesse l=etichetta acqua salata!
Forse potresti rientrare in
un=altra descrizione: hai partecipato
quasi sempre alle forme esteriori della religione, ma non ci hai mai veramente
messo il cuore, in fondo in fondo eri una persona empia. Sebbene ti riunissi
con il popolo di Dio, tu non hai mai veramente fatto un incontro personale con
Dio; forse hai cantato nel coro di chiesa, ma noi hai mai elevato verso Dio
delle lodi con tutto il tuo cuore. Sei vissuto senza che nel tuo cuore ci fosse
un vero amore per Dio, o considerazione alcuna per i Suoi comandamenti. Bene,
allora tu sei proprio il tipo di persona per la quale è stato mandato l=Evangelo -l=Evangelo che dice che Dio giustifica l=empio. E=
davvero meraviglioso, ma felicemente lo si può applicare anche a te. Ti si
adatta, non è vero?
Oh quanto vorrei che tu l=accettassi! Se sei sensibile vedi proprio quanta
abbondanza di grazia Dio ti voglia fornire, proprio a te, così come sei, tanto
che puoi dire a te stesso: AGiustificare l=empio? E perché allora anch=io
non potrei essere giustificato, e giustificato subito?
Osserva ora che in qualche
modo è logico che sia così- che la salvezza che Dio provvede sia
per quelli che non la meritano, e che nulla hanno fatto per riceverla. E= ragionevole che questa affermazione sia posta proprio
nella Bibbia, perché -caro amico- nessun altro ha più bisogno di
giustificazione di quelli che non ne possiedono affatto! Se qualcuno che oggi
mi ascolta fosse perfettamente giusto, allora non avrebbe bisogno di
giustificazione. Forse pensi che fai davvero tutto il tuo dovere nella vita e
che Dio stesso sia in qualche modo in obbligo verso di te. Allora certo non hai
bisogno di un Salvatore, o della misericordia di Dio. Sei già giusto, e quindi
magari hai già pensato che tutto quello che fin ora ho detto a te non riguardi.
E= così?
Se qualcuno che mi ascolta ha
ritenuto opportuno di darsi tutte queste arie, che mi ascolti ancora un po=. Tu che sei un uomo giusto, tu che ti sei guadagnato la
giustizia lavorando duramente per ottenerla... o stai ingannando te stesso o
cerchi di darmela a bere... perché la Bibbia non mente quando dice chiaramente
come Parola di Dio: *non c=è alcun giusto, nemmeno uno@. In ogni caso io non ho alcun Evangelo da predicare a
chi già si ritiene giusto, no, nemmeno una parola di esso. Gesù Cristo non è
venuto per chiamare i giusti, e certo io non farò quello che nemmeno lui ha
inteso fare. Se ti avessi chiamato, tu non avresti risposto e quindi, non farò
alcun appello verso di te, se continuerai a considerarti tale! No, posso solo
dirti di guardare un po= meglio alla tua cosiddetta Agiustizia@ fintanto che tu non veda come essa
non sia altro che illusione. Non è consistente neanche la metà di una ragnatela.
Rinuncia ad essa! Fuggi da essa! Oh credimi, solo le persone che hanno bisogno
di giustizia sono quelle che in sé stesse non sono giuste!
Esse hanno bisogno che
qualcosa sia fatto per loro per renderle giuste davanti al tribunale di Dio.
Puoi contarci: il Signore fa solo quello che è necessario fare. L=infinita sapienza non intraprende mai il superfluo, e
neanche lo fa Gesù. Rendere giusto chi è già giusto non è affare di Dio, ma è l=opera di uno stupido. Rendere però giusto l=ingiusto -questo è un miracolo degno di Dio! Perché
certamente lo è!
Se esiste al mondo un medico
che abbia scoperto preziose e sicure medicine, da chi verrà mandato quel
medico? Da coloro che sono perfettamente sani? Non credo. Mandatelo come medico
condotto di una zona dove non ci sono malati, ed allora lui si sentirà
decisamente fuori posto, perché là non c=è nulla da fare per lui. *Non sono i sani che hanno bisogno del
medico, ma i malati+. Non è ugualmente chiaro che le
grandi medicine della grazia e della redenzione sono per i malati nello
spirito? Esse non sono per i sani, a che servirebbero loro? Se tu, caro amico
che mi ascolti, ti senti spiritualmente malato, c=è
un Medico speciale che è venuto nel mondo per te. Se ti senti del tutto perduto
a causa del tuo peccato, tu sei la persona stessa che il piano di salvezza si
prefigge di ricuperare. Io affermo che il Signore dell=amore aveva proprio te in mente quando aveva predisposto
il sistema della grazia.
Supponi che un uomo dallo
spirito generoso si risolva di condonare i debiti di tutti coloro che gli
devono qualcosa, è chiaro che questo può applicarsi solo a coloro che sono
veramente in debito verso di lui. Uno gli deve diecimila, un altro cinquanta:
basta che ciascuno gli faccia vedere il certificato di debito e lui glielo cancellerà.
Però, neanche le persone più generose possono condonare i debiti di chi non
deve loro nulla... E= fuori dalla portata dell=Onnipotente perdonare dove non c=è peccato. Il perdono, quindi, non può essere per te, se
non hai alcun peccato da farti perdonare. Il perdono deve essere per il
peccatore. Sarebbe assurdo parlare di perdono verso quelli che non hanno
bisogno di perdono- perdonare coloro che non hanno mai fatto una trasgressione!
Pensi che per il fatto d=essere un peccatore, tu debba essere perduto? Ecco la
ragione stessa per cui tu devi essere salvato. Proprio perché ti riconosci un
peccatore, io ti incoraggio a credere che la grazia è destinata proprio a
persone come te.
E= veramente così: Gesù cerca e salva ciò che è perduto.
Egli è morto ed ha compiuto una vera espiazione per dei veri peccatori. Io sono
contento quando incontro qualcuno che ammette di essere solo un Amiserabile peccatore@. Io sarei felice di parlare con un
peccatore in buona fede anche tutta una notte per fargli capire quanto
il Signore si interessi di lui e voglia salvarlo. L=albergo della misericordia non chiude mai le sue porte,
né nei giorni feriali, né la domenica. Il nostro Signore Gesù Cristo non è
morto per dei peccati immaginari, ma il sangue del Suo cuore è stato versato
per pulire le nostre macchie di profondo rosso, macchie che null=altro potrebbe togliere.
Il peccatore più abietto:
ecco il tipo di persona che Gesù è venuto a redimere. Una volta un predicatore
dell=Evangelo aveva predicato dal testo che
dice: AE già la scure è posta alla radice
degli alberi@, ed aveva pronunciato il suo sermone
in tal modo che uno dei suoi uditori aveva detto: *Dal modo in cui predicava sembrava che si rivolgesse a
dei criminali... Avrebbe fatto meglio a predicare queste cose nella prigione
della contea+. *Oh
no,+ disse il buon uomo, *se avessi predicato nella prigione della contea, io non
avrei predicato da quel testo, ma da quello che dice: >Questa parola è sicura e degna di
essere pienamente accettata, che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i
peccatori=+. Già, la legge è per coloro che si
ritengono giusti, per umiliare il loro orgoglio; l=Evangelo è per i perduti, per rimuovere la loro
disperazione.
Se non sei perduto, perché
mai avresti bisogno di un Salvatore? Dovrebbero i pastori andare alla ricerca
di quella pecora che non si è mai perduta? Perché la donna dovrebbe spazzare la
casa alla ricerca di quelle monete che non sono mai scivolate dal suo
portafoglio? No, le medicine sono per i malati, la risurrezione è per i morti;
la liberazione è per quelli che sono in catene; il perdono è per i colpevoli; l=apertura degli occhi è per i ciechi. Che senso avrebbe
annunciare il Salvatore, e la Sua morte sulla croce, e l=Evangelo del perdono, se non sul presupposto che l=umanità è colpevole e degna di condanna? I peccatori sono
la stessa ragione dell=esistenza dell=Evangelo.
Tu, amico mio, al quale
questa parola è oggi rivolta, se tu solo sai di meritare ogni male, se tu solo
sai di meritare l=inferno, tu sei proprio il tipo di persona
per la quale l=Evangelo è stato ordinato, e
predisposto, e proclamato. Dio giustifica gli empi.
Vorrei che questo fosse
assolutamente chiaro, e spero di averlo già reso tale; per quanto però sia
chiaro, è solo il Signore che può fare in modo che qualcuno lo veda. Dapprima
sembra assolutamente stupefacente per un uomo che ne abbia preso coscienza, che
la salvezza debba essere veramente per lui, come uomo perduto e colpevole. Egli
magari penserà che debba essere per lui come uomo ravveduto. Questi dimentica
però che la penitenza, il ravvedimento, fa parte della salvezza. *Oh,+ dirà lui, *ma io devo fare questo e quest=altro...+ -tutto questo è vero, ma farà questo
e quest=altro solo come risultato della
salvezza. Esso gli giunge, difatti, proprio mentre egli solo merita, la nuda,
misera, infima ed abominevole descrizione di Aempio@. Ecco tutto ciò che egli è quando viene raggiunto dall=Evangelo che lo giustifica.
Posso allora esortare coloro
che in sé stessi vedono non esservi altro che male -che temono di non aver
nemmeno un buon sentimento che li possa raccomandare a Dio- che essi credano
fermamente che il nostro misericordioso Iddio può e vuole accoglierli senza che
nulla li raccomandi, e che li voglia perdonare spontaneamente, non perché essi
siano buoni, ma perché Egli è buono. Forse che Iddio non fa brillare il
Suo sole sia sui buoni che sui malvagi? Forse che non dà stagioni fruttifere, e
manda la pioggia e il sole a suo tempo, anche sulle nazioni più empie? Si,
persino Sodoma aveva avuto il suo sole, e Gomorra la sua rugiada. Come è alto
il cielo al di sopra della terra, così i pensieri di Dio sono più alti dei
nostri pensieri. Egli può perdonare con abbondanza. Gesù Cristo è venuto nel
mondo per salvare dei peccatori; il perdono è per il colpevole.
Non cercare di abbellirti per
apparire meglio di quello che tu sia, ma vieni, proprio come sei ora al Dio che
giustifica l=empio. Un grande artista tempo fa
aveva dipinto parte della popolazione della città in cui viveva, ed aveva
voluto, per ragioni storiche, includere nel dipinto certi personaggi ben noti
in città. E c=era un poveraccio ben conosciuto,
stracciato, sporco, puzzolente: anche lui doveva trovarvi posto nel dipinto. L=artista aveva così detto al vagabondo: *Vieni nel mio studio e lascia che ti faccia un ritratto,
ti pagherò bene+. E così questi era venuto nello
studio dell=artista il mattino dopo. Non era però
lo stesso di prima: si era lavato la faccia, pettinato e rasato, nonché vestito
di uno dei suoi abiti migliori. Per l=artista questo però non andava bene, l=aveva rimandato a casa: voleva solo un mendicante e nulla
di più. Allo stesso modo l=Evangelo ti accoglierà nei suoi saloni
come un peccatore, e non in altro modo. Non aspettare di essere migliore, ma
vieni ora per ricevere salvezza. Dio giustifica l=empio, e questo vuol dire che devi venire
così come sei, vuole incontrarti nella tua condizione peggiore.
Vieni come sei veramente, non
col vestito della festa, vieni al Padre celeste in tutto il tuo peccato e
sporcizia. Vieni a Gesù proprio come sei, lebbroso, sporco, nudo, indegno sia
di vivere come di morire. Vieni, tu che sei la spazzatura stessa della
creazione; vieni, tu non osi sperare altro che la morte. Vieni, sebbene la
disperazione aleggi su di te, e ti pesi come un orribile incubo. Vieni, e
chiedi al Signore di giustificare un altro empio. Perché non dovrebbe farlo?
Vieni, perché questa grande misericordia di Dio è fatta proprio per persone
come te. Lo dico nel linguaggio stesso del testo, non potrei fare diversamente:
il Signore Iddio prende per Sé stesso questo titolo di grazia: Colui che
giustifica l=empio. Egli rende giusto, e fa si che venga
trattato come giusto colui che per natura è solo un empio. Per te non è
forse questo qualcosa di assolutamente meraviglioso? Tu che mi ascolti, non
aspettare di aver meglio considerata la questione prima di accettare l=offerta.
(Da
C.H.Spurgeon, AAll of Grace@, Christian Focus
Publications Ltd, cap. 1. Paolo Castellina, Borgonovo, giovedì 3 giugno 1993,
Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla
Versione Nuova Riveduta, ed. 1991, La Buona Novella, Brindisi).