L'amore di Dio

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I. Un'affermazione fondamentale

"Dio è amore": ecco la magnifica affermazione che la Bibbia fa, per bocca dell'evangelista Giovanni, per descrivere l'essenza del Dio in cui crediamo. "Dio è amore" è infatti una delle affermazioni più distintive di tutta la fede cristiana.

1. Spesso equivocata.

E' un concetto tanto bello quanto semplice, ma pochi si rendono conto quante discussioni si siano fatte su di esso, e quante idee sbagliate ed equivoci esso ha fatto sorgere nella storia; idee sbagliate che gli sono cresciute intorno come tante erbacce, fino a nasconderne il vero significato. Farsi largo fra tutte queste idee sbagliate è come attraversare a colpi di machete una vera giungla. Vale però la pena di farlo, perché scoprire il significato autentico dell'espressione "Dio è amore" ci ripaga abbondantemente di tanta fatica.

2. Un'esperienza fondamentale.

Possiamo dire subito che davvero beate sono quelle persone che dicono per esperienza, come l'apostolo Giovanni, *E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; e chi dimora nell'amore, dimora in Dio e Dio in Lui+ (1 Gv. 4:16). Perché questo? Perché fare esperienza dell'amore di Dio è davvero scoprire il paradiso in terra; e questo fatto, nella Bibbia, non è privilegio di pochi, ma parte normale dell'esperienza del cristiano ordinario, qualcosa a cui è straniero solo chi è spiritualmente malato o male informato. Fare una profonda esperienza personale dell'amore di Dio è forse la più importante che un cristiano possa avere.

Ad un certo punto della sua lettera ai cristiani di Roma l'apostolo Paolo dice: *Ora la speranza non confonde, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato+ (Ro. 5:5).

Paolo qui rivela un dato di fatto che accomuna ogni cristiano: il cristiano è colui che ha ricevuto per grazia mediante la fede, lo Spirito stesso di Dio, che opera in lui una profonda rigenerazione personale. Uno dei benefici che lo Spirito Santo gli dona è un'intensa e feconda consapevolezza dell'amore di Dio. Notate in questo versetto in modo particolare:

(1) Riversato in noi. Egli dice *l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori+. "Sparso" qui significa letteralmente "riversato" in noi. E' lo stesso verbo che viene usato quando la Bibbia parla dello Spirito Santo, che è stato "versato" nel cuore del credente. E' come se questo fosse un liquido, versato generosamente nel nostro bicchiere, anzi, una vera e propria inondazione! Che Dio sia amore per Paolo non è un pensiero astratto, ma un'esperienza forte e sconcertante.

(2) Un sentimento durevole. Un altro punto qui da rilevare è che quel *è stato sparso nei nostri cuori+ nell'originale greco, indica un'azione già completata. Questa "inondazione" d'amore è già avvenuta, e ora la "valle" è già "allagata". Paolo presume che i suoi lettori ora abbiano già un forte e durevole senso che Dio li ami.

(3) La fonte di ogni altro beneficio. Tutto questo poi implica che avere dentro di noi questa persuasione è una componente del beneficio dello Spirito Santo a coloro che Lo ricevono, cioè tutti coloro che sono stati spiritualmente rigenerati. Si, perché proprio questa è la fonte della nostra pace, gioia e speranza.

Conoscere l'amore di Dio è poi così importante che Paolo prega affinché questa conoscenza possa crescere in noi sempre di più, affinché noi ne conosciamo tutte le dimensioni. Egli dice: *Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo... perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore, perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza+ (Ef. 3:14-19).

3. Nel cuore stesso di Dio

Qual è la natura di questo amore, dunque, che Dio manifesta e radica nel cuore del credente? Un amore che il cristiano conosce e di cui si rallegra grandemente come rivelazione dell'essere stesso di Dio? Esplorare questo campo ci condurrà nel mistero della natura di Dio ancora più profondamente di quanto abbiamo fatto descrivendone gli altri attributi. Quando abbiamo esaminato la sapienza di Dio ci siamo addentrati nella Sua mente; quando abbiamo riflettuto sulla Sua potenza abbiamo visto qualcosa della Sua mano e del Suo braccio. Quando abbiamo considerato la Sua Parola abbiamo appreso qualcosa della Sua bocca. Ora, contemplando il Suo amore, guardiamo nel Suo cuore. Siamo su un terreno santo, che non potremmo affrontare se non con grande rispetto e attenzione.

II. Importanti precisazioni

1. L'amore è solo uno degli aspetti di Dio

A scanso di equivoci bisogna subito precisare che dire "Dio è amore" non è tutto quello che si può dire su Dio.

Secondo l'affermazione di Giovanni: "Dio è amore". Di fronte a questa affermazione molti speculano e si immaginano che l'amore di Dio sia un sentimento di totale benevolenza e tolleranza, che tutto scusi e tutto perdoni in un grande abbraccio generalizzato dell'intera umanità, un amore che nulla pretende. Talora alcuni insegnanti pure bene intenzionati parlano ai bambini del Dio d'amore, come di uno sdolcinato "amicone" del cuore eliminando, "per non fare paura" ogni immagine di un esigente sovrano onnipotente e giudice rigoroso: questa però è un'indegna perversione della verità.

Per molti questo Dio d'amore sarebbe un "superamento" del Dio dell'Antico Testamento, il Dio della Legge e dell'ordine, il Dio di giustizia che esegue inflessibilmente i Suoi giudizi con condanne inappellabili su ogni trasgressore. Questa idea è del tutto sbagliata. Il Dio d'amore di cui parla Giovanni è lo stesso Dio rivelato dell'Antico Testamento, perfettamente coerente con sé stesso, il cui amore non è affatto in contrapposizione alla giustizia.

a. Dio è spirito. Dio è amore, ma è Giovanni stesso pure ad affermare in altri luoghi che Dio è spirito: spirito eterno, immutabile, onnipotente, onnisciente, giusto e santo in tutto ciò che fa. L'amore di Dio, che è spirito, non è quindi fluttuante e capriccioso come quello umano, e nemmeno un pio desiderio per cose che mai potrebbero avvenire, ma una determinazione di benevolenza spontanea dell'intero essere di Dio, un atteggiamento liberamente scelto e fermamente fissato. Il Suo amore *è forte come la morte... Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore+ (Ca. 8:6,7). Della stabilità di questo amore il credente può fidarsi.

b. Dio è luce. Dio è amore, ma Giovanni pure afferma che Dio è luce, la luce della santità e della purezza, contrapposta alle tenebre dell'ingiustizia e della perversione morale. Il Dio che è amore è prima di tutto, dunque, luce, e quindi l'idea sentimentale di una debolezza indulgente, separata da chiare norme morali, deve essere eliminata subito. Il Dio di Gesù Cristo non è un Dio indifferente alle distinzioni morali, ma un Dio che ama la giustizia ed odia l'iniquità, un Dio che dice ai Suoi figlioli: *Voi dunque siate perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli+ (Mt. 5:48). Egli non accetta nessuno in comunione con sé stesso che non persegua santità di vita, e che pure Egli non sia pronto a disciplinare duramente. *perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce... egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità. Ogni correzione, infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però, rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo+ (Eb. 12:6-11). L'amore di Dio è anche severo.

2. Dio rimane amore anche nella "mala sorte"

Un altro errore da evitare è pensare che, visto che Dio è amore, tutto nella nostra vita debba "andarci bene" e che Egli voglia per noi una vita facile e comoda. E quando "ci va male", forse che Dio ...non ci ama più? No. Dio è sempre e costantemente amore in tutto quello che Egli è e fa. Il cristiano sa che ogni singola cosa che gli accade esprime l'amore di Dio per lui, ed è utile al compimento di ciò che Dio si è prefisso con lui. Dio rimane amore anche quando non può vedere subito il come e il perché di ciò che Dio compie. In ogni caso egli sa che c'è amore dietro ad ogni comportamento di Dio, e così il cristiano si rallegra anche quando, dal punto di vista umano, le cose sembrano andargli male. L'apostolo Paolo, come cristiano, ne aveva passate di tutti i colori. Aveva avuto ogni sorta di afflizione a causa della sua fede e Dio persino non lo aveva voluto guarire da un problema fisico che lo limitava. Forse pensava che Dio non lo amasse più? No, era certo che Dio lo amava nonostante tutto. Egli affermava: *Infatti noi non ci perdiamo d'animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente, peso eterno di gloria; mentre abbiamo lo sguardo fisso, non alle cose che si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono, sono eterne+ (2 Co. 4:16-18).

III. La sostanza dell'amore di Dio

Fin ora abbiamo solo circoscritto l'amore di Dio, mostrando in termini generali come e quando esso opera. Questo però non basta. In pratica in che cosa consiste? Come potremmo definirlo ed analizzarlo? Secondo quanto la Bibbia afferma, potremmo così descriverlo in questo modo:

L'amore di Dio è l'esercizio della Sua bontà verso singoli peccatori per la quale, impegnandosi totalmente al fine del loro bene, Egli ha dato loro il Suo Figlio come Salvatore, ed ora li porta a conoscerLo ed a goderLo nel contesto di un patto.

1. In primo luogo l'amore di Dio è la più grande manifestazione della Sua bontà. La bontà e la generosità è infatti è uno degli attributi essenziali di Dio che la Bibbia ci rivela. Dio mostra grande affetto verso le Sue creature. Ma è molto più che affetto. Egli desidera essere in comunione con le Sue creature, e in modo particolare quelle umane, che erano state create per poterlo contraccambiare. Egli si rallegra di stare in loro compagnia. Vuole partecipare alla loro vita ed esperienze, ed è pronto a donarsi a loro per la loro felicità, e questo del tutto disinteressatamente. Questo è l'amore di Dio e questo Egli vuole insegnare alle Sue creature che profondamente lo hanno ferito, nella loro ingratitudine e ribellione.

2. In secondo luogo -la cosa più sorprendente nell'amore di Dio è il fatto che Egli lo esercita verso peccatori come noi. E chi siamo noi? Creature che hanno infranto le Sue leggi, ribelli ed ingrate, la cui natura è divenuta corrotta perché abbiamo sfigurato e rovinato quanto di meglio Egli aveva posto in noi ed intorno a noi. Noi meritano solo condanna ed eterno bando dalla Sua presenza. Non ci rendiamo conto di essere diventati del tutto odiosi per Lui. Non c'è nulla in noi come siamo che meriti o attragga il Suo amore. Eppure Egli manifesta il Suo amore proprio per noi: non c'è nulla di simile nelle religioni che gli uomini si sono inventate.

3. L'amore di Dio è l'esercizio della sua bontà verso singoli peccatori. L'amore di Dio non è una vaga benevolenza esercitata verso tutti in generale e nessuno in particolare. Il proposito d'amore di Dio, formato già da prima della creazione del mondo implicava la scelta specifica delle persone che Egli avrebbe immeritatamente benedetto, come pure la scelta dei particolari benefici che essi avrebbero ottenuto e del modo in cui li avessero potuto far propri. Tutto questo era stato stabilito dall'inizio. Paolo scrive ai cristiani di Tessalonica: *Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità+ (2 Ts. 2:13). Quando Dio esercita il Suo amore verso singoli e specifici peccatori lo fa mettendo in atto il proposito che Egli aveva formato dall'eternità.

4. L'amore di Dio verso i peccatori implica che Egli si identifica con il loro bene; Egli ha deciso di finalizzare tutto ciò che fa al loro bene. E' la prova stessa del Suo amore. Un padre non può far finta di niente se suo figlio è nei guai, un marito amorevole non rimane impassibile alla sofferenza di sua moglie. Amare significa identificarsi nella situazione della persona che si ama e partecipare intensamente alle sue gioie ed ai suoi dolori e non darsi pace fintanto che questi non sia felice. Dall'eternità Dio ha deciso che la sua propria felicità sarebbe stata inseparabilmente connessa a quella dei suoi eletti. Ecco perché c'è grande gioia in cielo quando un peccatore si ravvede (Lu. 15:10), ecco perché avrà grande gioia quando compariremo davanti alla Sua gloria irreprensibili (Giuda 24).

5. L'amore di Dio verso i peccatori è stato espresso dal dono di Suo Figlio per essere loro Salvatore. L'amore si misura da quanto si sia pronti a dare alla persona che si ama, e Dio, per salvare dalla maledizione del peccato i suoi eletti ha dato tutto sé stesso in Cristo, e fino alla morte di croce. E' un amore che davvero *sopravanza ogni conoscenza+ (Ef. 3:4). Ecco perché Giovanni definisce l'amore di Dio in questi termini: *In questo si è manifestato l'amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione dei nostri peccati+ (1 Gv. 4:9,10). Lo stesso egli dice nel suo vangelo: *Perché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico Figlio Gesù Cristo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna+ (Gv. 3:16). Paolo scrive: *Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi+ (Ro. 5:8). L'apostolo Paolo ha compreso questo amore tanto da voler dedicare ora tutta la sua vita a Dio come espressione di riconoscenza. Egli dice: *quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato sé stesso per me+ (Ga. 2:20).

6. L'amore di Dio versi i peccatori raggiunge il suo obiettivo portandoli a conoscerLo e a goderLo nel contesto di un patto. Infine l'amore di Dio non è un sentimento momentaneo e passeggero, ma un'amore che si è legato permanentemente nell'impegno di un patto, come ad esempio il matrimonio. Come afferma la lettera ai Galati, i cristiani vengono inseriti nella promessa del patto che Dio ha stabilito con Abrahamo. Per fede in Cristo noi diventiamo "discendenza" del credente Abramo. Chiunque sia in Cristo -per vera fede- viene introdotto in un patto per cui Dio stesso è impegnato solennemente a benedirci in modo incalcolabile. Dice il Signore Iddio: "la mia grazia sarà tua per perdonarti, la mia potenza sarà tua per proteggerti, la mia bontà sarà tua per sollevarti, la mia misericordia sarà tua per supplire ai tuoi bisogni, la mia gloria sarà la tua per incoronarti".

IV. Conseguenze

L'amore di Dio è dunque l'esercizio della Sua bontà verso singoli peccatori per la quale, impegnandosi totalmente al fine del loro bene, Egli ha dato loro il Suo Figlio come Salvatore, ed ora li porta a conoscerLo ed a goderLo nel contesto di un patto. E' questa la vostra esperienza? E se avete fatto questa esperienza, quali ne sono per voi le conseguenze?

E' vero che Dio è amore per me come cristiano? E l'amore di Dio significa per me tutto ciò che è stato detto fin ora? Se è così allora devo pormi delle domande:

1) Perché spesso mi lamento e mostro scontento e risentimento per le circostanze in cui Dio mi ha posto?

2) Perché manco di fiducia, ho paura o sono depresso?

3) Perché permetto a me stesso di essere freddo, formale e distante nel servizio di un Dio che mi ama così tanto?

4) Perché Dio sembra non essere al primo posto nella mia vita?

Giovanni scrisse "Dio è amore" anche poi per sottolineare un punto che ha a che fare con l'etica: *Carissimi, se Dio ci ha amato in questo modo, anche noi ci dobbiamo amare gli uni gli altri+ (1 Gv. 4:11). Potrebbe chi mi sta accanto imparare qualcosa della grandezza dell'amore di Dio per me dalla qualità e dal grado di amore che io mostro per gli altri -mia moglie? mio marito? la mia famiglia? i miei vicini? la gente in chiesa?

Dobbiamo meditare su queste cose ed esaminare noi stessi.

[Rielaborato completamente da: J.I.Packer, Knowing God, London: Hodder & Stoughton, 1973, p. 129-141.Paolo Castellina, Borgonovo, venerdì 5 marz 1993, tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla Versione Nuova Riveduta, ed. 1991, La Buona Novella, Brindisi)

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