Le ricchezze della Sua gloria
(Efesini 3:16-21)
A. Il più bel dono
Uno degli aspetti tradizionali del matrimonio sono i doni che vengono fatti agli sposi e le felicitazioni che si ricevono da tutti in questa occasione.
Spesso c'è una lista di nozze dove vengono elencati tutti gli articoli utili per "metter su casa" e che gli amici ed i parenti consultano per poter donare cose che siano veramente utili. Inoltre, alla cena di nozze si ripete la tradizione scherzosa di fare aprire agli sposi enormi pacchi pieni di oggetti augurali per la nuova famiglia che si sta formando. Durante questa stessa cena poi, si usa leggere i telegrammi e le lettere augurali che la gente manda agli sposi e che talvolta contengono "decaloghi" per una vita felice, nonché frasi e messaggi scherzosi.
Qual è però, domandiamoci, l'augurio più bello, il dono più significativo che una coppia di sposi possa ricevere? Tante possono essere le risposte a questa domanda, però io sono convinto che l'augurio più bello lo si oda ben di rado oggi, come pure il dono più ricco e significativo che si possa ricevere non si trovi nemmeno nel negozio più lussuoso.
Di che cosa si tratta?
Io credo che sia estremamente significativo per una nuova coppia di sposi udire l'augurio e ricevere i doni di cui parla un testo della Bibbia, Parola di Dio. Leggiamolo, e poi vi spiegherò il perché.
(...)
B. Il donatore più ricco
Questo testo ci presenta innanzitutto il donatore più ricco e generoso che mai possiate incontrare: Dio, Creatore e Signore del cielo e della terra, colui davanti al quale l'apostolo che qui scrive "piega le ginocchia" onorando la Sua gloria e la Sua maestà.
Il testo dice: "...che egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria" (16a). Si, Iddio è Colui che possiede l'universo intero, Colui che vi ha dato la vita e quanto di meglio voi abbiate, Quello stesso che vi ha fatti incontrare, che vi ha donato l'uno all'altra. Da lui infatti "ogni famiglia prende nome" (v. 15) e ragione d'essere. Egli è amore, Egli è buono e generoso, Egli è disponibile. Egli è, come dice la Bibbia: "il rimuneratore di tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6).
Il problema però è che spesso Iddio noi non lo conosciamo abbastanza. Dice il nostro testo: "a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente al di là di quello che domandiamo o pensiamo" (v. 20). Si, spesso noi non abbiamo la più pallida idea del bene che potrebbe farci, anzi, spesso solo indegni pregiudizi.
In realtà siamo noi che abbiamo costruito un'assurda barriera fra noi e Lui. Dice infatti la Bibbia: "Ecco, la mano dell'Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma sono le vostre iniquità quelle che hanno posto una barriera fra voi e il vostro Dio; sono i vostri peccati che hanno fatto si che egli nasconda la sua faccia da voi, per non darvi più ascolto" (Is. 59:1,2).
Ebbene, voi potete conoscere questo Donatore meraviglioso, voi potete vedere abbattuto il muro di separazione che vi divide da Dio. Come? Gesù Cristo, il Salvatore, è venuto per farci conoscere Colui che ci ha creato. Gesù è venuto affinché possiate essere riconciliati con Lui. Gesù è Colui che ci può mettere in un reale e personale contatto con l'Unico che potrebbe riempire la vostra vita di senso e di prospettive eterne, e Gesù vi chiama affinché voi, riconoscendo il vostro peccato possiate farne per la vostra vita il vostro Salvatore e Signore.
C. La sostanza di questi doni meravigliosi
In che cosa consistono questi doni straordinari che il Signore Iddio? Il nostro testo ne elenca cinque.
1. Forza interiore. Un matrimonio è reso stabile non tanto dai beni materiali che gli sposi possiedono (anche se la sicurezza economica è importante), ma dai valori morali e spirituali che esso coltiva nel proprio seno. Il testo dice: "...d'essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito Suo, nell'uomo interiore" (v. 16b), cioè nell'intimo del vostro essere e della nostra personalità. Ci vuole una forza interiore, non solo per sopportare eventuali problemi e noi stessi... ma pure per edificare qualche cosa di stabile, di bello, di armonioso, di duraturo, come deve essere un matrimonio.
L'"uomo interiore" è la parte più nobile della nostra natura che gioisce quando Dio è presente e parla a noi, quello che nel credente "si rinnova di giorno in giorno... mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono" (2 Co. 4:16,18). L'"uomo interiore è quella parte della nostra natura mediante la quale siamo in grado di cogliere valori eterni e riconoscere la bontà di ciò che è nobile ed elevato. Chi mai potrebbe darci questi valori spirituali, questa forza interiore, se non Dio solo, che ha promesso di dimorare nel credente mediante lo Spirito Santo?
Non dobbiamo essere sciocchi, superficiali, disimpegnati, privi di disciplina. Dobbiamo fondare noi stessi sulla roccia dei valori e della forza spirituale che si trova in Dio solo. E' questo un dono preziosissimo.
2. Una presenza interiore. Il testo ci dice poi che dentro di noi ci deve essere non una vaga ed inaffidabile buona volontà, non una forza generica, ma una persona. Il testo dice: "...e faccia si che Cristo abiti, per mezzo della fede, nei vostri cuori" (v. 17). Per progredire in conoscenza ed in amore, per consolidare la nostra vita Cristo deve prendere dimora stabile nella nostra persona e nel contesto del nostro matrimonio.
Il Salvatore Gesù Cristo è venuto per farci conoscere il volto di Dio, è venuto per riconciliarci con Dio. Gesù Cristo è però anche venuto per abitare nel nostro cuore, affinché noi viviamo la nostra vita con la sua forza, il suo esempio, la sua istruzione, il suo impulso, la sua riprensione. "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me" (Ga. 2:20), dice l'apostolo Paolo. La vita che io ora vivo è ispirata, arricchita, resa forte e vittoriosa, significativa e piena, dal Salvatore Gesù Cristo, il quale è venuto ad abitare in me.
Spesso noi non ci rendiamo conto quanto per noi sia importante che Gesù viva per la fede nel nostro cuore. Per questo il nostro testo ci dice che la cosa migliore che voi potreste ricevere nel vostro matrimonio, è la presenza salvatrice di Cristo in casa vostra! Desideratelo ardentemente! Egli bussa alla vostra porta, non lasciatelo fuori, non vi rendete conto di chi vi privereste!
3. Profonde radici nell'amore. un altro dono estremamente prezioso che il Signore vorrebbe darvi è espresso nella frase: "...affinché essendo radicati e fondati nell'amore" (v. 18). Voi sposi siete giunti al matrimonio perché vi amate: che il vostro amore scaldi per sempre il vostro cuore! L'amore, però, deve mettere radici profonde! Quando viene la bufera, l'albero dovrà resistere, se non vorrà cadere, e resisterà se le sue radici affondano saldamente nell'amore, del quale Cristo Gesù non solo ne è espressione ultima, ma il mezzo per cui noi possiamo amare come si conviene.
Che il vostro amore sia ben radicato, desidera per voi la Parola di Dio, e questo radicamento ancora è un dono di Dio in Gesù Cristo.
4. Conoscere l'amore. Chi è all'altezza di amare veramente come si conviene? Chi può dire di amare senza ombra di egoismo?. Quante volte noi deludiamo l'altro perché non siamo capaci di amare? Eppure, sia noi che l'altrui persona, avremmo un grande, tremendo bisogno di essere amati. Dove possiamo apprendere ad amare come si conviene?
Dice l'augurio del nostro testo: "affinché siate resi capaci di abbracciare (e di conoscere), con tutti i santi, la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza" (v. 18a, 19a).
Tante volte vorrei veramente scuotere le persone indifferenti e dire loro: ma possibile che non capiate l'immensità, le straordinarie dimensioni di quello che Dio ha fatto per noi in Gesù Cristo, noi, che nulla meritavamo. Si, egli ha preso su di sé tutto il peso del nostro peccato, le nostre malattie, le nostre afflizioni, ha sofferto Lui le pene orribili dell'inferno affinché noi potessimo esserne liberati.
Disse Gesù: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici se fate le cose che io vi comando" (Gv. 15:12,13).
L'apostolo Paolo scrive: "Mentre eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Poiché a mala pena uno muore per un giusto, ma forse per un uomo dabbene qualcuno ardirebbe morire, ma Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Ro. 5:6-8).
Si, quella di Cristo è la migliore "scuola di amore" che mai voi potreste trovare, e che a questa "scuola" voi possiate partecipare insieme a tutti i "santi", cioè al popolo dei credenti.
5. Soddisfazione completa e durevole. Il testo dice: "....affinché giungiate ad essere ripieni di tutta la pienezza di Dio" (v. 19b). Questo è il culmine di tutte le richieste che qui l'apostolo fa, l'esito finale di tutti i doni che l'autore desidera per i suoi lettori. E' l'augurio massimo che si possa fare.
Che voi ora che gustate solo parzialmente dei beni, possiate raggiungerne il godimento completo, che possiate raggiungere la pienezza che appartiene a Dio solo e che Dio impartisce in Cristo.
La pienezza di Dio è nascosta in Cristo, ed in Cristo poi potrete trovare la pienezza di tutte le migliori vostre aspirazioni. Non è questo straordinario? meraviglioso? Se solo molti capissero che solo in Cristo potrebbero trovare tutto pienamente! (Cl. 2:9).
Non vorreste voi il meglio in assoluto per voi stessi? Ebbene, questo lo potrete trovare in Cristo Gesù soltanto. Non cercatelo altrove, non lo trovereste mai. Trovate in Cristo l'unica "perla preziosa" per la quale vale la pena di lasciare tutto il resto!
C. Una sorgente perenne
Dice alla fine il nostro testo: "Ora a colui che può... fare infinitamente al di là di quello che pensiamo o domandiamo" (v. 20).
La maggioranza della nostra generazione è come cieca ed inconsapevole delle ricchezze che potrebbe trovare solo in Cristo. Forse l'infedeltà e l'incoerenza di tanti che si dicono cristiani, ha fatto si che Cristo venisse nascosto agli occhi dei più. Che follia, però, il disprezzare Cristo! Che pazzia autolesionista esserGli indifferenti, ignorarlo! In Lui potremmo trovare il meglio in assoluto per noi stessi, e ci accontentiamo dei nostri "stracci", di cose che solo in apparenza possono renderci felici.
Ebbene, che l'augurio contenuto in questo testo possa essere per voi il "buono di acquisto" migliore che voi oggi possiate ricevere in dono. Se lo utilizzerete andando presso Cristo per ricevere quello che solo Lui ci può dare, non crederete ai vostri occhi, quando vi renderete conto della sua preziosità. Tendete le mani: ricevete i doni più preziosi del mondo, quelli che Dio vi può dare in Gesù Cristo!
(P.C. 1838)
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