DIO PROVVEDE
Sapete che cos'è la provvidenza? E' il tema che vi vorrei proporre alla vostra riflessione oggi, festa del raccolto. E' una delle dottrine cristiane a mio giudizio più belle e consolanti: Dio non solo c'è, ma è attivo e provvidente, Dio rimane sempre in controllo di ogni cosa. Quanto è importante per il cristiano sapere di avere una così magnifica fonte di grande fiducia e serenità difronte a tutto ciò che potrebbe avvenirgli, e quanto è importante comprendere bene per sapergli veramente dirgli dire grazie, con piena consapevolezza.
Leggiamo prima di tutto un brano della Bibbia dove un profeta, Elia, perseguitato a causa della sua fedeltà a Dio e ridotto alla fame, viene nondimeno nutrito da Dio in modo sorprendente, per mezzo dei corvi. 1 Re 17:1-6.
1. Noci
"E i corvi gli portavano del pane e della carne la mattina, e del pane e della carne la sera; e beveva al torrente" (17:6). Questo racconto me ne ricorda un altro, molto simile.
Sono sicuro che sapete che cosa sono queste? Si, sono delle noci. Le noci sono buone da mangiare: le possiamo mangiare così e qualcuno anche le cucina. Vi piacerebbe però non avere altro da mangiare che noci?
Lasciate che vi racconti una storia vera di un uomo che visse per un certo tempo soltanto di noci e di acqua sciolta dalla neve.
Nel lontano 1740, Dio chiamò un uomo di nome David Breinerd ad andare presso gli indiani d'America per parlare loro di Gesù. David Breinerd amava Dio, così ci andò.
Un inverno, mentre camminava da un villaggio indiano all'altro fu colto da una tormenta di neve. Non c'era nessun posto dove andare a ripararsi, trovò solo un vecchio tronco vuoto di un albero, e così vi si infilò dentro. Là dentro cominciò a pregare per gli indiani che non conoscevano Gesù.
La tormenta sembrava non finire più. Proprio prima di notte però arrivò uno scoiattolo all'apertura del tronco, vi depositò delle noci e poi via di nuovo!
Davide così mangiò le noci e bevve un po' d'acqua sciolta dalla neve, poi si addormentò.
Il mattino dopo si svegliò ma quel terribile vento ancora non si era calmato. Pregò di nuovo per gli indiani, e il piccolo scoiattolo arrivò di nuovo con altre noci. Davide ringraziò Dio per la colazione, e mangiò le noci.
Questo continuò per tre giorni: la neve cadeva, il vento soffiava, e Dio mandava quel piccolo scoiattolo per dar da mangiare a Davide Breinerd. Finalmente la tempesta finì e Davide continuò a camminare fino al prossimo villaggio indiano, ringraziando Dio per averlo salvato.
Dio ha cura anche di noi. Egli vuole provvederci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, perché egli ci ama. Ringraziamo Iddio perché Egli si prende cura di noi e del fatto che noi abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
2. Un concetto a noi spesso estraneo
Voi penserete che questi siano due casi di cura provvidenziale eccezionali, "fortuiti", come si dice, ma che non costituiscano affatto la regola, e che anzi, la realtà dimostrerebbe il contrario. Non si dice forse "aiutati, che Dio ti aiuta", quasi a dire, se non ti arrangi da solo nessuno ti aiuterà? Non si dice forse che "la manna non cade più dal cielo"?
Eppure, noi crediamo in un Dio vivente ed operante, un Dio che non solo ha creato il mondo, ma che sempre lo governa, lo sostiene, lo guida verso un fine ben chiaro e prestabilito. Dio non ha abbandonato il mondo, non lo guarda da lontano con indifferenza, anzi, un Dio che controlla sempre ogni cosa ed ogni persona, voi ed io, tanto che nulla cioè avviene per caso: Dio è sovrano. Dio è buono, giusto e saggio, e la provvidenza per la quale ringraziamo il Signore è segno della sua incessante opera. Tutto avviene "secondo l'immutabile consiglio della sua volontà".
Il concetto di provvidenza pare però molto lontano dalla sensibilità di oggi. Molti invece pensano, al contrario, se pure riconoscono che Dio sia in qualche misura il Creatore di ogni cosa, che sia almeno certo che Dio non intervenga negli affari umani. Molti pensano che i miracoli non possano avvenire, che la preghiera non venga risposta e che molte cose semplicemente "accadano" secondo la logica di leggi personali ed immutabili.
Si sostiene che il mondo sia pieno di male. Come potrebbe il male -si dice- essere compatibile con il concetto di un buon Dio che attivamente governa il mondo? Ci sono catastrofi naturali: il fuoco, il terremoto, le inondazioni. Nel passato questi erano considerati "atti di Dio". Dovremmo incolparne Dio? Non è meglio immaginare che Egli semplicemente abbia lasciato il mondo andare sulla propria strada?
No, la nostra mente deve purificarsi da tutte le falsate concezioni moderne della realtà ed abbracciare con fiducia ciò che la Bibbia dice, ed allora le cose ci appariranno in un modo totalmente diverso ed anche il nostro atteggiamento sulla vita cambierà.
Ecco alcune definizioni classiche riformate di provvidenza. Il catechismo di Heidelberg dice: "La provvidenza è la facoltà onnipotente e sempre presente di Dio, per cui egli sostiene tutt'ora come con la sua mano cielo e terra con ogni creatura e li governa in modo che piante ed erbe, pioggia e siccità, annate feconde e sterili, cibo e bevanda, salute ed infermità, ricchezza e povertà ed ogni cosa non ci sopravvengono per caso ma ci provengono dalla sua mano paterna" (27).
Non male questa definizione, vero, per la festa del raccolto!
Oppure la Provvidenza è: "...quel continuo esercizio dell'attività di Dio per cui il Creatore fa sussistere tutte le sue creature, è attivo ed operante in tutto ciò che accade nel mondo, e dirige tutte le cose verso il fine che egli ha stabilito".
Non starò qui a citare versetto per versetto, ma la Bibbia dice chiaramente che Dio esercita un controllo provvidenziale sull'universo in generale, sul mondo fisico, sulla creazione grezza, sugli affari delle nazioni, sulla nascita e sulla sorte ultima degli uomini, sui successi e sui fallimenti esteriori della vita umana, su cose apparentemente insignificanti o accidentali, nella protezione ultima del giusto, nel provvedere ai bisogni del suo popolo, nel rispondere alle preghiere, nel denunciare il male e nel punire.
Notiamo così semplicemente, riflettendoci bene che vi sono tre elementi nella provvidenza: (1) Dio sostiene (cioè preserva e conserva) e questo riguarda l'essere delle cose; (2) Dio concorre (o coopera) nello svolgersi degli avvenimenti; (3) Dio governa, cioè conduce gli avvenimenti ad un fine.
3. Sussistenza
Come il padre e la madre lavorano instancabilmente ogni giorno per sostenere e provvedere ai bisogni dell'intera famiglia così Dio opera costantemente per conservare, mantenere, sostenere ciò che Egli ha creato.
Un buon padre ed una buona madre non si limitano a dare alla luce i loro figlioli, ma li seguono, li educano, li guidano per tanti anni, che se lo meritino o meno. Non li abbandonano a sé stessi, ma se ne prendono cura e li correggono.
Così Dio sul mondo. certo il mondo ha un'esistenza sua propria ed esso non è parte dell'essere di Dio. Il creato è governato da leggi inflessibili, ma non va avanti automaticamente per virtù propria. Ogni cosa può permanere, sussistere solo tramite l'esercizio continuo della forza divina per cui tutto viene conservato in esistenza ed in moto.
L'ordine del creato, le sue leggi, la Bibbia dice che sia stato stabilito da Dio. Essa dice che Cristo "sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza" (Eb. 1:3), e "tutte le cose sussistono in Lui" (Cl. 1:17).
Togliete la provvidenza di Dio sulla natura e non vi sono più certezze, il mondo si sfascia e l'ordine sarebbe sostituito dal caos.
4. Concorso
Quante volte siamo pigri, indolenti, non ci sentiamo voglia di far niente, ed allora interviene la mamma o il papà che ci incoraggiano, ci aiutano, ci riprendono, ci stanno accanto e vigilano affinché facciamo tutto quello che dobbiamo fare, o magari ci fanno prendere vitamine...
Lo stesso fa Dio quando diciamo che nella sua provvidenza Iddio coopera con le sue creature affinché agiscano.
Certo nel mondo vi sono tante cause secondarie che muovono le cose: i poteri della natura o della volontà umana, ma esse non operano indipendentemente da Dio, che ne è causa primaria. Dio opera in ogni atto delle sue creature non solo nelle buone azioni, ma anche in quelle cattive. Egli stimola e rende efficace la loro azione.
Non che la volontà dell'uomo e quella di Dio stiano allo stesso livello, né lo possiamo intendere come "lavoro di equipe". La stessa opera è interamente opera dell'uomo come lo è di Dio, e quando facciamo il male lui non ne è in alcun modo responsabile, anche se sua è la forza che ci permette di farlo.
Ecco alcuni versetti biblici al riguardo: "Non succeda però che tu pensi: con la mia forza e con la mia abilità mi sono fatto queste ricchezze. Ricordati piuttosto del Signore, perché solo lui ti dà la forza per acquistare ricchezze" (De. 8:17,18).
"Può abbattersi una sciagura in città se il Signore non l'ha provocata? Ebbene, il Signore iddio non agisce senza avere prima rivelato le sue intenzioni ai suoi servi, i profeti" (Amos 3:6).
"Perché è Dio che opera in voi; nella sua bontà egli vi rende capaci non soltanto di volere, ma anche di agire. Questa è la sua volontà" (Fl. 2:13).
5. Governo
Come il governo di una nazione dirige il funzionamento generale di una nazione, come il padre dirige il funzionamento generale di una famiglia, così fa Dio verso il creato. Nella Bibbia Iddio viene spesso rappresentato come Re dell'universo. Egli governa su tutto, regno fisico come quello spirituale, persino sulle cose più insignificanti e anche su ciò che apparentemente ci sembra accidentale, e riguarda sia gli atti buoni che gli atti cattivi dell'uomo.
E' Dio che controlla e mette un freno all'attività peccaminosa dell'uomo, impedendo che giunga agli estremi. E' stato scritto: "Immaginiamo che l'uomo sia veramente dotato di una volontà assolutamente libera, e che sia impossibile forzarlo a fare qualcosa senza distruggere la sua libertà. Immaginiamo che ogni persona sappia naturalmente ciò che è bene e ciò che è male, che possa scegliere l'uno o l'altro, e che sia lasciato assolutamente libero di fare le proprie scelte e di andare per la propria strada. Che succederebbe? Questo vorrebbe dire che l'uomo è sovrano, perché fa ciò che gli piace ed è artefice del proprio futuro. In tal caso non avremmo alcuna certezza che prima o poi l'uomo rigetti il bene e scelga il male. Non avremmo garanzie contro il suicidio morale dell'intera razza umana. Togliamo ogni condizionamento da parte di Dio, lasciamo l'uomo assolutamente libero, e sparirebbero immediatamente ogni distinzione etica, prevarrebbe la barbarie dappertutto, e regnerebbe supremo solo il pandemonio" (W.A.Pink).
Questo però non avviene perché Dio non lascia le sue creature al libero esercizio della più totale autonomia. Sono libere, ma entro certi limiti, inoltre Dio è libero di intervenire quando e come vuole per ordinare la loro volontà e le loro azioni.
La Bibbia dice: "L'uomo fa molti progetti, ma il Signore ha l'ultima parola" (Pv. 16:1), e ancora: "L'uomo progetta la sua vita, ma il Signore dirige i suoi passi" (Pv. 21:1), "Molti sono i progetti dell'uomo, ma solo i piani del Signore si realizzano" (Pv. 19:21), "Il Signore guida come vuole la mente di un re, così come dirige il corso dei fiumi" "Senza il favore del Signore, nessuno è esperto, intelligente o saggio" (Pv. 21:1,30).
Allo stesso modo Dio esercita il suo sovrano controllo sul mondo degli spiriti. Gli angeli sono soggetti alla sua espressa volontà e si rallegrano di obbedire ad essa. I demoni stessi, se pure in ribellione verso Dio, sono ancora soggetti ai decreti divini ed alla sua mano che li reprime. Satana non era in grado di toccare il servo di Dio Giobbe fintanto che Dio non gli dava il permesso, ponendogli anche dei limiti: "Il Signore disse a Satana: D'accordo, fa quel che vuoi delle sue proprietà, ma non toccare la sua persona", "D'accordo, fanne quello che vuoi, ma non ucciderlo" (Gb. 1:12; 2:6).
La provvidenza di Dio non fa problema per quanto riguarda l'uomo, se noi decidiamo di obbedirgli. Dio semplicemente dichiara ciò che desidera venga fatto, e viene fatto, volontariamente.
Dio però governa anche quando decidiamo di disobbedirgli. Dio ha stabilito leggi che pure governano la disobbedienza, proprio come ha fatto per il mondo fisico. Quando qualcuno pecca, si pensa di solito che allora faccia le cose nei propri termini. In effetti Dio dice: "Quando disobbedisci, lo farai solo secondo le mie leggi e non secondo le tue".
Se uno disobbedisce, vi saranno precise e spiacevoli conseguenze come risultato della tua decisione di opporti a ciò che Dio ha stabilito. Dio ha stabilito leggi per il bene, ma anche leggi che stabiliscono quello che dovrà avvenire quando uno sceglie il male (noi chiamiamo questo conseguenza del malfare).
6. Provvidenza speciale
Dobbiamo infine ricordare che Dio esercita una cura ed una provvidenza specialissima verso quelle persone che per grazia mediante la fede sono diventare suoi figlioli.
Essere in comunione con Dio significa infatti che ogni evento, anche il più negativo viene trasformato in bene per quelli che amano Dio, Egli risponde alle preghiere, può liberare da situazioni difficili, e dà grazia ed aiuto in circostanze critiche.
Dio può operare miracoli perché -anche se egli segue sempre una certa norma fissa nel suo operare, egli può benissimo fare eccezioni e operare in un modo straordinario, fuori dalla norma.
7. Una dottrina consolante
La dottrina biblica della provvidenza è veramente di grande consolazione per ogni credente: soltanto se la si conosce e si confida in essa allora potremmo veramente dire grazie al Signore per ogni cosa che accade, dico, ogni cosa e lodare e benedire il suo Nome.
Spesso si sentono frasi fataliste da parte di molti sul fatto che la nostra vita sarebbe in balìa del caso, della fortuna, di un non meglio precisato destino, e tutto questo, se ci pensiamo un po' ci fa vivere nella paura e nell'apprensione di ciò che potrebbe accaderci. Calvino dice:
"Si potrebbe immaginare una miseria peggiore che l'essere sempre in tale angoscia e timore? Anzi, non si potrebbe dire questo senza fare ingiuria a Dio, quasi che egli avesse abbandonato l'uomo, la più nobile delle sue creature, in balia della fortuna... Se al contrario, la provvidenza di Dio splende nel cuore del credente, non solo esso sarà liberato dal timore e dalla distretta che prima lo opprimevano, ma sarà sollevato da ogni dubbio. ed è un sollievo meraviglioso sapere che il Signore tiene in mano ogni cosa con la sua potenza, di sorta che nulla avviene senza essere stato da lui stabilito. Anzi, ci ha presi sotto la sua protezione, ci ha affidati alla cura dei suoi angeli affinché né acqua, né fuoco, né spada possano nuocerci se non con il suo beneplacito... Donde trarrebbe il credente questa incrollabile sicurezza se non dalla fiducia (in mezzo a coloro che credono che il mondo vada avanti a capriccio) che Dio si adopera a condurlo? Avendo la fiducia che quanto viene da lui gli è salutare? Vedendosi assalito o molestato dal diavolo o dai malvagi, egli si rassicura pensando alla provvidenza di Dio, senza la quale non potrebbe che disperarsi. Quando al contrario si accorge che il diavolo e tutta la compagnia dei malvagi sono tenuti dalla mano di Dio come da una briglia, di sorta che non possono concepire male alcuno, né qualora l'avessero concepito, possono adoperarsi ad attuarlo, né qualora si impegnassero possono eseguirlo e neppure muovere un mignolo senza che Dio lo comandi loro; e non solo sono tenuti legati dalle sue manette, ma sono costretti dal freno della sua briglia ad obbedirgli, questo è sufficiente a consolarlo" (Istituzioni, I,17,11).
(P.C. p. 2625)
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