Per amare come si conviene
"...la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa" (Efesini 5:29)
1. Un amore ben qualificato
...nutrire e curare teneramente una persona: che magnifica definizione di amore! E' tipico di una madre verso il proprio bambino, frutto del suo corpo: un'amore totale, pronto al sacrificio, un amore che protegge e che dà sicurezza, un amore che ispira fiducia.
Prendersi cura di un'altra persona con grande affetto e tenerezza è pure sorprendentemente ciò che Dio si aspetta da un marito verso la propria moglie perché il matrimonio li ha resi un solo corpo. Ciò è doppiamente sorprendente perché di solito non si ascrive la tenerezza al comportamento di un uomo.
Si dice di solito che si bada troppo agli affari propri, e questo è in una certa misura buono, ma qui la Bibbia sembra dirci che quando si ha la massima cura della propria moglie, in realtà facciamo i nostri stessi interessi, perché marito e moglie, agli occhi di Dio sono un solo corpo. Si, mancare di onorare la propria moglie diventa per la Bibbia un vero e proprio atto, insano e morboso, di autolesionismo, di incosciente e cieco masochismo. Se lo capissero tante coppie oggi che lamentano di essere infelici!
Nutrire e curare teneramente, l'amore grande, intenso e pronto al sacrificio che gli sposi devono l'uno all'altra per comandamento di Dio, non è però un'esortazione astratta e generica, un consiglio che cade dall'alto e che lascia il tempo che trova, più facile a dirsi che a farsi. Esso è qualcosa che trova chiara e pratica esemplificazione nel comportamento stesso di Dio, il quale è venuto in mezzo a noi nella persona di Gesù Cristo e come uomo ha voluto divenire egli stesso il nostro modello, norma, esempio di amore, ma pure forza abilitante per amare come Lui ama.
E' chiaro allora che se vogliamo realizzare il meglio dal nostro matrimonio, se desideriamo che esso sia veramente soddisfacente (e come altrimenti), se vogliamo amare come si conviene, se è vero come è vero che questa è la chiave della nostra più autentica felicità, allora noi dobbiamo giungere a conoscere bene l'entità dell'amore che Gesù Cristo ha manifestato, in tutte le sue dimensioni. Dobbiamo prendere chiara coscienza di quell'amore che, come dice la Bibbia, supera ogni umana immaginazione e lasciarcene coinvolgere per potere noi stessi fare altrettanto. Solo moglie e marito potranno rispondere all'appello che la Bibbia fa loro di diventare essi stessi segno visibile, vivente testimonianza di un'amore che, ora comprendete, è il solo che possa trasformare il triste panorama umano di questo mondo.
2. L'oggetto dell'amore di Dio
Siamo chiamati ad amare tanto intensamente quanto Gesù Cristo ha amato ...chi? afferma il nostro testo; Tanto intensamente quanto Cristo ha amato la chiesa.
Che cos'è la chiesa di cui qui si parla? Non quello che comunemente si intende per 'chiesa'. Secondo la Bibbia 'chiesa' è quella comunione di uomini, donne, e bambini che Dio ha tirato fuori tramite la predicazione dell'Evangelo, dal desolante spettacolo della condizione umana affinché diventassero una comunità di fede, di speranza e di amore, segno di un'umanità rinnovata.
Chiesa è comunione di persone che Dio ha personalmente chiamato alla fede ed alla salvezza e che Dio modella come creta in mano ad un vasaio affinché diventino "santi ed irreprensibili dinanzi a Lui nell'amore", popolo di persone predestinate ad appartenerGli in modo speciale e per le quali Iddio aveva preparato un proposito di grazia prima ancora che il mondo fosse creato.
Chiesa sono quelle persone che hanno la consapevolezza di essere state per amore scelte e predestinate ad un grande proposito di salvezza, come gli sposi hanno coscienza di essere stati scelti fra tanti l'uno dall'altra per formare un solo corpo, un unico progetto di vita.
3. Il fine di una scelta
Perché Dio ha operato questa scelta ed ha tirato fuori dal desolante spettacolo dell'umanità queste persone dando loro fede, speranza ed amore, facendo per loro simili propositi di salvezza? Forse perché erano migliori di altre? Forse perché c'era in esse qualcosa che le rendeva attraenti o meritevoli, o forse in vista di qualche futuro merito che avrebbero avuto?
No, il panorama dell'umanità che si presenta dinnanzi a Dio è di un desolante e monotono squallore. La Bibbia dice: "Non v'è alcun giusto, neppure uno. Non v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili. Non v'è alcuno che pratichi la bontà, no, nemmeno uno" (Ro. 3:11,12).
Si, davanti a Dio si presenta solo l'uniforme e tristissimo panorama di un'umanità decaduta e corrotta, avversa a Lui ed alla Sua legge, piena di ogni ingiustizia e meritevole solo della Sua condanna.
Che tristezza, che miseria! La misericordia di Dio, però, è tanto grande quanto la Sua giustizia, e così Iddio decide di rendere possibile, pagando di persona, la riabilitazione di un vasto campione di umanità.
Dio così "estrae" dalla massa indistinta uomini e donne per renderle "sante ed irreprensibili dinnanzi a Lui nell'amore", "affine di fare comparire dinnanzi a sé questa chiesa gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma santa ed irreprensibile".
4. L'espressione dell'amore di Dio
In questo consiste lo stupefacente amore di Dio: chiamate a sé queste persone, Dio rende possibile questo riscatto pagando Egli stesso il debito che essi devono alla giustizia. Così infatti cantano i riscattati nella Bibbia:
"Disprezzato ed abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, famigliare col patire... erano le nostre malattie quelle che Egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato... Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità. Il castigo per cui abbiamo pace è stato su di lui e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione. Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via, e l'Eterno ha fatto cadere su di lui l'iniquità di tutti noi" (Is. 53).
Si, il Signore Gesù, che non aveva commesso violenze e sulla cui bocca non era stata trovata frode alcuna, si è lasciato colpire, affinché la comunità degli eletti potesse essere salvata.
Questo è il valore immenso della sua morte per noi, ma che dire del fatto che Egli si sia abbassato per diventare nostro servitore, che Egli abbia voluto visitare ammalati per guarirli, emarginati per integrarli, persone di cattiva reputazione per riformarle, oppressi per liberarli, gente priva di casa per ospitarli, priva di cibo per nutrirli... Lui che non ha mai maledetto, ma sempre benedetto, persino chi lo aveva inchiodato sulla croce... e tutta questa guarigione integrale della persona è ancora a nostra disposizione, perché Lui è risorto e la sua opera non è cambiata.
Lui che ha mandato il Suo Spirito Santo per guidarci, consolarci, istruirci, ammonirci, Lui che ha fatto si che la Bibbia fosse a nostra disposizione come Suo messaggio, Lui che continuamente dal cielo intercede per noi ... lui che instancabilmente e con grande pazienza ancora viene per chiamarci alla salvezza ed operandola potentemente tramite l'Evangelo, creduto ed obbedito.
Lui, totalmente per noi, che nulla meritiamo, Lui che vuole prendersi tenera ed affettuosa cura di noi affinché noi, lasciandoci coinvolgere totalmente dal Suo amore diventiamo altresì l'uno verso l'altro lo stesso che Egli è stato, è e sarà ancora per noi!
Riusciamo ad afferrare bene tutte le dimensioni del suo amore del quale queste mie parole non sono che un inadeguato accenno?
5. Coinvolti in questo amore unificante
Gli sposi che si sono scelti e che nel matrimonio diventano un sol corpo, diventano così la parabola vivente della chiesa del Signore, fatta di gente scelta dal mondo, affinché in un'unico corpo manifesti concretamente questo progetto di vita.
Si, perché la comunione di amore non è altresì il proposito universale di Dio? Dice la Bibbia: "Egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, giusta il disegno benevolo che egli aveva già prima in sé stesso formato, per tradurlo in atto nella pienezza dei tempi e che consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nei cieli, quanto quelle che sono sulla terra" (Ef. 1:9,10).
Se questo annuncio dell'Evangelo ha fatto breccia su di voi per lo Spirito Santo, potete essere certi che Dio vi sta chiamando ad un meraviglioso progetto di salvezza che non solo potrà manifestarsi nel vostro matrimonio, ma tanto nella vostra vita interiore quanto nella vostra vita sociale.
Il vostro matrimonio, anzi, l'intera vita vostra potrà divenire eccezionalmente ricca e feconda se la vivrete nella prospettiva di Cristo che vi chiama. In Lui potrete trovare il meglio in assoluto per voi stessi, in Lui, Gesù Cristo, potrete realizzare le vostre migliori aspirazioni.
Scegliete dunque la vita, quella vera e significativa, scegliete di viverla uniti a Cristo Gesù come avete scelto di viverla l'uno accanto all'altra ed allora solo potrete amare come si conviene e trovare il meglio per voi stessi.
(P.C. 1486)
Documenti di "E' sempre ...Tempo di Riforma" - E-Mail tdr@castellina.org