COME SCAMPEREMO SE TRASCURIAMO UNA COSI' GRANDE SALVEZZA?
(Ebrei 2:3)
1. Un annuncio fondamentale
Nelle miserie della vita, nella tragica prospettiva della morte, uno solo e' il messaggio che puo' darci concreta speranza di salvezza, ed e' il messaggio che la Bibbia ci annuncia e che riguarda la persona del Salvatore Gesu' Cristo.
Questo prezioso ed insostituibile messaggio è riassunto in un versetto dell'Evangelo secondo Giovanni, il quale dice:
"Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliolo affinche' chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv. 3:16).
Soppesatene le parole con grande attenzione.
Parla di Dio, il nostro Creatore.
Parla del Suo grande amore per noi, il quale non vuole che alcuno perisca, ma abbia vita eterna.
Da che si vede questo amore? Come si manifesta? Da che sappiamo che Egli veramente ci ama e che tutto ha provveduto per la nostra felicita'?
Dal fatto che Iddio ci ha dato il Suo Figliolo Gesu' Cristo come unico mezzo per la nostra salvezza temporale ed eterna.
Si, vuoi essere veramente felice ed appagato nella tua vita? Vuoi dare alla tua vita un senso ed una prospettiva eterna? Vuoi guarire da quelle situazioni che ti fanno soffrire e disperare? Ebbene, non rassegnarti.
Iddio ti ama e ti ha dato Qualcuno che puo' perfettamente ed infallibilmente rispondere a queste tue esigenze, a queste tue serie e vitali necessita': questa persona e' solo il Salvatore Gesu' Cristo. Egli e' il solo medico che mai ti deludera', il piu' grande, il piu' efficace.
"Chiunque crede in Lui", dice il nostro testo biblico.
Si, la guarigione e la salvezza eterna non ti cadra' addosso automaticamente, devi credere in Lui, cioe' devi rinunciare ad ogni altra fallace speranza e devi chiamare Lui al tuo fianco come personale Signore e Salvatore, devi farlo consapevolmente durante la tua vita, devi ricevere i suoi doni, obbedire alle sue prescrizioni, abbandonarti completamente a Lui con fiducia. Questo vuol dire credere!
2. Una tragica negligenza
Detto questo, pero', dobbiamo fare i conti con un'altra tragica realta' umana: quella dell'incredulita', quella della disobbedienza, quella della negligenza, quella di coloro che, pur avendo udito questo lieto messaggio di speranza, non se ne curano, lo prendono alla leggera, quelli che si illudono che saranno salvati a buon mercato senza avere realmente affidato la loro vita a Cristo, senza conoscere la Sua volonta' rivelata per obbedire ad essa diligentemente.
La Bibbia si pone, a questo riguardo, una bruciante domanda alla quale non c'e' risposta e che dice: "Come scamperemo noi se trascuriamo una cosi' grande salvezza? La quale dopo essere stata prima annunziata dal Signore, ci e' stata confermata da quelli che l'avevano udita." (Eb. 2:3).
Anche in questo caso soppesatene le parole con grande attenzione. "Come scamperemo noi se trascuriamo una cosi' grande salvezza?". Se noi trascuriamo una cosi' grande salvezza, come potremo scampare dal giudizio di condanna che Dio giustamente decreta sull'operato umano? In nessun modo noi ne potremmo scampare, perchè dice chiaramente la Bibbia: "Non v'e' dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesu'" (Ro. 8:1). Se non saremo trovati "in Cristo Gesu'", cioè consapevolmente uniti a Lui, ebbene, saremo perduti per sempre.
a. La grandezza di questa salvezza
Ci rendiamo veramente conto della grandezza di cio' che ci viene offerto in Cristo Gesu'?
Si tratta della liberazione dalla rovina eterna che il nostro peccato merita, la liberazione dal dominio del peccato e di Satana sulla nostra vita terrena, dalla paura della morte e dall'eterno rimorso, dall'esecuzione di un giusto giudizio su di noi, liberazione da tutto cio' che la mente ha ribrezzo a solo contemplare, e piu' di quanto l'immaginazione possa mai concepire.
D'altro canto si tratta di essere ammessi a godere di una benezione di enorme ampiezza, essere adottati nella famiglia di Dio, godere di tutti i privilegi del Suo popolo credente, essere da Lui amati, protetti, riforniti, rallegrati, consolati, sostenuti e guidati alla gloria.
Si tratta dell'invito ad accettare le benedizioni piu' grandi quanto immeritate, noi che insultiamo continuamente l'Iddio che ci ha creati, con la parola e con le azioni.
Si tratta di una salvezza offerta a persone che, con la durezza del loro cuore e con la perseveranza in una vita empia e odiosa a Dio, avrebbero solo meritato che Dio li escludesse per sempre dal Suo favore.
Si tratta di una salvezza offerta a peccatori ed a ribelli al prezzo del supremo sacrificio del Figliolo di Dio.
b. Che cosa implica trascurarla
Potrebbe sembrare folle ed impossibile trascurare una salvezza di questa portata. Colui che sta attraversando a piedi il deserto e sta per morire di sete, non trascurerebbe di abbeverarsi alla fonte che trova zampillare ai suoi piedi e che potrebbe dargli rinfresco e la vita stessa.
Il prigioniero non si aggrappa alle sue catene quando gli fosse offerta la grazia della liberta' dall'oscurita' e dall'angoscia del suo carcere. La persona malata non disprezza la salute. Il povero senza tetto che deve trovare cibo ogni giorno per sopravvivere, non disdegna chi gli offre un tetto e da mangiare, ciononostante non solo è possibile trascurare la salvezza offerta da Dio in Cristo, ma molti in effetti lo fanno: la strada che porta alla perdizione e' di fatto affollata da moltitudini di persone, mentre la via della gloria e' stretta, e pochi la trovano. Cosi' dice lo stesso Signore Gesu'.
Trascurare questa grande salvezza significa, evidentemente, non ottenere le benedizioni che essa propone. In qualunque modo questa negligenza si manifesti, in qualunque modo queste benedizoni si perdano, perderle significa "trascurare questa grande salvezza".
c. La colpa di trascurarla
Che noi si incorra in una colpa molto grande a trascurare una salvezza cosi' grande e' implicito nel nostro testo: "Come scamperemo...". Disprezzare queste benedizioni significa voler rimanere privi del paradiso e del perdono dei nostri peccati, il rinnovamento del nostro cuore, la dimora dello Spirito in noi, una vita santa e irreprensibile, la corona della gloria, l'immortalita' della santita' e della felicita'- e' tutto questo che si disprezza.
E' gia' male trascurare queste cose, ma la persona che si rifiuta di convertirsi e' pure colpevole di inconcepibile ingratitudine verso Dio.
3. Un'opportunita' da cogliere
Difronte alle tragedie della vita umana, dunque, piangere non basta e rassegnarsi non ha senso. Non ha senso perchè ogni tragedia umana puo' trovare in Cristo Gesu' soltanto la sua risoluzione.
Ogni lacrima sara' asciugata dagli occhi umani, non ci sara' piu' ne' il lutto, ne' la sofferenza, dice la Bibbia, ma questo e' solo il risultato dell'opera di Cristo.
Dov'e' Dio, dov'e' il suo amore, da che cosa lo possiamo capire? Si chiede tanta gente difronte alle tragedie della vita. La risposta e' che Dio è in Cristo, il suo amore e' in Cristo, la sua guarigione e' in Cristo, la sua consolazione e' in Cristo, la sua provvidenza e' in Cristo. E se tu lo vuoi sperimentare, anche tu devi poter essere in Cristo, unito a Lui, in fede e in obbedienza, ed allora tu vedrai non solo la tua vita terrena trasformarsi, ma pure il tuo destino eterno essere radicalmente mutato.
Guai a trascurare una cosi' grande salvezza.
Al dolore delle tragedie umane, rispondiamo trovando solo in Cristo Gesu' la risposta a tutte le nostre domande ed aspirazioni.
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