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material is from O Timothy magazine, Volume 9, Issue 12, 1992. David W.
Cloud, Editor. All rights reserved. O Timothy is a monthly magazine. Annual
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Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento
di Bruce Lackey
La cosa di cui voglio parlarvi stasera è l'abbigliamento cristiano.
Che cosa si intende per "abbigliamento cristiano"? Si intende forse qualche
particolare indumento? No, non si può esibire un certo completo
o un certo vestito qui stasera e dire, ecco, questo è cristiano.
Piuttosto ci sono cinque domande che dovreste porvi per rispondere alla
questione "Che tipo di vestiti dovrei indossare?". Di queste cinque domande
ve ne darò adesso il fondamento biblico. Io spero che ne prendiate
nota, perché dovrete affrontare tutto ciò per tutta la vostra
vita. Le mode cambiano, e vengono continuamente fuori novità. Non
serve a niente compilare un elenco di ciò che è buono e ciò
che non lo è, perché l'anno prossimo sarà tutto cambiato.
Perciò questi cinque principi tratti dalla parola di Dio vi potranno
essere d'aiuto nel decidere se sia giusto o sbagliato indossare un certo
capo d'abbigliamento, sia che siate maschio o femmina, adulto o bambino.
1) È portato dall'altro sesso?
La prima domanda è questa: è portato dall'altro sesso? Andiamo
su Deuteronomio 22:5 per iniziare. Ecco il nostro principio: quando devo
decidere se io debba o no indossare una certa cosa, la prima domanda che
dovrei pormi è: "È questo capo indossato dall'altro sesso?"
In altre parole io, come uomo, non dovrei indossare qualunque cosa che
una donna indosserebbe. E una donna non dovrebbe indossare nulla che un
uomo porterebbe.
"La donna non indosserà ciò che riguarda all'uomo,
né indosserà l'uomo un abito da donna: perché quelli
che fanno tali cose sono una abominazione al Signore tuo Dio."
Mi rendo perfettamente conto che le persone sono riluttanti a usare questo
verso perché è nel Vecchio Testamento. E molti dicono che
non possiamo usare questo versetto senza tener conto del resto del capitolo.
Per esempio, non useremmo certo il versetto nove. Molti violano quel versetto
piantando diversi tipi di semi nello stesso terreno. Perdipiú, noi
tutti abbiamo disubbidito al versetto undici indossando contemporaneamente
indumenti di differente fattura: anzi, praticamente ogni cosa che indossiamo
è un intreccio di diversi tessuti. Perciò, in base a cosa
possiamo considerare il solo versetto cinque e tralasciare i versetti nove
o undici?
Ecco un principio che molti non conoscono. Tutti sanno che la Bibbia
dice che dobbiamo rettamente dividere, ma le persone sono quasi sempre
in disaccordo su come rettamente dividere la Parola. La maggior
parte delle volte finiscono col dire: si prende quel che ci piace e si
lascia quel che non ci piace. Ma questo non è dividere rettamente
le Scritture. Ecco il principio per dividere rettamente la Parola di Verità:
Ogni principio presente nell'Antico Testamento che viene ripetuto nel
nuovo è per noi oggi. Lasciate che ve lo dimostri. Tenete un
segno su Deuteronomio e andate su I Corinzi 10. I Corinzi è un epistola
scritta da un predicatore della grazia. Nessuno può negare che l'Apostolo
Paolo era un predicatore della grazia. Egli predicava che non siamo sotto
la legge ma sotto la grazia e di questo egli ha scritto in continuazione.
Senza dubbio egli è un predicatore del Nuovo Testamento. Ma vorrei
farvi notare che nell'intero capitolo di I Corinzi 10 egli, per dimostrare
qualcosa, usa costantemente le Scritture del Vecchio Testamento. Osservate
i versi uno e due: "Ora, fratelli, non vorrei che voi siate ignoranti,
come tutti i nostri padri furono sotto la nuvola e tutti passarono attraverso
il mare; e furono tutti battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare".
Questo brano è tratto da Esodo 13 e 14, dove leggiamo della nuvola,
della divisione del Mar Rosso e di come gli Israeliti ci passarono attraverso
sulla terra asciutta, cosa che era simile all'essere battezzati. Erano
praticamente ricoperti d'acqua, sebbene non una goccia li sfiorò.
Paolo sta facendo riferimento al Vecchio Testamento. Guardate il verso
tre: "E tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale." Si riferisce a Esodo
16, quando Dio diede la manna dal Cielo. Essa venne chiamata cibo spirituale.
Verso quattro: "E tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: perché
bevvero dalla Roccia spirituale che li seguiva: a quella Roccia era Cristo."
Questo si riferisce a Esodo 17, quando Mosè prese il suo bastone
e colpí la roccia, e Dio fece zampillare l'acqua dalla dura pietra.
Notate come Paolo fa riferimento a parecchi fatti del Vecchio Testamento.
Verso cinque: "Ma con molti di loro Dio non si compiacque: poiché
furono abbattuti nel deserto". Si riferisce a Numeri 13 e 14. Essi si rifiutarono
di andare nella terra di Israele per ereditarla, e dissero, "Non riusciremo
a prenderla", cosí Dio li abbatté nel deserto. E molti di
loro morirono. Ora guardate al verso sei: "Ora queste cose furono nostri
esempi, affinché non appetiamo cose malvage, siccome anch'essi appetirono".
Vedete, non è sbagliato usare il Vecchio Testamento per insegnare
ai Cristiani del Nuovo Testamento a fare cose giuste. Paolo lo ha fatto.
Ma continuiamo. Verso sette: "Neppure siate idolatri, come furono alcuni
di loro, come è scritto: Il popolo si sedette per mangiare e bere,
e si alzò per divertirsi". Qui si riferisce a Esodo 22:6. L'Apostolo
dice "non siate cosí". Verso otto: "Neppure commettiamo fornicazione,
come alcuni di loro commisero, e ne caddero in un giorno ventitremila."
Sta parlando di Numeri 25. Verso nove: "Neppure tentiamo Cristo, come anche
alcuni di loro tentarono, e furono distrutti dai serpenti". Si parla di
Esodo 17. Ricordatevi del serpente di rame innalzato in mezzo al campo.
Guardate al verso 10: "Neppure mormorate, come alcuni di loro mormorarono,
e furono distrutti dal distruttore". Si trova, tra i diversi posti, in
Esodo 15,16 e 17: infatti essi mormorano parecchie volte.
Ora guardate al verso undici: "Ora tutte queste cose avvennero loro
come esempio, e sono scritte per ammonizione a noi, sui quali sono arrivati
gli ultimi tempi". Due volte in questo capitolo, nel verso sei e nel verso
undici, egli ci dice senza dubbio che quelle parole del Vecchio Testamento
sono per noi, oggi. È stolto e inconsistente obiettare dicendo che
non si può usare il Vecchio Testamento per noi oggi. Qui Paolo molto
chiaramente sottolinea verso su verso, esperienza su esperienza nel Vecchio
Testamento, per dimostrare qualcosa che i Cristiani dovrebbero fare proprio
oggi. E non è finita qui. Nel resto del capitolo egli lo fa continuamente.
Possiamo perciò prestare fede al Vecchio Testamento. Qual è
però la regola da seguire? Ogni principio del Vecchio Testamento
ripetuto nel Nuovo Testamento è per noi oggi. Ora voi non troverete
mai un verso del Nuovo Testamento che dice di osservare il sabato. Questa
è la ragione perché non lo facciamo. Ancora, non ci troverete
nessun verso che dice che dobbiamo fare un sacrificio cruento con l'uccisione
di un animale. Ecco perché non lo facciamo. Ma qualunque cosa comandata
nel Vecchio Testamento e ripetuta nel Nuovo Testamento è per noi
oggi.
Bene, dopo aver speso l'intero capitolo di 1 Corinzi 10 nello stabilire
questo principio, veniamo al capitolo 11, dove Paolo parla proprio della
questione dell'aspetto dell'uomo e della donna. In particolare egli parla
della capigliatura, ma molto chiaramente l'Apostolo dice che l'uomo e la
donna dovrebbero avere un aspetto differente. Notate i versi quattro e
cinque: "Ogni uomo che prega o profetizza, avendo il suo capo coperto,
disonora il suo capo. Ma ogni donna che prega e o profetizza con il suo
capo scoperto disonora il suo capo: perché è come se fosse
pelata." Vedete cosa sta dicendo? Ci deve essere una differenza tra l'uomo
e la donna quando essi pregano o profetizzano.
Ci deve essere una differenza.
È lo stesso principio che avevamo visto prima in Deuteronomio 22:5
- "La donna non indosserà ciò che riguarda all'uomo, né
indosserà l'uomo un abito da donna..." È la stessa idea.
Paolo va avanti e parla della lunghezza dei capelli. Notate i versi
quattordici e quindici: "Non vi insegna perfino la natura stessa che, se
un uomo ha la lunga chioma, è una vergogna per lui? Ma se una donna
ha la lunga chioma, è una gloria per lei, perché la sua chioma
le è data per copertura.": Ancora una volta egli sottolinea il principio
che l'aspetto di uomo e donna deve essere differente. Di conseguenza, abbiamo
lo stesso principio di Deuteronomio 22:5 ripetuto proprio qui, nel Nuovo
Testamento. Lasciatemi condividere con voi qualcosa di molto interessante.
Ho nella mia libreria un libro chiamato "The Treasury of Scripture Knowledge"
(Il Tesoro della Conoscenza della Scrittura). È uno dei libri piú
utili che abbia mai avuto. È semplicemente un libro di riferimenti
paralleli, esattamente come la colonna centrale di riferimenti che avete
nella vostra Bibbia, ma molto piú ampliato. Questo libro è
stato stampato piú di cent'anni fa, quando ancora non c'erano molti
dei problemi che abbiamo oggi con le donne che portano i vestiti degli
uomini e viceversa. Perciò non potete dire che essi avevano dei
pregiudizi su questo argomento quando hanno messo i riferimenti incrociati
in quel libro. Il Tesoro della Conoscenza della Scrittura, in Deuteronomio
22:5 ha un riferimento parallelo con 1 Corinzi 11:3-14. Interessante, vero?
Sapete cosa dimostra? Dimostra che uomini che studiano la Bibbia,
non soltanto dei nostri giorni ma anche dei tempi passati, hanno visto
che I Corinzi 11 contiene lo stesso principio stabilito in Deuteronomio
22:5. Io non esito un istante a usare Deuteronomio 22:5 per dimostrare
che le donne non devono indossare indumenti maschili, e che gli uomini
non devono indossare indumenti femminili, piú di quanto non esiterei
a usare il Salmo 23 a un funerale. Vedete, le stesse verità sono
ripetute nel Nuovo Testamento. Mi ha anche colpito quello che ho trovato
nel Commentario di Keil e Deiletch (K&D) . Questo commentario è
stato stampato piú di cento anni fa. Charles H. Spurgeon ha fatto
riferimento a K&D. K&D dicono che Deuteronomio 22:5 fu scritto
per mantenere la santità della distinzione dei sessi che venne stabilita
alla creazione dell'uomo e della donna. In altre parole, chiunque legge
la Bibbia può vedere che in ogni modo, in tutte le età e
in ogni Testamento, Dio ha detto che egli vuole che uomini e donne abbiano
un aspetto differente. Perciò noi non dovremmo vestire come l'altro
sesso veste.
Naturalmente, l'argomento principale che stiamo affrontando è
la questione dei pantaloni delle donne, non importa come sono chiamati
(jeans, fuseau, etc.). È un grosso problema oggi. Alle persone piace
discuterne. Dicono che non si possono condannare le donne che portano i
pantaloni piú di quelle che portano una cintura, visto che gli uomini
ce l'hanno. Allo stesso modo si dovrebbe dire che le donne non possono
indossare calzini, o magliette, giacché gli uomini lo fanno. Che
cosa dire di tutto questo? Consideriamo delle semplici cose da tener presente.
Primo, stiamo parlando dell'ovvio. Non stiamo parlando di cose nascoste
come una cintura, che non hanno nulla a che fare con il sesso della persona,
che non hanno nulla a che fare col corpo. Secondo, cosa sembrate quando
indossate quei vestiti? Cosa sembrate da lontano? Avrete certamente avuto
la mia stessa esperienza , quando essendo in luogo all'aperto, in pubblico,
e vedendo qualcuno da lontano non si è proprio sicuri se quella
persona è maschio o femmina. Non potete dirlo dai vestiti, perché
le ragazze portano i pantaloni come i ragazzi. Esse indossano T-shirt esattamente
come i ragazzi. I ragazzi spesso hanno i capelli lunghi come quelli delle
ragazze (o le ragazze li hanno corti come quelli dei ragazzi), cosí
voi osservate uno da lontano e spesso non sapete dire se la persona in
questione è un maschio o una femmina. L'unico modo che per saperlo
e di guardare a quelle parti del corpo che inequivocabilmente distinguono
il maschio dalla femmina. Eccolo, quindi, l'obiettivo nascosto del Diavolo:
a quelle parti egli vuole farvi guardare. Egli non vuole che voi guardiate
al capo della persona: vuole farvi guardare in altri punti. Questa è
una delle cose che rende tutta questa faccenda cosí meschina. Abbiamo
bisogno di mettercelo in testa. Non ci dovremmo vestire in modo che qualcuno
vedendoci da lontano possa avere delle perplessità sul nostro sesso.
Il momento migliore per iniziare ad applicare questi principi è
proprio quando un bambino nasce. Se iniziate sin dalla nascita, non dovrete
mai fare alcun cambiamento. Se non iniziate da lí, sarete sempre
titubanti se e quando farlo. Iniziate proprio dal principio. Tagliate i
capelli del bambino come i capelli di un bambino dovrebbero essere e non
mettetegli un vestitino addosso. E se è una bambina non mettele
dei pantaloni, mettetegli un vestitino. Come vedete tutte queste questioni
sulle quali le persone dibattono possono essere risolte semplicemente mediante
il vecchio buon senso comune. Il principio è far sí che l'aspetto
sia abbastanza differente cosí che la gente non possa aver dubbi.
Questo è il modo per rispondere a tutto questo. Non c'è bisogno
che tutti siano d'accordo su questo o quel capo d'abbigliamento, soltanto
prendete posizione e decidete di indossare vestiti sui quali nessuno possa
avere alcun dubbio. Che cosa dire delle donne che lavorano nei campi? E
di quelle che lavorano nelle fabbriche? E di quelle che devono arrampicarsi
sulle scale? Non necessitano di avere indosso qualcosa di modesto? Certamente.
Ero abituato a vedere le donne nei campi raccogliere cotone o fare altro.
Ero abituato a vederle indossare tute da lavoro, ma ne vedevo alcune portare
vestiti sopra le loro tute. Era una cosa comune quand'ero ragazzo. Adesso
so che alcune di loro non portavano vestiti sopra le loro tute. Alcune
facevano anche altre cose che erano sbagliate. Voi sapete che ci sono anche
altre cose da indossare, come le culottes, che sono modeste e mantengono
ancora un aspetto femminile. Questo è quello che dovreste indossare.
Se non potete acquistarne da nessuna parte, procuratevi una macchina da
cucire e imparate a cucire. Vale la pena affrontare la spesa e l'impegno
per adeguarsi, se volete avere delle convinzioni. Non indossate vestiti
che l'altro sesso porta. Se avete dei dubbi su un capo, non indossatelo
e sarete al sicuro. Soltanto siate sicuri che quello che indossate vi identifica
come maschio o come femmina e che in nessun modo una persona debba guardare
alle zone tentatrici del corpo per determinare il vostro sesso. Questo
è quello che il Diavolo vuol farvi fare, e certamente voi non volete
cooperare con il Diavolo in questa materia.
2) Che cosa pensano gli altri di me?
Ecco la seconda domanda che dovreste farvi riguardo all'abbigliamento cristiano.
Che cosa pensano gli altri di me? A meno che non diciate che non ha importanza
quello che le persone pensano di me, lasciate che vi legga uno o due versi
dalle Scritture, e permettetemi poi di leggervi alcune illustrazioni dalla
letteratura moderna che dicono che invece importa, eccome. In Proverbi
7:10, la Scrittura ha un avvertimento per un giovane uomo contro l'immoralità:
"Ed, ecco, gli venne incontro una donna con l'aspetto di prostituta, e
sottile di cuore". Dio mette in guarda verso una donna vestita come una
prostituta. Ora la domanda che facciamo è, come è vestita
una prostituta? Avete mai visto un programma alla TV nel quale si vede
una donna atteggiarsi a prostituta? Di sicuro vi è successo se avete
visto molta TV di recente. Nei film polizieschi lo si vede spesso. Lei
può essere una prostituta o può atteggiarsi a tale, lei può
essere un agente infiltrato, lei può essere l'eroe, o la vittima,
o la "cattiva", insomma quel che vi pare. Lo avete visto e sapete come
si vestono. Voi sapete esattamente che lei è una prostituta ancor
prima che possano dirvelo. Naturalmente, non usano questo termine, usano
la parola "squillo". Forse avrete visto un telegiornale che mostra queste
donne nelle strade mentre cercano di fare "affari". Tutto quello che dovete
fare per riconoscerle è vedere come esse sono vestite. La cosa sconcertante
di tutto questo è che ci sono alcune cristiane che si vestono nella
stessa maniera. Potreste meravigliarvi se le persone pensano davvero questo
di voi. Ma è cosí. Lo pensano davvero.
Ecco un articolo dal McCall's magazine. McCall non è
una rivista cristiana, se mai l'avete letta sapete che è cosí.
Gli editori non stanno cercando di difendere la fede Cristiana, né
di fare propaganda alla Bibbia. Ecco un articolo nel McCall's magazine
intitolato "Quello che il vostro comportamento intimo dice di voi". Adesso
ve lo leggerò. Potrà essere offensivo per qualcuno, ma queste
parole non sono poi cosí tanto offensive quanto il modo in cui certe
persone vestono. Bisogna essere franchi e onesti riguardo a ciò.
Non è volgare, ma schietto. Lo scrittore dice:
"Le gambe femminili sono sempre state soggetto di
un considerevole interesse da parte maschile come apparati di segnalamento
sessuale. La semplice esposizione delle gambe nude è sufficiente
a trasmettere segnali sessuali. Inutile aggiungere che maggiore è
l'area esposta verso l'alto, maggiore è lo stimolo che induce, per
la semplice ragione che essa approssima la zona genitale principale".
Questo è tutto, signori, e faremmo meglio a svegliarci e a riconoscerlo.
Egli continua e, parlando della zona genitale principale, dice:
"Il primo metodo per risaltare è impiegare
capi di abbigliamento che sottolineano la natura dell'organo nascosto sotto
di loro. Per la femmina questo significa indossare i pantaloni."
Ora, il tizio che ha scritto queste cose non è un predicatore. Per
la cronaca, in questo articolo egli vi sta dicendo come inviare segnali
sessuali attraverso il modo di vestire. Prosegue:
"Il modo per enfatizzare la natura degli organi del
corpo è indossare questi indumenti: pantaloni, pantaloni corti,
o costumi da bagno, che con la loro aderenza rivelano..."
Questo è quello che le persone pensano quando vi vedono vestiti
in questo modo. In un numero del Family Week magazine c'era la seguente
sezione di "Domande e risposte":
Domanda: Quello che comunicate senza usare parole
ha piú effetto sulle persone di quello che dite?
Risposta: Sí, è cosí.
...
Domanda: Le persone usano i vestiti come mezzo di
comunicazione con gli altri?
Risposta: Vero. Studi psicologici all'Università
Britannica di Newcastle hanno dimostrato che le persone usano i vestiti
per dire agli altri quello che essi vogliono che gli altri credano di loro.
In altre parole, il piú debole non tenterà di dire agli altri
come egli è veramente, ma tenterà di comunicare la sua immagine
di sé ideale, il genere di persona che vorrebbe tanto essere. Questo
è quello che gli esperti dicono. Quello che indossi dice qualcosa
di te.
So benissimo che non tutti quelli che indossano quei capi di abbigliamento
menzionati nell'articolo di McCall hanno motivazioni immorali. Lo
so benissimo. Ecco quello che sto cercando di farvi vedere: Che vi piaccia
o no, questo è quello che gli altri pensano. Come Cristiani, qualcuno
quindi interessato alla santità, a vincere persone a Cristo, a distogliere
le menti delle persone dal peccato, dobbiamo andare decisamente nella direzione
opposta.
Sia che ve ne rendiate o non ve ne rendiate conto, gli uomini guardano
a certe parti del corpo, e non importa se voi pensiate che sia giusto,
sbagliato, o che altro: essi lo faranno. E se voi indossate indumenti
che attirano l'attenzione in quelle zone, voi non fate altro che aiutarli
nel loro peccato. Questa è la ragione perché un vestito è
meglio dei pantaloni, perché un vestito non suscita l'attenzione
verso quelle parti del corpo alle quali gli uomini guardano e appetiscono.
Ho molti altri articoli, ma ho tempo solo per un altro ancora. Un articolo
apparso nel Richmond Times-Dispatch, di Richmond, in Virginia, e
lo scrittore dell'articolo è Anthony Surbony, un direttore del personale
di un grande ente. Egli ha intervistato piú di 14.000 uomini per
dei lavori negli scorsi anni, quando vi lavorava. Egli dice che la lunghezza
dei capelli di una persona la dice lunga su di lui, eccome. Ecco un uomo
dopo 14.000 interviste. Ci dice che quelli di "sinistra" generalmente portano
i capelli lunghi,
"Essi rigettano l'autodisciplina, l'autorità,
i regolamenti, il ragionamento e la dimostrazione logica. Sono facile preda
della propaganda e delle opinioni popolari. Tendono ad accettare e a fare
qualunque cosa se qualcuno semplicemente suggerisce che è `di classe'.
Molti impiegati trovano che essi tendono ad essere piú sognatori
che facitori, mentre è vero il contrario per gli uomini con i capelli
corti. Perché è cosí? Principalmente questo è
dovuto a una personalità centrata su sè stessi"
Sono anni che io vado dicendo queste stesse cose.
Ci sono certe cose che mi piacciono delle donne che non mi piace vedere
negli uomini. Mi piacciono le donne che vogliono farsi belle, e non mi
disturba affatto vedere una donna davanti a uno specchio pettinarsi e aggiustarsi
i suoi capelli. Ma mi fa quasi venir voglia di vomitare vedere un uomo
farlo, e ne ho visti di uomini fare quelle stesse cose, proprio come una
donna.
Continuo a riportare lo stesso articolo sopra menzionato. Egli dice
che i capelli lunghi indicano una personalità centrata su di sé.
"Il liberale di sinistra sembra essere ancor piú
egoista e aspira solo a obiettivi che lo beneficino individualmente, non
importa quanto possa costare agli altri. Credono davvero che una lunga
capigliatura portata da un uomo sia una bella cosa, e si sentono nudi senza
di essa. Essi tentano di compensare alla mancanza di capacità di
trarre l'attenzione, o di diventare un sex-symbol. I liberali con i capelli
lunghi rigettano anche le responsabilità primarie di cacciatore/guerriero
dell'uomo.Sembrano pensare che la società debba provvedere per loro,
e qualcun'altro debba garantire la protezione. Oppure, non credono realmente
che esistano nemici. Infatti alcuni di loro tendono a inginocchiarsi davanti
ai nemici, sperando di guadagnarne l'amicizia."
Gli uomini hanno perso la primaria responsabilità che Dio ha infuso
nell'essere umano per combattere e di provvedere per ciò che è
suo. Gli uomini rigettano tutto questo, e la prima cosa da cui lo vedete
è il fatto che pensano che il governo debba garantire loro il sostentamento.
Essi non si sentono piú responsabili di darsi da fare per il proprio
sostentamento.
Quando sto considerando che tipo di indumenti indossare, devo farmi
questa domanda: Che cosa fa pensare gli altri di me?
3) Che genere di persone veste prevalentemente in quel modo?
Ecco la terza domanda che dobbiamo farci: Che genere di persone veste prevalentemente
in quel modo?
Pensate davvero che un poliziotto che dovrà fare l'agente infiltrato
si vestirà come me?[5]
Pensate che i suoi capelli saranno corti come i miei? No, signori. Ogni
poliziotto che io abbia mai visto o di cui abbia sentito parlare negli
ultimi vent'anni che abbia fatto l'agente infiltrato nei locali malfamati
o le bische clandestine si è fatto crescere i capelli, si vestiva
in modo trasandato, perché cosí facevano quelli che cercava
di catturare. Io non voglio assomigliare a quel tipo di persone. E non
perché io sia migliore di loro, ma perché quando Gesú
mi ha salvato, Egli mi ha portato via da tutto questo. Una volta anch'io
ero cosí, ma ora non lo voglio essere mai piú. E non voglio
che la gente possa pensare che sia ritornato ad esserlo. Ecco, quindi,
la terza domanda: Che genere di persone veste prevalentemente in quel modo?
Se è il genere sbagliato, certamente non vorrete identificarvi con
esso.
4) Devo usare gli argomenti che usa il mondo per giustificarmi?
Ecco la quarta domanda: Devo usare gli argomenti che usa il mondo per giustificarmi?
"Dov'è il saggio? Dov'è lo scriba? Dov'è il
disputatore di questo mondo? Non ha Dio resa stolta la sapienza di questo
mondo?" I Cor 1:20
"Affinché la vostra fede non sia fondata nella sapienza degli
uomini, ma nella potenza di Dio" I Cor 2:5
"Per questo motivo anche noi, dal giorno che abbiamo udito questo,
non cessiamo di pregare per voi, e di bramare che possiate essere riempiti
della conoscenza della sua volontà in tutta sapienza e intendimento
spirituale" Col 1:9.
Se leggete questi versi scoprirete che esiste una differenza tra la
sapienza del mondo e la sapienza spirituale. E un Cristiano è proprio
malmesso quando deve far ricorso alla sapienza del mondo per poter giustificare
quello che sta facendo. Dovremmo piuttosto saper usare la sapienza di Dio.
Se mi metto a difendere la mia posizione dovrei poter essere in grado di
andare alle Scritture e usare la sapienza spirituale per farlo. Guai a
me, e guai a voi, se dovete ricorrere alle argomentazioni del mondo per
giustificare il vostro abbigliamento o le vostre azioni. Dio ci aiuti,
se mai ci dovessimo ritrovare a usare la sapienza di questo mondo.
5) Può essere motivo di inciampo per qualcuno?
Eccoci alla quinta domanda. Può essere motivo di inciampo per qualcuno?
"È bene né mangiare carne, né bere vino, né
[fare] alcuna cosa per cui tuo fratello inciampa, o viene offeso o è
reso debole." Rom. 14:21
Il re Davide camminava sul suo terrazzo. Era pigro, era disobbediente,
era fuori dalla volontà di Dio. Ed ecco che vide una donna che stava
lavandosi. Lei o era fuori nel cortile dove tutti potevano vederla, o si
trovava in casa senza le tende abbassate. E lei è stata ugualmente
colpevole in quella esperienza lussuriosa. Io so che Davide era fuori dalla
volontà di Dio quando doveva essere invece via a combattere, perché
la Bibbia inizia quel capitolo dicendo che era tempo che i re andavano
a fare la guerra e invece Davide era rimasto a casa. So che egli era in
una posizione sbagliata, ma anche lei, analogamente, si era messa in una
posizione sbagliata, nel farsi un bagno dove un uomo poteva vederla.
Quello che fai o quello che indossi può essere motivo di inciampo
per qualcuno?
Nel concludere lasciate che vi incoraggi ad avere delle convinzioni
cristiane, basate sulla Bibbia. Permettetemi di darvi alcuni importanti
consigli riguardo alle convinzioni.
Primo, assicuratevi che le vostre convinzioni abbiano fondamento
biblico. Quando credete che qualcosa sia sbagliato, fareste bene
ad avere una buona ragione biblica per sostenerlo. Dovreste sapere esattamente
dove la Bibbia ne parla, e se pensate di non poterlo ricordare, scrivetevelo,
cosí potrete farlo vedere.
Abbiate convinzioni biblicamente fondate, non semplici opinioni.
Secondo, quando avete delle convinzioni, siate fermi.
Non tentennate, non fatevi condizionare dalle persone con cui siete, o
dall'ambiente in cui vi troviate. Se è sbagliato indossare un costume
da bagno in mezzo alla strada, è sbagliato indossarne uno in piscina.
L'acqua non c'entra nulla. Ecco perché dovete fare attenzione a
dove andare a nuotare. State esponendo il vostro corpo ai pensieri di concupiscenza
degli altri? Essi avranno questi pensieri che vi piaccia o no. Siate fermi
nelle vostre convinzioni.
Terzo, quando avete delle convinzioni, siate cortesi
Quando giunge il tempo di esporsi per le vostre convinzioni, o di dire
no, o di dare spiegazioni, siate gentili nel farlo. Studiatevele e conoscetele
bene, le vostre ragioni. Non innervositevi, non arrabbiatevi e non usate
frasi a effetto. Siate sempre cortesi.
Quarto, non abbiate un atteggiamento di superiorità.
Non comportatevi come se foste migliore degli altri. Questa è la
prima accusa che vi faranno, ve lo garantisco. Ogni qual volta che voi
abbiate una convinzione su qualche cosa, che sia sulla musica, o sul bere
liquori, gli altri vi diranno di sicuro che pensate di essere migliori
di loro. La gente ha detto queste cose per secoli, non è una novità.
Perciò, non abbiate un atteggiamento di superiorità. Fate
loro semplicemente capire che non farete quella tale cosa.
Quinto, se mai parlate con qualcuno di queste cose, iniziate
dal cuore. Tutta questa faccenda è una questione che riguarda
prima di tutto cuore. Voi potrete dare anche una bella raddrizzata a qualcuno
sulla questione di cosa dovrebbe indossare eppure lasciarlo nello stato
di perdizione in cui si trovava prima che lo incontraste. Prima che io
mi metta a discutere con qualcuno sul vestire o altro, la prima cosa che
voglio sapere è: dov'è il suo cuore?
Sei stato salvato? Il tuo cuore è stato purificato per la fede?
Romani 10:9.Hai creduto nel tuo cuore che Dio ha risuscitato Cristo dai
morti? La prima cosa che voglio sapere riguarda il cuore e la salvezza.
Tutto quello che ho detto qui stasera è rivolto a quelli che sono
salvati. Se non sei stato salvato, non gioverà affatto alla tua
anima cambiare l'abbigliamento in un modo o nell'altro. Non ti servirà
proprio a niente. Se Gesú non vive nel tuo cuore, ecco la tua prima
necessità: devi prima venire a Cristo.
Anche se sei salvato, questa rimane comunque una questione del cuore.
Se stessi parlando con un Cristiano di questo, la prima cosa di cui vorrei
discutere con lui riguarderebbe ancora il cuore. È il tuo cuore
retto davanti a Dio? Se il tuo cuore non è retto davanti a Dio,
tu non sarai in grado di comprendere nulla di quello che è stato
detto. Vi risentirete contro ogni argomento e contro chiunque possa
mai intavolare questa discussione.
La Bibbia parla del cuore. Ebrei 10:22:
"Accostiamoci con vero cuore in piena certezza di fede, avendo i
nostri cuori aspersi da una mala coscienza e i nostri corpi lavati con
acqua pura".
Dio qui sta parlando a persone Cristiane. E nei versi 24 e 25,
"E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci all'amore e alle
buone opere: non abbandonando il radunarsi assieme di noi, come è
abitudine di alcuni; ma esortandoci gli uni gli altri: e tanto piú,
che vedete il giorno avvicinarsi"
È una questione di cuore.
(O Timothy, Volume 9, Issue 12, 1992, Way of Life Literature,
1219 N. Harns Rd., Oak Harbor, WA 98277.)