Matteo 8:14-22
Impedimenti
Quanti handicap e condizioni debilitanti, nella nostra vita, che ci impediscono non solo di raggiungere il nostro pieno potenziale umano, ma soprattutto di servire Dio ed i Suoi propositi! Nel testo biblico di oggi troviamo diversi tipi di handicap, fisici, psicologici, sociali... Gesù di tutti questi può e vuole farsene carico liberandocene.
1) La suocera di Pietro era costretta a letto. Qualcosa bruciava le sue energie impedendole di svolgere le sue normali attività e la sua vocazione al servizio che lei sentiva d’avere. Gesù compassionevolmente interviene per liberare le sue potenzialità e lei con gioia e gratitudine si alza e si mette all’opera. Che cos’è che brucia inutilmente le tue energie?
2) Gli si presentano, poi, persone indemoniate. Spiriti cattivi controllano la loro vita e si ritrovano a dire e a fare ciò che non vorrebbero. È qualcosa di più forte di loro. Solo Gesù è più forte di questi spiriti. Che cos’è che controlla negativamente la tua vita e dal quale non riesci a liberartene?
3) Malattie e disfunzioni del nostro corpo sono pure testimonianza di quello che pregiudica il funzionamento di ciò che era stato creato buono e adeguato agli scopi per i quali era stato previsto. Quali risorse Dio mette a tua disposizione per riabilitare le funzioni del tuo corpo e svolgere così il meglio possibile ciò a cui Dio ti chiama? Te ne avvali?
4) Perseguire la sicurezza materiale è per molti una preoccupazione eccessiva che impedisce loro di impegnarsi per la causa di Cristo, cosa alla quale pure sarebbero attratti. Gesù dice di non potere offrire le garanzie tangibili a cui il mondo aspira. Eppure chi segue Gesù può dire: “Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca” (Sl. 23:1). Dobbiamo essere persone responsabili, ma dobbiamo pure apprendere a confidare in Dio. “Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più” (Mt. 6:33).
5) È possibile pure, infine, dare troppa importanza
ai rapporti familiari tanto da diventare un impedimento a seguire Gesù.
Certo, dobbiamo prenderci cura di quei di casa, ma non a discapito della vocazione
superiore a cui Dio ci chiama. È necessario un esame oggettivo della
situazione che ci porti a bene valutare le nostre risorse, possibilità
e priorità e, soprattutto, sottoporgliela in preghiera affinché
Egli ci dia sapienza per conoscere la specifica volontà di Dio per noi
e così venirne a capo.