Marco 6:1-13
Una questione di fiducia
Ieri parlavamo del fatto che Gesù tiene fuori
dalla casa dove opererà il miracolo della risurrezione della figlia di
Iairo “coloro che erano ignoranti delle cose di Dio, gli increduli,
coloro che avrebbero equivocato i Suoi gesti e le Sue parole, gli
sprezzanti, i maliziosi, i sapientoni, i curiosi…”.
Qualcosa di simile avviene pure nel testo di oggi
dove solo i pregiudizi possono “impedire” a Gesù di compiere
opere potenti. Si, a Nazareth “tutti conoscevano Gesù”, o pensavano di
conoscerlo! Domandiamoci il perché l’Evangelo di Cristo sembra “così
poco efficace” fra di noi.
Non potrebbe anche darsi che presso di noi Gesù
“non possa” operare cose grandi a causa dei nostri pregiudizi,
dei nostri peccati non confessati dai quali non ci siamo ravveduti,
della nostra incredulità? Non sempre una mancata guarigione
“dipende da noi” perché Dio, nella Sua sovranità e sapienza, rimane
sempre libero di stabilire se, come e quando guarire. Non dovremmo però
mai mancare di farci un attento esame di coscienza se noi non siamo
testimoni “dalle nostre parti” di ciò che di fatto avviene altrove.
Potrebbe anche darsi che Egli non voglia compiere fra di noi cose
grandi prima che non ci siamo seriamente “messi a posto” di
fronte a Lui. Notate come Gesù non si meravigli dell’incredulità dei
pagani, ma dell’incredulità esistente fra coloro che pure sono popolo di
Dio, in mezzo al quale aveva fatto meraviglie indicibili, e che doveva
essere testimone e messaggero della causa di Dio nel mondo.
Testimoni e messaggeri della causa di Dio nel
mondo, saranno così altri, fedeli discepoli di Gesù, presi sia
dall’ebraismo che poi dal paganesimo.
Saranno i discepoli fedeli ed ubbidienti ad avere
potere sugli spiriti immondi ed a guarire gli infermi, gente senza
pregiudizi e che dà completa fiducia a Gesù, persino la fiducia che a
loro pure sarà materialmente provveduto. Per questo, nella loro
missione, non dovranno portare nulla di diverso dall’immediatamente
necessario. Devono concentrarsi solo sulla predicazione dell’Evangelo e
sul beneficare chiunque nel bisogno incontreranno ed al resto sarà loro
provveduto. Abbiamo noi questa fiducia? Anche la migliore misura di
prevenzione (benché necessaria) sarà vana se non vi è una fondamentale
fiducia in Cristo, anche per le cose necessarie di ogni giorno.
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