Marco 1,14–20
Una porta aperta, ma fino a
quando?
Tutto era stato, da Dio,
accuratamente predisposto, e, al tempo più opportuno, quello da Lui
scelto nella Sua sapienza, giunge in mezzo all’umanità, il Cristo, il
Salvatore ed il Signore.
Persino dopo la prima ribellione
delle creature umane e la loro miserevole caduta, Dio aveva lasciato
segni del Salvatore che Egli, nella Sua misericordia, avrebbe inviato.
Persino nei tempi più bui della miseria e della corruzione umana, Iddio
lascia chiare indicazioni della Sua grazia e misericordia: quella che
avrebbe manifestato in Cristo. E’ così che, attraverso tutta la storia
del Suo popolo eletto, Israele, Egli prepara la venuta del Messia. Da
Israele, poi, la Sua azione redentrice si sarebbe irradiata in tutto il
mondo.
Il tempo si compie, dunque. Giunge
quella che potremmo chiamare “l’opportunità della grazia”. Potremmo mai
lasciarcela sfuggire? Oggi è il tempo favorevole ed opportuno, diceva e
dice ancora oggi Gesù. Oggi è il tempo per ravvedersi e credere, per
rinnegare una vita impostata al peccato ed affidarci al Salvatore. Oggi
è il tempo, diceva e dice, nel quale potrete cogliere il perdono di Dio
e cambiare lo stesso vostro destino eterno. Oggi, se udite la sua voce,
non indurite il vostro cuore. …sarebbe da stupidi non profittarne!
Entrate, mentre la porta è stata aperta. Non rimarrà aperta per sempre.
Non rimandate a domani: quella porta potrebbe essere chiusa
definitivamente. Non fatevi illusioni.
E’ veramente una straordinaria
notizia questa: credevamo che le porte dell’Eden fossero state
definitivamente chiuse dietro di noi. Pensavano che per noi non ci fosse
più speranza: persino degli angeli con spade fiammeggianti erano state
poste davanti a quelle porte per impedire persino che chiunque si
avvicinasse e pensasse, in qualche modo, di poterle forzare.
Quelle “guardie” sono però state fatte “smontare” momentaneamente. La
porta è stata aperta, e quella porta è Cristo. Passate per essa,
entrate, mentre è aperta. Ravvedetevi e credete. E’ così che, quando
Gesù passa e li chiama, Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni, e gli altri,
non se lo fanno ripetere due volte: lasciano tutto e vanno dietro a
Gesù. Faremmo bene ad imitarli! Essi stessi, a loro volta, diventano
messaggeri di questa buona notizia: “Perché spendete denaro per ciò
che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia?
Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi
succulenti!” (Is. 55:2).
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