Luca 8:26-39

In preda del nemico di Dio

Da questo racconto possiamo apprendere molto al riguardo degli spiriti maligni che fanno delle creature umane loro preda al fine di rovinarle del tutto. Oggi non necessariamente si possono presentare in modo altrettanto drammatico come in questa storia. Le forze maligne che controllano cuori, menti, e corpi, possono essere variegate. Chi però ha avuto a che fare con chi è preda dell’alcool o di qualche forte passione distruttrice, non si sorprende di fatti come quelli qui narrati.

Solo Cristo può liberare efficacemente da quelle forze che ci tengono asserviti per farci operare contro Dio e la Sua causa e che alla fine ci distruggono. I nemici mortali dell’uomo sono numerosi. Coloro che si sottopongono al governo di Cristo vengono condotti dolcemente con vincoli d’amore, quelli invece che sono sottoposti alla dittatura di Satana, benché blanditi con attraenti promesse, in realtà vengono straziati in mille modi.

Quale conforto per il credente, però, che tutti i poteri delle tenebre non possano nulla contro il Signore Gesù, e che anzi Egli possa controllarli in modo irresistibile. E’ un miracolo della grazia se coloro che Satana possiede, non siano condotti alla rovina eterna.

Quanta irriconoscenza, d’altra parte, in quei gadareni che vedono sacrificare i loro preziosi beni materiali per la liberazione di un uomo. Essi avrebbero preferito che quell’uomo fosse straziato piuttosto che vedere intaccati i loro beni terreni. Altri però attendono Cristo con grande gioia: hanno compreso quali siano i tesori che non ci verranno mai tolti, come pure le vere priorità della vita.

 

Sezione biblica - Brevi commenti al Nuovo Testamento  -