Luca 1:67-80
La gioia e l’impegno di un genitore credente
Il cuore di Zaccaria è raggiante di gioia. Egli riflette sull’Iddio di
Israele e su come Egli aveva visitato e redento il Suo popolo. Iddio non
aveva dimenticato il casato del Suo servo David, perché da esso sarebbe
sorto “un potente Salvatore” (69). Iddio avrebbe loro inviato un
Salvatore che li avrebbe liberati da coloro che li odiavano (71). Era
stato Dio a promettere, con un solenne giuramento, che avrebbe mantenuto
il Suo impegno, ed ora il giorno della redenzione era dietro l’angolo!
Il Messia che da lungo tempo avevano atteso sarebbe apparso per
liberarli “dalla mano” dei loro nemici (74).
La venuta del grande Redentore era stata preannunciata dai profeti (70).
Con tutto il suo cuore, così, Zaccaria crede che tutto questo si sarebbe
presto avverato. E’ per questo che il suo cuore ora è colmo del più
grande senso di aspettativa e di gioia.
La sua gioia, però, aveva un’ulteriore causa: essa coinvolgeva suo
figlio. Per lui era un grande privilegio avere un tale figlio. Egli ora
credeva pienamente a ciò che l’angelo Gabriele gli aveva annunciato.
Come avrebbe potuto non credere alle sue parole (Lu. 1:15-17)?
Umilmente, così, Zaccaria ora dichiara che suo figlio sarebbe stato il
diretto precursore del Messia facendolo conoscere al popolo e
conducendolo al ravvedimento (76,77).
Quali speranze riempiono il cuore dei genitori! Quali sono i loro
desideri più profondi per i loro figli quando crescono? Quali sono i
vostri desideri per i vostri figli che crescono? Per Zaccaria, il suo
più grande desiderio è che suo figlio diventasse un buono e fedele
servitore del Signore. Egli sapeva che era stato solo per la
misericordia di Dio che aveva di fatto avuto un figlio.
Più importante ancora di avere un figlio era il fatto che il Messia, qui
chiamato “l’Aurora” era venuto a far loro visita con le Sue benedizioni!
In Malachia 4:2 il Messia è chiamato “il sole della giustizia”. Pieno di
Spirito Santo, Zaccaria guarda nella fede il glorioso ministero di
Giovanni, suo figlio. Essere profeta [predicatore, annunciatore]
dell’Altissimo era il più grande onore che avrebbe mai potuto sperare
per suo figlio.
Le sue aspettative non sono deluse: suo figlio “cresceva e si
fortificava nello spirito” vivendo come Elia “nei deserti”,
preparando sé stesso con “prove di resistenza” in attesa che Dio lo
manifestasse ad Israele come Suo servo (1 Re 17). Certo, era lo Spirito
Santo che stava *equipaggiando” Giovanni, ma possiamo aggiungere che
Zaccaria ed Elisabetta avessero ben fatto ammirabilmente la loro parte
per educare il loro figliolo a diventare un buon servitore del Signore.
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