Luca 1:39-56

 

Le scelte di Dio

 

L’inno di lode alla sovranità, alla grazia ed alla potenza di Dio continua nell’incontro che Maria ha con la cugina Elisabetta e poi con “Il cantico di Maria”. Anche Elisabetta potrebbe dire: “Grandi cose mi ha fatto il Potente” perché sentirsi oggetto della grazia di Dio, sentirsi coinvolti nei Suoi progetti di salvezza, è davvero cosa che riempie di grande gioia, come quando il profeta Daniele si sente ripetutamente interpellare dal Signore con queste parole: «Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte!» (Da. 10:19).

Sentirsi coinvolti dai meravigliosi progetti di Dio è cosa che davvero ci riempie di stupore: beato colui o colei che si abbandona fiduciosamente a Dio! “Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento” (45). Anche se “…a te stessa una spada trafiggerà l'anima” (Lu. 2:35), “…sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Ro. 8:28): valeva per Maria e vale anche per noi.

Questa consapevolezza, questa “consonanza di spirito” che fa vibrare all’unisono Elisabetta e Maria è possibile solo perché entrambe sono state fatte partecipare a quell’unico Spirito: "... tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole (...) Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Co. 12:11,13).

Maria si rende conto, nel suo cantico, della sua “bassezza”, ma anche che “grandi cose le ha fatto il Potente” nella Sua infinita misericordia. Le scelte di Dio non corrispondono ai criteri che avremmo utilizzato noi, “…infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE” (Is. 55:8). Noi avremmo scelto coloro che il mondo considera meritevoli, potenti, “appropriati”, ma Dio sembra fare sistematicamente il contrario: “…ha detronizzato i potenti, e ha innalzato gli umili; ha colmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi” (Lu. 1:52,53). Consideriamo la nostra vita dalla prospettiva della grazia di Dio: avremo ben motivo per rallegrarcene, nonostante tutto ciò di cui ci potremmo lamentare!

 

Sezione biblica - Brevi commenti al Nuovo Testamento  - _