Giovanni 7:25-36

Miopia

A Gerusalemme la gente si stupisce che Gesù, nonostante che i capi lo vogliano morto, goda di una relativa libertà di predicazione (25,26). Che essi avessero riconosciuto in Lui il Cristo, pare loro inverosimile. Le cose però si svolgono sempre secondo i propositi ultimi ed i piani di Dio, per quanto in questo mondo si faccia e si disfi. Dio è sovrano, e non la creatura umana che pur si vanta di grandi cose. [Ne sono cosciente?].

La gente sapeva che Gesù veniva dalla Galilea (41, 52), e questo sembrava in conflitto con l'opinione prevalente che il Messia sarebbe venuto da Betlemme (42, Mt. 2:5,6), o che la Sua origine fosse sconosciuta. Rispondendo, Gesù indica la Sua origine celeste, più che terrena. Non riconoscendo la Sua missione divina, essi mostravano la loro ignoranza dei propositi di Dio, nonostante i segni miracolosi che faceva, i quali confermavano che Dio era con Lui (31).

"Voi mi cercherete e non mi troverete" (34). Non si tratta di una contraddizione con Mt. 7:7. Là Gesù parlava della sete per Dio (cfr. 37) che solo lo Spirito Santo può creare in una persona, ma qui si riferisce allo sforzo di trovarlo geograficamente, il che sarebbe stato futile, perché Egli sarebbe stato in cielo. Si noti il contrasto fra i non credenti (34) ed i credenti: "Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via" (14:3,4).

Dove dunque andrà Gesù che essi (i non credenti) non Lo potranno trovare? I Giudei sono confusi sia sull'origine di Gesù che sulla Sua destinazione ultima: il cielo. Pensavano solo in termini geografici e non erano contenti che Egli avesse potuto esercitare il Suo ministero fra i Greci, pagani che essi disprezzavano. Inconsapevolmente, però, questa si rivela una profezia di quello che sarebbe avvenuto quando la maggioranza dei Giudei avrebbe respinto Gesù. Paolo dirà: "Ma poiché essi contrastavano e bestemmiavano, egli scosse le sue vesti e disse loro: Il vostro sangue ricada sul vostro capo io sono libero da ogni colpa; da ora in poi andrò ai gentili" (At. 18:6).

 

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