Giovanni 7:14-24 Forma e sostanza Gesù "non ha fatto studi" (15). Perché allora conosce così bene le Scritture? Da dove viene la Sua grande sapienza? Alla gente non risulta che mai Gesù sia stato discepolo di qualche rabbi. E' insolito questo... La competenza di Gesù, come Lui stesso afferma, Gli proviene dalla Sua stretta comunione con Dio Padre, "Colui che lo ha mandato" (16), da cui proviene tutto ciò che Egli insegna [questo non deve essere per noi una scusa per non studiare seriamente la Bibbia e la teologia!]. Chi conosce la Scrittura e vuole fare la volontà di Dio riconoscerà subito la straordinaria "compatibilità" fra di essa e Gesù (17) e questo gli rivelerà già molto sull'identità, sulla Parola e sull'Opera di Gesù. Una vera percezione della natura divina dell'insegnamento di Gesù è accordata a coloro che desiderano sinceramente fare la volontà di Dio (Sl. 25:14). [Allora i miei dubbi su Gesù scompariranno!]. In ogni caso tutti possono testimoniare che una costante di Gesù è dare sempre e soltanto gloria a Dio. Non vi sono in Lui ambizioni di fama mondana, Egli è veritiero e giusto (18). Il contrasto è con gli ambiziosi e presuntuosi eruditi di questo mondo, e poi con Satana stesso (8:44). C'è però che, ciononostante, Lo vuole "uccidere" (19). Per il mondo, a volte, è più comodo uno che cerchi la gloria di questo mondo, che chi dice la verità agendo con giustizia. La gente può magari apprezzare Gesù, ma, in fondo al cuore, ne ha un'avversione congenita. Lo nega, ma ce l'ha (20)! La guarigione che Egli ha compiuto di un malato in giorno di sabato (21) rivela il formalismo religioso dei più. La benedizione della legge di Mosè diventa così una pietra di inciampo per chi ha il cuore lontano da Dio (Ro. 7:7-12). Ci si può "nascondere" dietro alle tradizioni per non occuparsi della sostanza delle cose (22-24)! [Mi sono io mai nascosto dietro a tradizioni e riti per non venire alle prese con l'appello diretto alla mia vita che Dio mi rivolge tramite la Sua Parola?]. |