Giovanni 19:17-30 La
Bibbia interpreta la morte di Gesù Proclamare, come fanno i cristiani,
che Gesù è il Cristo, il Messia, il Figlio di Dio, Dio con noi, il Re
messianico di Israele, era ed è ancora considerato dagli ebrei un vero e
proprio scandalo. Il Messia, il re di Israele, Dio con noi, non può morire e
tanto meno di una morte così vergognosa. Affermarlo sarebbe pazzesco, blasfemo.
Oggi, al massimo, noi diremmo che una simile morte è quanto di più disumano e
ingiusto ci possa essere: allora l'accento era sulla vergogna di "finire a
quel modo", in modo così disonorevole. Eppure il Nuovo Testamento ne parla come
l'adempimento delle antiche profezie bibliche, le quali sole la possono
interpretare. Si tratta di: 1) Una morte che esprime ubbidienza agli
eterni propositi salvifici di Dio Padre. "Non berrò io il calice che
il Padre mi ha dato?" (18:11). "DIO mio, io prendo piacere
nel fare la tua volontà" (Sl. 40:8). 2) Una morte che Gesù stesso annunzia: "E
ciò affinché si adempisse quel che Gesù aveva detto" (18:32; v. 3:14).
"Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e
avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il
serpente di bronzo, viveva" (Nu. 21:9). 3) Una morte vicaria, al posto del Suo
popolo: "…era conveniente che un uomo morisse per il popolo"
(18:14). "Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni"
(Is. 53:4-6). 4) Una morte in compagnia di malfattori, "con
lui due altri" (19:18). "perché ha versato la sua vita fino a
morire ed è stato annoverato fra i malfattori" (Is. 53:12). 5) La morte di un innocente: "io
non trovo in lui colpa alcuna" (19:6). "Non aveva commesso
alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca" (Is.
53:9). 6) Una morte di croce, "lo
crocifissero" (19:18). "mi hanno forato le mani e i
piedi" (Sl. 22:16). 7) Gesù è seppellito nella tomba di un
uomo facoltoso (19:38-42). "alla sua morte fu posto col ricco"
(Is. 53:9). |