Giovanni 18:1-14 Due
piani che si intersecano Il discepolo Giuda porta così a
compimento il suo perfido e meschino piano: consegnare Gesù ai Suoi nemici. Non
si avvede, però, di essere lo strumento per cui un altro piano, l'eterno
proposito di Dio per la redenzione dei peccatori, deve giungere a compimento, e
che nemmeno il pur benintenzionato Pietro deve ostacolare (v. 11). Il fatto che il tutto sia stato prestabilito
non diminuisce le responsabilità di Giuda e dei crudeli avversari di Gesù: "egli,
dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle
mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo
uccideste" (At. 2:23). Predestinazione e responsabilità umana sono
concetti difficili da conciliare per la nostra limitata capacità di
comprensione. La Scrittura, però, afferma tutt'e due senza imbarazzo. Due sono
i piani (o dimensioni) che si intersecano: quello orizzontale, con le sue
cause, effetti e responsabilità, e quello verticale, che il primo trapassa,
quello celeste, in cui solo va cercato il senso ultimo di ogni cosa (vedi ad
es. la vicenda di Giobbe). La "coppa" che Gesù vuole e deve
bere è amara. Non è semplicemente la morte, ma il diventare oggetto, Lui, il
Giusto per gli ingiusti, dell'ira di Dio sul peccato. La condanna di Dio sul
peccato deve essere eseguita (se Dio semplicemente perdonasse e dimenticasse,
non sarebbe giusto). Nessuno però potrebbe sopravvivere di fronte al giudizio
di Dio. L'amore di Dio si dimostra nel fatto che Dio in Gesù prese su di sé la
condanna del peccato, affinché potessimo esserne liberati e vivere. Gesù
stesso, nel nostro episodio, non permette che alcun altro debba patire con lui
l'estrema espiazione, né i Suoi discepoli, né il servo del sommo sacerdote.
Tutti si aspettano reazioni violente, ma Lui, "Maltrattato e umiliato,
non aperse bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti
ai suoi tosatori non aperse bocca. Fu portato via dall'oppressione e dal
giudizio; …chi rifletté che era strappato dalla terra dei viventi e colpito per
le trasgressioni del mio popolo?" (Is. 53:7,8). |