Gm 5:7-12

Pazienza!

"Pazienza!", o meglio "passiensa!" era il ritornello dello sfortunato e tartassato impiegato piemontese della commedia di Vittorio Bersezio:"Le miserie 'd monssù Travet" (1863). Gliene capitavano di tutte e lui diceva sempre, allargando le braccia, con somma rassegnazione, appunto: "pazienza!", …fino ad un certo punto, però!

La pazienza, in ogni caso, è la necessaria virtù di cui deve armarsi pure il cristiano che, come il contadino, "aspetta pazientemente il frutto prezioso della terra", attende la certa realizzazione delle promesse di Dio, in particolare quella del ritorno glorioso di Cristo.

Non è l'unica cosa, però, di cui il cristiano deve avere pazienza. Infatti, in questo testo troviamo quella che dobbiamo avere verso gli altri, fratelli in fede, familiari, amici, gente del mondo… Giacché la natura umana è quello che è (e io non sono necessariamente meglio che gli altri), di pazienza dobbiamo veramente averne tanta, …e senza lamentarci!
Abbiamo qui, però, anche la pazienza, la sopportazione, che dobbiamo avere delle nostre sofferenze, che possono anche essere molte (vedi Giobbe!). Il Signore, però, a Giobbe, gli riserbò una "sorte finale" luminosa.
Che pazienza devono poi avere gli altri quando io "giuro" cose di dubbia certezza!

Chiediamo, dunque, al Signore, il dono della pazienza e del saper sopportare con forza e coraggio. Non però come quello che così aveva pregato: "Signore, ti prego, dammi la pazienza, ma sbrigati, però!".


Sezione biblica - Brevi commenti al Nuovo Testamento  - _