Ebrei 9:1-10

Anche per noi venga il tempo della riforma

L’autore, nei primi sette versetti di questo testo, descrive la conformazione del tabernacolo eretto, su indicazione di Dio, dal popolo di Israele durante il cammino dell’Esodo, una vera e propria predicazione tangibile di realtà spirituali. Ogni suo elemento, il suo contenuto, ed i gesti che il sacerdote in esso compiva, avevano un significato particolare. Nulla veniva lasciato al caso.

Dal rito annuale che vi si svolgeva e dalle cerimonie che vi venivano compiute l’autore desume che la via d’accesso al cielo non avrebbe potuto essere aperta tramite tali cerimonie, ma che erano solo rappresentazioni simboliche di una realtà allora a venire, il nostro "tempo presente" (9). Perché, infatti, solo il sacerdote entrava nel luogo santissimo, escludendone ogni altro, per offrire sacrifici per sé e per gli altri, per poi richiederne ancora l’accesso?

Se poi qualcuno domandasse: se la via che porta al cielo non veniva di fatto aperta da quei sacrifici (cioè se i fedeli non ne rimanevano da essi purificati), perché esistevano quelle cerimonie? La risposta è: affinché gli uomini con esse fossero richiamati all’esempio spirituale di Cristo, il quale, con la sua venuta, avrebbe corretto tutte le cose.

Un’altra ragione è che queste cose non potevano ripulire la coscienza del fedele, perché si trattava di cose materiali e carnali.

La tendenza al ritualismo è qualcosa di purtroppo sempre risorgente nella storia della chiesa. I complessi rituali della chiesa cattolica romana e della chiesa greco-ortodossa riecheggiano queste antiche pratiche. C’è però da domandarsi se ancora una volta non si tratti di vuoti segni esteriori che, invece di essere simbolo di realtà superiori, in realtà mettono in ombra ciò che vogliono significare o, peggio, diventino essi stessi, nell’immaginazione popolare o nella stessa dottrina ufficiale, come dei gesti dal potere magico. E’ il "destino storico" dei sacramenti che, da simboli, diventano "sostanza". E’ un triste fenomeno sempre ancora in agguato anche fra le chiese meno ritualistiche: pensare che la partecipazione a delle cerimonie automaticamente abbia "un effetto" senza avere un autentico rapporto personale con il Signore Gesù, unica e sola "sostanza". E’ necessario che anche per noi venga "il tempo della riforma".

 

Sezione biblica - Brevi commenti al Nuovo Testamento  - _