Domanda: Perché riguardo ai fondamenti della propria fede gli evangelici prendono alla lettera (giustamente! ) i testi biblici, mentre a riguardo dei versetti inequivocabili nei quali Gesù disse:" Prendete e mangiate, questo è il mio corpo, bevete questo è il mio sangue..." e quando disse " ...il mio corpo è vero cibo ed il mio sangue è vera bevanda" e anche " Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui..." - negate con sicurezza la Sua reale presenza durante la Santa Cena?

 Per quanto riguarda le affermazioni del Signore Gesù: "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo»" (Mt. 26:26); "Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi" (Gv. 6:53), Gesù le spiega Egli stesso, immediatamente dopo, dicendo: "Fate questo in memoria di me". Quelle Sue parole sono una delle tante immagini che Egli adoperava, come: "II sono la vera vite... io sono la porta...". Non è che Gesù intendesse trasformarsi materialmente in una porta, o in una vite, o nel pane e nel vino. I Giudei, al contrario, avevano interpretato materialmente le parole di Gesù (sbagliando), e dicevano: "Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?»" (Gv. 6:52). Perciò, Gesù, cerca di illuminarli: " È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita" (Gv. 6:53). S. Agostino (c. anno 400) pure diceva, parafrasando le parole di Gesù: "Comprendete in senso spirituale quello che vi dissi. Non mangerete questo corpo che vedete,. e non berrete questo sangue che sarà sparso da quelli che mi crocifiggeranno. Vi ho raccomandato un sacramento che vi darà la vita, se lo intendete spiritualmente e, quantunque sia necessario celebrarlo in modo visibile, bisogna tuttavia intenderlo spiritualmente" (Enarrationes in Psalmos, 8,9).

Tempo di Riforma - a cura del past. Paolo Castellina - Scrivici cliccando qui